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Dal mare al Passo Giau... è un attimo!
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 25/09/2024 15:07
Premessa; questo racconto Real-Fantasy nasce da un episodio che mi è realmente successo e che riporto in modo ''romanzato''

Estate 2018, finalmente dopo tanto lavorare arriva Agosto e con lui le sue meritate e sognate ferie, 30 giorni di relax per potersi ricaricare.

In Famiglia da tempo si era deciso di passare le ferie al mare in un campeggio situato in un sotto bosco a poche centinaia di metri dal mare. Davvero fresco rispetto al caldo afoso della città.
Tranquilli che non vi sto a raccontare la solita vacanza al mare in Famiglia.
Al mare si sta bene, ma per me una settimana è anche troppo e se ci mettiamo in conto senza moto, davvero troppo!

Dopo aver comunicato a mia moglie e al resto della famiglia che avrei finito le ferie altrove e soprattutto in sella alla mia moto, prendo e torno a casa a prendere la moto che mi aspettava in garage. Per la cronaca moglie è famiglia non se la sono presa neanche troppo per la mia decisione, anche perché in fondo se l'aspettavano.
Mi restano circa 20 giorni, il mio BMW GS 1200 è pronto all'avventura e fresca di tagliando. La fortuna è dalla mia parte, Marco un mio amico, mi comunica che sta partendo da Roma con la moto sul furgone per raggiungere Treviso dove avrebbe trascorso qualche giorno di ferie. Colgo l'occasione al balzo e gli chiedo se c'è posto per un'altra moto... nessun problema! In questo modo mi risparmio tanti km che necessariamente avrei dovuto fare in autostrada, considerando anche il tempo a disposizione.

In men che non si dica sono già sotto casa sua e in testa mi sta balenando un'idea fissa... è se fosse la volta buona per mettere le ruote della mia moto su qualche bel passo delle Dolomiti? Ne parlo con Marco che conosce bene le Dolomiti e la mia idea prende forma. Marco che ringrazio pubblicamente si offre di ospitarmi finché non sarò pronto a proseguire il viaggio.



Il programma è il seguente; partenza da Treviso e si sale verso Cortina d'Ampezzo, su e giù per le Dolomiti per 3 giorni, dopodiché mi ritroverò con Marco a Treviso per caricare le moto sul furgone e fare rientro a Roma.
Non starò a dare indicazioni su percorsi da fare, dove dormire e mangiare poiché è passato un pò di tempo dalla mia esperienza in moto su e giù per le Dolomiti e molte cose saranno cambiate, piuttosto proverò a descrivere le emozioni che mi ha lasciato questa esperienza.

Una volta arrivati a Treviso, aiuto Marco a scaricare la sua Honda Africa Twin CRF 1000L ancora in rodaggio e il mio BMW GS, dopodiché ci sistemiamo presso la casa dei suoi. Una bella doccia per toglierci di dosso i km percorsi con il furgone, che la madre di Marco ci fa trovare la Torta Fregolotta un dolce tipico del Trevigiano, perfetta per fare merenda visto il fugace pranzo. Merenda molto gradita sia da me che da Marco. La sera vado a letto presto visto che la sveglia all'indomani è per le 6 di mattina. Preferisco alzarmi presto non tanto per i km che dovrò percorrere, circa 140/150 per arrivare in zona Cadore, ma perché non vedo l'ora di iniziare questa avventura. Non ho grossi programmi, dopo una bella colazione al bar (ho lasciato dormire Marco e la sua Famiglia), faccio il pieno e finalmente parto direzione Belluno o giù di lì.

Con il sole che iniziava a illuminare le cime delle montagne. La strada era perfetta, l’asfalto liscio e le curve sinuose che si snodavano tra i boschi e le valli. Ogni curva era una nuova scoperta, ogni rettilineo un’occasione per accelerare e sentire il vento sul viso. Con un'andatura tranquilla, mi godo la strada curva dopo curva e il bel panorama offerto dalle Dolomiti.



Per ora di pranzo arrivo a Borca di Cadore dove mi fermo in un piccola trattoria locale per il pranzo ed è qui che decido che la mia meta finale sarà il Passo Giau.



Dopo un ristoratore buon pranzo, la mia "fame" di macinare km non è placata e salgo di nuovo in sella puntando verso Passo Giau.
Mentre salivo verso il Passo Giau, il panorama si apriva sempre di più, rivelando le maestose vette delle Dolomiti. Arrivato in cima, a 2.236 metri di altitudine, fui accolto da una vista mozzafiato: le montagne si estendevano a perdita d’occhio, illuminate dalla luce dorata del sole. Dopo una breve pausa, riprendo il viaggio, scendendo verso Selva di Cadore. La discesa è altrettanto emozionante, con tornanti stretti e panorami che cambiano a ogni curva. Attraverso piccoli borghi di montagna, dove il tempo sembrava essersi fermato.



Trovo una piccola pensione molto accogliente dove potermi fermare per dormire.
Nei giorni seguenti, continuo a esplorare altre strade meno conosciute delle Dolomiti. Mi avventuro su strade bianche e secondarie, scoprendo angoli nascosti e paesaggi incantati. Ogni chilometro è un’avventura, ogni sosta un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo.



I giorni volgevano al termine ed era tempo di tornare da Marco a Treviso, nonchè da mia moglie che mi aspettava al mare. Avevo vissuto un’avventura indimenticabile, esplorando le meraviglie delle Dolomiti in moto.





Buona strada sempre Up
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