Commento di: sergente
Q8 tutto per tutto. Sei proprio riuscito a trascrivere i momenti precisi e le sensazioni di quando ti è sucesso e sono le stesse sensazioni di chi come me ha avuto un incidente.
E' incredibile il comportamento di noi Italiani, sia che siamo motociclisti o automobilisti, cerchiamo di scaricare le colpe agl'altri e questa è una cosa vergognosa, per non dire orribile.
Tanto più dopo un incidente, dove ti trovi per terra ancora inebetito dal colpo e sti stro.nzi che ti assalgono (e in torto), senza preoccuparsi delle tue condizioni.
Certo che anche questa donna, senza patente, senza assicurazione.....spero solo che qualcuno le possa dare una lezione di vita, perchè è un pericolo pubblico.
L'importante (come si dice sempre in queste situazioni) è portare a casa la pellaccia.
Commento di: gio1960
Caro zealot87 spero che tu stia meglio! il tuo racconto tocca diversi punti interessanti:
- segnaletica e pericolosità delle strade: a reggio emilia abbiamo messo rotonde anche tra soggiorno e zona notte, però c'è stata una netta diminuzione degli incidenti (nella mia azienda -10% infortuni in itinere nel primo anno, non ho dati degli ultimi 2 anni);
- abbigliamento protettivo: occorre approfondire l'argomento, spero che qualcuno scriva altri articoli!
- rispetto degli automobilisti: a parte la scarsa educazione generale e stradale in particolare, e l'atteggiamento di prevaricazione sul più debole, c'è anche qualcosa di più secondo me: se non cerchiamo qualcosa non lo vediamo! e di solito l'automobilista non cerca il motociclista! anche su questo si può scrivere un bell'articolo, se c'è un moto-psicologo avanti, altrimenti con calma ci provo io.
5/5; ciao Gio
Commento di: SamSpade
Sono un motopsicologo ma a volte non riesco a spiegarmi l'idiozia di certi comportamenti.
Parlo a caldo in preda alla rabbia: oggi mi hanno investito in pieno rosso (per pura fortuna l'impatto è stato violentissimo ma in coda) e il tipo è scappato come una scheggia.
Un altro motociclista e un automobilista si sono lanciati all'inseguimento e mi hanno riportato numero di targa e numero di cellulare del tizio (che poi si è presentato in ospedale). Morale: auto non sua e senza assicurazione. e ora?
Commento di: morpheus
Devo dire che che per quanto riguarda la signora non ho parole. In incidenti dove c'è qualcuno che si è fatto male, prima accertarsi delle condizioni fisiche, prestare soccorso, e poi preoccuparsi del resto. Sul fatto di sensibilizzare gli utenti della strada, io un' idea ce l'ho.
Chi porta una moto, sà benissimo che se cade può farsi molto male, quindi fà molta attenzione quando è in strada a non fare manovre stupide.In auto si tende ad essere più distratti.
Quindi far provare a tutti una moto prima di dare la patente, per far capire a tutti che chi viaggia sù due ruote è un pò più esposto ai pericoli.
Sono sicuro che gli utenti sù due ruote verrebbero rispettati un pò di più.
Per quanto riguarda la situazione delle nostre strade, credo che purtroppo sia una situazione che non riusciremo mai a migliorare. E' brutto dire una cosa del genere, ma di incidenti causati dalle condizioni delle strade o lavori in corso non segnalati, deviazioni fatte dietro una curva, e anche queste segnalate in malo modo (vedi incidente a PINIVI) , fanno capire che in italia ancora c'è molto da fare per prevenire gli incidenti, e non porvi rimedio dopo che molta gente si sia fatta male.
Per la signora che guidava senza patente un mezzo non suo e per giunta senza assicurazione, con un buon avvocato pui fare molto, ci vorrà del tempo ma non fargliela passare liscia, ne a lei ne al proprietario del veicolo.
Ti Auguro una veloce guarigione, e grazie anche per il tuo racconto che ci aiuta a riflettere sui reali pericoli al quale siamo esposti.
Ciao morpheus
I barbari
Commento di: Stefanel
leggendo cosa si sente mentre si ha l'incidente, mi ha portato alla memoria il mio: tamponato da una macchina.
Ma è meglio che spiego l'incidente, perchè ha dell'incredibile sopratutto per la civiltà degli automobilisti e dei pedoni.
