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La gioia di imparare...
Scritto da DieciOrsi - Pubblicato 02/04/2007 17:53
Voglio condividere con voi un’esperienza che mi fa sentire ancora di più appartenente alla famiglia non codificata dei motociclisti...

Chi ha letto il mio racconto del corso di guida sa cosa significa per me andare in moto e come io intenda questo viaggio straordinario a cavallo di un mezzo che per me, motociclista tardivo, è fonte di emozioni riscoperte, di sempre nuovi insegnamenti e di maggior conoscenza di me stesso.

Sarò per scelta un eterno apprendista conscio che la mia esperienza sulle due ruote, concentrata finora in pochi dei miei 44 anni, è fatta di mille tessere ancora da incastrare nel puzzle... ma ieri per la prima volta ho provato l’indicibile gioia di regalare io una tessera per iniziare il quadro di un nuovo motociclista.

Doveva essere una gita con alcuni amici per le bellissime strade dei castelli romani. Uno di loro è un istruttore accreditato presso la FMI e non mi sembrava vero di poter imparare ancora qualcosa, di strappare ancora qualche segreto o sensazione che migliorasse la mia guida. Tra le persone anche una mia amica il cui marito ha da poco comprato una hornet blu in buonissime condizioni... così... di punto in bianco... un po’ come me... sulla soglia dei 40 anni, in un impeto di follia, ha scelto di salire sulle due ruote. E naturalmente la mia collega non ne vuole sapere di fare solo la zavorrina.

Per impegni improvvisi l’amico istruttore però ci da buca e così, per un motivo o per l’altro anche gli altri, risultato rimaniamo solo io e lei che dopo qualche tentennamento decidiamo di dar luogo lo stesso a questa uscita.
Lei ha davvero pochi chilometri sulle spalle 100 o 200 al massimo ma non fa nulla... andiamo ugualmente. La seguo piano piano lungo la strada che ci porterà verso le prime curve... pensavo peggio in verità, ha una buona posizione in sella, le braccia scariche sul manubrio ed i piedi correttamente con le punte sulle pedane. E’ stabile a moto quasi ferma e non tradisce nessun particolare imbarazzo nel gestirla tra la segnaletica ne sull’asfalto dissestato.

Proseguiamo attraversando altri paesi e finalmente la strada si fa più tortuosa... curve dolci e molto ben guidabili ma che mi permettono di vedere subito che i pochi chilometri percorsi ora si fanno notare... Nel senso opposto intanto un imbecille in tuta gli mostra in diretta come “non” si deve guidare su una statale scendendo a cannone, ginocchio a terra, ormai non più nella sua carreggiata... beh... la prima lezione l’ha avuta... a quel punto supero la mia compagna di viaggio e decido che questa passeggiata in realtà può diventare una piccola lezione di guida. Ci fermiamo in sicurezza in uno spiazzo e la rassicuro intanto sulla sua buona predisposizione in moto... Recupero tutte le informazioni avute durante il mio corso ed in maniera tranquilla comincio a trasferirgliele, “guarda...” le dico... “complimenti intanto per la tua posizione... ora prova ad accennare qualche movimento per sentire di più la moto... per valutarne le reazioni... credo che per la nostra andatura tu tenga una marcia troppo alta... passa in seconda e vedrai che avrai più controllo... prova intanto a piegare il gomito quando affronti una curva e vedi che sensazione ti da...”.

Mi ascolta attentamente e ripartiamo con calma... Ragazzi che vi devo dire... vedere che stava facendo quello che gli avevo appena detto mi ha riempito il cuore di una carica infinita... curva dopo curva senza strafare la sua guida stava migliorando... un traffico paziente e consapevole che stava assistendo ad una sorta di iniziazione ci ha lasciato strada libera e nessun clacson si è mai levato. 4 fratelli motociclisti ci superano senza fretta capendo anche loro che una nuova motociclista stava cominciando a nascere... ci inerpichiamo fino alla fine di un budello tortuoso e la supero di nuovo per chiedergli come sta andando.

