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Dove va la lingua italiana? [evoluzione?]
2943599
2943599 Inviato: 15 Nov 2007 10:57
Oggetto: Dove va la lingua italiana? [evoluzione?]
 

Nota di 42...
Questo topic nasce dalla suddivisione del topic tingaignoranza sugli "errori grammaticali" in chiacchiere:
Link a pagina di Motoclub Tingavert

Mi sembra una discussione interessante... finche' si restera' sul confronto civile



42 ha scritto:

Adesso capisco il nick... come Oetzi, vieni da un'altra epoca... icon_lol.gif icon_lol.gif
Scusa la battuta (non so nemmeno quanti anni hai), ma se sei un "ggggiovane" tanto di cappello alla tua proprieta' di espressione.


Il nick vuole rivelare, polemicamente, la mia provenienza epocale: non sono più tanto "ggggiovane". Ciò non vuol dire che sia un conservatore, men che meno sul piano del linguaggio. Anzi, ritengo le contaminatio elementi vitali della lingua sia parlata sia scritta.
Solo non condivido la facilità con cui si adottano come neologismi, cacofonici fonemi, frutto di italianizzazioni di parole d'importazione.
Il linguaggio cambia con la storia, ma la storia, secondo me, ha un respiro più ampio di quello che le attribuisce lo Zingarelli.
Se leggiamo Elio Vittorini, come Antonio Moresco, Alberto Moravia come Sandro Veronesi, non troveremo mai aderenza a una scrittura "ortodossa". Troveremo i lineamenti di una lingua la cui ricchezza non cessa di stupire.
Che c'entra tutto questo con un forum? C'entra se la necessità di sintesi (della quale oggi, mio malgrado, difetto) si risolve nella ricerca di sobrietà e nello “sfrondamento” concettuale, anziché in una sequela impersonale di acronimi legati con la gigomma.
 
2943703
2943703 Inviato: 15 Nov 2007 11:13
 

il purismo è morto. si ve verso la ricerca dell' efficienza del linguaggio, che si esprime anche per simboli ( e che sono i simboli se non segni di altri segni?) abbandonando la sterile retorica fine a se stessa. già ora lo slang ha ucciso l' italiano, con mio estremo godimento. la lingua deve essere planetaria.
 
2944107
2944107 Inviato: 15 Nov 2007 12:08
 

Thundergatto ha scritto:
il purismo è morto. si ve verso la ricerca dell' efficienza del linguaggio, che si esprime anche per simboli ( e che sono i simboli se non segni di altri segni?) abbandonando la sterile retorica fine a se stessa. già ora lo slang ha ucciso l' italiano, con mio estremo godimento. la lingua deve essere planetaria.


Vorrei chiarire la mia opinione a riguardo.
Il purismo non è mai esistito, se non nelle pretese tutte ideologiche di qualche letterato che, giocoforza, si ritiene un puro, e che, in questo anelito trascura che il linguaggio struttura il pensiero, e la purezza del pensiero è un attributo morale. Mi pare che nessuno qui avanzi la pretesa di imporre una scrittura pura.
La retorica non può essere fine a sé stessa, ma esiste in quanto finalizzata alla persuasione, altrimenti non sarebbe retorica.
La scrittura è simbolo; un simbolo di un simbolo è dominio dell’esoterico. Quasi un’acrobazia, a meno che non sia semplice rimando; quindi, più che sintesi, un’abbreviazione. Qualcosa, insomma, di indispensabile solo nelle comunicazioni tra pilota e torre di controllo.
Mi dispiace di interrompere il tuo orgasmo, ma le cronache sono piene di becchini travestiti da medici legali, pronti a certificarne la morte; ma ‘sto c***o di italiano non ne vuole sapere di schiattare! Anzi, come gli scarafaggi, si ciba delle peggiori schifezze linguistiche, cresce, si trasforma e vegeta meglio di me e di te.
Sono un inguaribile ottimista, e credo che ci toccherà convivere con la confusione delle lingue ancora per molto, a dispetto del tuo manifesto; dovremo continuare per parecchio a combattere con la molteplicità la pluralità, con l’accezione e con l’equivoco. Io ne sono contento. E tu?
 
