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Dal concessionario alla strada
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 23/04/2007 12:18
E' dal 19 Giugno 06, quando ritirai la mia Yamaha FZ1, che volevo descrivere a qualcuno l’emozione provata quel giorno...

...ne parlo continuamente a tutti i miei amici, parenti e conoscenti, anche quelli occasionali, dilungandomi ed enfatizzando ogni momento vissuto quel giorno, ma chi di loro non fa parte del nostro mondo, non comprende tale enfasi e tali emozioni.

Ora ho 47 anni, fin da ragazzo amo le moto, ma la mia prima vera moto, quella che mi ha dato il battesimo sulla strada è stata una Ducati Pantha 500SL del’80.

Quanti ricordi, quante soddisfazioni e quanta amarezza. Non scorderò mai un’aneddoto curioso e simpatico, in fase di personalizzazione sia estetica che meccanica della mia Ducati, la moto era ferma dal mio meccanico di fiducia, il Sig. Franco Lenci, con la sua moto-officina in via di Casal Boccone a Roma, all’epoca un nome importante nei preparatori di Ducati, anche per gare da competizione, oggi non so se ancora esiste la sua officina, dunque dicevo la moto era ferma in attesa della tanto attesa trasformazione, monoscocca, carena integrale, 2 in 1 a tromboncino racing, nuovi collettori d’aspirazione, sostitui la strumentazione con un unico contagiri a fondo bianco, qualche ritocco al motore..

Una volta finita la moto sarei stato pronto per andare in pista, non vedevo l’ora! Appunto non vedevo l’ora.. e siccome non c’era solo la mia moto da sistemare Franco mi disse che la moto sarebbe stata pronta per fine settimana, eravamo a Lunedì, quindi armato di pazienza mi feci riaccompagnare a casa da un mio amico. Arrivato il Venerdì chiamai Franco che mi rassicurava sul fatto che il mio Ducati era quasi pronto. QUASI PRONTO!!! Ma io dovevo ritirarla! Quindi di nuovo il mio paziente amico mi accompagnò fin dal meccanico, che vi giuro da casa mia equivaleva a una trasferta, e mi resi conto che in effetti quel giorno di sicuro non avrei potuto ritirarla, i lavori per un motivo o un’altro erano ancora indietro, allora mi impuntai e dissi a Franco, va bene, la moto non e pronta, ma io non mi muovo da qui senza moto... e così successe! La moto fu pronta il Mercoledì successivo e io dormii nella moto-officina per 5 giorni, ricordo che Franco mi sistemò un divano letto dentro l’officina in modo da poter guardare la sera prima di addormentarmi la mia Ducati e la sua lenta trasformazione in atto.

Tutte le mattine, la moglie di Franco mi portava la colazione, assicurandosi che avessi avvertito a casa, cosa che facevo regolarmente.
Finalmente arrivò Mercoledì e potei ritirare la mia Ducati, era un sogno, sembrava uscita direttamente dalle corse, ricordo che in strada, ai semafori le persone mi guardavano con curiosità e ammirazione, chiedendomi che moto fosse... la trasformazione era riuscita! Ero felice.

Passarono gli anni, maturò la mia esperienza, aumentarono le emozioni vissute che ancora porto dentro, ma queste sono altre storie, che vi racconterò in futuro.

Da lì a poco parcheggiai la mia passione per la moto fino ad una mattina di Giugno 2006, quando a passeggio nel centro di Roma, passo davanti a un concessionario di moto plurimarche, in vetrina capeggiava una fiammante FZ1 gialla. Attirò da subito la mia attenzione, facendomi fermare davanti alla vetrina per una buona mezz’ora, piano... piano... qualcosa dentro di me stava rinascendo, entrai nel negozio e mi misi a parlare con un addetto alle vendite, facendomi dire tutto su quella moto che mi aveva così colpito, fino a far rinascere in me la voglia di risalire in moto dopo 25 anni.

