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Studenti di ingegneria di tutto il Tinga, unitevi!!!
3666666
3666666 Inviato: 13 Feb 2008 19:09
 

1 anno specialistica in Ingenieria Meccanica, corso in inglese del Politecnico di Milano, polo di Lecco.

Per chi chiedeva informazioni sulla triennale di meccanica...sicuramente è tosta e richiede molto impegno e molto tempo. No esiste la frequenza obbligatoria ma se vuoi passare qualche esame devi frequentare per forza altrimenti è un incubo. Il primo hanno è piuttosto "astratto" Fisica, analisi.... mentre già dal secondo diventa un po' più specialistica e interessante. Il famigerato esame di meccanica razionale e applicata in questo corso è naturalmente d'obbligo ed è davvero impegnativo.
Nel primo anno e mezzo probabilmente chi proviene da un liceo scientifico (purchè abbiano fatto matematica come di deve) può essere avvantaggiato, mentre nel proseguo in alcuni corso tipo disegno, costruzioni di macchine, meccanica razionale ecc i periti meccanici provenienti da itis troveranno tanti vantaggi.
 
3666799
3666799 Inviato: 13 Feb 2008 19:19
 

scusate ma per fare il ross brown o l'ingegnere in ducati corse bisogna fare ing. meccanica vero?
 
3667483
3667483 Inviato: 13 Feb 2008 20:23
 

x RiCcIoLo494:molta gente che lavora in f1 ha fatto aerospaziale o cose simili poichè studiano molta aerodinamica, oggi fondamentale più della meccanica in senso stretto che ha dato quasi il massimo. Basta pensare alla fluidodinamica nei condotti di aspirazione, o allo studio degli alettoni.
quindi se vuoi fare il ross brawn, meglio aerospaziale, o meccanica ma con i controcazzi e studiare molto molto la parte "calda", cioè termo-flidodinamica, macchine,motori ecc
la meccanica "fredda" nel settore automobilistico è meno richiesta
nel settore moto un po' meglio, i fattori "freddi", ovvero progetto della ciclistica ecc sono più importanti
 
3740884
3740884 Inviato: 22 Feb 2008 10:05
 

miczr7 ha scritto:
x RiCcIoLo494:molta gente che lavora in f1 ha fatto aerospaziale o cose simili poichè studiano molta aerodinamica, oggi fondamentale più della meccanica in senso stretto che ha dato quasi il massimo. Basta pensare alla fluidodinamica nei condotti di aspirazione, o allo studio degli alettoni.
quindi se vuoi fare il ross brawn, meglio aerospaziale, o meccanica ma con i controcazzi e studiare molto molto la parte "calda", cioè termo-flidodinamica, macchine,motori ecc
la meccanica "fredda" nel settore automobilistico è meno richiesta
nel settore moto un po' meglio, i fattori "freddi", ovvero progetto della ciclistica ecc sono più importanti


futuro ingegnere aerospaziale..presente(1 anno alla laurea) icon_mrgreen.gif
 
3741359
3741359 Inviato: 22 Feb 2008 11:23
 

Saremo anche un pò gli ingegneri....ma quando passo davanti la facoltà di ingegneria vedo solamente scooteroni e moto perfettamente originali (tranne qualche bottarella laterale icon_lol.gif )...e sopratutto sporche. Ma è possibile che gli ingegneri trattino in questo modo i loro mezzi??? o sarò io che avrò sbagliato facoltà icon_confused.gif icon_confused.gif
 
3743404
3743404 Inviato: 22 Feb 2008 15:10
 

Ingegnere Gestionale laureato nel 2002 al Politecnico di Milano

Ora sono Controller icon_biggrin.gif
 
3744700
3744700 Inviato: 22 Feb 2008 17:41
 

GiorgioSV ha scritto:
Ingegnere Gestionale laureato nel 2002 al Politecnico di Milano

Ora sono Controller icon_biggrin.gif


Com'è la vita da laureati in Ing. Gestionale al Polimi???

