puppet ha scritto:
Allevi ha il grandissimo merito di aver portato musica "colta" (che brutto termine...) nella società Italiana che è tra le più musicalmente ignoranti del mondo occidentale, a dispetto della nostra grandissima tradizione passata.
Non volevo sminuirlo, ma mettere dei "paletti" a dei complimenti che possono essere dovuti a motivazioni emozionali ma non sempre obiettive.
Il tuo esempio rispetto al POP ai tempi di Mozarth o Beethoven è abbastanza corretto, ma tieni presente che, al contrario di oggi, nessuno faceva successo "per caso" o per il suo bel faccino, o perchè invitato nella trasmissione giusta. Chi arrivava ad un certo livello aveva alle spalle una INDISCUTIBILE PERIZIA TECNICA (come Allevi, sia chiaro). Oggi non è così, e chi vende (non prendiamoci in giro) spesso lo fa per motivazioni che non hanno niente a che fare con la qualità musicale. Queste ultime righe non hanno niente a che fare con Allevi, che si merita il successo che ha, sia chiaro, e che, anzi, aiuta il popolo compratore, che generalmente è stupido, ignorante e credulone, a sollevarsi dalla palude della sua inconsistenza musicale.
Alla fine abbiamo visioni estremamente simili. Ti quoto praticamente su tutto, compreso il giudizio sulla cultura musicale italiana media attuale.
Riguardo ad Allevi "miglior pianista del mondo", non mi sentirai mai dire una affermazione del genere. Se da una parte è vero che il paragone è necessario per relativizzare i meriti di un artista e per oggettivizzarli, in una certa maniera, dall'altro una frase come quella non può trascendere da motiazioni soggettive ed è quindi scorretta. Inoltre non è per nulla detto che ci sia, un unico "pianista migliore del mondo", così come non c'è un unico chitarrista migliore e così via. Da questo punto di vista sono d'accordo con te nel dire che è una affermazione un po' fuori luogo, ma lo è nella forma prima ancora che nella sostanza.
Concordo anche sui meccanismi che portano al successo nel mondo musicale contemporaneo.
A maggior ragione uno come Allevi ha tutta la mia simpatia, perchè è uno che, come me e tanti altri, nella vita si è fatto il mazzo quadrato, faticandosi e sudandosi ogni successo e in definitiva meritandoseli tutti, e portando avanti comunque un discorso culturale di un certo tipo in una società da questo punto di vista davvero desolante. Allevi è speciale anche in questo, per il fatto di essere un riferimento per una certa classe sociale di giovani acculturati che lavorano e si spaccano il culo e che in questa Italia di veline e AmicidiMariaDeFilippi non si vedono rappresentati da nessuno e ricevono solo calci. Allevi è uno di noi, uno che sa cosa vuol dire andare a vivere in un monolocale e fare il cameriere per pagarsi gli studi, uno che è espatriato in cerca di fortuna, uno che ha perseverato e alla fine ce l'ha fatta solo grazie ai suoi meriti.
puppet ha scritto:
Allevi, che si merita il successo che ha, sia chiaro, e che, anzi, aiuta il popolo compratore, che generalmente è stupido, ignorante e credulone, a sollevarsi dalla palude della sua inconsistenza musicale.
Già. Ti assicuro che vedere teatri stracolmi di ragazzini ad assistere ad un concerto per pianoforte solo è una cosa che ti ridà speranza in un futuro migliore. Fosse solo per questo, ma come si fa a criticare Allevi?