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Inviato: 17 Mag 2007 16:27
Oggetto: Non do la precedenza: i vigili multano senza aver assistito
Salve a tutti!
Questo è il mio primo messaggio su questo forum veramente utile.
Avrei bisogno del consiglio di qualche esperto riguardo la fattibilità o meno di un ricorso.
Spiego brevemente i fatti. Qualche sera fa mi trovavo città (non la mia) e stavo uscendo da una strada privata per immettermi su un'arteria principale.
Giunto all'incrocio, ho rallentato, ho guardato a sinistra e, vedendo sopraggiungere una macchina a circa 30 metri, mi sono fermato a pochi centimetri oltre il bordo della strada (c'era il marciapiede con alcune macchine parcheggiate). Trattandosi di strada privata, non c'era alcuno stop né segnale di dare la precedenza.
All'improvviso, un motorino che seguiva la macchina proveniente dalla mia sinistra ha superato quest'ultima (sorpassandola sulla destra) e ad una ventina di metri da me il conducente (un ragazzino neopatentato), probabilmente in preda al panico, ha inchiodato cadendo su se stesso (a 18 metri dalla mia vettura). A causa dell'alta velocità a cui procedeva (ha ammesso, candidamente, di andare, in un centro abitato, a "soli" 60 Km all'ora), di un borsone che portava tra le gambe e dell'asfalto viscido a causa dell'umidità, è scivolato fino a fermarsi contro la mia macchina.
A causa della poca luce e del fatto che il motociclista ha subito sollevato il suo veicolo, ho pensato di essere stato urtato. In realtà. il giorno dopo, mi sono accorto che non mi ha per nulla toccato (ed infatti la mia macchina non ha nessun segno, nemmeno minimo).
Per senso di responsabilità (e, a posteriori, con grande ingenuità), ho preferito non spostare la macchina e chiedere l'intervento dei vigili urbani del luogo. Questi si sono presentati dopo circa un'ora dall'accaduto e mi hanno subito detto che mi avrebbero dovuto fare una multa (art. 154 commi 3 e 8 codice della strada: "a seguito degli accertamenti effettuati è emerso che il conducente del veicolo su indicato bell'effettuare manovra di immissione nel flusso circolatorio svoltando a sinistra non dava la precedenza ai veicoli in marcia").
Ovviamente, la cosa non mi va giù. Infatti i vigili, nonostante le mie pressioni in tal senso, non hanno voluto verificare né le strisce della frenata del motorino erano state realmente lasciate dal motociclista che è caduto, né che questi andava in giro con un borsone fra le gambe, né che indossava un casco visibilmente non omologato (forse perché il motociclista era un loro concittadino, mentre io ero un forestiero? Non posso dirlo, ma il dubbio è forte). Mi hanno risposto che non avevano la possibilità di verificare a chi appartenesse il segno della frenata né cosa il motociclista trasportasse (poiché non avevano assistito all'incidente) e che il casco era omologato (senza averne controllato l'interno). Invece, potevano essere sicuri del fatto che la colpa fosse mia perché chi si immette nel traffico deve sempre farlo senza causare pericolo (questo nonostante il motociclista fosse caduto da solo, sorpassando sulla destra, a quasi 20 metri da me - gli ho almeno fatto prendere le misure della distanza tra la mia macchina e il segno sull'asfalto).
Morale della favola, mi hanno multato di 35 euro ed in più mi hanno tolto 2 punti dalla patente (fino ad ora, immacolata dopo più di 10 anni di guida).
Chiedo quindi il vostro parere: ci sono gli estremi per fare ricorso? Possono i vigili urbani mettere una multa senza aver assistito ai fatti e senza avere prove di quanto accaduto? Si può parlare di mio dolo quando un motociclista cade a 20 metri di distanza da me?
Non è tanto per i 35 euro, quanto per il principio di essere stato multato (a mio parere) ingiustamente.
Grazie per il vostro aiuto.