Io sono all'ultimo anno... speriamo in un bel futuro...
 
3749447
3749447 Inviato: 23 Feb 2008 12:33
 

futuro ingegnere informatico..........speriamo presto
 
3750736
3750736 Inviato: 23 Feb 2008 15:54
 

Matricola in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. I primi esami sono andati. Quindi un buon inizio icon_mrgreen.gif
 
3750807
3750807 Inviato: 23 Feb 2008 16:07
 

Derapista ha scritto:
Matricola in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. I primi esami sono andati. Quindi un buon inizio icon_mrgreen.gif


Io fortunatamente sono all'ultimo anno... non ne posso più icon_mrgreen.gif
 
3751729
3751729 Inviato: 23 Feb 2008 18:50
 

Ingegnere - Libero Professionista da ormai 8 anni!!
Ciao a tutti!
 
3761666
3761666 Inviato: 25 Feb 2008 11:03
Oggetto: esami finiti
 

Ciao a tutti! Ho finito gli esami proprio venerdì, sono prossima alla Laurea Specialistica in Ing. Gestionale all'univ. di Bologna ..
donna, ingegnere e con la moto ... comunque confermo, anche da me è pieno di scooteroni ... che tristezza !!! saremo una decina in tutta la facoltà ad andare in moto ...
 
3766165
3766165 Inviato: 25 Feb 2008 18:24
 

Da me a Lecco invece va meglio...il polo non è molto grande (assomiglia più ad una scuola superiore che a un università) e quindi nel parcheggio non ci sono molte moto, ma tra la poche probabilmente più della metà sono vere e proprie moto....(un paio di r6 e monster, er6, z 750, qualche motard/enduro e qualche tourer bmw)....niente male!!!
 
3775317
3775317 Inviato: 26 Feb 2008 17:43
 

Oggi finalmente ho finito i 3 esami del primo semestre della specialistica...fino al 10 marzo un po' di pace!!!bene così!!!
 
3780223
3780223 Inviato: 27 Feb 2008 8:40
 

meccanico al poli di milano icon_rolleyes.gif . se vedete un tipo con una golf con l'adesivo di una papera sul cofano icon_lol.gif o uno con il piede ingessato un giorno si e l'altro no, allora sono io. icon_mrgreen.gif
 
3781977
3781977 Inviato: 27 Feb 2008 12:30
 

fratelli... icon_mrgreen.gif
ci sto pure io...studente al primo anno di ingegneria dell'automazione a Bari, un po disastrato in questo periodo ( icon_lol.gif )
C'è qualcun altro?
Cicco88, ho visto che sei di lamezia terme...io sono di san giovanni in fiore, vai a vedere il sito che ho in firma se vuoi, che magari quando non si è fuori a studiare si puo andare a fare un giro in moto icon_wink.gif
 
3788793
3788793 Inviato: 27 Feb 2008 22:41
 

makkio ha scritto:

Cicco88, ho visto che sei di lamezia terme...io sono di san giovanni in fiore, vai a vedere il sito che ho in firma se vuoi, che magari quando non si è fuori a studiare si puo andare a fare un giro in moto icon_wink.gif

certo ...appena questa maledetta universita decide di lasciarmi un attimo di tregua non mancherò icon_wink.gif
 
3789000
3789000 Inviato: 27 Feb 2008 23:04
 

cicco88 ha scritto:

certo ...appena questa maledetta universita decide di lasciarmi un attimo di tregua non mancherò icon_wink.gif


COME non comprenderti icon_lol.gif
 
3789776
3789776 Inviato: 28 Feb 2008 8:37
 

Ci sonoa nche io tra i malcapitati! icon_mrgreen.gif
Sono al primo anno di Ingegneria gestionale icon_wink.gif
 
3790817
3790817 Inviato: 28 Feb 2008 11:15
 

dove?
 
