FilippoCaliari ha scritto:
A seconda delle zone e del tipo di condimento ci sono scuole di pensiero e tradizioni diverse in merito...
Dalle mie parti la cottura del riso è una scienza esatta, e lo si cuoce sgranato: il famoso riso alla pilota! Io ho sempre riscosso successo con il mio, ogni volta che l'ho preparato!
Verso il riso (esclusivamente vialone nano) in brodo bollente nel rapporto di 1,3 a 1 (esempio 0,650 litri di brodo per 1/2 kg di riso) e faccio cuocere a fuoco vivo, tenedo mescolato, per 5 minuti, ovvero il tempo necessario per assorbire la maggior parte del brodo. Dopo di che tolgo la pentola (quando ho voglia di fare le cose per bene, uso il paiolo di rame
) dal fuoco e continuo la cottura per ulteriori 15 minuti a bagno maria*, tenendo coperto il riso il più possibile e senza più toccarlo, mettendo un asciughino avvolto attorno al coperchio della pentola. Nel frattempo a parte faccio rosolare la salamella mantovana sbriciolata, una salsiccia di maiale agliata, correggendola solo con un goccio di vino e un velo di rosmarino, in rapporto 1 a 1 in peso con il riso. A cottura ultimata il riso risulta asciutto, con i grani ancora belli al dente. Si aggiunge la salamella, e, se si vuole un ulteriore tocco di classe, si serve con il pontel, ovvero il rinforzo, che consiste in una costina o una braciola di maiale cotta e appoggiata sopra il riso in ogni piatto. Naturalmente va gustato aggiungendo Grana Padano grattugiato fresco e accompagnato da un buon bicchiere di Lambrusco Mantovano...
*tradizionalmente, usando le stufe a legna, lo si spostava nell'angolo lontano dal fuoco... oggi ognuno si arrangia come può, c'è anche chi usa il microonde a bassa potenza...
ah però....la devo provare questa....