2945038
2945038 Inviato: 15 Nov 2007 13:58
 

similaun ha scritto:

La retorica non può essere fine a sé stessa, ma esiste in quanto finalizzata alla persuasione, altrimenti non sarebbe retorica.
Bah, semplice ginnastica linguistica, come il sillogismo. Non si è mai arrivati a nessuna verità, semplicemnete perchè il linguaggio non è verità, e si possono pensare e dire cose non vere.

similaun ha scritto:

La scrittura è simbolo; un simbolo di un simbolo è dominio dell’esoterico.
Vallo a dire ai semiologi.

similaun ha scritto:

Mi dispiace di interrompere il tuo orgasmo, ma le cronache sono piene di becchini travestiti da medici legali, pronti a certificarne la morte; ma ‘sto c***o di italiano non ne vuole sapere di schiattare!


Mi spiace interrompere la tua erezione intellettuale, ma l'italiano sta sicuramente morendo. Tu la chiami trasformazione, ma che è la trasformazione se non una piccola morte? Basta comparare il linguaggio attuale con quello di 50 anni fa per rendersi conto che almeno il 50% è caduto in disuso... dici ancora che "sei basito"? icon_lol.gif dai del "voi"? icon_lol.gif
 
2945263
2945263 Inviato: 15 Nov 2007 14:24
 

Thundergatto ha scritto:
similaun ha scritto:

La retorica non può essere fine a sé stessa, ma esiste in quanto finalizzata alla persuasione, altrimenti non sarebbe retorica.
Bah, semplice ginnastica linguistica, come il sillogismo. Non si è mai arrivati a nessuna verità, semplicemnete perchè il linguaggio non è verità, e si possono pensare e dire cose non vere.

similaun ha scritto:

La scrittura è simbolo; un simbolo di un simbolo è dominio dell’esoterico.
Vallo a dire ai semiologi.

similaun ha scritto:

Mi dispiace di interrompere il tuo orgasmo, ma le cronache sono piene di becchini travestiti da medici legali, pronti a certificarne la morte; ma ‘sto c***o di italiano non ne vuole sapere di schiattare!


Mi spiace interrompere la tua erezione intellettuale, ma l'italiano sta sicuramente morendo. Tu la chiami trasformazione, ma che è la trasformazione se non una piccola morte? Basta comparare il linguaggio attuale con quello di 50 anni fa per rendersi conto che almeno il 50% è caduto in disuso... dici ancora che "sei basito"? icon_lol.gif dai del "voi"? icon_lol.gif


Non posso assolutamente essere d'accordo che la trasformazione sia una piccola morte.... anzi, secondo me solo chi vive si può trasformare. Il problema è la QUALITA' delle trasformazioni... Concordo sul non usare più "sei basito", ma soprattutto perchè la media dei 25/35enni non sa cosa voglia dire, avendo fatto delle pessime Scuole Medie. E proprio da qui nasce il problema di fondo: la scuola insegna la lingua italiana e il suo uso e le sue costruzioni molto meno bene rispetto a quando la feci io (1970-73). E si insegna meno l'educazione alla lettura.... quante cose io so per averle lette in tanti libri, anche di avventure ma di qualità (vedi Salgari, ad esempio). Anche i fumetti, un tempo, erano di qualità superiore.

L'unica cosa che invidio ai Francesi è la pervicace e ostinata difesa della loro lingua. In Francia, per ogni cosa che noi vezzosamente denominiamo in inglese loro usano -scientemente- la dizione locale. Fa un po' ventennio fascista, ma sicuramente giova all'identità della lingua, che poi fa parte dell'identità nazionale (e si sa che i Francesi in questo sono maestri).
 
