Non ci volevo credere quando mi han chiamato su msn e dato questa notizia.. proprio ora mi è stata data conferma... vi riporto l'articolo ..
Citazione:
Aveva vent’anni, Leonardo Palmieri. L’altra notte verso l’una è finito con il suo motorino contro il cassone di un camion che si era fermato sul lato destro in viale del Lavoro per un’avaria. Il giovane, che abitava in via Marsala 10 con i genitori, forse non l’ha visto, o forse l’ha visto troppo tardi e così non è riuscito a evitare l’ostacolo. Chissà, forse per ripararsi gli occhi dalla pioggia viaggiava a testa un po’ china e quando l’ha alzata ha trovato la morte davanti. Leonardo è finito contro lo spigolo sinistro di quel camion. E quando il destino ci si mette, non c’è niente da fare. Il giovane non soltanto ha preso quel dannato spigolo, ma su quello c’era la cerniera del cassone che s’è conficcata nella fronte del ragazzino, che non aveva un casco integrale. E forse sarebbe servito a poco lo stesso.
Palmieri è finito a terra privo di vita. Il personale di Verona Emergenza ha provato a rianimare il giovane, appena arrivato sul posto. Ma il trauma era troppo grave. Il camionista, un romano di 49 anni, che era sul camion, pare con le quattro frecce accese, quando ha sentito il botto è sceso dal mezzo e ha visto il poveretto a terra, immobile. È stato lui a chiamare i soccorsi.
La salma è stata portata all’istituto di medicina legale di Borgo Roma; la polizia municipale ha eseguito i rilievi e ricostruito la dinamica dell’incidente, ma se ci sono testimoni sono pregati di mettersi in contatto il comando di via del Pontiere. A terra non sono stati trovati segni di frenata da parte del ragazzo e resta incomprensibile un impatto tanto violento.
Leonardo era figlio unico di papà Alberto e mamma Monica Ambroso. Venerdì sera era stato con il suo gruppo, i Bit Gunnens a suonare in un locale, il Blog. Appena finito, siccome non aveva ancora la patente è salito sul motorino, puntando verso il centro, dove aveva appuntamento con gli altri del gruppo. Ma all’incontro in piazza Cittadella, Leonardo non è più arrivato.
«I suoi amici vedendo che non arrivava hanno cominciato a chiamarlo sul cellulare», ha detto mamma Monica, «poi sono tornati indietro hanno visto il motorino a terra e ci hanno avvertito. Sono riuscita a toccare il corpo di Leonardo anche se non mi volevano far avvicinare. Era già freddo».
C’è la disperazione che la perdita di un figlio può lasciare nella palazzina di via Marsala. Nell’abitazione ci sono i parenti, gli amici del ragazzo che cercano di portare conforto. Il telefono squilla in continuazione a casa del ragazzo. Papà Alberto risponde, e le parole sono sempre le stesse. Non c’è molto da dire. Non più.
«Leonardo sciava bene e adorava la musica. Venerdì alle 18 è uscito di casa per andare a preparare gli strumenti e l’impianto nel locale in vista dell’esibizione della serata», ha detto papà Alberto era sereno e solare come sempre, «cenava nel locale, gli offrivano la cena. Poi di notte sono iniziate ad arrivare le telefonate degli amici che ci hanno detto quello che era successo. Siamo andati in viale del Lavoro, nostro figlio era là...».
Frequentava il Fracastoro, Leonardo, era un «meraviglioso fancazzista», come lo chiamava la sua mamma: «Non dirò che era uno studente modello. Leonardo non lo era affatto», ha detto ieri, «era bravissimo a mettersi d’impegno per non fare assolutamente nulla. Ma era adorabile», ha ripetuto, passando sul pc portatile da un’immagine all’altra di questo ragazzino che amava cantare.
La salma di Leonardo è a disposizione della magistratura. La data dei funerali non è ancora stata stabilita.
Palmieri è finito a terra privo di vita. Il personale di Verona Emergenza ha provato a rianimare il giovane, appena arrivato sul posto. Ma il trauma era troppo grave. Il camionista, un romano di 49 anni, che era sul camion, pare con le quattro frecce accese, quando ha sentito il botto è sceso dal mezzo e ha visto il poveretto a terra, immobile. È stato lui a chiamare i soccorsi.
La salma è stata portata all’istituto di medicina legale di Borgo Roma; la polizia municipale ha eseguito i rilievi e ricostruito la dinamica dell’incidente, ma se ci sono testimoni sono pregati di mettersi in contatto il comando di via del Pontiere. A terra non sono stati trovati segni di frenata da parte del ragazzo e resta incomprensibile un impatto tanto violento.
Leonardo era figlio unico di papà Alberto e mamma Monica Ambroso. Venerdì sera era stato con il suo gruppo, i Bit Gunnens a suonare in un locale, il Blog. Appena finito, siccome non aveva ancora la patente è salito sul motorino, puntando verso il centro, dove aveva appuntamento con gli altri del gruppo. Ma all’incontro in piazza Cittadella, Leonardo non è più arrivato.
«I suoi amici vedendo che non arrivava hanno cominciato a chiamarlo sul cellulare», ha detto mamma Monica, «poi sono tornati indietro hanno visto il motorino a terra e ci hanno avvertito. Sono riuscita a toccare il corpo di Leonardo anche se non mi volevano far avvicinare. Era già freddo».
C’è la disperazione che la perdita di un figlio può lasciare nella palazzina di via Marsala. Nell’abitazione ci sono i parenti, gli amici del ragazzo che cercano di portare conforto. Il telefono squilla in continuazione a casa del ragazzo. Papà Alberto risponde, e le parole sono sempre le stesse. Non c’è molto da dire. Non più.
«Leonardo sciava bene e adorava la musica. Venerdì alle 18 è uscito di casa per andare a preparare gli strumenti e l’impianto nel locale in vista dell’esibizione della serata», ha detto papà Alberto era sereno e solare come sempre, «cenava nel locale, gli offrivano la cena. Poi di notte sono iniziate ad arrivare le telefonate degli amici che ci hanno detto quello che era successo. Siamo andati in viale del Lavoro, nostro figlio era là...».
Frequentava il Fracastoro, Leonardo, era un «meraviglioso fancazzista», come lo chiamava la sua mamma: «Non dirò che era uno studente modello. Leonardo non lo era affatto», ha detto ieri, «era bravissimo a mettersi d’impegno per non fare assolutamente nulla. Ma era adorabile», ha ripetuto, passando sul pc portatile da un’immagine all’altra di questo ragazzino che amava cantare.
La salma di Leonardo è a disposizione della magistratura. La data dei funerali non è ancora stata stabilita.
Ciao Plam , guardaci da lassù , e quando ci vedremo finalmente faremo un duetto a suon di AC/DC e brinderemo con la birra