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La cucina regionale del Tinga
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4507185 Inviato: 20 Mag 2008 7:20
Oggetto: La cucina regionale del Tinga
 

Ciao a tutti, considerato che il mio primo post (dopo la presentazione) č stato su questo forum, considerato che amo la cucina tradizionale regionale e connsiderato pure che tutti insieme rappresentiamo ogni angolo del patrio stivale colgo l'occasione per aprire questo topic per tramandare ai posteri i sacri canoni che hanno fatto la nostra cuciona patrimonio dell'unesco. Vorrei che venissero postate solo ricette tradizionali, quelle raccontate ed eseguite dai nostri anziani o da noi stessi perchč ce le siamo fatte insegnare... quelle semplici. Che ne so, per spiegare le ricette tipo i ciceri e tria salentini, la coda alla vaccinara a roma, i passatelli o i vincisgrassi marchigiani. Insomma facciamo riuscire fuori ricette ormai scomparse o sconosciute dalle memorie dei nostri genitori e nonni... Goduriosi della forchetta all'opera... E' il paese che ce lo chiede. icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif
 
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4509341 Inviato: 20 Mag 2008 11:51
 

Allora, comincio io con una ricetta che si usa nella zona di Senigallia (AN) dove sono nato.
Le cresc'tajat.
Un piatto poverissimo fatto di farina gialla ed un po' di farina bianca impastate con acqua per farne una sfoglia da cui si ricavano dei rombi irregolari sul tipo dei maltagliati. A parte si prepara un sugo di pomodoro e/o un po' di odori, e/o un po' di pancetta, e/o.. fagioli e/o... insomma avete capito che da brava ricetta povera il sugo si faceva con quello che si aveva in casa. Si agginge un po' d'acqua e si porta ad ebollizione. In questo sugo si mettono a cuocere le cresc'tajat sulle quali sarą stata sparsa dell'altra farina bianca che renderą cremosa la zuppa. Pecorino grattugiiato, un filo d'olio ed un macinatina di pepe completano l'opera.
Sono buonissime e per fortuna alcuni ristoranti della zona stanno riscoprendo queste delizie del passato...
 
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4679496 Inviato: 5 Giu 2008 22:03
 

ok

ricetta napoletana icon_mrgreen.gif

cannelloni alla napoletana icon_mrgreen.gif



Per la pasta: 300 g di farina, 2 uova, sale.
Per il ripieno: 250 g di ricotta, 250 g di mozzarella, 100 g di prosciutto, 2 uova, 80 g di parmigiano grattugiato, sale e pepe, ragł, prezzemolo.



Preparate un ragł come indicato nella relativa ricetta.
Preparate la pasta mescolando la farina con le uova, sale ed un po' di acqua tiepida, lasciatela riposare per un'ora, poi stendetela in una sfoglia sottile e ricavatene dei quadrati di circa 12 cm di lato.
In una terrina battete le uova con il parmigiano, sale, pepe e prezzemolo tritato, mescolate la ricotta schiacciata, il fiordilatte a dadini ed il prosciutto tritato. Portate ad ebollizione l'acqua con un cucchiaio di olio in una pentola larga e bassa e calatevi i quadrati di pasta, scolateli al dente e poneteli ad asciugare su un telo. Distribuite un po' di ripieno su ogni quadrato e confezionate i cannelloni. In una pirofila versate un mestolo di ragł, disponete u cannelloni l'uno vicino all'altro in un solo strato, cospargete di parmigiano e ricoprite di rał. Infornate a fuoco vivace per 20 minuti circa.


buon appetito icon_wink.gif
 
4679552
4679552 Inviato: 5 Giu 2008 22:07
 

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4679885 Inviato: 5 Giu 2008 22:37
 

neofz6 ha scritto:
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se vuoi ne inserisco altre

ho una piccola raccolta personale di quelle che mi piacciono di pił icon_mrgreen.gif
 
4680734
4680734 Inviato: 6 Giu 2008 7:27
 

assolutamente si icon_smile.gif l'importante č che siano tradizionali e regionali... e bone come la prima icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif
 