2945335
2945335 Inviato: 15 Nov 2007 14:32
 

BandanaNera ha scritto:



L'unica cosa che invidio ai Francesi è la pervicace e ostinata difesa della loro lingua. In Francia, per ogni cosa che noi vezzosamente denominiamo in inglese loro usano -scientemente- la dizione locale. Fa un po' ventennio fascista, ma sicuramente giova all'identità della lingua, che poi fa parte dell'identità nazionale (e si sa che i Francesi in questo sono maestri).


Bah! io lavoro con i francesi! dicono un sacco di cose, poi scopri che scrivono "ordinateur" ma tutti lo chiamano PC, e che la maggior parte se nn parla inglese parla tunisino... i francesi hanno una identità nazionale che è sicuramente inferiore a quella italiana. Comunque tu la trasformazione la puoi vedere anche come rinascita, dipende dal bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. rinascita nel senso che lo slang ha preso il sopravvento sul vocabolario, e morte perchè quello che c' era nn c' è più, tranne che negli scritti ufficiali "sao ko kelle terre... icon_lol.gif ". L' italiano sta facendo la fine del latino, alla fine il volgare, tanto vituperato, ha preso il sopravvento, e la cultura si è trasformata, trasferendosi dalle abbazie nelle città. Così l' italiano e le altre lingue si stanno modificando per convergere, così amo pensare, in una grande lingua planetaria.
 
2945414
2945414 Inviato: 15 Nov 2007 14:39
 

Thundergatto ha scritto:

Così l' italiano e le altre lingue si stanno modificando per convergere, così amo pensare, in una grande lingua planetaria.


Mi posso autoquotare? icon_lol.gif voglio solo puntualizzare che non è importante la lingua, ma la qualità della comunicazione. Me ne rendo conto quando parlo inglese: Il mio business english è simile a quello di un tedesco o un jap, ma ho provato a parlare con inglesi, scozzesi ed americani, ed era veramente difficile capire! icon_eek.gif quindi bisognerebbe introdurre il concetto di entropia, che è la probabilità (in telecomunicazioni, diverso dal concetto di energia) che la mia informazione venga ricevuta ed interpretata correttamente. ed ho notato che in business, a livello europeo, chi è madrelingua comunica peggio alla massa, che non è appunto anglofona icon_lol.gif e quindi paradossalmente l' entropia è più alta in professionisti che "parlano male" icon_lol.gif perchè l' informazione viene interpretata correttamente da più soggetti icon_wink.gif
 
2945493
2945493 Inviato: 15 Nov 2007 14:47
 

Thundergatto ha scritto:
BandanaNera ha scritto:



L'unica cosa che invidio ai Francesi è la pervicace e ostinata difesa della loro lingua. In Francia, per ogni cosa che noi vezzosamente denominiamo in inglese loro usano -scientemente- la dizione locale. Fa un po' ventennio fascista, ma sicuramente giova all'identità della lingua, che poi fa parte dell'identità nazionale (e si sa che i Francesi in questo sono maestri).


Bah! io lavoro con i francesi! dicono un sacco di cose, poi scopri che scrivono "ordinateur" ma tutti lo chiamano PC, e che la maggior parte se nn parla inglese parla tunisino... i francesi hanno una identità nazionale che è sicuramente inferiore a quella italiana. Comunque tu la trasformazione la puoi vedere anche come rinascita, dipende dal bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. rinascita nel senso che lo slang ha preso il sopravvento sul vocabolario, e morte perchè quello che c' era nn c' è più, tranne che negli scritti ufficiali "sao ko kelle terre... icon_lol.gif ". L' italiano sta facendo la fine del latino, alla fine il volgare, tanto vituperato, ha preso il sopravvento, e la cultura si è trasformata, trasferendosi dalle abbazie nelle città. Così l' italiano e le altre lingue si stanno modificando per convergere, così amo pensare, in una grande lingua planetaria.