“Meglio.. molto meglio.. “ mi dice... ed allora le do qualche altra dritta... “Benissimo, ora asseconda questo movimento del gomito con il busto... spostalo verso l’esterno e sempre con cautela prova a sentire la curva... non guardare troppo vicino alla ruota ma cerca di andare più lontano con lo sguardo...”.

Attenta, ascolta ancora le mie parole e la mia soddisfazione è a mille nel vedere subito messi in pratica quei pochi consigli... sta migliorando metro dopo metro ed è commovente per me vedere con quanta attenzione ed impegno si stia applicando... curva dopo curva la sua guida si fa più fluida, ed anche se a velocità possibili per lei si notano i progressi che un minimo di sicurezza e di fiducia in più le hanno portano naturalmente... La supero allora facendo segno di seguirmi per mostrarle le traiettorie corrette in strada... tutto questo serve anche a me per ripassare tante nozioni che il traffico cittadino non mi permette mai di mettere in pratica... Diligentemente segue le mie ruote e la strada che continua a scorrere in questo pomeriggio assolato e tiepido... finiamo il giro tornando verso casa sua e dal casco riemerge un volto soddisfatto e felice...

Credo che chiunque di voi potrà capire cosa ho provato per quelle strade... a 40 all’ora si... ma a quella velocità una persona stava apprendendo cosa vuol dire essere dei nostri... E mi piace pensare che a velocità più sostenute, tra qualche tempo e in sella alle sue nuove capacità, durante il suo primo viaggio magari, sorriderà, piegando il gomito, ricordando un amico ed un tiepido pomeriggio da biker...
 

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Commento di: danibarge il 02-04-2007 22:04
Capisco perfettamente cos'hai provato tu, e cos'ha provato lei.. Tutti siamo passati da uno stesso percorso fatto di strade ma anche di consigli e racconti a volte anche quasi mitologici che ci hanno portati pian piano a "saper" guidare una moto, più o meno bene, più o meno forte.. L'importante, non è la velocità (anche se a me piace) o il percorso, ma è la sensazione che si prova nel guidare una moto, le sensazioni che si hanno nel guidarla in compagnia di qualcuno, e soprattutto nel cuore e nella passione che ci si mette, credo infatti che la moto sia fatta solo di passione..
La stessa che, insieme a quella che hai messo te nel raccontare il tuo corso di guida, mi ha fatto decidere di frequentarne uno anche a me molto presto, perché anche a 32 anni, dopo 17 anni che guido, ho capito che ancora da imparare c'è..
Commento di: DieciOrsi il 03-04-2007 09:45
Hai ragione danibarge... c'è sempre da imparare e sono felicissimo che la lettura del mio racconto ti abbia spinto a provare questa strada... lamps
Commento di: lunawave il 03-04-2007 08:43
Ti faccio tantissimi complimenti e sono invidiosa che non ho un istruttore cosi paziente .....quando mi trovo in un gruppo di moto sono sempre volentieri l'ultima,proprio per vedere come fanno gli altri ..ma anche perchè non mi sento di correre cosi tanto nelle curve..e ho paura se un'altra moto è dietro me(mi fa sentire "pressato" so che è solo una mia scioccha impressione )
per tutto questo mi piacerebbe tanto saper curvare meglio....

ti mandi un mare di ******LAMPS******
Commento di: DieciOrsi il 03-04-2007 09:44
grazie dei compllimenti luna... è una sorta di debito di riconoscenza perchè a me ha insegnato ad andare in moto proprio una ragazza... e sarai felicissima di sapere che è una tua concittadina :-) chiedi pure ai tuoi amici di aiutarti perchè la soddisfazione di regalare qualcosa ad un motociclista è enorme... impara con calma e vedrai che la gioia di fare una curva bella rotonda presto ti accompagnerà... un mare di lampeggi anche a te :-)
Commento di: Radar il 05-04-2007 10:11
YEAH!

Bella NEO!!!