Beh direi che la differenza è piuttosto radicale: università = studiare ancora per anni e anni e anni, e roba tosta (visto che immagino che ti indirizzeresti su ingegneria meccanica), ma proprio molto tosta. Qui a Bologna, dove come immmaginerai ingegn. meccanica è ben considerata, la gente che si laurea in pari (dopo i primi 3 anni) è una frazione inferiore al 10% di quelli iscritti al primo anno. Questo per dire: sicuro di non dare per scontata la tua capacità/voglia di affrontare questi studi? Ho diversi amici, sia usciti da Itis meccanica che da licei, che oggi lavorano tutti in Ducati o Lamborghini; di essi, quelli usciti dall'itis che hanno provato ingegn. mecc. hanno mollato entro un anno (si noti che un paio si sono iscritti dopo già tre anni di lavoro, tra i 18 e i 21), quelli usciti dai licei solo uno è riuscito a completare i 5 anni di studio (3+2) entro 5 anni e 6 mesi, gli altri stanno tutti tra i 6 e 6 e mezzo (tuttavia quasi tutti erano già stati assunti prima della laurea; del resto abitare nella "patria dei motori" aiuta).
Sempre parlando riferiti ai miei amici, i loro mondi sono molto diversi: quando chiedo agli ingegn. se si fanno manutenzioni da soli sulla moto si mettono a ridere, perché 1) non sono capaci, 2) "sporcarsi le mani" non molto ben visto (e si noti che non è che siano tutti con la puzza sotto al naso, semplicmente ritengono che come il loro compito è quello di progettare il veicolo, la costruzione e la manutenzione non sono loro compito, dal punto di vista pratico – tranne gli ing. gestionali che devono ottimizzare la produzione, che quindi si occupano della "pratica" inerente alla produzione (che poi faranno comunque altri, non loro ovviamente)).
I non ingegneri hanno fatto tutti una gavetta di 4-6 anni (lavori ripetitivi e noiosi in fabbrica), tutti di contratti a tempo determinato (comunque a mani meno di 800€ al mese, mediamente intorno ai 1000€), alla fine dei quali sono stati assunti da varie piccole-medie imprese che producono pezzi vari, e lavorano "alla scrivania" (da quello che ho capito la situazione tipo è che i progettisti gli inviano il modello virtuale del pezzo da realizzare, e loro devono fare in modo che la macchina, controllata elettronicamente, lo realizzi in modo adeguato).
Sono tutti molto contenti perché alla fine tutti fanno cose che non fanno gli altri,e fanno qualcosa che gli piace (es. ai non ingegneri piace sicuramente di più guidare la realizzazione di un pezzo, che non progettare teoricamente il pezzo stesso, con tutti i carichi di rottura, aerodinamici, ecc.).
Ti ho voluto riportare ciò che vedo tra i miei amici (non so perché ma metà di essi studia o lavora in ambito motoristico-meccanico
). Poi se non ti è utile, pace, avrai perso 2 minuti a leggere
Concludo rimarcando un classico sempreverde: tieni a mente che i primi 2-3 di università sono moolto lontani e dal mondo del lavoro a dai motori: la quantità di matematica da mandare già è decisamente impressionante, e non va sottovalutata. Si parla di passare almeno 3-4 ore al giorno sui libri, e questo per avere voti decenti, non certo eccellenti. L'hai fatto fin qui? Se sì, te la senti di continuare e anzi peggiorare in tal senso? Se no, credi di farcela?
Penso che un'idea ottima potrebbero essere proprio quei "corsi intermedi" di cui si è accennato, cioè corsi di qualche mese (anche qualche anno), che sono un po' una "università tecnica", più vicina alla pratica degli astratti corsi universitari puri. Il mazzo ce lo si fa comunque, ma almeno facendo qualcosa di più "fisico" e meno equazioni.
Altra idea: per cercare di capire cosa vuoi fare da grande, contatta delle aziende (non importa quanto sono grandi o piccole, prestigiose o sconossciute), spiegagli chi sei e che ti piacerebbe capire che tipo lavoro fanno i vari dipendenti dell'azienda, e che titolo hanno per farlo. Questo è un metodo furbo, perché ti avvicina sensibilmente a possibili datori di lavoro (un degli amici è stato assunto così) e ti fa capire bene "chi fa cosa", cioè che studi ha fatto chi fa una determinata attività lavorativa.
In bocca al lupo per il futuro!