Dove spero che lasceremo un segno un po' più concreto di "pizza", "spaghetti" e "Pavarotti" (pace al Grande Tenore)... ma chissà perchè, a proposito, le grandi Opere liriche sono in Italiano, e "Tosca" fa parte dell'immaginario italiano collettivo.
Sulla identità nazionale dei Francesi, inferiore alla nostra... non posso giudicare, non ho una frequentazione assidua come la tua. Quindi, tu dici che è più esteriore che altro? Domanda curiosa, non polemica.
 
2945514
2945514 Inviato: 15 Nov 2007 14:49
 

Potremmo discutere per ore sul fatto che la lingua italiana stia morendo o meno,di fatto la forma più corretta viene ormai usata solo in certi ambiti mentre diciamo che la lingua corrente stia diventando pratica per farsi capire da tutti...mi spiego meglio,parlar "forbito" identifica la persona come appartenente a un certo ambiente come ad esempio quello dei nobili o ricchi filoaristocratici,parlar in latini identifica quasi sempre religiosi,la gente comune parla come gli viene e questo si trasferisce nella scrittura,se così non fosse oggi parleremmo italiano ma scriveremmo latino,può irritare ma la realtà dei fatti è che la lingua è un mezzo di comunicazione tra le persone e in quanto tale subisce mutamenti e trasformazioni generazione per generazione dato che i più giovani cercano un modo per differenziarsi da quelli più grandi(anziani?).

Faccio un esempio e rispondete sinceramente,come trovate questi termini che io usavo a 16/18 anni?

Stampato

Flashato

Ci si ammucchia(parlo di moto eh!)

Incrushato

Solo per fare alcuni esempi

Parlando della Francia difendere a tutti i costi la propria lingua può esser considerato bello,ma mostra una certa ristrettezza e un marcato nazionalismo...ragazzi siamo in Europa ci piaccia o no e l'unico modo per renderla davvero unita è la contaminazione linguistica,senza non avrebbe futuro!
Almeno questo è il mio parere personale,visto che dopo che il latino è morto l'Europa è stata sconvolta da secolari conflitti(se passate il termine)fraticidi visto che che all'epoca era una singola nazione...l'unità per quanto possa urtare la coscienza comune e i vari nazionalismi passa da una lingua comune,senza di essa non è possibile! icon_cry.gif
Lodevole proteggere la propria lingua,ma ciò non deve esser portato a livello nazionalistico come ho l'impressione che facciano i francesi(sempre parere personale).
 
2945716
2945716 Inviato: 15 Nov 2007 15:05
 

BandanaNera ha scritto:


Dove spero che lasceremo un segno un po' più concreto di "pizza", "spaghetti" e "Pavarotti"


ma anche mafia e mandolino! icon_lol.gif e che c' entra la pappa col linguaggio? icon_lol.gif

BandanaNera ha scritto:

Sulla identità nazionale dei Francesi, inferiore alla nostra... non posso giudicare, non ho una frequentazione assidua come la tua. Quindi, tu dici che è più esteriore che altro? Domanda curiosa, non polemica.

mah, specialmente in zona parigi, di francesi ne avrò visti 3 o 4, come a londra ho visto 10 inglesi, ed erano i più odiosi.... devi pensare che ognuno cerca di difendere la propria cultura evitando intrusioni esterne (si chiama Not in my courteyard syndrome - sindrme non nel mio cortile). Si tratta di aggressività intraspecifica, dove si ritiene che il proprio spazio vitale venga limitato da organismi appartenenti alla stessa specie, e quindi scatta una aggressività che non dovrebbe in realtà esprimersi, in quanto l' aggressività intraspecifica è il contrario dell' accoppiamento, ovvero cerca di eliminare popolazione quando naturalmente le specie cercano di colonizzare nuove nicchie ecologiche. Ho divagato (Adoro Lorentz), ma per farti capire che siamo tutti popoli imbastarditi dalla tecnologia e dai mix genetici, e quindi dire "francese" o "italiano" è complesso... lombardo o terrone? Cristiano o mussulmano? I francesi sono imbastarditi come tutti, ma si ostinano ad ostentare unità nazionale, libertè, egualitè, fraternitè, poi la maggior parte della gente vive nelle periferie povere, gli girano le balle e bruciano parigi... sono in sciopero anche adesso...

