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Inviato: 31 Gen 2007 0:17 Oggetto: ecco il mio elefante
sapete, a mezzogiorno c'ero anche io davanti l'entrata, ed ho visto molti di voi. Ma visto che sono nuovo ho pensato di lasciare a voi la vostra festa e di continuare la mia...
vi metto il mio racconto, quello che è stato il mio primo elefante.
Per quelli che hanno seguito il nostro itinerario non c'e' stato nulla di eroico. Partendo giovedì e arrivando al campo venerdì non abbiamo avuto nessun genere di difficoltà, strade pulite, tempo clemente, freddo, freddissimo, ma eravamo più che attrezzati.
Il nostro elefante si è svolto nel migliore dei modi: a me bastava arrivare, essendo il mio primo. Riccardo (Ducati st2)voleva dormire nella fossa, cosa che non aveva ancora fatto. Riccardok (gs1200) voleva scendere con la moto nella fossa. Mauro (casagregory) non so bene cosa volesse fare, ma le ha fatte tutte, e penso che sia soddisfatto.
Le notti in tenda, il fuoco, la carne sulla brace, i vari gemellaggi con personaggi che difficilmente ci capiterà di rivedere; sono tutte cose che rimarranno per sempre nel mio ricordo. Ma tutto è stato offuscato dal viaggio di ritorno.
Appena ripartiti dal campo, il sottile strato di neve sciolta (da noi definito "papocchia") non ci ha dato nessun problema, anzi ha rafforzato la nostra sicurezza. Errore madornale, almeno da parte mia.
Una volta superata solla, e finito il pericolo neve (pensavo), ci siamo trovati ad affrontare una discesa, che terminava con una lunga curva a destra. Purtroppo a causa della pendenza della strada (poi notata su google earth) non ci siamo accorti che la curva era completamente bianca, di neve battuta dal passaggio di altri mezzi. Siamo entrati troppo veloci, io, almeno, sento di essere entrato troppo veloce. Frenando col posteriore non rallento abbastanza (si parla di 40-50 km/h) a metà curva Riccardo (ducati st2) cade e mi si para davanti. La sua moto sembra occupare tutta la strada e io non so che fare. Non riesco a fermarmi. Quando mancano 10 metri tento di superarlo ma appena sterzo la ruota anteriore non esce dal canale e cado. Il dolore alla caviglia è immediato. La moto mi trascina qualche metro (starò andando a 10 km/h) e poi mi sgancio e mi ritrovo in ginocchio sulla neve. Batto qualche pugno. Capisco immediatamente l'entità del danno.
La mia diagnosi, malleolo rotto e legamenti del ginocchio sx distorti (ricordi Mauro che te lo avevo detto al benzinaio?) sarà poi confermata, con un semplice stiramento dei legamenti e non una distorsione.
Non faccio in tempo a rialzarmi che mi trovo circondato da persone che mi chiedono come sto, in inglese. I miei compagni di viaggio stanno ancora cercando di uscire dalla neve. Mi alzo ma il dolore dopo 2 passi mi rimette in ginocchio, mentre mani amiche mi sostengono e mi confortano. Con la coda dell'occhio vedo che stanno alzando le 2 moto, ma mentre Riccardo se la ride io non riesco a rialzarmi.
Riccardok si avvicina. Non capisce subito la gravità della situazione e mi dice di risalire in moto. Sta nevicando troppo ed il rischio di rimanere bloccati sale di minuto in minuto. Zoppico terribilmente fino alla moto. Salgo. Poggio il piede sulla pedana e provo a cambiare marcia. Nulla daffare. Riesco a mettere la terza con dolore immane. Ripartiamo. Ogni metro che faccio capisco che il problema è più grande di me e che ho bisogno di un ospedale. La strada non corre veloce. D'improvviso un altro pavimento ghiacciato. Iniziano ad uscire le lacrime. Non ce la faccio a passare. Mi fermo e ho paura. Riccardo mi supera. Gli altri rimangono dietro a "spingere", sento che mi dicono "dai, dai". Mollo la frizione ed entro nella lastra di neve ghiacciata. La pendenza in discesa fa tutto da sola. Posso poggiare solo un piede e ho tutti i miei 100 kg su di lui, ad arare l'asfalto nel tentativo di rallentare la moto. Faccio 1 o 2 km/h, ma mi sembra di volare. I 15 km che ci separano dall'autostrada sono un calvario. Ogni macchia scura sull'asfalto mi fa rallentare. Ogni traccia di neve o papocchia mi ferma e mi fa ricominciare a piangere. Riccardok mi si mette davanti e spalanca il gas per mostrarmi che la strada tiene alla grande. Mi da coraggio, per fare qualche altro chilometro...
