Giorno 06 agosto 2006
Con
dei colleghi di lavoro e amici si organizza una passeggiata
domenicale senza fare troppo gli smanettoni.
Alla fine, anche
essendo solo in 3, si decide di andare ugualmente. Appuntamento alle
9.00 tutti ben attrezzati con tuta stivali e guanti.
Itinerario
da fare: Latina, Carpineto Romano, Colleferro, Artena, Pratoni del
vivaro, castelli romani, lago di Castel Gandolfo e poi rientro per il
pranzo ognuno per la sua strada. Per chi conosce le zone, sono strade
abbastanza tranquille, tranne il tratto che collega Latina a
Carpineto Romano.
Parto da casa per recarmi all'appuntamento
tutto intutato, ma dopo aver percorso circa 6/7 km decido di tornare
a casa per togliere la tuta e mettere solo il giubbotto e un paio di
jeans, con la tuta fà troppo caldo.
Mi vanno gli occhi sul
display della moto, sono le 8.40 e decido di continuare, rischio di
arrivare tardi.
Arrivo all' appuntamento e pensate un pò,
l' unico scemo ad essersi messo
la tuta sono io.
Domando
come mai non abbiano indossato la tuta, la risposta è ovvia
fà
troppo caldo. Si parte per il giro e subito ci spariamo delle belle
curvette sulla strada che collega Latina a Carpineto, ovviamente io
sono quello che ha osato un pelino di più visto che ero
quello
più protetto.
Arrivati a Carpineto ci fermiamo a una
fontanella. Non vi dico le mie condizioni all'interno della tuta,
praticamente stavo in ammollo, comunque ormai è andata, si
riparte in in direzione di Colleferro, ma a Colleferro io non ci
arriverò mai.
Per cause che ancora non sono riuscito a
stabilire, su di un tratto di strada dove l' asfalto è stato
rifatto ed è di ottima tenuta mentre piegavo leggermente
verso
sx, la parte anteriore della moto la sento andar via da sotto le
mani. Capisco che qualcosa non sta andando per il verso giusto, e mi
sto avvicinando troppo al suolo. Inizio a sentire le pedane che
toccano terra, a quel punto cerco di di fare l' ultimo tentativo per
ritirare su la moto, ma non mi riesce. Ormai sono quasi del tutto
sdraiato a terra e lascio la moto per evitare di farmi male, anche
perché sento la saponetta di sx che struscia per bene a
terra.
Da lì in poi c'è stata una interminabile
scivolata che sembrava non finire mai, con botte da tutte le parti
del corpo. Quando finalmente mi fermo capisco che sono finito sul
lato dx della carreggiata pieno di sassi.
Dalla mia posizione
vedo la moto a terra e per istinto cerco di alzarmi nonostante avessi
dolori da tutte le parti, solo che la gamba sx non risponde ai
comandi, mi rendo conto che qualcosa di grave è successo.
Nel
frattempo sono tornati indietro i miei amici e si ferma anche un po'
di gente per vedere se c'è bisogno di aiuto.
Cerco di
muovere la gamba con le mani ed è lì che inizio
ad
urlare dai dolori.
Mi dicono di stare calmo che l'ambulanza è
in arrivo, chiedo ai presenti che mi venga tolto il casco, ma
ovviamente nessuno lo fa. Alla fine non sopportando più il
casco per il caldo, me lo tolgo da solo . ERRORE
Per farla breve,
mi portano al pronto soccorso mi tagliano i pantaloni della tuta,
mentre la parte superiore riesco a toglierla (la tuta era del tipo
divisibile).
Ragazzi, nonostante avessi la tuta avevo un
avambraccio gonfio e nero, costole stampate sulla pelle a mo' di
tatuaggio fatto dall'interno e per averlo visto da uno specchio, la
schiena era un unica macchia nera dalla spalla fino alle cosce.
Da quest'incidente ci sono degli errori che sicuramente non
farò
più.
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Sul fatto di uscire in moto sempre protetti, ne ero già uno di quelli più che convinti, di sicuro non mi passerà più per la testa di togliere la tuta solo perché fa caldo, vi assicuro che se quel giorno non portavo la tuta, la frattura alla gamba era il minimo dei danni in confronto al resto.
Anche oggi sono uscito (in macchina) per fare una visita di controllo e ne ho visti tanti, troppi, che indossavano semplicemente jeans e magliettine.
Così non va bene, credetemi, anche se per piccoli spostamenti è opportuno proteggersi adeguatamente.
Non dico di indossare sempre la tuta, ma usare un abbigliamento con delle protezioni che garantiscano un poì di sicurezza anche per le semplici escoriazioni.
Nell'incidente ho buttato il casco, i guanti, gli stivali, e la tuta (anche se non veniva tagliata)
LA PELLE PER FORTUNA L' HO RIPORTATA A CASA
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2) Mai guidare la moto in modo rilassato. le insidie sono sempre in agguato, probabilmente una guida più attenta e meno rilassata lo avrebbe evitato
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Se l' incidente purtroppo è avvenuto, assolutamente non togliere il casco. aspettare l' arrivo dei soccorsi.
Sono stato rimproverato anche dal personale del 118. Meglio prima un controllo da parte di personale medico qualificato, togliere il casco può essere pericolosissimo.
Alla fine, anche se la moto è
da buttare, rimane sempre un oggetto che si può ricomprare,
certo dispiace, ma LA PELLE E' LA PELLE.
Io appena posso vi posto
qualche foto del missile ferito. per ovvi motivi non vi posso postare
le foto di casco tuta ecc. ecc. in quanto ho fatto in modo di non
farli arrivare neanche a casa.
Spero che il mio racconto non sia
stato troppo lungo e che questi miei piccoli consigli siano di aiuto
Un lamps a tutti