Seguo con allegria un telefilm su MTV, kebab for breakfast, le vicende di una famiglia di turchi e tedeschi che vivono insieme (il papà turco e la mamma tedesca sono insieme). Ne nasce un sincretismo di culture dove la ragazzina tedesca dà della nazista alla mussulmana con lo chador icon_lol.gif e i tedeschi parlano turco mentre i turchi parlano tedesco icon_lol.gif tra parentesi ho lavorato in turchia ed ADORO i turchi, sono simpaticissimi icon_lol.gif e le turche sono delle gran gnocche e pure democratiche, al contrario di quello che si potrebbe pensare icon_eek.gif
Quindi perchè concentrarmi sugli errori, quando facendone molti posso comunicare con più persone, magari delle belle biondazze con gli occhi azzurri? icon_lol.gif discorso da vecchie ciabatte, da lupo della steppa icon_lol.gif
 
2945756
2945756 Inviato: 15 Nov 2007 15:08
 

bigsen ha scritto:

Lodevole proteggere la propria lingua,ma ciò non deve esser portato a livello nazionalistico come ho l'impressione che facciano i francesi(sempre parere personale).


Sono perfettamente d' accordo. Chi difende politicamente l' identità nazionale, è perchè vuole portarla in guerra. Si fa leva appunto sul meccanismo dell' aggressione dello straniero per provocare odio e giustificare la guerra. La storia l' abbiamo studiata, non dovremmo più cascarci...
 
2946343
2946343 Inviato: 15 Nov 2007 15:51
 

Thundergatto ha scritto:
Bah, semplice ginnastica linguistica, come il sillogismo. Non si è mai arrivati a nessuna verità, semplicemnete perchè il linguaggio non è verità, e si possono pensare e dire cose non vere.


Il sillogismo non è una ginnastica linguistica, ma un esercizio della logica.
Se per “verità” intendi il disvelamento di una realtà oggettiva, o presunta tale, sappi che diffido di qualsiasi ipotesi metafisica. Se, viceversa, per “verità” intendi l’apertura di un nuovo orizzonte di senso, allora il linguaggio può essere portatore di verità.


Thundergatto ha scritto:
Vallo a dire ai semiologi.


Veramente sono i semiologi che lo dicono. Tu a quali ti riferisci?


Thundergatto ha scritto:
Mi spiace interrompere la tua erezione intellettuale, ma l'italiano sta sicuramente morendo. Tu la chiami trasformazione, ma che è la trasformazione se non una piccola morte? Basta comparare il linguaggio attuale con quello di 50 anni fa per rendersi conto che almeno il 50% è caduto in disuso... dici ancora che "sei basito"? icon_lol.gif dai del "voi"? icon_lol.gif


Vabbè! Abbandoniamo ogni forma di priapismo intellettuale. Il “voi” fa parte di un esperimento per il quale non provo alcuna nostalgia.
Posso dire benissimo che sono basito, senza che alcuno gridi allo scandalo, tranne te. Ma non lo sono punto: la concezione della lingua come fenomeno statico, concezione rispetto alla quale può aver senso aborrire le desuetudini, è piuttosto diffusa ma, secondo me, sbagliata. Nella comparazione del linguaggio di mezzo secolo fa con quello odierno, eviterei accuratamente di esibire numeri, pseudo-statistiche di fonte incerta (per non dire dubbia) o semplici percentuali. Ciò che sappiamo è che la maggioranza degli italiani usa solo una minima parte del vocabolario di cui la lingua italiana è ricca, e questo da sempre. Poche decine di lemmi d’uso comune, rispetto alle centinaia d’un parlare forbito. Dovremmo dunque dedurre che la lingua italiana è nata morta?