3794358
3794358 Inviato: 28 Feb 2008 16:52
 

ciao giovani ci sono anche io. laureato a napoli in Ingegneria Meccanica.

un saluto a tutti 0510_saluto.gif ...onorevoli colleghi icon_mrgreen.gif
 
3798354
3798354 Inviato: 28 Feb 2008 22:52
 

Ingegnere aereonautico, ormai è un anno che ho dato, alè icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif

Gente tenete duro!!!!!
 
3798609
3798609 Inviato: 28 Feb 2008 23:40
 

coltello tra i denti e si tira avanti icon_cool.gif
 
3803549
3803549 Inviato: 29 Feb 2008 17:10
 

Come riconoscere un ingegnere

Essere un ingegnere, in questi anni, e’ cosi’ alla moda che chiunque vuole diventarlo; il termine “ingegnere”, di conseguenza, e’ usato spesso a sproposito.
Se incontrate qualcuno che, secondo voi, sta solo facendosi passare per ingegnere, senza esserlo, potete sottoporgli questo test per distinguere la verità.

Entrate in una stanza e vi accorgete che un quadro e’ appeso storto.
Cosa fate?

a) Lo raddrizzate.
b) Ignorate il problema.
c) Utilizzate un sistema CAD per progettare una cornice autoraddrizzante ad energia solare, impiegandoci sei mesi e dichiarando continuamente ad alta voce che l’inventore del chiodo era un cretino.

La risposta apparentemente corretta e’ la c), ma un vero ingegnere non potra’ che rispondere “Dipende”, oppure rifiutarsi di trattare il problema dicendo con tono altezzoso: “E’ un problema di marketing.”

ATTITUDINI SOCIALI

Le persone normali si aspettano di ottenere molte cose dalle relazioni sociali:
- Una conversazione stimolante e interessante
- Conoscenze prestigiose
- Un senso di appartenenza al genere umano

Al contrario, gli ingegneri hanno obiettivi molto piu’ razionali per le loro relazioni sociali:
- Farla finita il piu’ presto possibile
- Evitare di venire invitati a qualche noioso ricevimento
- Dimostrare la propria Superiorita’ intellettuale e la padronanza di qualsiasi materia

IL FASCINO DEI GADGET

Per un vero ingegnere, qualsiasi oggetto esistente nell’universo puo’ venire inserito due seguenti categorie:
1. Oggetti che hanno bisogno di essere aggiustati.
2. Oggetti che avranno bisogno di essere aggiustati dopo che li avrete avuti in mano per qualche minuto.

Agli ingegneri piace risolvere i problemi. Se non ci sono problemi sottomano, gli ingegneri li creeranno.
Le persone normali non comprendono questo concetto; pensano che “se non e’ rotto, non c’e’ bisogno di aggiustarlo”, Gli ingegneri, invece, pensano che “se non e’ rotto, puo’ essere migliorato”.

LA MODA E L’ASPETTO

I vestiti sono la cosa meno importante per un vero ingegnere, purche’ le soglie minime di decenza e di temperatura siano superate.
Se nessuna estremita’ del corpo sta congelando, e se nessun organo genitale sta penzolando in piena vista, allora gli obiettivi del vestirsi sono stati soddisfatti. Tutto il resto e’ uno spreco.

L’AMORE PER “STAR TREK”

Gli ingegneri adorano tutti i film e i telefilm di “Star Trek”. Non bisogna meravigliarsi di questo, poiche’ gli ingegneri sull’astronave Enterprise sono ritratti come degli eroi, e di tanto in tanto fanno perfino sesso con gli alieni. Cio’ e’ molto piu’ attraente della vita reale dell’ingegnere, che prevede normalmente il sesso senza la partecipazione di altre forme di vita.

GLI APPUNTAMENTI

Ottenere un appuntamento non e’ mai facile per un ingegnere. Una persona normale mettera’ in atto varie strategie per sembrare attraente; gli ingegneri, invece, non riescono a ritenere l’aspetto fisico piu’ importante della funzionalita’.