L'arrivo al benzinaio ( cento metri prima dell'autostrada) è più traumatico del previsto... il piazzale è tutto ghiacciato e io non riesco ad entrare, dalla paura.
Attendo qualche minuto, paralizzato, ma poi mi accorgo che gli altri, parcheggiate le moto, mi stanno chiamando, indicandomi la traiettoria pulita.
Scendo e mi siedo sul marciapiede, a questo punto in un mare di lacrime... non so che fare. Chiamare l'ambulanza o raggiungere l'ospedale significa diventare un problema per il gruppo e lasciare la moto a 1000 km da casa.
Proseguire... non lo so che significa; perchè non so se le strade sono pulite, se cadrò di nuovo, se le vibrazioni potrebbero peggiorare le mie condizioni.
Mentre aspettiamo si ferma un francese che avevamo "raccolto" qualche km prima che cadessi. Parla tedesco, e siccome Mauro (casagregory) auto battezzatosi all’inizio dell’avventura"madrelingua", parla francese. Lasciandoci a bocca aperta, in un quasi perfetto francese si accordano con la cassiera del benzinaio per chiamare, nel caso lo scegliessi, l'ambulanza.
"Non riesco a cambiare, non riesco a cambiare" sono le poche parole che mi escono quando Riccardok mi interpella per conoscere le mie condizioni. Ma bastano a mettere in moto il meccanismo che mi porterà a casa.
Mi portano un'aspirina, un paio di brioche e una red bull, mi fanno sedere al caldo, mentre continuo a piangere (ho 30 anni) un po’ per il dolore, un po’ per la paura della scelta che mi trovo a fare.
Guardo fuori. Stanno legando un filo alla leva del cambio per farmi mettere le marce. Mi rabboccano l'olio... la fazer consuma un po’... e mi fanno benzina. Rientrano.
"Che vuoi fare?"
Partiamo, finché ce la faccio, finché il dolore non prenderà il sopravvento.
Entro in autostrada. La prima cambiata è impegnativa, tiro la terza a 160 km/h, lascio la mano del gas, tiro la frizione e ed impugno il filo, legato sul serbatoio ai lacci del gaucho. Innesto la quarta, la quinta e la sesta. mi rimetto in assetto, trovando la migliore posa per la gamba. E' incredibile... non mi fa male, tranne quando cerco di spostarla. Ma va tutto bene sento che ce la posso fare. Alzo il pollice agli altri, gli faccio capire che sto bene. Riccadok mi segnala che la media sarà di 130 km/h. Faccio cenno che va bene, ma vorrei che fosse tanto più alta. Penso solo "portatemi a casa al più presto".
Proseguiamo rapidi e veloci fino a Innsbruk, oramai non ho più lacrime da versare ed anche il fioretto di vendere tutto e ritirarmi non appena arrivo a casa... diventa un lascivo ricordo...
A 4 km dall'uscita c'e' un'area di sosta e ci fermiamo. Mi fanno scendere e mi siedono su una panchina. Riccardok mi offre un toscanello, e Mauro una brioche. Poi, mentre mangio e fumo compiaciuto, si mettono a confabulare sul da farsi. Sono le 17 e la notte è già arrivata. Arrivare a Trento significa congelare, ma per me non è un problema... ho un termosifone al posto della caviglia e mi scalda a dovere.
Con palmare e gps calcolano i tempi di arrivo. All'una siamo a casa. Si voltano verso di me, "che facciamo?"
"Io voglio un ospedale. Se ci fermiamo mi lasciate in ospedale e cercate un albergo. Ma sono più contento di andare a casa."
Ok, si va a casa.
Il dolore è minimo e ho scoperto che la moto parte benissimo senza problemi anche di sesta, quindi caselli e autogrill diventano aree di sosta, e non calvari dove trovare sistemi per scalare e metter marce, evitando si sbilanciare la moto sulla sinistra per non evitare di sfracellarmi.
A Trento salutiamo Mauro che prosegue per Alessandria, anche se poi ce lo troveremo dietro fino al raccordo di Verona.
Non scendo più dalla moto e lascio a Riccardo e Riccardok l'onere di comperare da mangiare e da fumare (i toscanelli che mi fanno tanta compagnia).
