Suzuki VZ800 Marauder - 1999
La mia prima moto. Sognavo le Harley-Davidson sin da bambino, ma il prezzo proibitivo mi portò verso i surrogati giapponesi. Ottimo mezzo con discrete doti dinamiche considerando la categoria di appartenenza. Mi ha accompagnato ad un sacco di raduni sempre fedelmente e consumando inevitabilmente benzina come fosse una superbike replica. Sostituito a causa di un demonio nel mio polso destro pronto a farmi limare pedane e marmitte per gli appennini ad ogni occasione, modalità non proprio consona ad una custom. Ricordo questo modello con molto affetto.
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Ducati Monster 900i.e. Special - 2000
Meravigliosa è la prima parola che salta in mente. Forcella Showa e sospensione posteriore Ohlins entrambi pluri-regolabili. Coppia da urlo, carattere da vendere e consumi contenuti. Mi ha introdotto alle vere pieghe ed io l'ho ricompensata portandola a Misano in un paio d'occasioni, dove peraltro non ha sfigurato. Causa una caduta su strada, non sono più riuscito a fidarmi. L'ho riparata personalmente e venduta (tutto sommato) ad un buon prezzo avvertendo il neo-proprietario dell'accaduto. Un trattore libidinoso.
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Suzuki GSX-R750 - 1996
Buona moto. L'ho acquistata da un ragazzo che era caduto e l'aveva adibita ad uso pistaiolo. Pagata pochissimo e non ha mai dato difetti. Il numero di accessori da me montato è stato molto elevato, spaziando dall'estetica alle sospensioni senza dimenticare l'impianto frenante. Volevo utilizzarla solo nel suo ambiente più adatto, ma le piste (anche le gomme) si rivelarono più costosi del previsto. Le grafiche sono state opera del sottoscritto e le modifiche apportate alla ciclistica avevano reso la media Suzuki irreprensibile in ogni curva. Venduta ad un ragazzo per la stessa cifra a cui l'avevo pagata ed elaborata.
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Yamaha YZF600R Thundercat - 2001
Nata nel 1996 per combattere nel mondiale supersport, fu sostituita in questo compito appena due anni più tardi dalla sorella R6. La Thundercat si rivelò infatti un'ottima sport-tourer sempre affidabile, razionale e dai consumi contenuti ancichè un'arma da utilizzare tra i cordoli (nonostante un secondo posto in classifica) come si era pensato inizialmente. Sospensioni regolabili, ma solo discrete, fanno da sfondo ad un motore piuttosto corposo per questo tipo di frazionamento. Comoda ed instancabile, chiede solo di essere tenuta sopra i 3000 giri poichè i carburatori Mikuni non permettono al motore di essere fluido sotto tale soglia. La buona protezione dall'aria riesce a fare splendidamente coppia con i semi-manubri leggermente rialzati e l'abbondante sellone, esaltando le doti da viaggiatrice di questa quattro cilindri. Venduta per questioni economiche nel 2004 con 30.000Km all'attivo. Si segnala un grave problema congenito ai freni che l'importatore dell'epoca (Belgarda) non volle risolvere fino a quando non scrissi, dopo un anno di proteste, ai giornali.
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Cagiva Mito 125 - 1992
Moto trovata abbandonata nel garage di un ragazzo ferma ormai da anni. Pagata 150Euro ne ha richiesti appena altri 200 per essere in forma smagliante. Doti dinamiche ottime e motore molto divertente. Il peso ridottissimo permette di staccare dopo tutte le moto di maggiore cilindrata. Davvero un'arma ben affilata se lasciata nelle mani giuste, ovvero non le mie. Venduta per realizzo ad 800Euro pochi mesi più tardi. Divertente in città e superba nel misto stretto in discesa.
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Aprilia RSVmille - 2002
Moto semplicemente stupenda. La provai per la prima volta nel 2001 in pista a Magione durante un demo ride Aprilia in cui, tra le altre cose, caddi rovinosamente mentre gareggiavo con il tester della casa di Noale. Mi innamorai subito. Questa moto è fatta per andare forte e non lascia adito a dubbi su tale concetto. La cosa incredibile risulta essere la disarmante facilità con cui si tiene un passo elevato, supportati sempre da una coppia abbondante e dalla ciclistica decisamente efficace. Frizione dura e motore poco adatto a girare in basso rendono la vita difficile in città, sebbene risulti possibile utilizzarla saltuariamente anche in questo ambiente. L'ho venduta per stupidità (volevo più cavalli) a poche centinaia di Euro in meno di quanto la pagai. La conservo ancora nel cuore, probabilmente sopra tutte le altre, con un velo di pentimento per averla abbandonata. Emozionante è la parola che meglio la descrive.