Soddisfatto della chiacchierata fatta con il venditore, riguardo i dettagli tecnici e non di quella moto, tornai fra i miei passi con 1000 pensieri in testa e 1000 domande; Un mille di cilindrata con 150 CV non saranno stati troppi per me che non salivo su una moto da anni? Qui mi vado a far male... tutti i pensieri razionali che potevo fare sparivano al cospetto della voglia che era rinata in me di risalire su una moto e su quella moto! Alla fine di ogni ragionamento razionale che mi induceva di rinunciare a questo sogno che si stava realizzando, mi dicevo tra me e me: avrò pure un cervello, saprò quando e quanto aprire il gas! Questo mi rassicurava e bastava.

Ora restava la parte più difficile, a parte quella economica che ormai già avevo preventivato, era quella di dirlo alla mia compagna, poiché io convivo non avrei mai potuto realizzare questo progetto se lei “Monia” non fosse stata d’accordo con me. Ero pronto a parlargliene a convincerla, ma conoscendola per la sua famosa “testa dura” ero pronto anche a una dura battaglia.

Così fu, una volta arrivato a casa, aspettai il momento buono, presi il discorso alla larga, e alla fine gli comunicai la mia intenzione di comprarmi la moto.
Devo dire che inaspettatamente a ciò che pensavo non ci fu alcuna battaglia, semplicemente perché mi disse NO categorico. Disarmato da tanta decisione, mi giocai l’ultima carta, sapevo che anche lei non disdegnava le moto, le dissi almeno di andarla a vedere insieme, per rendersi conto di che cosa stavo almeno parlando, in me la speranza era quella che una volta vista la moto dal concessionario, rimanesse in qualche modo “stregata” anche lei, se aveva funzionato con me, perché non doveva funzionare anche con lei?

Per non sbagliare mossa, non andai dal concessionario della mattina, in quanto era un plurimarche ma cercai un concessionario ufficiale Yamaha, che trovai a via Gregorio VII, speravo in cuor mio che una volta che Monia avesse visto la moto di cui tanto le parlavo, si convincesse anche lei, speravo che fosse lei, la FZ1 a dire l’ultima.

Arrivati al concessionario, entrammo buttando uno sguardo fra le moto in mostra, ce n’erano 2 di FZ1 in mostra e pronta consegna, entrambe nere, mi si avvicinò il venditore, un ragazzo che si presentò come Alessandro, che iniziò a rispondere alle nostre domande, ma io l’avevo vista gialla e di quel colore che ero rimasto colpito, chiesi se fosse possibile nel caso ordinarla gialla e in quanto tempo l’avrebbero consegnata, mi disse che al momento non erano previste FZ1 gialle in pronta consegna, bisogna ricordare che eravamo ai primi di Giugno e già eravamo in estate, ma per sicurezza Alessandro mi chiese di aspettare che avrebbe telefonato al magazzino per sapere se ci fosse qualche disponibilità del colore giallo, cosa che puntualmente non avvenne con mio visibile rammarico, tutto questo ed eravamo ancora nel campo delle ipotesi, poiché la mia ragazza Monia assisteva a tutto ciò senza commentare molto, fu a questo punto che l’FZ1 fece la sua come in cuor mio speravo, Monia mi prese sottobraccio e mi disse: “ Anche nera però è bella e poi penso che gialla alla lunga ti stufi.” Non potevo crederci il miracolo era compiuto, sarà forse aver visto la mia delusione al sapere che gialla non era disponibile, sarà che non lo so... ma aveva funzionato portarla al concessionario, addirittura arrivò a dirmi: “Però è proprio bella!”, non mi feci scappare l’occasione e feci subito il preliminare d’acquisto, da lì a tre giorni Alessandro mi assicurò che sarei potuto andarla a ritirare. Furono 3 giorni di un’attesa indescrivibile, non vedevo l’ora, il momento in cui sarei entrato in possesso della mia FZ1.

