La Community Ting'Avert
Riflessione: non corro più!
Scritto da super1200 - Pubblicato 27/07/2007 17:13
Come suggeritomi, desidero inviare come articolo una riflessione fatta da me stesso un anno fa circa...

Posso dire essere stato coerente , infatti è già un anno che mi godo "il bell'andare" in moto.
Un saluto a tutti
Pasquiz

Giusto ieri sera ho fatto un giro con due miei colleghi, Milano-Piacenza-Bobbio-Penice- Voghera-salice terme- Milano.
Ho notato che la mia guida sta prendendo (finalmente) una via diversa, cioè mentre vedevo allontanarsi loro due sui tornanti a gran velocità con pieghe estreme e sorpassi alla spera in Dio, oltre che a pregare per loro mi venivano in mente tutti i topic letti a riguardo di eventi non proprio felici accaduti a noi o ai nostri amici per fatalità, sfortuna, per voler superare i proprio limiti, nel cercare i limiti della propria moto o per distrazione di altri (automobilisti in genere).

Mentre meditavo su ciò, tra un mazzo di fiori e l'altro, non ho potuto fare a meno di notare, oltre al bel panorama, quante incognite presentava quel manto stradale che, se affrontate con la mia moto a gran velocità, avrebbero contribuito ad avere un altro bel mazzetto di crisantemi ben legati a quel guard-rail piuttosto che all'altro. Proprio in quel frangente una Y con uno alla guida mentre scriveva un sms al cell. invade la mia corsia che, vista la mia andatura da passeggio scorrevole , sono riuscito ad evitare senza alcun panico stringendo ancora un po' la curva.

Penso che ci sia un tempo per ogni cosa: la moto sportiva, la turistica, la superpotentissima, la sm, la enduro ecc, e c'è un tempo che arriva per tutti i motociclisti più "longevi", quello in cui ti godi la tua moto nel modo più maturo e prudente, qualunque essa sia, fregandotene anche se mentre guidi la tua con 200cv ti supera qualcuno che ne ha la metà o un terzo, perché è questo il segreto, non dover dimostrare niente a nessuno (per quello ci sono i tester che dicono che la mia o la tua è la moto più potente).

Non vorrei entrare nel club di quelli che dicono le solite menate, per molti queste possono essere parole, parole, parole... per me è solo un modo per dire a tutti voi "alè sento che da ora guido la moto con lo spirito giusto!!!"

Ieri sera "sono tornato a casa" (questo è importante) ho dato un bacio a mia moglie che era in pensiero, uno a mio figlio che dormiva e sono andato a letto.

Non posso prevedere cosa accadrà domani, ma ora sono felice.
 

Commenti degli Utenti (totali: 44)
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Commento di: ven il 27-07-2007 17:35
Bell'articolo, auguro a TUTTI di conquistare questo stato d'animo, senza prima passare nella sperimentazione (pericolosa) dei propri limiti.
Commento di: ettore il 02-08-2007 14:22
Bravo Pasquiz,
hai scritto COSE SANTE!!!!!
io ho 50 anni, una collezione di 23moto sportive anni 70/80, piu' la MV F 4 S E e la KAWA 1200 LAWSON replica, ma sopratutto una moglie e 2 figli e quindi sono SUPERPRUDENTISSIMO!!!
Se le mie moto vanno forte o sono delle seghe, ci sono i TESTER che fanno questo di lavoro, io ci tengo alla PELLE!!!!
E se voglio divertirmi, vado in pista con una moto anni'70.
COMPLIMENTI.
un Lamps a tutti ETTORE
Commento di: crehm il 27-07-2007 19:08
complimenti pasquiz...un articolo d'oro.troppe persone se ne sono andate per incidenti che si potevano evitare solamente correndo in maniera "normale".
Commento di: tuzzi il 27-07-2007 19:46
Bellissimo articolo!
Commento di: Loky il 27-07-2007 20:36
beh ,che dire emozionantecome il finale di via col vento....io credo che la risposta a tutto sia la pista. Se come tanti anche tu vuoi divertirti vai in pista e ci metti tutto quello che puoi. per strada secondo me, sono troppe le variabili e il detto "nel dubbio tieni aperto" forse......non vale!!!!!
Commento di: pooz il 27-07-2007 20:41
secondo me ai ragione ...x me è ancora troppo presto
Commento di: KAHLUA il 27-07-2007 21:54
Pasquiz, non conosco la tua eta', ma deduco che non sei un giovincello. Deduco pero' condividendolo a pieno il tuo spirito. Quello giusto, quello di una persona che ha capito come si va veramente in moto. Io la penso ugualissimo a te,....a volte mi concedo qualche curva, si, ma non per dimostrazioni fittizie, con una figlia e trent'anni non posso dimostrare nulla in moto, ma mi concedo qualche curva soltanto per il gusto indescrivibile di vederla andare giu'. Conosco i miei limiti, li ho assaggiati sulla mia pelle e le mie ossa e da allora non intendo piu' superarli. Magari potrei, adesso che ho piu' esperienza, ma se cade Valentino Rossi, allora posso cadere anche io e mentre lui se la cava col mignolino fasciato, io solo col giubbino, come minimo, finisco al pronto soccorso. Le tue sono parole saggie, complimenti. Se si esce insieme qualche volta, ti tengo compagnia, e insieme ci gustiamo le curve degli altri. Ma almeno una, due, forse tre, straconosciute, strafatte mille volte, concedimele!!!! Ciao Kahlua.
Commento di: Vecio82 il 27-07-2007 22:00
Ciao Pasquiz,