Transitavo in una strada cittadina comunale abbastanza buia (furto dei cavi elettrici la notte prima), noto sulla mia sinistra a circa 50 metri, un ciclista che attraversa la strada (la strada è a 3 corsie per ordine di marcia, quindi 6 corsie in totale) spingendo una bicicletta. Decelero, mi fermo per vedere dove fosse arrivato nel frattempo. Tengo solo l'anteriore frenato, e boom.
Mi trovo catapultato in aria, senza che capisco cosa sia accaduto mi trovo al buio più assoluto (nell'urto la moto ha rotto il blocchetto e si sono spente le luci)... Non capisco come volo, ma mi trovo negli ultimi metri a strisciare sulla schiena lentamente (del prima ricordo nulla!).
Si ferma una automobile, mi chiede uno a bordo "Ti sei fatto male? Ti chiamo i soccorsi"... io sinceramente non mi sono fatto nulla (avevo paraschiena, guanti in pelle, ginocchiere, gomitiere, stivali enduro oltre al casco ovviamente) e gli dico "no aspetta dammi una mano solo a rialzarmi".
La legge e pià precisamente il Codice della Strada, dice che in caso di incidente è obbligatorio fermarsi per prestare soccorso e restare sul luogo (se non si è in grado di prestare soccorso), la mancata osservanza di tale comportamento è perseguibile come omissione di soccorso.
Che fa il tipo che si ferma e mi propone di mandarmi i soccorsi? Prende e se ne va.
Io vedendolo andare via, ho pensato che stesse facendo manovra per mettere la macchina davanti alla mia moto (che era spiaccicata sull'asfalto e in mezzo alla strada): macchè parte e se ne va: omissione di soccorso.
Se manda i soccorsi? Ma scherzate? se chiamava i Carabinieri o la Polizia o solo il 118 doveva dare i suoi dati, e magari sarebbero risaliti così al mio investitore: LUI.
Al buio mi organizzo come posso per mettere in sicurezza la moto e me, e uso 2 lampade tascabili ma molto potenti (300 lumen l'una) dotate di cono di segnalazione arancione. Una la piazzo in coda alla moto e accendo lo strobo per segnalare meglio l'ostacolo, l'altra la prendo io e inizio a girovagare intorno a me alla ricerca di cosa c'era nel bauletto, tra cui il cellulare che non trovavo più e lo avevo nella tasca della giacca prima dell'impatto.
Nel frattempo che giro a vuoto, racimolando pezzi di carena (la toglievo per evitare incidenti) e oggetti vari sparsi fino a 30 metri dall'incidente (!), noto che transitano molte macchine.
Tutti rallentano, mi vedono sperduto e girare sotto shock, prendono e se ne vanno (ho contato così almeno 20 omissioni di soccorso!).
Passano quasi 2 ore dall'incidente, del cell nessuna traccia ancora per cui non posso chiamare soccorsi (mi bastava trovarlo è un cell vecchio quasi indistruttibile per costruizione propria), arriva una macchina, una Lamborghini Murciélago, questo anche lui rallenta in prossimità della moto, poi si ferma poco dopo vedendomi e mi dice "ti sei fatto male? posso aiutarti?".... Non mi sembra vero, e gli chiedo di mettersi più indietro e proteggere la moto con la macchina, e di darmi una mano a tirarla su. Mette la macchina dietro la moto, spara i fari, accende le 4 frecce e scende dalla macchina un signore distinto over 60. Mi aiuta a tirare su la moto e la mettiamo di lato della strada sul cavalletto, poi sposta la macchina e la mette dietro la mia moto nuovamente a protezione della mia moto. Scende nuovamente dalla macchina, e parliamo un po'. io ovviamente sono molto agitato e scosso, sospetto di aver urtato qualcosa (non capisco perchè sono caduto altrimenti), lui prende un faretto dal cofano della macchina e perlustra la zona per vedere se c'è qualche investito e non c'è nessuno, per cui mi dice "non sei stato tu a tamponare ma ti hanno tamponato". Parliamo ancora un po', io trovo nel frattempo il cell e chiamo mio cugino altro biker perchè venga col suo furgone a prendere la moto.
Il tizio della Lamborghini resta con me fino all'arrivo di mio cugino e ci aiuta a caricare la moto sul furgone, sporcandosi pure di grasso della moto. Lo ringrazio, gli chiedo il cell per poterlo poi ricontattare nei giorni successivi, e lui mi dà anche il biglietto da visita e poi mi dice "sai che anche io sono motociclista? Mi sono fermato per quel motivo: solidarietà verso un fratello centauro in difficoltà".