E quel giorno arrivò, era il 19 Giugno dello scorso anno, quando alle prime ore del pomeriggio, mi preparavo ad andarla a ritirare, insieme a Monia, la mia ragazza. Arrivammo al negozio che ancora era chiuso, un caffè in un bar per perdere quei 10 minuti, che finalmente il negozio stava aprendo.
Il cuore mi scoppiava, un misto fra emozione, adrenalina allo stato puro e paura si impossessarono di me, ma non feci trapelare nulla, con la massima calma, entrammo in negozio e Alessandro ci venne incontro invitandoci a disbrigare le ultime pratiche per il ritiro, finalmente le parole magiche uscirono dalla bocca di Alessandro, la moto è pronta ora ve la vado a prendere... non stavo più in me, lo vidi uscire dall’officina del negozio spingendo quella che da lì a poco sarebbe stata la mia moto, LEI l’FZ1...

Mi spiegò tutto per bene, avevo fatto già presente ad Alessandro che erano anni che non salivo più su una moto, da parte sua ci fu tutta la comprensione del caso, fu molto rassicurante e si prendeva tutto il tempo affinché percepissi quello che mi stava dicendo. Lo voglio ringraziare ancora per i modi e la professionalità con cui mi a seguito. Arrivò il momento di metterla in moto, ultimo controllo che tutto era a posto mi disse, vai è TUA!

Salii sulla moto e feci salire Monia, che iniziava a rendersi conto della mia preoccupazione mista a 1000 emozioni, nel frattempo Alessandro era rientrato nel negozio, pensando che da li a poco saremmo spariti nelle strade di Roma. Presi bene posizione in sella, mi assicurai che anche Monia fosse ok, detti un colpetto all’acceleratore e fu il PANICO VERO... quel rombo, quella moto... e chi la portava a casa ora? Dentro il casco sudavo peggio del 15 Agosto dentro una sauna, Monia si accorse visibilmente del mio stato e mi disse una cosa che non mi rassicurò poi molto: “Perché intanto non vai a farti un giro da solo e ci si vede più tardi quando ti sentirai più sicuro?”. Ringraziai per quelle parole e le dissi di non preoccuparsi, vidi a pochi metri di distanza dal concessionario un’ampio parcheggio vuoto, entrai nel parcheggio per un paio di giri di prova, a parte che mi si spense 2 o 3 volte andò tutto bene, ora bisognava affrontare il lungo Tevere, Corso Francia, Ponte Milvio, la Flaminia.

Per la prima mezz’ora ero in preda a palpitazioni, pressione a 1000, emozione e adrenalina e paura erano le uniche cose che riuscivo a percepire, credo di essere dimagrito almeno 3 kg. nella mia prima mezz’ora di guida, ma passato il primo momento, mi resi conto di avere sotto una moto molto guidabile, anche perché non superavo mai i 4000 giri, e devo dire che fino a 5000 giri l’FZ1 sembra una media cilindrata neanche troppo cattiva, cosa che si risparmia dai 5000 in su, ma questo lo scoprii molto più tardi. Percorrendo la via Flaminia, ripercorsi con i pensieri agli anni della Ducati, ecco la mia moto MANIA era scoppiata più forte di prima.

Qui primi chilometri in sella, furono fantastici, indimenticabili e unici... a quei. primi chilometri ne seguirono altri fatti in questi ultimi mesi, mai un pentimento, un ripensamento... anzi al contrario ora sono più convinto che mai e per questo devo anche ringraziare Monia, la mia ragazza, che se non avesse avuto la sensibilità di capire il mio momento, restando ferma con quel secco suo NO, non avrei mai avuto la possibilità di tornare in sella con la serenità di avere al mio fianco una compagna che vive le mie stesse EMOZIONI.

Maurizio (Cento40)
 

Commenti degli Utenti (totali: 33)
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Commento di: TIGER69 il 23-04-2007 15:02
troppo bello...che emozioni...sembra che tutti noi siamo affetti dalla stessa malattia...inguaribili e per fortuna molto spesso, amati da xsone molto comprensive e sensibili della nostra passione...non potevi spiegarti meglio...complimenti!
Commento di: Maurizio60 il 27-04-2007 07:08
Grazie Tiger.. credo che veramente che tutti noi appassionati motociclisti siamo colpiti da una "malattia" inguaribile. Grazie per i complimenti

Cento40
Commento di: DieciOrsi il 23-04-2007 17:27
Fantastico e complimenti davvero. Mi hai ricordato l'ansia e l'emozione del ritiro di belvetta mia dopo aver ripreso coraggio e sopratutto che la voglia si era impossessata di me facendomi dimenticare l'incidente che avevo avuto con la BMW.
Gran bella cosa la passione.
Complimenti ancora
Commento di: Maurizio60 il 27-04-2007 07:09
Grazie neofz6 :-) Bella passione davvero la nostra!!!