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4681800 Inviato: 6 Giu 2008 9:55
 

neofz6 ha scritto:
assolutamente si icon_smile.gif l'importante č che siano tradizionali e regionali... e bone come la prima icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif


questo č un invito a nozze icon_mrgreen.gif

beh allora posto una delle mie ricette preferite

il ragł, o'rał (in napoletano)

ogni massaia ha i suoi trucchi ed i suoi ingredienti segreti icon_wink.gif



1 kg. di spezzatino di vitello, 2 cipolle medie, 2 litri di passata di pomodoro, un cucchiaio di concentrato di pomodoro, 200 gr. di olio d'oliva, 6 tracchiulelle ( ovverosia le costine di maiale), 1/4 di litro di vino rosso preferibilmente di Gragnano, basilico, sale q.b.



E' consigliabile preparato il giorno prima mettendo la carne nel tegame, unitamente alle cipolle affettate sottilmente e all'olio. Carne e cipolla dovranno rosolare insieme: la prima facendo la sua crosta scura, le seconde dovranno man mano appassire senza bruciare. Per ottenere questo risultato, bisogna rimanere ai fornelli e sorvegliare la vostra "creatura",
pronti a rimestare con la cucchiarella di legno,e bagnare con il vino, appena il sugo si sara' asciugato: le cipolle si dovranno consumare, fino quasi a dileguarsi. Quando la carne sara' diventata di un bel colore dorato, sciogliete il cucchiaio di conserva nel tegame e aggiungete la passata di pomodoro.
Regolate di sale e mettete a cuocere a fuoco bassissimo, il ragł dovra', come si dice a Napoli, pippiare parola onomatopeica che ben descrive il suono del ragu' che cioe' dovra' sobbollire a malapena a quel punto coprirete con un coperchio sul tegame, senza chiuderlo del tutto.
Il ragł adesso dovra' cuocere per almeno tre ore, di tanto in tanto rimestatelo facendo attenzione che non si attacchi sul fondo

Curiositą: Ecco una poesia di Eduardo tratta da”sabato,domenica e lunedģ”

'O 'rrał
'O rrał ca me piace a me
m' 'o ffaceva sulo mammą.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pč ne parlą.
io nun songo difficultuso;
ma luvąmmel' 'a miezo st'uso

Sģ,va buono:cumme vuņ tu.
Mņ ce avéssem' appiccecą?
Tu che dice?Chest' 'č rrał?
E io m' 'o mmagno pč m' 'o mangią...
M' ' a faja dicere na parola?...
Chesta č carne c' ' a pummarola

Come nasce il ragł:

A Napoli alla fine del 1300 esisteva la Compagnia dei Bianchi di giustizia che percorreva la citta' a piedi invocando "misericordia e pace".
La compagnia giunse presso il "Palazzo dell'Imperatore" tuttora esistente in via Tribunali, che fu dimora di Carlo, imperatore di Costantinopoli e di Maria di Valois figlia di re Carlo d'Angio'
All'epoca il palazzo era abitato da un signore che era nemico di tutti, tanto scortese quanto crudele e, che tutti cercavano di evitare. La predicazione della compagnia convinse la popolazione a rappacificarsi con i propri nemici, ma solo il nobile che risiedeva nel "Palazzo dell'Imperatore" decise di non accettare l'invito dei bianchi nutrendo da sempre antichi e tenaci rancori. Non cedette neanche quando il figliolo di tre mesi, in braccio alla balia sfilņ le manine dalle fasce ed incrociandole grido' tre volte: "Misericordia e pace".
Il nobile era accecato dall'ira, serbava rancore e vendetta, ed un giorno la sua donna, per intenerirlo gli preparo' un piatto di maccheroni. La provvidenza riempi' il piatto di una salsa piena di sangue. Finalmente commosso dal prodigio, l'ostinato signore, si rappacifico' con i suoi nemici e vesti' il bianco saio della Compagnia.
Sua moglie in seguito all'inaspettata decisione, preparo' di nuovo i maccheroni, che anche quella volta come per magia divennero rossi. Ma quel misterioso intingolo aveva uno strano ed invitante profumo, molto buono ed il Signore nell'assaggiarla trovo' che era veramente buona e saporita.
La chiamo' cosi' "rał" lo stesso nome del suo bambino.