Arrivando a casa, mettendo la moto in garage e esaminando i primi danni (mi viene ancora adesso la pelle d'oca e tanta angoscia dentro a pensare quella notte in garage con mio padre anziano frastornato dallo spavento di potermi aver potuto perdere anche se ero poi lì con lui), al che mi tolgo le ginocchiere e noto una cosa: sono abrase molto profondamente, una delle due ha persino 2 solchi netti quasi paralleli profondi almeno 5mm). Le gomitiere hanno segni di urto e corteccia di un'albero (quello che era vicino a me quando mi sono rialzato), i guanti sono fortemente abrasi sulle dita e sul palmo della mano, ma tutto sommato integri.
il paraschiena non ha segni di nessun tipo, la pettorina ha un segno d'urto sulla clavicola e sulla spalla destra...
il casco tutto ok (manco ha toccato a terra).
Io non mi sono fatto neppure un graffio: solo una abrasione della pelle (o per meglio dire dei peli del braccio) sotto una gomitiera.
Qualche ammaccatura generale, ma nessun livido.
Fuori nessun danno, ma dentro immensi!
non dal punto di vista fisico, ma psicologico, al punto che la mia assicurazione mi ha mandato da uno psicologo!!
Mi sentivo come violentato dentro, un conto e vedere che stai per avere un'incidente, un conto è "subirlo a tradimento" essere colpiti quando non te lo aspetti, nel menefreghismo della gente, non solo automobilisti, ma anche ciclisti (già, neanche il ciclista che ha causato l'incidente si è presentato a chiedermi come stavo o aiutarmi: è scappato!).
Ci ho messo un bel po' a riprendere a guidare, e non parlo di moto, per carità ne avevo il terrore che mi tamponassero di nuovo (e l'ho ancora adesso a oltre 1 anno dall'incidente!)*, parlo di macchina. Sono andato da un mio amico fraterno, istruttore di scuola guida per farmi dare lezioni di guida (Eh??? Eh si! dovevo riprendere sicurezza). Mi ha detto alla prima lezione "perchè altre lezioni, guidi benissimo" e poi notando che appena frenavo, buttavo gli occhi negli specchietti per vedere se mi avevano visto fermo, mi ha detto "guarda che si fermano anche senza che metti le 4 frecce e ti agiti come un'epilettico!.... Aveva ragione, ma allora perchè quello là mi ha preso in pieno facendomi volare in aria? (la moto ha fatto perno sulla ruota anteriore per ribaltarsi prima sul bauletto e sella e poi finendo a ruote all'aria e rotolando più volte).
*Ancora adesso ho timore che non mi vedano fermo e una volta vedendo che uno mi arrivava veloce da dietro in una stradina stretta dove eravamo tutti fermi per una coda, ho tirato giù il cavalletto e sono schizzato via dalla moto dandomela a gambe levate per paura che mi tamponasse.. invece si è fermato.
.... E' incredibile come l'inciviltà (anche l'omissione di soccorso) possano scuotere dentro malamente una persona e lasciare un segno indelebile.
Chiudo il mio post lunghissimo con questa frase, forse inutile ma che dovrebbe far riflettere l'automobilista: ho capito perchè non si è fermato, era senza assicurazione (dalle mie parti in 1 anno, dopo il mio incidente, hanno sequestrato centinaia e centinaia di auto in pochi mesi, tutte senza assicurazione e un sacco di scooter senza assicurazione)... bastava che si fermava, mi aiutava come gli avevo chiesto e mi faceva riparare la moto e non l'avrei denunciato. Ha preferito manco saldare il danno fatto, più comodo e meno dispendioso e poi si sa, siamo in Italia patria dei furbi che hanno pure la legge dalla loro parte (mesi fa leggevo di un'auto pirata che aveva ucciso una persona e che l'investitore era stato preso: aveva un precedente, aveva già investito e ucciso uno, ma per decorrenza dei termini l'avevano liberato..
Mi bastava incontrare un'automobilista coscienzioso e non un'animale a quattro ruote.
Si diceva che i Barbari erano incivili, ma secondo me oggi anche loro sarebbero a disagio con tutto quello che accade in generale.