Yamaha FZ1 Vs Honda CBR 125 R - Maurizio Vs Andrea
Scritto da
Maurizio60 - Pubblicato 08/05/2024 17:07
Questo che state per leggere, è mi auguro che lo leggiate fino alla fine, è un racconto ''real-fantasy'' che nasce da un episodio che mi è realmente accaduto qualche decennio fa: quella volta che in cima al passo del Terminillo presi la paga da Andrea...
Il sole si stagliava contro il cielo azzurro, e il vento fresco accarezzava
il mio viso mentre percorrevo le curve tortuose del Passo del Terminillo. Io
(Maurizio) seduto in sella alla mia Yamaha FZ1, sentivo l’adrenalina pulsare
nelle vene. Era una di quelle giornate perfette per una cavalcata tra le
montagne, e il Terminillo era la nostra sfida.
Accanto a me, Andrea, il mio amico di lunga data, guidava la sua Honda CBR
125 R rossa. La sua moto sembrava un giocattolo accanto alla mia possente
Yamaha, ma Andrea aveva un sorriso sfacciato sul volto. Avevamo fatto una
scommessa: chi arrivava per primo in cima al passo avrebbe avuto la paga
dell’altro.
Le curve si facevano sempre più strette, e il vento gelido mi
penetrava attraverso la giacca di pelle. Ma non potevo rallentare. Andrea
era alle mie spalle, e sapevo che non avrebbe mollato facilmente. La strada
si faceva più ripida, e i tornanti sembravano non finire mai.
Ad un certo punto, mentre affrontavo una curva a gomito, vidi Andrea che mi
sorpassava. La sua Honda sfrecciò davanti a me, e lui mi
lanciò un’occhiata trionfante. Non potevo permetterglielo.
Accellerai, spingendo la mia Yamaha. Il motore ruggì, e sentii la
potenza sotto di me.
La cima del passo era ormai vicina. I miei occhi erano fissi sulla strada, e
il cuore mi batteva all’impazzata. Andrea era ancora davanti a me, ma non
potevo arrendermi. Con un ultimo sforzo, superai la sua Honda e raggiunsi la
vetta, mancava solo un'ultima curva, poche centinaia di metri, e per un
soffio Andrea arrivò prima di me!
Lì, in cima al Passo del Terminillo, con il vento che sibilava tra le
rocce e il panorama mozzafiato di montagne e valli, sapevo che Andrea mi
avrebbe preso in giro per molto tempo a venire. Andrea arrivò
stremato ma con un sorriso smagliante. Gli porsi la paga: una birra
analcolica ghiacciata.
Ridemmo, bevendo la birra e guardando il mondo dall’alto. Quella volta in
moto sarebbe rimasta impressa nei nostri ricordi per sempre. Due amici, due
moto, e una sfida epica sulle strade di montagna. E chissà, forse un
giorno avremmo ripetuto quella corsa, con nuove scommesse e nuove avventure
da vivere insieme.
Nota: tutte le immagini a corredo del racconto, le ho create appositamente
con un programma di IA
Buona strada sempre