Che fare quando in autostrada ci avviciniamo al casello di uscita e scopriamo che 'non siamo soli'?

Sfilare con aria indifferente gli automezzi incolonnati o accodarci e mettere in conto una attesa più o meno lunga?

La tentazione di sfruttare l'agilità delle nostre due ruote per lasciarsi alle spalle le auto è molto forte, e le motivazione - vere o presunte - per farlo altrettanto:

• in moto siamo esposti alle condizioni atmosferiche, e fare la coda sotto la pioggia o sotto il solleone estivo è un'esperienza non proprio piacevole.
   
• in moto paghiamo come se fossimo in auto pur viaggiando con un mezzo meno confortevole , che occupa meno spazio e che ci espone a maggiori rischi; il salto della coda ci appare quasi come una compensazione di questo disagio.

In fondo "rubiamo" appena un minuto o poco più, e per un minuto il tizio sulla berlina o sul SUV con l'aria condizionata non muore certo.

Tutte considerazioni che a noi motociclisti paiono talmente ovvie che fatichiamo a capire come qualcuno le trovi pretenziose se non prepotenti; un ulteriore problema è dato dal fatto che a trovare pretenziose se non prepotenti queste motivazioni sono proprio quegli automobilisti che sfiliamo (o siamo tentati di sfilare) al casello e che motociclisti non sono.

Se a questo aggiungiamo la frustrazione da coda a cui "loro" non possono sfuggire, ecco che l'immagine che l'automobilista medio ha del centauro medio subisce un ulteriore brutto colpo: non solo pericoloso e spericolato, ma anche maleducato e prepotente.

Vai a spiegare loro che hai il Telepass e che quindi non stai rubando nemmeno un secondo del suo tempo...
vai a spiegare che tra te e la pelle della tuta c'è ormai un dito di sudore appiccicaticcio...
vai a spiegare che se stai fermo altri 10 minuti sotto la pioggia ti toccherà levare le trote dallo scarico...
Difficile spiegare anche perché ci potrebbero rispondere che nessuno ci obbliga a viaggiare in moto e che facendolo ce ne assumiamo onori ed oneri, e tra questi ultimi quello di rispettare chi è in coda davanti a noi.

Soluzioni?

Probabilmente, come accade spesso, la soluzione sta nel buonsenso da che dovrebbe arrivare da entrambe le parti, ma soprattutto da parte nostra, che in fondo siamo quelli che stanno "dalla parte del torto".
Ad esempio, ringraziando quando - magari raramente, ma accade - un automobilista si sposta per farci passare o salutando il bambino sulla macchina che abbiamo a fianco quando non riusciamo a passare; la cortesia è sempre ben accetta.
Ad esempio non imprecando cercando a tutti i costi di infilarci quando non riusciamo a passare: si tratta di aspettare un minuto, poi l'auto si sposterà e noi ce la lasceremo alle spalle; la pazienza tempra.
Ad esempio non sfilando in 30 uno dietro l'altro...; potrebbe passare per provocazione.
Ad esempio evitando di scrivere "baciami il codone" sopra la targa della nostra moto: in una situazione del genere l'ironia non paga.

Insomma... facciamo capire che siamo coscienti di prenderci una libertà che non ci è dovuta, ma che saremo loro grati se ce la concederanno.