Cento40
Commento di: tony_no il 23-04-2007 18:43
Complimenti davvero
hai saputo descrivere sensazioni, dubbi, perplessità e gioie in maniera egregia...
Commento di: Maurizio60 il 27-04-2007 07:10
Sono contento che ti sia piaciuto il mio articolo e ti ringrazio per i complimenti.

Cento40
Commento di: shadow830 il 23-04-2007 22:01
le nostre storie hanno molti punti in comune....mi sono rivista e ho "sentito" le stesse emozioni che hai provato tu, dopo tanti anni quasi per caso è riaffiorata la passione e si è fatta sentire così forte da .....ripartire in sella!!!!
lamps anna
Commento di: Maurizio60 il 27-04-2007 07:12
Grazie per il tuo commento. In fondo un pò tutte le storie di noi motociclisti con la passione vera si somigliano un pò o no? Grazie ancora per i tuoi complimenti che sai essere molto graditi da una vera motociclista DOC come puoi esserlo tu.

Cento40
Commento di: alex_er6f il 26-04-2007 09:16
ciao maurizio..
sei stato grande nel descrivere e raccontarci la tua storia,esperienza..molto emozionante e divertente, poi la parte del ritiro e' stata quella piu' forte,mi son ricordato di quando la ritirai io la mia..
e dopo che mi ci son seduto sopra per portarla via ..ho pensato : gesu' e mo' che faccio??
ma ci arrivero' a casa almeno? giuro prima di partire ci avro' messo 3 quarti d'ora ..tra l'emozione e la paura di nn riuscire.. :-)
che emozione ragazzi !! cmq e' verissimo se nn sei appassionato veramente nn riesci a capire un'emozione tanto forte come questa. ciao Maurizio
Commento di: Maurizio60 il 27-04-2007 07:06
Grazie Alex, sono contento di averti fatto rivivire le stesse mie emozioni..

Cento40
Commento di: FaLcON2 il 27-04-2007 20:32
Oh mamma!!! mi hai fatto venire la pelle d'oca!!!!

Complimenti per la bellissima descrizione ...
Sono le stesse emozioni che stò provando io in questi giorni.
il solo pensiero che a breve (giovedì) anche io possederò una moto ... la mia prima moto!!! ... mi fa sprizzare gioia da tutti i pori ... ovviamente sono molto preoccupato anche io ... vengo si da 8 anni di motorini e scooter ... ma la moto è tutta un'altra storia ...

Ciao a presto
Commento di: Maurizio60 il 07-05-2007 10:57
Ti faccio i migliori auguri per la tua prima moto, l'emozione è giusto provarla ma l'importante e che sia sempre accompagnata dal buon senso e dal cervello sempre connesso. Ancora auguri e facci sapere comè andata..

Cento40
Commento di: tuya61 il 01-05-2007 18:04
mi hai fatto venire le lacrime agli occhi, tutta quella emozione usciva dalle parole ed entrava nei miei occhi e nel mio cuore.....bellissima, sei fortunato maurizio di provare ancora quell'emozione e della tua compagna, di qualcosa che ancora sa far battere il cuore in un'emozione pura e pulita........un sorriso per voi tre :o))
Commento di: Maurizio60 il 07-05-2007 11:00
Quando ho scritto questo mio articolo ho cercato solo di esprimere al meglio l'emozioni provate, ma sinceramente non pensavo che arrivassi a far piangere qualcuno, ma sono contento che il mio racconto sia riuscito a farti provare tali emozioni, non sempre è facile descrivere cio che si prova per una passione che batte così forte nei nostri cuori. Grazie ancora e a presto