io ho acquistato proprio ieri la mia zetina nuova di pacca ed è la mia prima moto............

Posso garantirti he io la penso proprio come te che non abbiamo niente a dimostrare a nessuno, non siamo tutti Valentino Rossi e la cosa + importante che bisogna assolutamente ricordarsi che siamo su strada e non su PISTA!!!!

io nell'anno 2001 ho avuto un terribile incidente in macchina e x fortuna ne sono uscito illeso e posso dirti che ho visto la morte in faccia.........quindi io mi sono preso la moto x vivermi e godermi la vita non per finire di vivere!!!!

Secondo me hai preso la decisione giusta, il bello è tornare a casa e riabbracciare i tuoi cari nn correre!!!!!!!

Saluti
Vecio 82
Commento di: Erikuccia il 27-07-2007 22:38
Come te ho smesso anche io.
Ho smesso di cercare il limite sulle strade da quando, prima di mettere il casco e partire, do un bacio a mia figlia ed a mio marito.
Comunque ti assicuro che mai come ora mi sto godendo la moto: guardo il panorama (ma non troppo!), mi gusto l'aria e soprattutto quando termino l'ultimo tornante non vedo l'ora di cercare un bar per bere una birretta in santa pace e riflettere sul vero senso della vita
Commento di: tonez il 30-07-2007 12:23
Quoto alla grande, la penso anche io cosi' e anche se ho un ninja 636 cerco sempre in tutte le uscite di on forzare la mano ma di godermi la strada e le sensazioni che la moto sa dare. Il bello poi' è tornare a casa e raccontare i magnifici posti visti.
Ogni tanto penso anche di cambiare moto..magari con una piu' turistica.
Commento di: Crovax il 28-07-2007 13:33
bell'articolo :)
Commento di: Niko il 28-07-2007 16:54
Giro parecchio, sia in auto che in moto, e purtroppo vedo tanta, troppa gente che prende la strada come una pista.... A me è capitato di cadere nell aprile di quest'anno, e il tutto - lo dico con estrema umiltà - perchè ho forzato un pò troppo senza avere la giusta esperienza per farlo.

Certo, ero protetto dalla testa ai piedi, e di conseguenza il risultato è stato una botta alla spalla e nulla di più, ma questo mi ha fatto profondamente riflettere - nel mese in cui sono stato fermo attendendo che la moto fosse di nuovo pronta - su cosa volesse veramente dire essere un motociclista e andare in moto.

Un motociclista non è necessariamente colui che tira staccate da paura, fa pieghe da urlo, impenna alla grande o consuma le saponette per la strada: per quello - e non mi stancherò mai di dirlo - esistono le piste, lì si corre fino veramente a stancarsi, è in più hai una sicurezza nemmeno lontanamente paragonabile a quella offerta dalla strada.

Essere davvero un motoclista vuol semplicemente dire vivere la propria passione con semplicità e ragionevolezza.... Non voglio che oi pensiate che sia un perbenista o un lumacone, solo ho imparato a non prendere rischi inutili, semplicemente perchè non ne vale assolutamente la pena.

