Luglio, gran caldo, ho due settimane di ferie, però la mia
Lei non può mollare il negozio. E allora?... vado a Pamplona
a vedere i tori!
Carico le borse e la tendina e mollo la canicola convulsa di Milano,
l'autostrada mi aspetta, sterminato nastro tremolante di calore. La mia
compagna, l'altra, brontola regolare sotto di me, la sua voce roca e
profonda è quasi soporifera, sorniona, sembra repressa
dentro al bicilindrico BMW, suadente ed allo stesso tempo irrequieta,
sembra a stento trattenere la gioia di viaggiare.
Torino e la sua tangenziale scorrono veloci sotto alle ruote mentre
imbocco la Val di Susa e le prime curve e i tornanti cominciano a farsi
più frequenti mentre le gioia di viaggiare si fa entusiasmo
e la voce che sgorga dal tubo laterale si arrochisce mentre aggrediamo
la strada che sale al Monginevro e finalmente al confine.
Una sosta per rifocillarci: distributore,trattoria,caffè e
ci rilassiamo al fresco prima di fiondarci giù per i
tornanti francesi verso i valloni che seguendo i torrenti portano verso
il mare e la costa.
La strada ridiventa larga e diritta, tipico delle belle e ben tenute
strade francesi, e riprende il brontolio, la mia amica fa le fusa,
rilassata, sotto la pelle i muscoli flettono pronti allo scatto quando
serve, un sorpasso od un allungo quando la strada lo permette.
Metà pomeriggio dopo aver passato il meraviglioso lago di
Serre-Ponçon e Gap doppiamo Serres e ci infiliamo nella
valle del Aygues, splendido paesaggio di pareti scoscese tagliate dell'
acqua del torrente in volute sinuose nella sua smania di arrivare al
mare, ospitano la strada che ne segue il corso con curvoni veloci su di
un asfalto perfetto.
Magia!.. il canto si leva alto, la voce del bicilindrico diventa cupa e
profonda, la Valkiria comincia a cantare, non con la voce stridula e
nervosa tipica delle geishe giapponesi, e neanche con voce potente e
tenorile dei cantanti italiani ma con quel canto sensuale e ammaliante
delle valkirie nordiche quando cantavano per Sigfrido, e la strada si
contorce sotto di noi cerca di scrollarci dal proprio dorso, si anima !
Ed è qui che ho incontrato il drago !!
Lo guardo negli occhi proprio mentre si nasconde dietro la curva e
irridente mi sfida, “Prova a starmi in groppa se ci riesci
“ dicono i suoi occhi di giaietto scuro come la pece, mentre
scivola veloce dietro l' angolo.
Il tempo e lo spazio si fermano un attimo mentre io e lei diventiamo un
tuttuno, e la sfida ha inizio mentre ci dirigiamo a sud, volteggiando
sulla schiena del drago e seguendone le sinuosità del dorso
e cantando, e godendo delle sensazioni che tutto ciò ci
dà,destra e sinistra su e giù con il rombo degli
zoccoli sulle scaglie e il tintinnio delle armature nelle orecchie, e
il luccicare degli elmi negli occhi mentre incalziamo da vicino il
drago fin quasi a sentire il calore del suo alito e non esiste nient'
altro che il cavaliere che insegue il drago cavalcando con le valkirie.
Questa è l' incanto di un pomeriggio di luglio, in Francia,
con la mia moto, immerso in un paesaggio da sogno con davanti due
settimane senza orologio e senza impegni. Basta veramente poco per far
felice un Uomo.
Ma piano piano l'armatura si dissolve, un cartello mi dice che sono
arrivato a Carpentras e la clessidra... no, l'orologio afferma che
è passata più di un'ora, il borbottio
è tornato regolare ed anche le mie braccia si lamentano,
vedo con la coda dell'occhio il drago che con gli occhi fiammeggianti e
irridenti si nasconde tra le case.
Rallento e mi fermo nel parchetto del paese e sdraiato su di una
panchina guardo le nuvole, domani sarò in Spagna e mi viene
in mente di un certo don Chisciotte che sfidava mostri con innumerevoli
braccia.
Ma questa è un'altra storia, forse ve la racconto un'altra
volta.
Un'ultima cosa, in Francia gli armigeri costruiscono delle piccole
capanne di metallo sul bordo delle strade frequentate dal drago in cui
imprigionano un elfo pittore, che quando vede un cavaliere troppo
infervorato ad inseguire un drago in men che non si dica gli fabbrica
un dipinto, che poi gli manda a casa, e per il quale gli fanno sborsare
molte monete, il quadretto è un bel ricordo ma secondo me
non vale le monete che pretendono!