Commento di: shadow830
oggi tornando da lavoro (in moto!) riflettevo sulla guida più o meno sportiva, più o meno "azzardata" o meglio "al limite"....io amo guidare la moto, viaggiare da sola o in compagnia, a volte anche tirare un po' (senza correre rischi inutili)...passare giornate meravigliose con altri appassionati....senza la mania di correre, piegare al limite o dimostrare che "ci si sa fare" .....
anch'io esco sempre più spesso in moto....con calma
anna
Commento di: vuferinho78
E' vero quello che hai detto, da vero romantico delle 2 ruote ...anche io da "piccolino" immaginavo solo di uscire con maglietta e scodella e vedevo tutto l' abbigliamento una esagerazione.
Ora ho comprato tutto, compresa la tuta per la pista perchè inevitabilmente un pò alla volta sono venute fuori tutte le caratteristiche sportive dell' andare in moto...2 settimane fa sono andato anche in pista!!. Però pensa al fatto di poter scegliere, cosa che io non potevo nemmeno pensare prima, fra guidare in modo sportivo ed un andatura da Bravo...sono le varie opzioni, di guida in questo caso, che stiamo costruendo a fare la differenza.
La leggerezza non muta, è la percezione delle persone rispetto ad essa a renderla più o meno pesante...
Commento di: bold77
Eh si hai proprio ragione. Non tutti si abbicinano alla moto con l'idea di fare gli smanettoni a tutti i costi. Ci sono anche persone che trovano nella moto un mezzo per provare delle sensazioni nuove dal sentire i profumi della natura che ci circonda al vento sulla pelle al piacere di una passeggiata fuori porta. Ciò non comporta per forza dover correre e affrontare curve sempre più piegati.
Tuttavia questo spirito di avvicinarsi alla moto spesso scompare nello stesso motociclista e emerge la voglia di sfidare se stesso e gli altri: è quasi una continua ricerca della perfezione!
Come hai detto tu caro amico questa ricerca è spesso pericolosa.
Oggi palavano degli incidenti occorsi ai motocliclisti e hanno rivelato che la maggior parte di essi è provocata dalla perdita del controllo del mezzo.
Mi unisco all'appello di Nikky nella riscoperta del passeggiare senza fretta (con clacson alle pischelle sul lungomare).
La vera sfida è il cambiamento.....!!
Commento di: Nikki
eh sì bold77 è proprio così.
e il clacson alle pischelle sul lungomare è una componente fondamentale da riscoprire....
un socio tinga in questi giorni ha comunicato che sta organizzando una giornata in pista: bene, non l'ho mai fatto prima ma penso che parteciperò.
sfogherò lì la voglia di pieghe e di manate sull'accelleratore (perchè comunque il brutto della piega è che è.....entusiasmante) e terrò per la strada quanta più calma e serenità mi riesca di avere...
Commento di: Sam-dstar
E' per questo che ho scelto un custom, andare veloce non mi interessa molto, consumare le saponette sull'asfalto nemmeno, per me andare in moto è relax, spesso mi ritrovo ad andare con il gas al minimo e il motore che borbotta tranquillo, mentre ammiro la bellezza della natura che risorge sotto il luminoso abbraccio del sole ogni giorno più caldo.
Forse qualcuno penserà che con un custom non puoi scegliere, si può andare solo piano e non si può piegare come con una sportiva. Le moto sono differenti, concepite differenti perché diverse sono le personalità e lo stile di guida di coloro che premono il pulsante dell'accensione. Anche a me capita di andare forte e di grattare le pedane sull'asfalto, mo sono eventi causati dalla fretta di arrivare e non dalla voglia di testare i miei limiti o quelle della moto. Ogni volta che sento grrrrrrrrrrrrrr sull'asfalto o mi si blocca il posteriore per una frenata troppo brusca chiedo scusa alla mia piccola, dicendole che cercherò di stare più attento.
Commento di: bluebottazzi
Il tuo post mi ha colpito, perché leggendolo ho creduto che fosse la testimonianza di come un "giovane" possa trovarsi confuso nel gestire gli stimoli negativi che provengono dall'ambiente (nella fattispecie: correre in moto). Ma Nikki, ho visto che hai 40 anni! È ora di attivare il buon senso, e credo che questo sia il senso di quello che hai scritto. Fin dalla scelta della moto. Io ho una Guzzi Breva, faccio turismo, non corro, non piego e mi godo le due ruote. Ah, e metto gli stivali comunque, perché le caviglie si spezzano anche da fermo.
Commento di: Evildj
non centra l'età...io ho 23 anni e posso dirvi che....dopo i due gravi incidenti avuti...ho smesso di correre...
Quando mi sono alzato da terra (entrambe le volte) ho pensato....fortuna che non stavo correndo....dalla seconda volta però ho smesso proprio di farlo...non si corre più...basta...la moto x me è diventato un mezzo di locomozione comodo....con cui passeggiare....che ogni tanto mi accompagna fuori porta dove magari si fa qualche piega in più però senza mai tirare al limite come prima.....
Commento di: Nikki
40 anni. è vero. sono quasi 40, ma in tutto questo io non intendevo fare un discorso di età; per me quest'ultima non c'entra nulla. infatti io non rinnego il piacere di una bella piega, di un ingresso in curva da manuale, rinnego il fato che tutto questo debba diventare un obbligo. rinnego il fatto che, volenti o nolenti, ci si trovi una volta ancora nella vita a dover assurgere ad uno status: una posizione sul lavoro; una bella macchina in garage; una casa col giardino; un televisore al plasma; l'ultimo modello di cellulare (oibò); un JWC al polso; una ducati sotto al culo e......la capacità di strusciare le pedane sulla corda di una curva...
non volevo affrontare il tema del "buon senso", volevo affrontare il tema della "volontà".
cerco di spiegarmi meglio: "è veramente ciòche voglio?" "è veramente ciò di cui ho bisogno?" "l'ho scelto veramente io?" "o sono stato portato a pensare che devo dimostrare qualcosa?"
andiamo in moto e ci sentiamo liberi. andiamo in moto e guardiamo le automobili come fossero delle insopportabili e goffe scatole di lamiera. andiamo in moto e portiamo con noi solo ciò che va altrettanto veloce.
ma è così tanto vero?
Commento di: AgoKawa
Grande!
Commento d'impeto, dopo aver letto il tuo post!
E finalmente qualcuno come me, uff :-)
Saluti
Commento di: bigpenna
La strada non è un circuito del Moto GP.
Sono fermamente convinto che saponette e gobbetta aereodinamica sulla tuta siano accessori totalmente inutili al di fuori di una pista.
Altro discorso è la sia pur minima protezione che serve preservarci da incidenti che possono succedere anche andando al bar.
Le scarpe da ginnastica ok, ma con il collo alto, guanti di pelle leggeri e almeno una giacca di jeans!
:O)
Commento di: rino73
ciuao, anche io nonostante i miei soli 34 anni venti di moto mi sono veramente reso conto che non bisogna rischiare di mettere il sedere in terra.una volta non avevo abbastanza spalla nella gomma ora invece mi manca un centimetro!quando mi fermo in montagna a prendere un caffe come sono visto dai corsaioli.va" be penso ho gia sulle spalle circa 230-240 mila km.e ora di calmarmi(che balla non sono piu capace)