Ad ogni sosta 3 rustichelle, tre red bull e tre caffè... tengo il morale alto...
La mia storia finisce qui, con i saluti ai compagni di viaggio e con la notizia, il giorno successivo al pronto soccorso di Ancona, dei 35 gg di gesso per il malleolo fratturato.
Però sono contento, sfigato, ma contento. Avrò qualcosa da raccontare...
ciao ciao
fine
fede_sv1000s
Ospite
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Inviato: 31 Gen 2007 0:27
santo cielo!!
tutta la mia ammirazione... io con il malleolo fratturato, 2 anni fa, moto appena presa, non sono riuscito a far altro che bere una cioccolata al bar mentre mio fratello veniva a recuperarmi in macchina, con Ciaparat che avrebbe portato a casa la moto...
complimenti x la tenacia, anche con le lacrime... che capisco.
Maurolive
Very Important Tinga
Ranking: 12029
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Inviato: 31 Gen 2007 0:27
bella avventura... peccato per il malleolo
comunque fai un salto nel forum marchigiano...vedo che sei di ancona
a presto
Tubrolo
Solo Gas
Ranking: 579
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Inviato: 31 Gen 2007 1:36
Sei un grande!
bigpenna
S. Stock 600 Champ
Ranking: 3321
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Inviato: 31 Gen 2007 2:20
accidenti!!!!!! che avventura....
Francy-sub
Very Important Tinga
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Inviato: 31 Gen 2007 7:44
Tanto di cappello fratello............questo vuol dire essere Motociclista....con la M maiuscola.........con la salute ed il sole son capaci tutti.............
buona guarigione
merry
Ginocchio a Terra
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Inviato: 31 Gen 2007 8:34
da quel che leggo nei vari report in merito all'elefante mi convinco sempre più che non lo farò mai e credo(opinione personale)che se avessi saputo che ti succedeva neanche saresti partito non sò se dirti eroe o ....... non c'è n'è uno che non sia caduto ,congelato,disperato,pentito,per me rimane roba da tedeschi con il boccale di birra in mano in ogni caso ti auguro una perfetta guarigione alla tua gamba ciao
giampietro
Derapata
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Inviato: 31 Gen 2007 8:43
Gulp! Tutta la mia comprensione e ammirazione!
Mi è capitato 2 volte di fare qualche chilometro con un piede rotto (una volta più di qualche chilometro), ma certe non in condizioni proibitive che quelle che affrontano gli eroi come te!
anto965
Very Important Tinga
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Inviato: 31 Gen 2007 8:53
Brutta avventura... ma complimenti per la tenacia!
E complimenti anche ai tuoi compagni di viaggio che ti hanno sostenuto.
Più errori si fanno, più cose si imparano... perciò metti da parte anche questa esperienza e fanne tesoro.
L'unico rimprovero che davvero ti voglio fare, è di essere stato lì a guardarci senza farti riconoscere...
Buona guarigione,
Fil
FilippoCaliari
Motociclista DOC
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Inviato: 31 Gen 2007 11:25
giampietro ha scritto:
che se avessi saputo che ti succedeva neanche saresti partito
certo che se ad un divorziato gli si dice "se avessi saputo che divorziavi neanche ti saresti sposato..." non è la stessa cosa?....
grazie degli auguri... a tutti
fede_sv1000s
Ospite
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Inviato: 31 Gen 2007 12:05
Auguri a te, un applauso ai tuoi compagni di viaggio che ti hanno sostenuto... cadere in moto può succedere anche senza andare all'Elefantetreffen, quindi..... l'anno prossimo andrai a prenderti la rivincita
jackseba
Very Important Tinga
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Inviato: 31 Gen 2007 13:23
Bel calvario ma anche bella come esperienza ,buona fortuna e su con il morale..
heero72
Senza Freni
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Inviato: 31 Gen 2007 13:58
ho letto questa bellissima storia..e ti giuro che fra le 1000storie e 1000racconti e' stato il racconto piu' interessante...se potessi esprimermi anche io...
bikerlatin
Ospite
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Inviato: 31 Gen 2007 13:58
e mi auguro che tu guarisca al piu presto e se passi a trento fammi un fischio..mi farà piacere conoscere un puro biker come te...
A presto
bikerlatin
Ospite
Ranking: -
1122969
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Inviato: 31 Gen 2007 14:57
ma sei un FIGO!! oserei dire quasi un eroe ....in ogni caso un vero motociclista DOC !!!!