Piuttosto su una cosa devo darti ragione, in effetti ho sbagliato a parlare di trasformazione del linguaggio: avrei fatto meglio a parlare di stratificazione. Immaginiamo che ciascuna epoca lasci i suoi sedimenti linguistici, che si sovrappongono ai precedenti, i quali a loro volta si sovrapposero ai precedenti, e così via. Se guardiamo le cose da questo punto di vista, la contaminazione è la linfa vitale; e perciò non esiste la parola desueta, ma solo la parola dimenticata. Ovvero: noi non usiamo più certi termini e certe forme lessicali, non per verecondia, ma per dimenticanza. In questo senso anche l’ignoranza è una forma di oblio. L’imbarbarimento del linguaggio consiste nella negazione della stratificazione, quindi, in sostanza, in un impoverimento.
La convergenza delle lingue verso un’unica lingua planetaria è una predizione che mi lascia perplesso. Come tutte le profezie, del resto. Ritengo che la struttura linguistica sia correlata alla conoscenza. Per quanto internet sembra catalizzi una simile “evoluzione”, se non possiamo sapere quali saranno le nostre conoscenze future, come possiamo ragionevolmente prevedere questa convergenza?
 
2946805
2946805 Inviato: 15 Nov 2007 16:37
 

similaun ha scritto:


Vabbè! Abbandoniamo ogni forma di priapismo intellettuale.


Lo chiamerei più onanismo icon_rolleyes.gif

similaun ha scritto:


Ciò che sappiamo è che la maggioranza degli italiani usa solo una minima parte del vocabolario di cui la lingua italiana è ricca, e questo da sempre. Poche decine di lemmi d’uso comune, rispetto alle centinaia d’un parlare forbito. Dovremmo dunque dedurre che la lingua italiana è nata morta?

il business english che utilizzo tutti i giorni è una lingua universale
oh, l' italiano da esibire, buono per smascellarsi, sopravviverà in qualche polverosa nicchia di biblioteca icon_rolleyes.gif


similaun ha scritto:

Piuttosto su una cosa devo darti ragione, in effetti ho sbagliato a parlare di trasformazione del linguaggio: (cut) se non possiamo sapere quali saranno le nostre conoscenze future, come possiamo ragionevolmente prevedere questa convergenza?



Non so che lavoro faccia tu icon_rolleyes.gif ma ti assicuro che già si parla in uno slang derivato dall' inglese icon_rolleyes.gif detto anche business english icon_rolleyes.gif comunque mi pare che tu faccia largo uso di termini forbiti.... ma stringi stringi nn aggiungi nessun valore alla comunicazione icon_cool.gif tanto vale prendere un vocabolario e scrivere parole a caso icon_cool.gif
 
2946900
2946900 Inviato: 15 Nov 2007 16:47
 

similaun ha scritto:


L’imbarbarimento del linguaggio consiste nella negazione della stratificazione, quindi, in sostanza, in un impoverimento.


Ma che stai a dì? icon_rolleyes.gif che Lapalisse prima di morire era vivo? è ovvio che l' operaio non parla l' italiano dell' avvocato, e il notaro nn parla quello dell' ingegnere icon_rolleyes.gif qua se nn sbaglio si parla di italiano "for dummies" (ed in un forum di motociclisti, scusa, ma mi pare più che sufficiente).
 