QUesta č la ricetta tradizionale ma per velocizzare il tutto io lo preparo in modo completamente diverso.

innanzituto utilizzo il macinato di bovino

faccio soffriggere nell'olio la cipolla affettata sottile, aggiungo il macinato.

Quando il macinato comincia a schiarirsi aggiungo un bicchiere di vino bianco ma va benissimo anche rosso.

Faccio evaporare il vino ed aggiungo la passata di pomodoro, sale e copro con il coperchio.

Il segreto arriva ora.

Bisogna saper far cuocere il ragł a fuoco basso per pił tempo possibile senza bruciarlo.

Quando il ragł sembra "tirato" al punto giusto fatelo cuocere ancora un pņ senza coperchio.

Scolate la pasta al dente e conditela con questo sugo icon_wink.gif
 
4687507
4687507 Inviato: 6 Giu 2008 17:07
 

Beh non ho parole... č proprio quello che intendevo. Ricetta, termini locali, storia e leggenda della nascita della ricetta e poi solo la voglia di prepararlo icon_smile.gif. Mi sa che sarai la star di questo topic icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif Allora per starti alla pari tra poco siore e siori la CODA ALLA VACCINARA!!!!!
 
4688084
4688084 Inviato: 6 Giu 2008 17:55
 

neofz6 ha scritto:
Beh non ho parole... č proprio quello che intendevo. Ricetta, termini locali, storia e leggenda della nascita della ricetta e poi solo la voglia di prepararlo icon_smile.gif. Mi sa che sarai la star di questo topic icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif Allora per starti alla pari tra poco siore e siori la CODA ALLA VACCINARA!!!!!


vabč sul ragł era facile icon_asd.gif

alla prossima ricetta icon_wink.gif
 
4689781
4689781 Inviato: 6 Giu 2008 20:11
 

Eccola qui allora la mitica coda alla vaccinara!!!
L'origine del nome deriva dal fatto che questo pezzo dell'animale cosģ poco pregiato veniva dato in pagamento ai vaccini (chi lavorava al mattatoio) e ci fu il prpoblema di rendere appetibile questo piatto dalla carne comunque tenera e dolce.
La signora Oberdana lavorava davanti al mattatoio di testaccio e ed era considerata la maga del "quinto quarto" dispensando Code, trippe, coratelle e quant'altro nel suo chiosco. Piatto difficilissimo da fare che rischia di precipitare nel lesso se non eseguito a puntino ecco la sua ricetta:
Lavare una grossa coda di bue in acqua corrente per eliminare ogni traccia di sangue e mettere i rocchi a rosolare in un ampio tegame in un soffritto di olio e lardo (o guanciale). Appena dorata si aggiunge uno o due chiodi di garofano, una cipolla tritata e 2 spicchi d'aglio sale e pepe. Evaporata l'acqua della coda si aggiunge del vino bianco secco e si copre il tegame lasciando cuocere per un quarto d'ora. E' ora il momento di aggiungerei pomodori pelati nella misura di un chilo e dopo un ora si aggiunge acqua fino a coprire i rocchi e si lascia in cottura almeno altre 3 o 4 ore o comunue fino a che la carne non si stacca dall'osso. A parte lessare dei sedani privati del loro filamento e si versano in un tegamino insieme ad un po' del sugo della coda, ad uva passa e un po' di cioccolato amaro grattuggiato. Questa salsa va fatta bollire per una decina di minuti e va servita sopra ai rocchi di coda ben caldi nel piatto di portata.
Io svengo solo a scriverla la ricetta. ovviamente l'ho provata pił e pił volte!!!
Buon appetito icon_smile.gif
 
5488693
5488693 Inviato: 28 Ago 2008 22:06
 

Raga ho letto le ricette mamma mia che acquolina che mi č venuta. se ne possono sapere altre?
 