Fortunatamente, gli ingegneri hanno un asso nella manica: sono ampiamente riconosciuti come materiale da matrimonio di qualita’ superiore.
Sono intelligenti, affidabili, onesti, hanno un lavoro, e sono comodi per cambiare le lampadine. Sebbene sia vero che molte persone normali non vorrebbero mai avere un appuntamento con un ingegnere, tuttavia la maggior parte di loro ospita un intenso desiderio di’ diventarne amici, in modo da poterne poi sfruttare l’influenza per produrre figli-ingegneri, che avranno lavori ad alto stipendio molto prima di perdere la loro verginita’.

Per questo motivo, gli ingegneri maschi raggiungono il picco della loro attrattiva sessuale piu’ tardi delle persone normali, diventando irresistibili macchine da sesso tra i 35 e i 50 anni. Se non ci credete, guardate a questi esempi di persone sessualmente irresistibili con una professione tecnica:
Bill Gates
MacGyver
Eccetera.

Gli ingegneri di sesso femminile diventano irresistibili all’eta’ della ragione e lo restano fino a trenta minuti dopo la loro morte clinica (piu’ a lungo se e’ una giornata calda).

L’ONESTA’

Gli ingegneri sono sempre onesti quando parlano di tecnologia e di relazioni umane. Per questo motivo, e’ una buona idea tenerli lontani dai clienti. Tuttavia, talvolta gli ingegneri “piegano” la verita’ per evitare lavoro, dicendo frasi che suonano come bugie, ma tecnicamente non lo sono, in quanto nessuno sano di’ mente le prenderebbe per vere. La lista completa delle bugie degli ingegneri e’ riportata qui sotto:
- Non cambiero’ nulla nel progetto senza avvertirti.”
- “Ti riportero’ questo prezioso e introvabile cavo entro domani mattina.”
- “Ho bisogno di attrezzature piu’ moderne per svolgere il mio lavoro.”
- “Non sono geloso del tuo nuovo computer.”

LE ECONOMIE

Gli ingegneri sono notoriamente poco spendaccioni, non per Avidita’ o per umilta’, ma perche’ ogni situazione in cui sia necessario spendere del denaro puo’ essere vista come un problema di ottimizzazione del tipo “Come posso uscire da questa situazione conservando la maggior quantita’ possibile di denaro?” Il vero ingegnere comincera’ immediatamente a scrivere una funzione di sette variabili e a minimizzarla con un sistema di equazioni differenziali che, per poter essere risolto, necessitera’ di una serie di approssimazioni successive che renderanno il risultato del tutto inaffidabile.

IL RISCHIO E I RAPPORTI CON LA STAMPA

Gli ingegneri odiano i progetti che non sono affidabili al 100%, e cercano di eliminare per quanto possibile i rischi ai loro progetti. Cio’ e’ comprensibile, visto che quando qualche ingegnere compie un piccolo errore, di solito i mass-media lo trattano come se fosse un grande problema.
Ecco alcuni esempi di piccoli errori di progetto esagerati dalla stampa:

L’esplosione dello shuttle Challenger.
L’Apollo 13.
L’Eternit e gli altri materiali contenenti amianto.
Il satellite al guinzaglio (con relativo cavo).
Il Titanic
La Fiat Duna.

Tipicamente, ogni ingegnere compie un rapido calcolo dei rischi e dei vantaggi connessi ad ogni scelta progettuale:

RISCHI: L’umiliazione davanti a tutti, e, in second’ordine, la possibile morte di migliaia di persone.

RICOMPENSE: Un premio conferito all’interno di qualche convegno, con la sua simpatica cornice di plastica.

Con il loro spirito pratico, gli ingegneri pesano i rischi e le ricompense e decidono che rischiare non e’ bene. Il miglior modo di evitare i rischi, quindi, e’ consigliare ai dirigenti che qualsiasi attivita’ proposta e’ impossibile per motivi tecnici che sono di gran lunga troppo complicati per poter essere spiegati. Se questo approccio non e’ sufficiente per fermare un nuovo progetto, allora l’ingegnere indietreggera’ su una seconda linea di difesa: “Tecnicamente e’ fattibile, ma costera’ troppo.”