Cento40
Commento di: stavrogin il 16-05-2007 23:17


complimenti maurizio,
un racconto avvincente e ben scritto
ti ho letto volentieri

e ti posso anche capire ,-)
io dopo vent'anni di totale astinenza
ho preso una moto che - sulla carta -
incontrava le mie aspettative

senza provarla,
manco salirci sopra da ferma

come ho
scritto nel forum di presentazione,
al ritiro, senza scherzare, ho chiesto
*come si mettono le marce?*

ora capita che tenti di capire
come sia stato possibile permettermi
due decenni senza moto..



tutta la (prima) stagione scorsa
è incorniciata d'emozioni straordinarie

per paragone, copincollo qui sotto
il mio post di riavvio primaverile

"insomma, l’emozione
di riprendere dopo sei mesi la moto
è stato davvero sconvolgente..

risolto il poco spunto posletargo
facendola partire a spinta,
col cuore pieno di dolci ricordi

la prima derapata quasi voluta
il primo saluto dopo cinque minuti
i primi quattrordicimila della stagione
le prime penne alcune involontarie
la prima timida sfida (con ducati)

una grave eccitazione dell’anima,
ma nemmeno vagamente paragonabile
ai mediocri ultimi amplessi

è stato come rinascere.."

s.


Commento di: Maurizio60 il 21-05-2007 09:02
:-) Belle parole dettate da tanta emozione..

Lamps
Cento40
Commento di: tricicloveloce il 24-05-2007 21:47
Bel racconto Maurì... per molti versi e punti è identico alla mia storia di quando decisi, a distanza di anni, di coronare un sogno ricomprando la mia motoretta che tu ben conosci..... Appena acquistata, qualunque moto possa trattarsi, si provano quelle forti emozioni simili ad un bambino che aspetta per natale di scartare il giocatto ricevuto in regalo.... Del resto tutti noi siamo degli eterni fanciulli..... An embrace
Commento di: Maurizio60 il 25-05-2007 10:50
E' lo spirito che ti infonde la passione per la moto.. restiamo degli eterni Peter Pan ;-)))

Doppio lamps
Maurizio
Commento di: Kaballero il 29-05-2007 23:11
E' un pò quello che ho provato anche io quando nel 2002 ho preso il mio (ormai ex) CBR 600, il coraggio di acquistarlo e la paura dei primi chilometri quando temevo di non saperla addomesticare, ricordo che feci l'autostrada a 100 all'ora; mi sorpassavano pure i TIR!
Hai descritto proprio bene le emozioni che provano, l'attesa, la prima seduta, il motore che si spegne (nel mio caso per la paura di impennare) etc...
P.S. Lenci in via di Casal Boccone c'è ancora ed è sempre più racing...
Ciao e complimenti per lo spirito emotivo che hai trasmesso!
Commento di: zorrykid il 02-08-2007 12:33
Maurizio, sto leggendo questo e gli altri tuoi scritti sulla FZ1...

debbo dire che questo del ritiro dal concessionario mi ha realmente commosso....(occhi umidi, respiro affannato..ehehe)

Mi ci sono sentito dentro....questa vita spesso non è facile ed emozionarsi diventa sempre più difficile...per lo spessore che la nostra pellaccia prende con gli anni....per le delusioni e le preoccupazioni che spesso ingrigiscono inesorabilmente la nostra vita...

Spero che per me il ritiro della FZ1 sia qualcosa di simile al tuo....

Questa è la mia prima moto vera (quasi 30anni di 2 ruote, tranne la prima, tutte usate e vecchiette barcollanti...) con la quale spero di ri-sentire la passione e l'emozione che hai descritto così bene....
Mario
Commento di: sasa600rr il 06-08-2007 00:39
Bella Mauri..io di solito mi perdo nelle lunghe storie, ma questa l'ho letta e riletta volentieri, sei un ottimo narratore in grado di coinvolgere tutti con i tuoi racconti. Complimenti
Commento di: Maurizio60 il 01-05-2011 12:12
Quanto tempo è passato... ma che fine hai fatto?
Commento di: Bombernet il 25-08-2007 11:22
come promesso...l'ho letto!!!

complimenti
Commento di: Maurizio60 il 01-05-2011 12:11
Grazie Claudio :)
Commento di: tilt il 17-06-2009 12:24
Beh, quando ho ritirato il mio Monster... Avevo un po' timore, ero sicuro ma è pur sempre una moto.

