Husky666 ha scritto:
La questione Napster non ha una verità unica, ci sono varie verità.
Hai ragione a dire che la musica dovrebbe essere arte e non ricerca del business - anche se, giusto per fare un esempio, il 99% di quella che consideriamo l'arte di livello massimo, quella rinascimentale, non era altro che lavoro su commissione e dietro pagamento.
Il problema è che, se l'industria discografica entra in crisi, ad essere tagliati per primi sono quei gruppi che osano, quelli che fanno qualcosa di diverso, le scommesse, i prodotti non commerciali. Insomma, per farla breve, i Metallica degli inizi.
Se tutti si passano gli album senza comprarli, che fine fanno quei gruppetti metal che tirano a campare con meno di diecimila copie vendute?
Ai Metallica di oggi cosa gliene frega, loro ormai sono miliardari e di certo una flessione del 10-20% nelle vendite non li riguarda più di tanto. Quella che loro hanno portato avanti è stata una battaglia sul principio, sul fatto che è giusto e sacrosanto riconoscere un guadagno a chi produce musica, perchè senza denaro è l'arte per prima che va a farsi friggere.
Io, da consumatore che scarica mp3 ma possiede anche un migliaio di cd, ti dico che secondo me avevano e hanno ragione. L'mp3 non è il male, anzi, ha aperto una serie enorme di possibilità e ha permesso a molta gente che non poteva permetterselo di godere liberamente della musica, ma il principio che si possa usufruire del prodotto del lavoro di qualcun altro senza riconoscergli un corrispettivo secondo me è sbagliato, in senso assoluto. Poi siamo tutti d'accordo che a vedere le multinazionali che si lamentano dei soldi che perdono ci godiamo tutti quanti, e che il sistema discografico andrebbe riformato, ma non è questo il punto.
Riguardo agli ideali, spesso noi pretendiamo che i nostri idoli siano di gran lunga esseri umani migliori di noi. Chi, al posto dei Metallica, e con tutto il successo che hanno avuto, avrebbe continuato a vivere "alla Motorhead"? Io direi praticamente nessuno. Ovviamente il successo li ha cambiati, come cambierebbe tutti noi. In meglio, in peggio, non sta a me giudicare, sono persone normali, non supereroi. Sarò comunque sempre grato ai Four Horsemen per i quattro album e mezzo di grandiosa musica che ci hanno regalato e per le incredibili emozioni che trasmettono dal vivo ancora oggi; di sicuro, di fronte a tutto ciò, me ne frega ben poco di con chi giocano a golf.
per carità come ho già detto la loro musica, per quanto non possa piacere a me, può piacere benissimo, sfornano ancora buone canzoni e non lo metto in dubbio ma tu non tieni conto che il maggior guadagno di una band non deriva dalla vendita dei disci,certamente quella è una buona fetta, ma dall'affluenza ai loro concerti, con un tour ottengono più di quanto prendano dalla vendita dei loro disci, quelle che veramente ci rimettono sono le case discografiche che si occupano della loro produzione, a prova di questo molti gruppi oggi anche di discreto successo hanno pubblicato i loro album anche su internet...