LA CONSIDERAZIONE DI SE’

Due cose sono importanti per gli ingegneri:
- Quanto sono intelligenti possibilmente quantificando in termini di Q.I.
- Quanti oggetti all’avanguardia possiedono.

Il miglior modo per ottenere che un ingegnere risolva un problema e’ dichiarare che il problema e’ insolubile Nessun ingegnere puo’ abbandonare un problema insolubile finche’ non e’ risolto. Nessuna malattia, nessuna distrazione potra’ strappare l’ingegnere al suo compito.
Questo tipo di sfide diventano presto personali: una battaglia tra l’ingegnere e le leggi della natura. Gli ingegneri faranno a meno del cibo e dell’igiene personale per giorni, pur di risolvere il problema. (Altre volte, ne faranno a meno per semplice dimenticanza.) E, quando risolveranno il problema, proveranno un brivido di autostima e di onnipotenza che e’ migliore perfino del sesso, incluso quello che coinvolge altre persone.

Nulla puo’ turbare un ingegnere piu’ dell’idea che qualcun altro sia piu’ preparato tecnicamente.
Le persone normali usano questa leva per ottenere maggior impegno dall’ingegnere: quando egli dice che la cosa non si puo’ fare (frase in codice che significa che non ha nessuna voglia di farlo), alcuni dirigenti particolarmente furbi hanno imparato a guardare l’ingegnere con uno sguardo pietoso e a dire qualcosa del tipo “Beh, allora chiedero’ nell’altro reparto. Loro si’ che sanno risolvere i problemi difficili.”
In quel momento, l’ingegnere si buttera’ sul problema come un cane affamato.






















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3804191
3804191 Inviato: 29 Feb 2008 18:09
 

Io ne sapevo un'altra...

Questo documento descrive i vari tipi umani che è possibile incontrare nei pressi di via Scarpa, ma che si ritrovano anche in tutti i bienni di ingegneria della penisola.

Indice:


L'ingegnera
La reginetta
La pecorella smarrita
L'ingegnere
L'Highlander
L'acher
Il matematico
L'hacker
L'abbonato
Lo scattista

L'autore si dissocia da qualsiasi cosa abbia scritto, in effetti lui non pensa e non ha mai pensato nulla di tutto quello che leggerete, ma ha solo battuto su computer sotto la dettatura di un uccellino entrato per caso dalla finestra.

Riferimenti a persone realmente esistenti (e frequentanti il primo anno di Ingegneria Informatica alla Sapienza, canale P-Z) sono puramente casuali.
Le donne

Le donne ad ingegneria sono poche, pochissime, circa 1 per ogni 15 uomini, e si possono dividere in due gruppi principali: le ingegnere e le reginette .


L'ingegnera
L'ingegnera è la tipica ragazza acqua e sapone, timida, silenziosa, che arriva dieci minuti prima, si siede al suo solito posto e ripassa gli appunti, all'intervallo non si alza, non beve caffè ma succo di frutta, non toglie mai gli occhiali, non mette rossetto e tende a mimetizzarsi fra i libri.

L'ingegnera prende appunti e li ricopia in bella a casa, disegna i grafici con matita e righello, ha uno schema dei limiti notevoli nel portafoglio.

L'ingegnera può avere a prima vista il fascino di uno strofinaccio buttato in un angolo, ma in realtà è la ragazza che tutti sognano inconsciamente, la ragazza cantata da Vasco in "Albachiara" che cammina mangiando una mela coi libri di scuola ("...ti piace studiare: non te ne devi vergognare!"), e in sostanza è quello che passa il convento: nessuno vi ha obbligato a iscrivervi a ingegneria!


La reginetta
Entra lei ed è silenzio: tutti estasiati la guardano. Ma cosa ci fa una tale bellezza ad ingegneria? questo tutti si chiedono, e pensano "Vabbè, avrà sbagliato aula, sicuramente fa Scienze della Comunicazione o Sociologia".