ZzetaA
Very Important Tinga
Ranking: 945
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Inviato: 31 Gen 2007 15:31
Ora riposa, recupera le forze e la salute... di questa avventura ti rimarrà un osso che duole al cambiar del tempo,e la consapevolezza che con amici veri vicino, si può non arrendersi anche di fronte ad evidenti difficoltà... mi unisco a Fil nell'esortarti ad avvicinarti agli altri Tingavertiani la prossima volta che sarà..e spero che per questo non bisogni aspettare un'altro Elefante...
jacktornese
Motociclista DOC
Ranking: 1639
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Inviato: 31 Gen 2007 16:00
Complimentissimi fede per la forza di volontà che hai avuto e per gli amici che ti hanno sorretto e condotto a casa dandoti la forza necessaria per andare avanti ottimo gruppo!!!!
Demi
Super Sport
Ranking: 790
1123552
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Inviato: 31 Gen 2007 16:23
che peccato fede che non ci siamo incontrati... avrei tanto voluto anche perché ho fatto un giro sul tuo sito prima di partire e non vedevo l'ora di conoscerti... tantissimi auguri di pronta guarigione per il tuo malleolo e... non preoccuparti... se vado ancora in moto io con una ventina di viti di titanio nelle gambe... ciao a presto!!!
mandrake
Ospite
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Inviato: 31 Gen 2007 17:01
Grande!!
Davvero complimenti per la tenacia con la quale sei riuscito a tornare a casa sopportando il dolore!!
Complimenti anche ai tuoi amici che hanno saputo darti e farti coraggio!!Ora riposati e vedi di guarire presto che poi si salta nuovamente in sella
spinosetta
Super Sport
Ranking: 785
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Inviato: 31 Gen 2007 19:04
grande e stoico
respect
mik
mik_xjr
Foglio Rosa
Ranking: 10
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Inviato: 31 Gen 2007 20:21
L'unica foto fatta dopo l'incidente, mentre seduto al benzinaio attendevo di decidere cosa fare
fede_sv1000s
Ospite
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Inviato: 31 Gen 2007 21:11
complimenti e buona guarigione
cavallo80
Impennata
Ranking: 380
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Inviato: 31 Gen 2007 21:38
Complimenti vivissimi e non solo per l'impresa titanica,ma anche e soprattutto per aver avuto il coraggio di raccontarci tutta la tua esperienza.
Un augurio di pronta guarigione
cbr-repsol
Senza Targa
Ranking: 28
1125764
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Inviato: 31 Gen 2007 21:40
un applauso al TingaRambo...
un grande ...insieme a tutti gli altri
salish
Minimoto Champ
Ranking: 1568
1127408
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Inviato: 1 Feb 2007 12:13
Buona guarigione, aspetto di incontrarti al prossimo giro, raduno o elefnate.
Alla prossima foto dovrai essere in prima fila!!!
A presto,
Fabio
Diecianove
Motociclista DOC
Ranking: 404
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Inviato: 1 Feb 2007 12:45
chillout
Motociclista DOC
Ranking: 396
1128428
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Inviato: 1 Feb 2007 15:04
buona guarigione!
kuu
Foglio Rosa
Ranking: 13
1128554
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Inviato: 1 Feb 2007 15:18
rimettiti presto!!!!
pilu17
Ospite
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1131283
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Inviato: 1 Feb 2007 23:42
forza Fede,
sono stato spesso... cliente dei reparti di ortopedia e... come ti capisco: credo di essere riuscito ad immaginare tutte le sensazioni (almeno quelle fisiche) che hai provato in questa (dis)avventura.
considera il tutto, adesso che sei al "sicuro", come una prova che hai superato e che ha rafforzerà il tuo spirito: non è un'esperienza da tutti i giorni.
...
però, come ha giustamente osservato Fil, potevi anche farti riconoscere: noi del gruppo "ufficiale" abbiamo fatto il possibile per farlo!
del resto anche per noi, se escludiamo JT, era la prima partecipazione!
de_corsa
Motociclista DOC
Ranking: 4421
1131791
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Inviato: 2 Feb 2007 9:40
Faccio i miei più sinceri complimenti a te, che nonostante tutto non ti sei arreso, e ai tuoi amici, che ti sono stati vicini e ti hanno fatto forza nel momento in cui tu ne avevi più bisogno....
Credo che nonostante un osso dolorante e qualche attimo di paura, nel cuore rimarrà un bel ricordo di questa avventura
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