2947324
2947324 Inviato: 15 Nov 2007 17:29
 

Thundergatto ha scritto:


Ma che stai a dì? icon_rolleyes.gif che Lapalisse prima di morire era vivo? è ovvio che l' operaio non parla l' italiano dell' avvocato, e il notaro nn parla quello dell' ingegnere icon_rolleyes.gif qua se nn sbaglio si parla di italiano "for dummies" (ed in un forum di motociclisti, scusa, ma mi pare più che sufficiente).


Bene. siamo arrivati alla specializzazione professionale del linguaggio.
Che tristezza! icon_cry.gif

Per quanto riguarda l'italiano for dummies, parla per te!
L'italiano for dummies è una facezia: ognuno parla la lingua che sa, come vuole e quando può. Il capirsi, perfino tra avvocati e ingegneri (il che, in effetti, ha del prodigioso), anche se di rado, accade più di una volta e senza l'ausilio di gesti o di segni: il che esclude l'evento dalla categoria dei miracoli.
Il topic non l'ho aperto io, il che vuol dire che il problema è avvertito, e francamente non credo che un motociclista, in quanto tale, sia necessariamente limitato nel linguaggio. Altrimenti Pirsig non avrebbe scritto nulla di pubblicabile. Comunque io scrivo come so, rispondere non è obbligatorio, e se la mia prosa risulta indigesta, a te come ad altri, fido nella presenza della rotellina del mouse. icon_cool.gif
 
2947433
2947433 Inviato: 15 Nov 2007 17:36
 

similaun ha scritto:

Comunque io scrivo come so, rispondere non è obbligatorio, e se la mia prosa risulta indigesta, a te come ad altri, fido nella presenza della rotellina del mouse. icon_cool.gif


ma gavte la nata! (levati il tappo) icon_lol.gif il post è stato aperto perchè i pistolini si dimenticano le acca, ne hai impastato un sofisma allucinante, io mica ti vieto di usare 50 parole al posto di 2, tanto per far vedere a dei poveri motociclisti che sai il fatto tuo icon_lol.gif per concludere basta dire che la acca va messa, perchè se si vuole scrivere tanto vale farlo decentemente icon_lol.gif per lo slang preferisco esprimermi a colori, e che questi provengano da tavolozze nuove ed esotiche icon_wink.gif IMHO naturalmente icon_wink.gif
 
2947715
2947715 Inviato: 15 Nov 2007 18:03
 

Thundergatto ha scritto:


ma gavte la nata! (levati il tappo) icon_lol.gif il post è stato aperto perchè i pistolini si dimenticano le acca, ne hai impastato un sofisma allucinante, io mica ti vieto di usare 50 parole al posto di 2, tanto per far vedere a dei poveri motociclisti che sai il fatto tuo icon_lol.gif per concludere basta dire che la acca va messa, perchè se si vuole scrivere tanto vale farlo decentemente icon_lol.gif per lo slang preferisco esprimermi a colori, e che questi provengano da tavolozze nuove ed esotiche icon_wink.gif IMHO naturalmente icon_wink.gif


Nulla da eccepire sulle tavolozze. Ci mancherebbe altro. Ma non credo che il non-slang sia in b/n. Tutt'altro. Piuttosto mi pareva di aver scritto che dimenticare una h sia un problema superabile con un minimo di buona volontà, mentre l'impoverimento lessicale mi pare una cosa più seria. Tutto qui. Mi spiace che tu prenda la cosa come una vuota esibizione: i miei intenti erano altri, e se sono stati fraintesi me ne scuso. Io non considero i motociclisti "poveri" o limitati, del resto se scrivo in questo forum un motivo c'è. Parlo e scrivo a chiunque nello stesso modo. Se ci capiamo è bene, altrimenti cerco altre modalità, nei miei limiti. Se non concordo con delle opinioni espresse in un post mi sento di esprimere la mia contarietà, in modo, mi pare, pacato e soprattutto argomentato. Altrimenti tutto diventa una sequela di affermazioni apodittiche e, diciamo pure, gratuite.
Non vorrei mai che venisse meno la tua vis polemica (del resto sono sicuro di non correre questo rischio), ma non mi sembra il caso di metterla sul personale.
 
