Perché una passione per una Naked, invece che per una Ipersortiva replica GP, o una comoda Sport-Tourer, o ancora una Custom, un’Enduro, ecc. ecc.?

In fondo chi come me ama le moto, le ama in ogni sua forma e variante, resto affascinato dalle innumerevoli soluzioni tecniche sempre all’avanguardia, come guardo con nostalgia una moto degli anni 70/80, divenute moto d’Epoca nel frattempo, poiché passati 20 anni è la pensione riservata alle moto che sognavo e che mi hanno appassionato al mondo delle due ruote.

Si vede che sto invecchiando davvero! Eppure anche se ormai sono vicino alla soglia dei 50 anni (47 per essere precisi), questa passione mi rende un’eterno Peter Pan, credo che solo la nostra passione può non farci crescere mai, quando parlo di moto, ritrovo la stessa enfasi, le stesse emozioni dei miei 15/16 anni, quando in sella al primo motorino, guardavo e sognavo le moto più in voga degli anni fine 70.

Non importa la marca, ricordo le Honda, le Kawasaki, le Yamaha per le Nipponiche, la Harley Davidson era sempre la regina Americana, mentre per le Italiane trionfava ieri come oggi la Ducati, la Moto Guzzi, la Moto Morini (oggi rientrata prepotentemente sul mercato dopo oltre un ventennio di assenza). Erano queste le Case Motociclistiche che mi facevano sognare, e in quei tempi le Ipersportive di oggi non esistevano, erano moto robuste, con nessun sistema sofisticato di oggi, alla guida vibravano che era una bellezza e soprattutto, raramente avevano la frenata adeguata alla velocità. L’unica cosa che non è cambiata, all’ora come oggi, quando le guidavi, sentivi il vento in faccia, nei capelli, per l’assenza del cupolino o della carena, anche perché il casco non era obbligatorio. Insomma erano delle vere e proprie Naked!

Sarà per questo motivo che ancora oggi mi affascinano così tanto, come si dice? Il primo amore non si scorda mai! E io non me lo sono scordato. Oggi, come allora il cuore mi batte forte per questo tipo di moto, oggi ancora più intriganti, equipaggiate di tutto punto, con soluzioni tecniche all’avanguardia, pari alle sorelle Ipersportive, ma la sensazione di libertà, il vento che ti avvolge il corpo, ma non ti scompiglia più i capelli, grazie al casco obbligatorio per legge (l’unica cosa che non rimpiango), è la stessa di allora.

Non sto dicendo che una Naked sia migliore di un altro tipo di moto, ogni versione ha i suoi pregi come i suoi difetti, studiata per usi diversi, a me brillano gli occhi per tutti i tipi di moto, quando me le ritrovo al fianco al semaforo, o compagne di uscita nel fine settimana, in ognuna ci trovo un pregio, un particolare unico.

Dipendesse da me e non dal mio portafoglio, avrei un garage con 100 modelli diversi, come dice un mio amico (Barone Rosso) una per il Lunedì, una per il Martedì, una per la mattina, una per il pomeriggio e via dicendo (avessi centrato il sei al superenalotto da oltre 71 milioni di euro!).

Ma la Naked l’ho nel cuore... e il primo amore non si scorda mai!

Lamps
Cento40