Il mio raduno inizia Sabato mattina. Per raggiungere i miei compagni di Moto Club, scesi a Sant'Angelo Venerdì nel primo pomeriggio, parto di casa molto presto, intorno alle 5:30.
Faccio praticamente tutta la strada in mezzo alla nebbia...

Arrivo quando sono quasi le 9:30, mi iscrivo e pianto la tenda.
I miei compagni di club mi vengono a salutare, ma sono già in partenza per rietrare a casa... evidentemente dopo una notte di raduno ne hanno abbastanza!

Mi aggrego ad un simpatico gruppo di amici Lombardo/Emiliani che incontro molto spesso in giro (in mezzo c'è anche un Ting'Avertiano infiltrato, giokawa82!

Andiamo tutti assieme a scroccare la colazione a casa del simpatico Alfred, un biker Austriaco che a forza di venire a Sant'Angelo per il raduno si è innamorato del posto e ci ha pure comprato casa!

Il pomeriggio inizia il giro delle cantine... si compra la tazza commemorativa del raduno e con quella si può mangiare e bere pagando solo un'eventuale offerta libera nelle cantine in giro per il paese. Oltre alle prelibatezze mangereccie ed all'abbondante vino, nelle suddete cantine non mancano musica e sexy ballerine!

La cena, inclusa nei 12 euro di iscrizione, è buona e adeguata nelle quantità. Purtroppo quando, dopo mangiato, ci alziamo da tavola, una distrazione mi costa cara: dimentico la macchina fotografica sul tavolo... e quando me ne accorgo e torno indietro, non c'è più. Così ho perso anche tutte le foto del raduno...

Ma più che il valore della macchina, più che il dispiacere di aver perso le mie foto... più di tutto, ma rattrista e mi lascia deluso e amareggiato pensare che ad un raduno di motoclisti ci siano persone che, trovando un oggetto di valore dimenticato, anziché consegnarlo agli organizzatori se lo intascano. Maledetta moda della moto. Una volta ai raduni di motociclisti certa gente non ci capitava.

Vado a dormire abbastanza presto: un po' per la stanchezza, un po' per il fatto della macchina fotografica che mi ha buttato giù, intorno a mezzanotte non ne posso più e mi vado ad infilare nella mia tendina. La zona dell'accampamento è abbastanza tranquilla, non ci sono casinisti come in altri raduni. Il silenzio della notte, poco dopo le 2, viene però drammaticamente interrotto da una sirena. Scoprirò più tardi che un ragazzo di 35 anni, andandosene dal raduno, si è schiantato con la sua moto dopo pochissimi km ed è deceduto sull'ambulanza che lo portava verso l'ospedale di Pesaro.

Non conosco i dettagli dell'accaduto, ho sentito solo delle voci. In ogni caso, stiamo tutti attenti... è una cosa bellissima e divertente avere il vino senza limitazioni tutto il giorno, ma le chiavi della moto non bisogna toccarle fino al giorno dopo. Non siamo immortali.
Domenica mattina, dopo aver fatto colazione, faccio un'altra bella passeggiata per le vie diel centro. Incontro anche il grande varareni. Verso le 11 arriva a Sant'Angelo una delegazione del gruppo Tinga Romagna... mi ha fatto molto piacere conoscerli, un gruppetto davvero affiatato e simpaticissimo. Con loro prendiamo l'aperitivo e pranziamo al raduno... dopo mangiato ci incamminiamo verso casa, faccio strada insieme alla delegazione Romagnola fino a Rimini, riusciamo anche a fare un po' di curvette divertenti. Da Rimini mi avvio verso casa, andando verso Ravenna, Ferrara e poi Mantova. Avrei voluto passare a Modena per bere un aperitivo con il buon Diecianove, ma mi rendo conto che ormnai si sta facendo troppo tardi. Arrivo infatti a casa intorno alle 20:40, quando è buio da un'ora e mezza. Totale del weekend 666 km (tondi tondi... che sia un segno del destino?

Il raduno è molto bello, molto internazionale (il biker più lontano arrivava dalla Finlandia) e davvero molto ben organizzato.