In questi anni un matrimonio fallito, un inevitabile trasloco, un cambio radicale di lavoro praticamente obbligato, la morte di mio Padre... e mille altre cose per le quali non basterebbero 10 pagine.

Ma di una di queste voglio parlare: mi è mancata la moto, quanta forza in più mi avrebbe dato se solo mi avesse accompagnato in questi cambiamenti, nel mio piccolo, epocali.

In questi anni ho ripensato alle emozioni incredibili che le varie moto che ho avuto mi avevano regalato ma sempre con la sensazione che il passato era passato e che non ci sarebbero state repliche. Ho interrotto, per questo motivo, i miei contatti con il mondo delle moto chiudendo gli occhi davanti a riviste di settore, Esposizioni, Fiere e Saloni arrivando addirittura a non interessarmi più nemmeno di gare che erano da sempre la mia passione.

Volevo dimenticare tutto ma soprattutto quel fremito, quella vibrazione, quel brivido che pervade moto e pilota all’entrata in curva dopo una staccata... quella era per me la vera essenza dell’andare in moto e quel ricordo affiorava spessissimo soprattutto nel dormiveglia.

Sono passati così 5 lunghi anni con una lotta continua fra i ricordi che, prepotentemente, facevano di tutto per riemergere e l’assoluta volontà di cancellazione degli stessi... in pratica, una guerra fra cuore e cervello, dove il cervello mi diceva che avevo una figlia a cui badare, un lavoro in proprio che richiedeva la mia presenza costante e di conseguenza mi induceva a cercare di espormi al minor numero di rischi possibile.

Un lunedì di alcune settimane fa sono arrivato in ufficio con una strana luce negli occhi (detto da altri) e non so cosa (o forse lo so perfettamente) mi abbia spinto a consultare gli annunci di vendita di moto.it... una folgorazione!!! Vista e comprata !

Ho fatto solo un paio di uscite domenicali, il tempo a mia disposizione è quello che è, ma quello che sento è che non avevo messo in pausa una moto, ma la mia vita. Ora posso rinascere... il fremito, la vibrazione e il brivido siano con me.

Oldwolf