Calimar ha scritto:
De_corsa: I punti te li tolgono lo stesso, c'è un registro per le patenti straniere
Lo dicevano i nostri agenti su un topic nel forum normativo.
ok, inutile che prenda la residenza all'estero...
cyrano ha scritto:
Potrebbe anche darsi alla politica
poi si compra villa , parco , ci mette su anche il nuovo mugello se vuole.
un condonino li' e tutto e' a posto
che scemo, non ci avevo pensato!
è la cosa più sicura e poi a girare in pista ce lo portano con l'auto blu e la scorta, a spese dei contribuenti...
a'm'arcord, quando queste cose si potevano fare tranquillamente, attorno alla metà degli anni '70 (gli anni ruggenti di Joe Bar), che anche dalle mie parti ci si dava da fare con la costruzione delle piste da cross (non solo moto, anche autocross)
a quell'epoca - almeno nella mia zona - nessuno ti diceva niente e tra gli amici c'era sempre qualcuno che avesse un terreno adatto, un escavatore o una pala meccanica da utilizzare di domenica oppure il pomeriggio dopo le cinque...
riuscivamo a realizzare il tracciato in una sola giornata, poi ci creavamo qualche comodità accessoria utilizzando qualche vecchia roulotte (esclusivamente se reperita a costo zero), un tendone per creare un pò d'ombra, un barbecue, ecc...
del resto lo stesso Valentino Rossi ha passato quasi tutte le domeniche della sua infanzia/adolescenza a girare con tutti i veicoli a motore possibili in un impianto di betonaggio (del quale il papà possedeva le chiavi del cancello...) all'interno del quale l'incredibile Graziano ricavava pistarelle dove si divertiva con gli amici.
e i risultati di tale scuola si sono visti!
dai due Kenny Roberts Training Camp (uno in California, l'altro in Spagna) sono usciti, a forza di girare in tondo, campioni del mondo del calibro di Wayne Rainey, Eddie Lawson, John Kocinsky e lo stesso suo figlio KR Jr. ma anche Randy Mamola e tanti altri piloti meno blasonati ma non per questo meno bravi.
Si sono allenati da King Kenny anche fenomeni nazionali come Marco Lucchinelli (Campione del Mondo 500), lo stesso Graziano Rossi (avrebbe vinto anche lui un mondiale se non si fosse schiantato con una Simca 1000 mentre era in testa al campionato) e Luca Cadalora (Campione del Mondo 250).
Graziano, denominando la sua "struttura" "Graziano Rossi TRAVERSING Camp" parodiò proprio il famoso Camp del fuoriclasse americano.
e a quell'epoca e dalle mie parti, se non facevi così anche tu, il motocross lo vedevi solo sulle pagine di "Motociclismo": non ricordo esistesse alcuna pista vera nel raggio di almeno 120km dal mio paese.
in compenso esisteva una vera rete clandestina di pistarelle improvvisate (alcune anche decenti) della cui disponibilità si veniva a sapere sempre via Radio Paddock...
i più azzardati "gestori" di tali impianti riuscivano perfino ad organizzare delle gare clandestine con tanto di coppe e medaglie...
erano bei tempi... all'epoca il traffico era così poco da poter fare - indisturbati, e con una certa sicurezza dovuta al traffico notturno inesistente - anche le famigerate gare clandestine su strada!
ma oggi non è più così: la stessa densità di popolazione del nostro Paese è cresciuta, non esistono praticamente più terreni selvaggi che non ricadano vicino a qualche stupida villetta, ma sopratutto è cresciuto a dismisura il traffico veicolare ed i controlli sul territorio sono diventati capillari grazie ai satelliti.
non c'è scampo: queste cose, in Italia non si possono più fare!