Il Motociclista e il Cane Errante - Racconto di fantasia
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 18/03/2024 16:35
Questo che state per leggere, è mi auguro che lo leggiate fino alla fine, è un mio racconto di fantasia...
Non vuole avere nessuna pretesa "artistica", ma solo degli appunti
scritti di getto, seguendo un pensiero o meglio un sopra pensiero illogico e
di pura fantasia. Quella che segue è la storia di un Motociclista e
della sua vecchia Harley Davidson e l'incontro con un piccolo cane errante e
di una misteriosa Dama bianca... buona lettura.
Da poter leggere ai vostri nipotini :wink:
In una notte di luna piena, quando le stelle danzavano nel cielo come
brillanti farfalle, un motociclista solitario percorreva una strada
tortuosa. La sua moto, una vecchia Harley Davidson, ruggiva sotto di lui,
portandolo verso l’ignoto. Il vento gli scompigliava i capelli e il profumo
di benzina e cuoio riempiva i suoi sensi.
Il motociclista si chiamava Jack. Aveva occhi di ghiaccio e un passato
misterioso. Nessuno sapeva da dove venisse o dove stesse andando. Ma la sua
moto, quella era la sua compagna più fedele. Si chiamava “Luna Nera”
e aveva attraversato deserti, montagne e città decadenti insieme a
lui.
Un giorno, mentre attraversava una foresta fitta, Jack sentì un
debole guaito. Si fermò e spense il motore. Da un cespuglio
sbucò un piccolo cane randagio. Era sporco, affamato e tremante. I
suoi occhi erano grandi e tristi.
Jack si chinò e lo prese tra le braccia. “Ehi, piccolo amico,” disse,
“sembra che tu abbia bisogno di un posto caldo e un po’ di cibo.” Il cane
annuì, come se capisse ogni parola.
Da quel momento, il cane divenne il compagno di viaggio di Jack. Lo
chiamò “Fido”. Fido sedeva sulla sella di Luna Nera, il vento che gli
scompigliava il pelo. Era un cane coraggioso, sempre pronto a difendere il
suo motociclista da qualsiasi minaccia.
Jack e Fido attraversarono città fantasma, deserti infuocati e
montagne innevate. Ogni notte, si accampavano vicino al fuoco, condividendo
storie e segreti. Fido sembrava capire tutto ciò che Jack diceva,
anche quando le parole erano solo sussurri al vento.
Un giorno, mentre attraversavano una valle verde, Fido si fermò di
colpo. Alzò il muso e annusò l’aria. Jack seguì il suo
sguardo e vide una figura in lontananza. Era una donna vestita di bianco,
con lunghi capelli neri e occhi scintillanti come stelle.
La donna si avvicinò e sorrise. “Jack,” disse, “ho aspettato tanto
tempo di trovarti.” Jack rimase senza parole. Chi era questa donna? Come
sapeva il suo nome?
La donna si avvicinò a Fido e lo accarezzò. “Questo cane,”
disse, “è un guardiano degli spiriti. Ti ha guidato fino a me.”
Jack la guardò negli occhi. “Chi sei?” chiese.
La donna rise. “Sono la custode di questo mondo,” disse. “E tu, Jack, sei
destinato a compiere una grande impresa.”
E così, Jack, Fido e la donna vestita di bianco continuarono il loro
viaggio. La moto ruggì sotto di loro, mentre attraversavano confini
invisibili tra realtà e sogno. E in quella notte di luna piena, Jack
capì che il suo destino era intrecciato con quello di Fido e della
misteriosa donna.
E così, il motociclista, la sua moto e il cane errante continuarono a
percorrere strade senza fine, alla ricerca di avventure e segreti nascosti.
E forse, solo forse, avrebbero scoperto il significato della loro strana e
meravigliosa unione.
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Commento di: Sciaccaluga il 27-03-2024 11:13
Potrebbe essere la base per la sceneggiatura di un bel film italiano con i Valori di una volta, purtroppo persi nelle nebbie dei tempi di oggi, volgari e superficiali !