Poi il viaggio verso casa tranquillo tranquillo (con la mia ragazza che mi dice un ottimo "pensavo che mi sorpassassi in ogni momento" appena raggiunta...) poi la sicurezza che cresceva e poi l'emozione di ogni volta che la vedo e salgo...

E adesso soffro a lasciarla in garage...

Sono normale?
Commento di: Maurizio60 il 01-05-2011 12:10
Normale... :)
Grande...
Commento di: Ospite il 30-07-2009 23:05
Grande Maurizio...

grande per la storia... emozionante...

grande per come l'hai scritta, hai ottime doti di scrittore e affabulatore...

grande per come hai gestito la cosa con Monia...

grande perché stai con una gran donna come Monia...

I motociclisti sono proprio un modo a parte... senti questa:

la settimana scorsa vado in ristorante e mi imbatto in uno dei precedenti proprietari della mia moto (tutti medici, il mio ambiente...), una CB400N del 1982... lo prendo da parte e gli mostro la moto... si è illuminato come un bambino a vedere quella vecchia ragazza ancora così amata e curata... per farla breve mi ha regalato (ebbene si, <b>regalato</b>) una CB400N del 1979, radiata, perché possa usarne i pezzi di ricambi...

Dove possono capitare cose simili se non tra motociclisti, tra eterni ragazzini che si esaltano a vedere uno splendido gioiello su due ruote che tante emozioni sa regalare e non conta l'età, la potenza, conta solo l'emozione, il battito del cuore che salta ogni volta che premiamo il pulsantino della messa in moto e il motore ci saluta con quello splendido rombo... per questo sopportiamo tanti disagi, il traffico, il menefreghismo degli automobilisti, il maltempo, i pericoli... perché solo quando siamo in sella, in una bella strada, possiamo entrare in comunione con la moto, con la strada, col vento ed è come volare...

Grazie per il tuo racconto...
Re: Grande...
Commento di: Maurizio60 il 01-05-2011 12:09
Grazie Alex per condividere tutto questo.. :)
Commento di: tribalfazer il 31-07-2009 08:12
Grande testimonianza di emozioni .
mi è piaciuto molto
Commento di: Maurizio60 il 01-05-2011 12:05
Ne è passato di tempo da quel giorno Stefano.. ma le emozioni sono sempre andate aumentando :)
Commento di: motociclope il 31-07-2009 18:20
Bello. . . . davvero, Maurizio, l'ho riletto, e stavolta posto con un sorriso tra le labbra. Come già ti dicevo, ti capisco molto bene, queste emozioni le ho provate anch'io, ogni volta che ritiravo la mia moto, la mia nuova moto dal concessionario. La prima fu il Suzuki gsf400 Bandit, l'ultima, la cbr 929. . . . che non dimenticherò mai. Grazie per condividere con noi le tue emozioni e i tuoi sentimenti. E. . . . grazie a Monia che ha saputo, mirabilmente e con. . . . Amore, capirti.
Commento di: Maurizio60 il 01-05-2011 12:08
E si un grande GRAZIE va anche a Monia.. se non fosse stato per lei non avrei mai fatto questo passo.. o almeno non lo avrei fatto serenamente. Grazie Fratello :)
Commento di: Maurizio60 il 08-10-2009 23:16
Dopo oltre due anni rileggo questo articolo e come per incanto tutte le emozioni di quel giorno le sto rivivendo ora, devo avere un'espressione da "ebete" con un mezzo sorriso stampato in faccia.. a tutto questo si accavallano le emozioni e i km successivi a questo racconto, ormai son più di 50.000 ma ogni km che percorro ora mi regala esattamente le stesse emozioni di allora, la paura è scomparsa, l'andrenalina so tenerla a bada... e in tutto questo Rocco va alla grande!!!

Grazie a tutti per le risposte ricevute, mi scuso con tutti coloro a cui non ho dato una risposta..

Motociclisti strana e meravigliosa gente!