5519453
5519453 Inviato: 1 Set 2008 15:22
 

Prendo a prestito dalla cucina degli amici siciliani
Sarde a Linguata
Apreire le sarde a libretto togliendo la lisca.
lasciarle a bagno nell'aceto bianco per almeno 45 minuti, un'ora.
Infarinare e friggerle in olio evo bollente.

Una tira l'altra icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif
 
6431559
6431559 Inviato: 29 Nov 2008 18:58
 

Ed ecco a voi la ricetta di una tipica polenta dell'Appennino Reggiano "Casąghei"

icon_arrow.gif Per la polenta (4/6 persone)
500 gr. di farina di mais - 2 lt. di acqua - 1 patata a pezzettini - e sale q.b.
icon_arrow.gif Per il soffritto
1 porro - 1 rametto di rosmarino - 1 spicchio di aglio -(tritati) - 50 gr. di burro - 1 scatola di fagioli borlotti

Portare l'acqua a bollore aggiungere il sale poi toglierla dal fuoco, versare la farina a pioggia avendo cura di mescolare energicamente con una frusta(onde evitare grumi) quindi rimettere sul fuoco a fiamma bassa e mescolare di tanto in tanto(occorrono circa 45 min. di cottura), nel frattempo preparare il soffritto con gli ingredienti sopra citati, lasciarlo soffriggere una ventina di minuti poi aggiungere i fagioli e lasciare insaporire per una decina di min.
Quando la polenta č quasi cotta versare il soffritto e ultimare la cottura, quando č cotta versare la polenta su un tavolo di legno o uno stampo, lasciare raffreddare quindi tagliarla a fette di circa 2 cm. di spessore e friggerle in abbondante olio bollente, una volta fritte stendete su ogni fetta del formaggio molle(stracchino-gorgonzola-ecc.) e...Buon Appetito
P.S.: si puņ gustare anche come una normale polenta senza friggerla)
 
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6468124 Inviato: 4 Dic 2008 11:42
 

0510_inchino.gif 0510_inchino.gif
 
6472646
6472646 Inviato: 4 Dic 2008 21:06
 

neofz6 ha scritto:
0510_inchino.gif 0510_inchino.gif


E mņ aspetto una delle tue ...nč ?.... 0510_saluto.gif (con foto icon_asd.gif )
 
6584991
6584991 Inviato: 21 Dic 2008 13:16
 

..gią che passo di qui ne dico una:
IL FRICO "FRIULANO":
su questa ricetta ne potreste sentire veramente un sacco ,in Friuli ogni dieci chilometri cambia il dialetto figuriamoci la cucina..in Carnia ad esempio parlando di frico vi parleranno di un mix di formaggi fuso con della farina di mais..ed effettivamente da quelle parti il frico č proprio quello..ma il frico "pił friulano" e pił buono si fa con le patate:
..versate in una pentola dove avete gią fatto rosolare della cipolla delle patate tagliate sottili(tante patate) e un mestolo d'acqua e fate cuocere per almeno mezzora con coperchio ,girando di tanto in tanto per evitare che si atacchi (ogni tanto si puņ aggiungere a tal scopo ancora un po' d'acqua ma non troppa, molta meno di quella che aggiungereste!!) tagliate a cubetti un formaggio fresco(latteria da un mese) e uno mezzano un po' pił saporito e aggiungetolo al composto di patate fino ad ottenere un impasto uniforme(pił o meno) e aggiungete del formaggio vecchio in scaglie..versate il composto in una padella antiaderente(e deve essere ben antiaderente) ,operazione da ripetere tante pił volte in base a quanta roba avete in pentola chiaramente, e fate dorare ambo i lati girando ..servite e buon appetito!!!

..botta calorica da non sottovalutare ! Di mio personale gusto posso consigliare una bottiglia di refosco dal peduncolo rosso ..pił friulani di cosģ..
 
6660783
6660783 Inviato: 3 Gen 2009 14:50
 

0509_campione.gif Anche per la scelta del vino!!!! icon_biggrin.gif Uno dei miei top 10!!!!
 
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