Complimenti davvero per l'articolo, mi ha davvero colpito. Alla fine, anch'io sento di aver fatto un piccolo passo verso il "guidare la moto con lo spirito giusto".... :-)
Commento di: dnx71 il 29-07-2007 11:18
Ciao, anche io ho fatto queste riflessioni ..ma gia da diversi anni...ormai sono 10 anni che cavalco moto supersportive ed ho smesso di correre....cercando di godermi il tempo libero che dedico a questa passione e.....a dire la verità , mi diverto anche di piu di quando uscivo con il gruppo si ultrasmanettoni ed ogni uscita era quasi un gran premio.
Sarà l'età, sarà la consapevolezza e anche l'esperienza...ma non solo anche il mio lavoro di vigile del fuoco che mi porta ad essere sulle strade per lavoro e a vedere purtroppo molte tragedie familiari ........cerco di uscire tranquillo .....ma anche in questo modo non si eliminano le incognite dovute ai troppi imbecilli e distratti utenti della strada...........ma intanto io anche avendo una moto con molti cavalli mi sento molto piu sicuro e con la certezza di tornare a casa ed essere soddisfatto di avere questa passione! Riuscendo a volte ad evitare improvvisi pericoli grazie proprio alla velocità un po piu moderata. Proprio ieri nel bel mezzo di una curva cieca ho trovato tutti pomodori a terra persi da qualche camion che occupavano tutta la sede stradale e sono riuscito a rimanere in piedi senza scivolare............


D'altro canto il mio passato non posso negarlo......e credo che ci siano delle tappe per ogni motociclista........nel senso che chi arriva prima alla maturità motociclistica e chi no seguendo il proprio percorso......



ciao e doppio lampss ssss by dnx71
Commento di: SOPRAVVISSUTO il 29-07-2007 23:45

Come non straquotarTi Pasquiz,ora specialmente che ho moglie e figli poi....
Grazie innanzitutto a Tingavert(Davide in primis)per questo meraviglioso forum letto da tanti "arrapati e sempre sbarbati" icon_lol.gif sulla prevenzione e sulla sicurezza in moto!
Le provocazioni al nostro orgoglio competitivo che ci vuole vincenti con la scusa della dignita' offesa devono scivolarci addosso come acqua sul metallo,per non corroderci in ruggine e farci diventare polvere prima del tempo!
Sapete quante volte,pure in auto mi sono trovato all'estremo baratro impotente del terrore di DOVER per forza andare avanti e sempre piu' forte,piu' forte della follia,della curva e delprecipizio,dei freni ,del guardrail,del tipo in furgone che mi francobolla da dietro in discesa su curve con tunnel e strada stretta su precipizio.....o del frontale con quello che T'invade la corsia .....
Spesso la potenza della moto ci compensa di frustrazioni o senso d'inferiorita' e di rivalsa che forse con l'eta' avanzata,un po' di psicoterapia e qualche amico morto(ahinoi...)possiamo superare,ma c'e' gente che se ne frega della morte,anzi la sfida sempre e mette a repentaglio purtroppo anche quella degli altri.Un tale atteggiamento a mio avviso e' provocato dalle droghe(anche troppo alcool,ocio!)o da s***** varie,tipo Ti lascia la donna,ecc.
Propongo ridendo,ma forse potrebbe essere un'idea,chissa' una sezione con lo psicoterapeuta che risponde...
Con questo mio post non avevo intenzione di offendere i temerari e coraggiosii centauri,magari pure ubriachi che gareggiano fuori pista,sapete quante cavolate ho fatto in vita mia....si dice scagli la prima pietra chi non ha mai peccato...
ciao a tutti e un Lampeggio,dedicato ai famigliari delle vittime di chi non ha avuto il coraggio di chiudere un pochetto in tempo.
Commento di: super1200 il 30-07-2007 00:01
non posso che essere felice del fatto che le mie sensazioni siano arrivate a Voi. E' in momenti come questi, quando si parla sinceramente col cuore, chi ci si sente uniti in un unico pensiero.

Grazie a tutti per aver capito.

Pasquiz
Commento di: Anna il 30-07-2007 11:53
Farei leggere il tuo articolo a tutti coloro che mi prendono in giro quando dico che ho paura a correre troppo sull'asfalto disconnesso o a piegare su una curva in cui non vedo cosa c'è dietro.
Per correre davvero fino al limite c'è la pista. Io ho visto anche motociclisti che hanno investito ciclisti perchè hanno sbagliato a prendere la curva.
La moto deve essere divertimento puro, libertà ma anche sicurezza. Non credo ci sia da discutere troppo su questo punto
Commento di: Vetro il 30-07-2007 15:21
Ieri sera "sono tornato a casa" (questo è importante) ho dato un bacio a mia moglie che era in pensiero, uno a mio figlio che dormiva e sono andato a letto.

