16 anni, era rimasto ferito in un incidente tra scooter. Donati gli organi
di Sabrina Chiellini
SAN FREDIANO. Luca con il suo motorino e la sua allegria sapeva conquistare gli amici. Un incidente stradale ha cancellato la sua voglia di vivere, portando dolore, lacrime e ricordi. Luca Trobbiani, 16 anni, è morto nel pomeriggio di ieri dopo un'agonia di sei giorni all'ospedale Santa Chiara di Pisa. I familiari nella tragedia hanno compiuto un atto d'amore acconsentendo alla donazione degli organi. Un gesto che dà la speranza di una vita migliore a persone in attesa di trapianto. Dalla salma di Luca sono stati prelevati cornee, valvole cardiache, tessuto osseo e cutaneo. La tragedia è diventata realtà poco dopo le 18.30, e subito dopo gli amici con una catena luttuosa di sms e di messaggi su Messenger - "Il mondo è bastardo... si perdono le persone più care quando meno te lo aspetti", scrive un'amica - hanno saputo della tragedia. E sono accorsi all'ospedale per stare vicino ai genitori. Il padre, già sofferente di cuore, è stato colto da un malore quando ha capito che avrebbe perso l'unico figlio. Lo studente era ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione del Santa Chiara a Pisa. A volte le capacità dei giovani di riprendersi sono infinite.
I genitori, gli amici speravano appunto in questo, in un miracolo che purtroppo non c'è stato. Nei giorni successivi all'incidente stradale, avvenuto lunedì sera, alcuni amici di Luca avevano scritto per lui una lettera, consapevoli che la situazione era disperata: "Facci sognare ancora una volta", scrivevano, augurando al loro amico, studente dell'Itis di Pontedera (frequentava la II A del liceo tecnico), di riprendersi il più presto possibile, di tornare in sella al suo motorino. Ieri pomeriggio è avvenuto quello che molti avevano temuto fin dall'inizio. Le condizioni di Luca, sono peggiorate fino alla morte, sotto gli occhi dei genitori disperati. Impossibile dimenticare un figlio che muore a 16 anni. L'incidente stradale era avvenuto lunedì scorso sulla Tosco Romagnola a San Benedetto a Settimo, poco dopo le 21, in un tratto di strada (in prossimità di una curva) che aveva già visto gravi scontri, alcuni con conseguenze drammatiche. Trobbiani era alla guida del suo scooter. Era stato da un amico a Marciana. Andava in direzione di Pisa: tornava verso casa (abitava a San Frediano vicino alle scuole medie). In quel momento arrivava in direzione opposta un grosso scooter condotto da L.M., 30 anni, anche lui residente nel comune di Cascina.
Quest'ultimo veicolo stava effettuando una manovra di sorpasso, come dovranno accertare i carabinieri di Cascina, intervenuti per i rilievi necessari a stabilire la dinamica e le eventuali responsabilità. Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta. Un urto violento, quello dei due motocicli, seguito da una rovinosa caduta sulla strada dei due conducenti. Sono stati alcuni automobilisti a dare l'allarme e a chiedere l'intervento delle ambulanze. Sul posto sono stati inviati anche i vigili del fuoco del distaccamento di Cascina. Le condizioni di Luca erano gravissime, il giovane era stato intubato e trasportato a Pisa. Nella caduta aveva riportato gravi lesioni alla testa. Tra i primi ad accorrere sul luogo dell'incidente anche la madre dello studente. La disperazione della donna nel vedere com'era ridotto il motorino e nel chiedere notizie del figlio era stata grande. Il suo pianto angosciato aveva profondamente colpito i soccorritori. Ieri pomeriggio in tanti hanno raggiunto i genitori di Luca all'ospedale di Pisa, accompagnando i figli in lacrime. Un paese è in lutto, piange un'altra giovane vita spezzata. Dolore anche tra i compagni di scuola e tra i professori.
«Luca era un bravo ragazzo - dice un insegnante - buono, tranquillo. In classe non si sentiva, aveva anche un buon rendimento. Aveva tanti amici e un ottimo rapporto con la sua famiglia». Oggi il banco di Luca sarà vuoto, come lo è stato nell'ultima settimana. Ma sarà diverso. Ormai non ci sono più speranze, solo la certezza di un destino crudele che ha portato via per sempre un ragazzo.
(21 aprile 2008)