42 ha scritto:
Uno
Quotato integralmente. La cattiveria (o meglio, la crudeltà) dei bambini è nota, perché sono ancora incapaci di empatia. Non la conoscono, non ne conoscono il significato e l'importanza!
Citazione:
Due
Occorre stare al gioco.
Il carattere di un adolescente viene giudicato in base alla sua capacita' di sopportare/reagire alle derisioni degli altri.
Chi non ha la grinta necessaria, chi non sa reagire (per timidezza, per diversa estrazione culturale, per diversa educazione, per mille altri motivi), e' un debole, e come tale viene fatto oggetto di ulteriore scherno.
Era così anche quando ero bambino io. In realtà non ho ben compreso cosa faccia scattare il meccanismo... forse è la mancata reazione. Io ero dalla parte "ricevente", il bersaglio: fino a quando non ho cominciato a reagire in maniera aggressiva, e non accomodante, non è finita. Ci sono arrivato solo in terza superiore però
E' sbagliato? Non lo so.
Sicuramente non è bello, ma insegna pero' una lezione importantissima nella vita: ovvero che l'aggressività è una parte del carattere come tutte le altre, non peggiore o inferiore o meno importante. Fa parte di noi, negarla o soffocarla è sbagliato.
Citazione:
Tre
Il problema e' sempre dell'altro.
Quotone anche qui - manca la comprensione del fatto che ogni nostra azione fa rotolare un sasso, e che bisogna cercare di capire che effetto avrà questo sasso.
Citazione:
Ma supponiamo per un attimo che fosse vero... che questo ragazzino avesse dei problemi... se lo hanno detto all'ispettore, significa che lo sapevano/sospettavano.
Qui però dissento - la conclusione "aveva dei problemi" è stata tratta dal fatto che s'è suicidato, non prima: "si è suicidato per scherzi innocenti => allora aveva dei problemi." Forse è una piccolezza... secondo me no però Che ci dobbiamo aspettare da dei ragazzini accusati se non una scusa?! Quando gli stessi adulti puntano il dito e si chiamano fuori?
Citazione:
E allora perche' continuare? Perche' scaricare le proprie frustrazioni su un ragazzo che sai avere problemi gia' per conto suo?
Per la sensazione di potere. Perché si mette in condizione di vittima. Perché lo fanno gli altri. Perché salire la scala sociale è più facile se ti appoggi sui cadaveri di chi ti sta intorno.
Perché le ragazzine guardano con un occhio più interessato il bullo, e disprezzano la vittima.
In parte sono dinamiche sociali legate alla situazione di branco dell'uomo (siamo ancora animali, negarlo significa negare la realtà). Sono salutari? Non credo - dovremmo insegnare ai nostri figli a sublimare il puro istinto, incanalandolo e controllandolo in modo che diventi costruttivo, non solo uno strumento dell'evoluzionismo.