..hai detto tutto... a presto per un giro insieme...
Commento di: sullivan il 31-07-2007 10:26
Proprio sabato scorso notavo durante un giro al lago d'Iseo, come è cambiata la mia guida: anch'io in passato ho fatto parte di quei di quei motociclisti che non hanno tempo di guardarsi intorno, di gustarsi il paesaggio, che staccano al limite e di non decelerano prima di entrare in una buia galleria.....ma forse era giusto così, momenti che mi hanno dato emozioni. Ora no, non più. Come forse è stato già detto, l'importante è capire cosa si sta cercando dalla propria moto e questo non dipende solo dall'età anagrafica o dai cavalli sotto la sella. Buona strada a tutti.
Commento di: Enrico_zip il 31-07-2007 23:29
Bell'articolo complimenti!
Mi hai fatto pensare quanto possa essere fatale superare i proprio limiti!

Grazie!
Commento di: tarlo il 01-08-2007 10:06
Complimenti per l'articolo. Io a dir la verità non ho mai corso, neanche da giovane. Oltre la moto da strada ho sempre avuto una moto da trial. Con questa svariate volte, per fortuna senza conseguenze, ho assaggiato quanto è duro il terreno, anche cadendo quasi da fermi e con le dovute protezioni. E' una esperienza che fa molto bene e fa riflettere.
Una regola che mi hanno insegnato e ritengo utile: adottare una velocità che ti permetta di fermarti nel campo visivo. Vi porto 2 mie piccole esperienze: una volta dietro una curva in Lombardia ho trovato la strada invasa da piccole rane, in Norvegia spesso le renne mi hanno attraversato davanti per poi di colpo tornare indietro.
Gli uomini però fanno di peggio...
Ciao e grazie per la tua riflessione
Commento di: maxts il 01-08-2007 11:17
Belle riflessioni però non sono d'accordo su una cosa: il tempo della guida matura e prudente non deve arrivare quando si è più adulti, dovrebbe essere una costante della guida di un motociclista !
Più che un TEMPO per la moto sportiva o superpotente, credo ci sia un LUOGO per questo tipo di guida, cioè la pista !
Lamps !
Commento di: super1200 il 01-08-2007 12:06
Il fatto che ci sia un tempo per ogni tipo di moto è indipendente dal fatto che si diventi prudenti nella vita. Il concetto non era che uno con la moto sportiva è un imprudente e quello con l'enduro è prudente. In quel pezzo volevo semplicemente dire, se non si è capito, che c'è un tempo per tutto nella propria vita e certe cose le apprezzi man mano di più, mentre altre le abbandoni lungo la tua strada.
Commento di: super1200 il 01-08-2007 12:09
Un'altra cosa che ho scoperto è che è' molto difficile resistere alla tentazione di non farsi superare o di superare chi ti sta avanti, ma se cominci a goderti la moto al 200 % e vivi lo spirito del motociclismo come amicizia e non sempre come antagonismo, ritrovi il senso del saluto tra motociclisti, e non solo quando li incroci di fronte, ma anche (ed è ancora più bello ed emozionante) quando ci si affianca.
Commento di: Ospite il 02-08-2007 07:52
caro pasquale, si presume che con l'aumentare dell'età aumenti la saggezza.... il tuo percorso è naturale, c'è un tempo per ogni cosa. bisogna crescere e diventare consapevoli delle nuove responsabilità. io personalmente, credo che ti abbraccerò.... mi hai commossa, bella riflessione.... sei un grande (ma chi erano i tuoi colleghi?.......)
Commento di: super1200 il 02-08-2007 08:59
chi erano i miei colleghi? meglio che te lo dica di persona....capisci ammè!
Commento di: JAJA il 02-08-2007 08:42
Congratulazioni, è proprio la linea giusta da seguire. Bravo. Peccato che certe riflessioni e certe cose si capiscano solo ad una certa età, per fortuna il fatto di non averle capite prima non ci ha fatto diventare un mazzolino di crisantemi.
Commento di: super1200 il 02-08-2007 09:00
Uhè ragazzi! non è che sono poi così vecchietto.... li porto bene i miei 35!!!
Commento di: old_brake il 02-08-2007 09:19
La tua è una riflessione che ho già fatto qualche tempo fa, decidendo di vendere la mia moto stradale (facevo 30000 km all'anno), per iscrivermi ad un trofeo monomarca.