E' pregiudizio comune che per riuscire ad Ingegneria una ragazza debba essere un'ingegnera ; cioè che valga l'espressione:

intelligenza * bellezza = k

dove k è fissa, ovvero che se una è bella allora non può essere anche intelligente. La reginetta dovrebbe quindi, secondo il pensiero comune, abbandonare entro i primi tre mesi. In realtà la legge è valida solo statisticamente, e la reginetta si presenta come un rara eccezione, come è stabilito dalla teoria della scelta e della necessità .


la teoria della scelta e della necessità

Questa teoria è stata intuita e formalizzata negli anni dagli ingegneri più esperti, che con grande stupore hanno visto reginette laurearsi e promettenti ingegnere abbandonare. La teoria dice che, sostanzialmente, le ingegnere fanno ingegneria per necessità, le reginette per scelta.

Infatti le ingegnere, non avendo qualità fisiche per sopravvivere in questo sporco mondo fallocratico, devono per forza imparare a fare qualcosa. Le reginette invece, potrebbero volendo fare anche Sociologia, cioè a loro basterebbe ESSERE CIO' CHE SONO invece di SAPER FARE.

Mentre l'ingegnera è rassegnata, la reginetta è motivata nello scegliere proprio ingegneria, e per questo ha più probabilità di riuscire.

Quante reginette ci vogliono per cambiare una lampadina?

Una sola. La quale accenna sorridente alla lampadina, e tutto il resto della facoltà si precipita a fare il lavoro.


Gli uomini

Gli uomini a ingegneria sono tanti, tantissimi, e si suddividono in varie classi.


La pecorella smarrita

Specie che prolifera e si estingue nelle prime due settimane di corso. La pecorella non fa che chiedere e chiedersi "che materia è questa? chi sono io? cos'è un logaritmo?" per poi un giorno sparire e andarsi a iscrivere a Lettere.

L'ingegnere

L'ingegnere non vive, funziona.

Stranamente, ingegneri non si nasce, ma si diventa: col passare dei mesi gli studenti (quelli che non abbandonano) sono sottoposti ad un processo di ingegnerizzazione . I primi sintomi sono lo scrivere data, materia e numero progressivo di pagina su ogni foglio di appunti; poi si comincia a ridere a questa roba(*), infine ci si compra la calcolatrice scientifica. Non sono ancora state trovate cure per il contagio.

*(vedete il secondo post)

Vestiario

Gli ingegneri hanno una divisa ufficiale: jeans blu, scarpe da ginnastica, occhiali, zainetto invicta di quando andavano alle elementari. In primavera, camicetta a righine messa dentro i jeans; in autunno e inverno maglioncino anonimo grigiotopo tinta unita.

Accessori

Il vero ingegnere si distingue in sala studio dal materiale che dispone davanti a sé. Innanzitutto, scrive solamente con la matita, più precisamente con un portamine (HB) al quale si accompagna una gomma Faber Castel professionale (l'ingegnere vuole cancellare i propri errori nel migliore modo possibile); chi scrive a penna non è un vero ingegnere.

Inoltre, egli non sottolinea il libro, ma scrive piccole note a margine (del tipo: "Ho trovato una brillante soluzione al problema dei tre corpi, ma sfortunatamente questo margine è troppo piccolo per esporla chiaramente."). Se vedete qualcuno che usa un evidenziatore, non è un vero ingegnere. (Se vedete qualcuno che ha allineati davanti a sé un evidenziatore blu, uno verde, uno giallo e uno rosa, quello è uno di Sociologia).

Importantissima, l'onnipresente calcolatrice scientifica. Non è infrequente sentire dialoghi tipo: "Guarda, la mia mi disegna il gradiente in 3d!" "Ma sulla mia posso scaricarci i giochi da internet!".