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Honda CBR954 Fireblade - 2003
Esemplare perfettamente tenuto e pagato pochissimo. Si è rivelata, nonostante queste premesse, il mio peggior acquisto. Il motore è lineare come pochi e non consuma nemmeno molto in rapporto ai 151CV disponibili. La moto è corta e leggera (si tratta ad oggi del mille meno pesante mai costruito in serie) portandola ad essere decisamente agile. Purtroppo le sospensioni scadenti la rendono anche nervosissima, difficile da guidare e poco stabile nel misto veloce. Il calore emesso dal propulsore in estate è tale da arroventare il telaio e costringere il pilota a divaricare la gambe che, peraltro, sono già tenute larghe da un serbatoio troppo grande. Posizione non troppo scomoda e protezione decente per la categoria delle supersportive. Prestazioni molto scadenti fino ad 8000 giri e troppo esuberanti oltre tale limte. Difficile gestirla nella guida sportiva su strada. Venduta con poca perdita dopo appena 3000Km persorsi. Insoddisfatto decisamente di questo mezzo. Credo serva molta esperienza per poterla apprezzare e decisamente sia meglio farlo all'interno di un circuito.
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Suzuki GSR600 - 2006
Buona occasione acquistata con appena 6 mesi di vita. L'ottimo motore riesce a coniugare una coppia in basso degna di nota con un allungo da 14.000 giri al limitatore. Erogazione lineare a patto di rimanere sopra i 3000 giri, cosa peraltro facilitata dai rapporti molto corti. Comoda, discretamente parca nei consumi e con una ciclistica mdecisamente onesta che riesce a supportare il pilota anche ad andature sostenute. Vibrazioni accettabili (sebbene presenti) e qualche particolare (plastiche cruscotto, attacchi sella, fianchettine, coperture scarichi) troppo economico. Bellissimo sound allo scarico e feeling sempre ottimo. Una moto da tutti i giorni capace di andare in pista come in vacanza lungo strade infinite, senza considerare la possibilità di cavarsela bene anche in città. Generosa e pronta per tutti gli usi dal neofita alle prime armi fino all'esperto che vuole una moto poco impegnativa. Consigliatissima. Il difetto maggiore risulta probabilmente essere un marcato effetto on-off. L'ho permutata alla pari con la mia attuale moto (non ho pagato neanche i passaggi) per mancanza di carattere. Mi mancava una certa marca...
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Ducati ST3 - 2004
Moto di cui ci si innamora al primo giro. L'estetica è decisamente opinabile, ma le doti qualitative di questo mezzo hanno superato ogni mia aspettativa. Negli ultimi anni la mia passione per le due ruote era decisamente in calo, così come i chilometri percorsi. Utilizzare questa Ducati mi ha dato la stessa sensazione che provai dopo aver preso la patente. Adesso mi ritrovo, come un tempo, a desiderare sempre di avere un week-end meteoroligacamente perfetto per poterla utilizzare. La ciclistica è decisamente adatta al mezzo, ovvero improntata alla rigorosità senza tralasciare quel filo di morbidezza che alla lunga rende più comodo il viaggio. Freni ottimi, finiture discrete e posizione di guida semplicemente perfetta. Il busto è leggermente caricato sull'anteriore per avere una buona sensibilità durante la guida, ma sempre senza risultare stancante. Motore corposo ad ogni regime e discretamente regolare (sopra i 2500 giri) se ben carburato. Suono agli scarichi (originali) degno di nota, coadiuvato da frizione a secco con carter forato. Questa moto si adatta ad ogni utilizzo possibile, prediligendo i viaggi nel misto veloce e preferendo evitare la città. La stabilità è assolutamente da riferimento, forse a discapito della velocità d'entrata in curva, mentre il serbatoio stretto permette di sentirsi sempre padroni della situazione. Consumi decisamente buoni, sebbene e frizione dura in stile Ducati, la quale richiede qualche tempo per adattarsi. La definirei eclettica, particolare ed affascinante alla guida. Percorsi al momento 3000Km in circa 3 mesi (non ho avuto tempo... ne avrei fatti il doppio potendo) con enorme soddisfazione. Quasi un'amica (oppure un'amante) più che una moto.
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