Ho corso cinque anni, ed ora mi trovo a fare il tester per un mensile di settore, ho anche ripreso a guidare su strada, mentre prima avevo completamente abbandonato la cosa.

Di recente ho fatto il percorso che hai descritto tu, con la sola differenza che a Bobbio ho tirato dritto per Genova, ho pensato la stessa cosa, la strada nasconde insidie che non sono ponderabili, quindi se amate la guida veloce andate a farvi un paio di turni in pista, spenderete di più ma sarete sicuramente piu' appagati.

Commento di: dinapolituono il 02-08-2007 10:15
ciao a tutti,secondo me ai detto una cosa giusta dicendo che c"e un tempo per tutto,il percorso della vita è un"evoluzione continua che ti peremette di poter scegliere valori sempre più importanti,ma non sono daccordo per quanto riguarda il possesso di una moto potente, secondo me verrà il giorno forse non domani ma magari subito dopodomani che stando in sella alla tua belva uscirà fuori la tua passione, non per dimostrare qualcosa a qualcuno ma secondo me per provare di nuovo certe emozioni.allora e meglio scegliere qualcosa di più tranquillo quando ti accorgi di avere certi pensieri. o addirittura!!!!!!! ciao grande
Commento di: super1200 il 02-08-2007 14:58
sarei ipocrita a non ammettere che la sparatina ogni tanto me la faccio anche io, ma sempre con tutte le attenzioni del caso (a parte quelche improbabile incognita che ahimè non si può prevedere). Ma al 90 % ormai ho proprio una guida di gusto, rilassata, a volte allegra, ma non più alla ricerca (neanche lontanamente) dei limiti della mia moto o miei. Non li voglio ricercare neanche in pista, dove sono andato quest'anno e non ho trovato neanche un senso a quello che stavo facendo : tirare al massimo, frenare al massimo, curvare al massimo....boooo! L'unica cosa utile e interessante è stato studiare le traiettorie. Probabilmente si, quando mi stancherò di questa moto penderò una moto più comoda e tranquilla, da caricare e fare viaggi con mia moglie. Anche se questa che ho adesso, nonostante sia un missile , è codibile anche a bassi regimi in due.
Commento di: ilvekk il 02-08-2007 11:45
PAROLE SANTE ! ! !
E' esattamente quello che stò faticosamente cercando di insegnare a mio figlio , da motociclista da quarant'anni ( NON di 40 anni ! ) .
Lui ha sperimentato ,giusto due mesi fa sulla sua pelle ,cosa vuol dire subire gli errori deglia altri ( leggi automobilista che cambia corsia senza freccia mentre sei già in sorpasso !) .
Scopro ,però che è + facile fare il motociclista matutro e responsabile che il Tutor ad un diciassettenne ammagliato dal mito della " piega ad ogni costo ".
Purtroppo temo che i quasi due mesi di medicazioni non siano stati sufficienti ! ! !
Che fare ? ? ?
Come fare ? ? ?
L'ansia di un altro incidente che potrebbe occorrergli mi attanaglia.
Preferirei stendermi io 100 volte ! ! !
Commento di: Clacly il 02-08-2007 15:21
COMPLIMENTI,COMPLIMENTI,COMPLIMENTI, la penso perfettamente come te purtroppo mi rendo conto (frequentando ragazzi di vari forum motociclistici della mia città-Pa) k in giro ci sono troppe teste di KAZ......,qst è il motivo perk' quando esco con loro rimango sempre da solo o quasi .....io a differenza loro ci tengo alla vita.Divertirsi ,sì ma fino ad un certo punto ,senza oltrepassare i limiti........Neanche la morte (proprio qst lunedì) di un loro amico causata proprio per l'alta velocità, purtroppo, sono convinto non servirà a farli ragionare.
Commento di: super1200 il 02-08-2007 18:28
Girare in moto deve essere divertente e rilassante, non stressante. Meglio uscire da soli piuttosto che con certa gente.
Commento di: pumba il 02-08-2007 19:47
è il mio stesso identico pensiero!! solo che a differenza tua.. per mia fortuna l'ho capito prima.. a 22 anni!
non vado forte in moto, non ci voglio andare. rischio solo dove so che posso rischiare. da un anno e mezzo che ho la moto ho superato solo altre 3 moto!
le volte che mi accorgo di avere uno dietro, macchina moto che sia, non mi metto a gareggiare, mi faccio da parte e faccio cenno di passare. tanto non mi corre mica dietro nessuno!! ci sono troppi rischi per la strada, ho provato anche ad usarla per andare al lavoro, ma ce troppo stress, sempre di corsa, tutti che hanno fretta...!!