La concezione del mondo

L'ingegnere pensa che il fato gli abbia destinato un posto speciale e privilegiato nell'universo e recandosi nelle aule di via Scarpa osserva con sguardo pietoso e distaccato "i poveretti" di Scienze della Comunicazione, di Economia e Commercio e di Pedagogia. Egli è infatti convinto che il mondo sia retto da ingegneri come lui e che Dio, se esiste (l'ingegnere è agnostico), sia stato un bravissimo ingegnere nel creare il mondo.

Quanti ingegneri ci vogliono per cambiare una lampadina?

148. Uno per cambiare la lampadina, e 147 per lamentarsi in coro che non ci sono donne che cambiano lampadine.


L'Highlander

L'Highlander e' il fuoricorso che a 30 anni deve ancora dare Economia o altro esame del biennio. Un Highlander si riconosce dai piccoli particolari significativi:

1. Abito: Veste in giacca o con gilet monocromatici su pantaloni grigi (della serie: "ho appena staccato dal lavoro")
2. Arriva puntuale all'inizio della lezione o in leggero ritardo e si nasconde nelle ultime file.
3. Non guarda piu' le donne: in lui il processo di ingegnerizzazione e' oramai giunto a completamento, oppure la moglie lo aspetta fuori dall'aula con i figli.
4. Ha uno sguargo vagamente profetico e parla come il "saggio della montagna", con tutti i giovani che lo ascoltano estasiati.
5. Alterna agli appunti del corso tonnellate di schemi e pagine che costituiscono la sua tesi.

Quanti "Highlander" ci vogliono per cambiare una lampadina?

Uno solo. Ma lo farà il prossimo semestre.


Il matematico
Il matematico è colui che, uscito rigorosamente da un liceo scientifico nel quale il suo voto in matematica non era minore di 9, va ad ingegneria soltanto perchè pensa che la facoltà di matematica non produce lavoro. Fa impallidire i prof di analisi e geometria data la sua innata capacità di risolvere in men che non si dica integrali (anche doppi e tripli), matrici e spazi vettoriali. Per lui gli ostacoli degli umani in analisi sono bazzecole, come bere un bicchiere d'acqua.

Quando iniziano i corsi come fondamenti o calcolatori elettronici, il matematico si trasforma e inizia ad andare in crisi, non capire nulla, vedere il professore come un alieno che vuole distoglierlo dalla sua visione prettamente matematico-astratta del mondo.

Si incontra anno dopo anno a seguire fondamenti 1 con gli stessi problemi dell'anno scorso, mentre gli esami matematici sono stati passati con voti che vanno dal 30 in su. Ad un certo punto il matematico prende coscienza dei suoi limiti, si iscrive a matematica e si laurea con 110 e lode.

Quanti matematici ci vogliono per cambiare una lampadina?

Quattro: uno per dimostrare che la lampadina esiste, uno per dimostrare che la lampadina esiste ed è unica, uno per scrivere la matrice di rotazione generalizzata ad uno spazio vettoriale N-dimensionale occupato da una iper-lampadina, e un altro per chiamare un ingegnere che cambi la lampadina.


L'acher

Specie facilissima da osservare ad Ingegneria Informatica. Fin dal primo giorno egli si vanta delle sue presunte abilità informatiche. Se vorrete dargli corda vi racconterà dei programmi che scrive in Visual Basic, del suo gruppo acher "che una volta ha buttato giù ibm.com", dei canali che possiede su IRC, e del suo cugino che conosce "un modo segreto che se vuole ti fa esplodere il computer scrivendo una parola segreta mentre chatta con te".

Ignoratelo. O fategli del male. Oppure sopprimetelo.


L'hacker

Incidentalmente, a Ingegneria Informatica c'è pure chi capisce qualcosa di informatica. Gli appartenenti a questa èlite non vogliono farsi notare, si muovono silenziosi strisciando fra i banchi, hanno linguaggi inaccessibili ai più.

Ma la vera setta è costituita da quelli che hanno passatempi "pericolosi " : fra loro si riconoscono con un'occhiata e si scambiano furtivi dischetti dal contenuto crittografato.