2948625
2948625 Inviato: 15 Nov 2007 19:13
 

Thundergatto ha scritto:
il purismo è morto. si ve verso la ricerca dell' efficienza del linguaggio, che si esprime anche per simboli ( e che sono i simboli se non segni di altri segni?) abbandonando la sterile retorica fine a se stessa. già ora lo slang ha ucciso l' italiano, con mio estremo godimento. la lingua deve essere planetaria.


Scusate, salto indietro di un po'.

Lo slang è l'esatto contrario della globalizzazione del parlare: lo slang da che mondo è mondo è un sistema usato per distinguersi, non per conformarsi. Lo slang è proprio di una casta ristretta, cambia rapidamente, è sconosciuto e non conoscibile all'esterno, definisce una appartenenza.
La "planetarizzazione" della lingua passa necessariamente attraverso l'abbattimento delle identità nazionali, in quanto una lingua è molto di più della semplice somma di simboli e regole: basti pensare che solo in Italiano e in francese esiste una differenza tra "ti voglio bene" e "ti amo" tra le lingue romanze (per non citare l'ovvio quanto sterile esempio delle sei parole per indicare la neve in esquimese...). Basti dire che in inglese e in tedesco "my friend" (Mein/e Freund/in) significa il mio ragazzo, il mio compagno, e si dice "a friend of mine" per indicare un mio amico.

La lingua si adatta a mostrare ed esprimere i sentimenti e le caratteristiche della popolazione: lo slang arricchisce ancora questa caratterizzazione, distinguendo.

L'imbarbarimento della lingua è un impoverimento da un lato, e un arricchimento dall'altro - non dimentichiamoci che italiano, tedesco, francese, inglese, e spagnolo sono tutti imbarbarimenti (e quindi impoverimenti?) del Latino: ma lungi dall'eliminare la stratificazione, l'hanno aumentata, come sempre è stato nella storia dell'umanità per quanto ne so.
Il problema è che la stratificazione divide: il giusto sta nel mezzo, quindi l'ideale è riuscire a trovare un equilibrio tra arricchimento e identità da un lato, e capacità di comunicare e unione delle popolazioni dall'altro.

E' vero pero' in senso "assoluto" (per quanto io aborrisca questa parola, e ora vado anche a controllare la coniugazione di aborrire per sicurezza) che l'impoverimento LESSICALE non giova a nessuno: riduce gli spazi ampissimi della lingua italiana, riducendoli a quelle vuote e anguste ripetizioni di simboli che fin troppo spesso sento esaltare come "poesia".

Poesia un par di maroni, vé, come direbbe un mio carissimo amico. icon_wink.gif
 
2963910
2963910 Inviato: 17 Nov 2007 18:03
 

molto interessante.
Grazie a tutti icon_wink.gif
 
2964274
2964274 Inviato: 17 Nov 2007 19:06
 

Se c'é una cosa che cambia in fretta, è proprio la lingua. Già nel tempo della vita d'un uomo può cambiare radicalmente. Se poi sopravvengono altri elementi (guerre, conquiste..) i cambiamenti accelerano ancor più. Questo perché una lingua è lo specchio dei pensieri, delle idee e delle aspirazioni. Una lingua ben conosciuta aiuta anche a pensare meglio, oltre che ad esprimersi in modo appropriato, perché alle parole conosciute, tante o poche che siano, corrisponono le tante o poche idee che queste rappresentano.
Due, tre lingue conosciute, ancora meglio: ci sono concetti che, espressi in una lingua, assumono una chiarezza che in altre non hanno. Io leggo ancora correntemente il latino e ringrazio il cielo di potermelo permettere, per le ricchezze remote che è ancora in grado di trasmettermi.
 
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