ma va la! io mi tengo il mio passo polleggiato, quando faccio uscite con il tinga mi piazzo in ultima posizione e via andare!!
ormai sono il chiudi fila ufficiale del gruppo emilia!!!
Commento di: super1200 il 03-08-2007 12:17
Sei un grande, soprattutto perchè l'hai capito 10 anni prima di me....hi hi hi!
Commento di: devil71 il 02-08-2007 22:21
mi fa un certo effetto leggere le tue parole dopo avere percorso 580 km in un giorno sù e giù dai passi in montagna ( stelvio, maloja, bernina ) e avendo rischiato la pelle in due, non per la velocità ma per la pioggia e gli automobilisti gitanti della domenica.
tutte le volte che vengo superato da una moto a tutto gas mi chiedo come si fa a fidarsi così tanto in strada.troppe variabili.
ho 35 anni e un bimbo di due.
la sera voglio tornare a casa !!!!!!!
la mia zeta 750 fa il suo dovere ad andature turistiche..... e poi che gusto cè a fare tanto strada e alla fine aver visto solo quella??
ciao tutti
Commento di: assenzio2000 il 03-08-2007 10:32
Pensa... io non ho nemmeno cominciato "a correre".
Vado piano e guardo (non troppo) il paesaggio.

Mi tolgo lo sfizio -molto raramente- su qualche rettilineo, giusto per sentire il suono del motore che cambia dopo i 7.000 giri.

Per il resto...
Parole sante. Correre non serve.
Ciao-
Commento di: super1200 il 03-08-2007 14:45
L'anno scorso ero in giro in bici con mio figlio, aveva 3 anni, e per strada andava pianissimo, tanto che a volte gli gridavo quasi di muoversi; poi, quando siamo arrivati al parco, sulla pista ciclabile, l'ovale dove di solito si allenano i ciclisti, ha iniziato a correre con la sua biciclettina nuova come un dannato, al chè mi affianco e chiedo: OOOOH! ma perchè qui vai bello veloce e prima per strada non andavi?
E lui: perchè per strada ci sono le macchine papà.
Ho pensato "cavolo (per non dire altro) questo a 3 anni è più maturo di me!"
C'è chi col bunsenso ci nasce e chi ci arriva dopo; l'importante è arrivarci in tempo!
Commento di: salvobike il 08-09-2007 13:32
d'accordissimo con Loki! l'unico luogo dove poter correre è la pista! diversamente, occorre avere cervello e prudenza xkè fuori è come una jungla, non sai mai cosa puoi inconrare!
Commento di: stavrogin il 26-09-2007 22:52
mai nessun compagno ha cercato "pieghe estreme e sorpassi alla spera in Dio", a me non piace stare dietro ma per strada già si rischia senza rischiare
Commento di: Volata il 30-06-2009 19:26
quoto alla grande.. a 40km/h mi hanno buttato all'aria ed ero conciato male! Cmq stupende parole degne di una persona che si possa definire intellegente. Andare a 200 su strade che non lo permettono, non significa essere bravo.. significa essere strupido.

Buona Strada a tutti!
Commento di: KnoT il 03-09-2009 15:01
bravissimo hai ragione
Commento di: salvobandit il 24-12-2010 20:35
sante parole pasquiz. io ho appena cominciato ad andare in moto, e a meno che non ci sia il super rettilineo libero, la lancetta del contaggiri non super mai i 5000 giri.... facciamo attenzione, perchè non siamo responsabili solo della nostra vita, ma anche di quella delle persone che ci stanno vicine..... ciao ragazzi
Commento di: Bradipo61 il 20-09-2011 20:12
Ammiro questa tua pace dell'anima, la vorrei tanto avere io. Invece, siccome sono lento e giocoforza anche il più impiastro di un qualsiasi gruppo mi stacca di tanto, mi sento una specie di isolato, sto diventando scontroso, esco sempre di più da solo e ci resto male. A prescindere dalle belle parole di circostanza ogni uscita è inevitabilmente una gara, amichevole quanto si vuole, che sono destinato a perdere sempre. Per adesso ci resto male; forse se sono e sarò fortunato, un giorno riuscirò a vivere la moto come ci riesci tu. Per adesso... purtroppo no.