Ciao a tutti! Ho letto diversi forum sull'argomento incidenti con sopravissuti e non, anch'io ho avuto degli incidenti più o meno gravi (senza contare le scivolate con lo scooter da ragazzo), ve la faccio breve:ho un CBR 600 già da due anni, uno con un Cherokee dietro una curva extraurbana (Trieste, Barcola, verso la città) vuole fare inversione ad u e blocca le due corsie del mio senso di marcia, freno un pò... mi infilo tra le due corsie di macchine contro mano...ormai a 40 Km/h evito una macchina e finisco a terra. Spalla ingessata. ('98);Altro CBR 600. A 70Km/h cambio di inclinazione...ammortizzatore troppo rigido e movimento troppo brusco...high-side...testa dell'omero rotta,frattura della rotula e frattura esposta del femore.('04). Ultima volta, stessa moto, fermo al semaforo mi tamponano, il ragazzo non si era accorto del semaforo e non è riuscito a fermarsi... clavicola rotta.(9-'08).
A parte varie operazioni e riabilitazioni mi è andata sempre bene.
La frequenza degli incidenti non è alta ma la mia domanda nasce dalla richiesta di diversi familiari di mollare il manubrio, ovviamente preoccupati dalla pericolosità insita nell'andare in moto anche con prudenza, la mia risposta è comunque negativa ma...ok si va in moto ma in caso di incidente poi sono i familiari che ti curano, si mettono a disposizione, ti portano a fare i controlli, ti lavano, si svegliano di notte, stanno a casa per accudirti...in pratica per un piacere/passione/egoismo nostro loro subiscono delle conseguenze. E' giusto nei loro confronti continuare ad andare in moto?
Un lampeggio a tutti.