Attenti. Sono fra voi.

Quanti hacker ci vogliono per cambiare una lampadina?

Nessuno; è un problema hardware.


L'abbonato

"Un abbonato ha sempre un posto in prima fila"

... e per conquistarlo si presenta in aula già fra le due e le tre ore prima che la lezione cominci. Appena arriva, trova l'aula vuota, entra, si siede al suo posto (prima fila centrale) e sorride soddisfatto fissando il vuoto fino all'arrivo del professore. Si dice che la notte egli dorma all'addiaccio sul marciapiede di via Scarpa, per entrare per primo appena aprono i cancelli la mattina, anche se lui ha lezione nel pomeriggio.

L'abbonato è perennemente in competizione per il territorio, infatti in un'aula modello ci sono esattamente solo due posti da "abbonati": i due della prima fila che si affacciano sul corridoio centrale. Non possono quindi esserci più di due abbonati per canale. L'abbonato cerca di mantenere il dominio sul posto a sedere con vari metodi, che vanno dallo scrivere il proprio nome sulla sedia a marcare il territorio con secrezioni glandolari.

Quanti abbonati ci vogliono per cambiare una lampadina?

Uno solo. E l'ha già fatto prima che la lampadina si fosse fulminata.
"Vabbè, fai tanto lo spiritoso, ma tu dove ti piazzi?"

Beh, dovete ammettere che è più semplice prendere in giro un'"ingegnera" che se stessi. Comunque, ecco una buona approssimazione:

Lo scattista

E' una specie alquanto rara (per fortuna) e deve il nome alla velocità con cui alza la mano per rispondere alle domande del prof: rispondere, rispondere, rispondere per primo è per lui impulso irrefrenabile, anche se la domanda è retorica, per esempio:

prof: "Salve ragazzi come state?"
scattista: "BENE! BENE!"

Lo scattista vuole enunciare, dimostrare, farsi notare. Quando il prof chiede qualcosa, egli saltella allegramente sulla sedia, con la mano alzata, gridando "IO! IO! Lo so io!". Non importa che sappia effettivamente la risposta, lui gode non per l'esattezza di ciò che dice, ma per quei pochi momenti di silenzio in cui l'aula lo ascolta.

Terminato il suo piccolo momento di gloria, lo scattista si risiede tranquillo, felice del suo intervento, con un beato sorriso in viso, fino alla prossima domanda del prof.

Quanti scattisti ci vogliono per cambiare una lampadina?

scattista: "IO! IO! Lo so io!"
 
3804376
3804376 Inviato: 29 Feb 2008 18:27
 

Scusate ma in cosa consistono i lavori di...
-un ingegnere meccanico
-un ingegnere chimico

Chi sa darmi risposte di cosa faranno nel mondo del lavoro queste due figure???
Quale consigliereste come opportunità di lavoro, stipendi, ecc???
 
3804557
3804557 Inviato: 29 Feb 2008 18:47
 

>Tolteco e leo87:

Grazie dei vostri due post, mi avete fatto tornare in mente i miei anni di università... icon_biggrin.gif
 
3818443
3818443 Inviato: 2 Mar 2008 21:38
 

beh meccanico hai possibilità di lavorare magari nel mondo dei motori......oltre a tante altre possibilità

anche aerospaziale non deve essere niente male

chimico no saprei...qualche laboratorio che so bo icon_rolleyes.gif

bella leo87....verità pura...è proprio così icon_lol.gif
 
3822231
3822231 Inviato: 3 Mar 2008 14:31
 

Dimenticavo che sono un ex studente anch'io... mi sono laureato nel marzo 1997 a Bologna in ingegneria elettronica icon_wink.gif
 
3822270
3822270 Inviato: 3 Mar 2008 14:33
 

Davide ha scritto:
Dimenticavo che sono un ex studente anch'io... mi sono laureato nel marzo 1997 a Bologna in ingegneria elettronica icon_wink.gif


abbiamo anche il Sommo tra noi 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
 
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