Ciao a tutti, sono un nuovo registrato ma sono anni che vi seguo (e che
mi avete dato qualche idea per giri e viaggi...)
Innanzitutto sono amico del grande Vida92, che delizia sempre tutti con i
racconti dei suoi viaggi, e di Alby, fido scudiero dal polso pesante.
Questo giro è stato organizzato già dal mercoledì, con
diverse opinioni in base a condizioni climatiche e chilometriche: a me
sarebbe piaciuto fare il Monferrato con tappa al mare, ad Alby invece andare
in Trentino mentre Vida era superpartes.
Convinto a fare questo giro di circa 500km, parto da casa mia con ritrovo
alle 8.45 al casello di Piacenza Sud, già benzinato e sistemato.
Il clima è ottimo, c'è un bel sole e la voglia di viaggiare
c'è!!!
Arrivano Vida e Alby coi loro mostri (rapportati alla mia modestissima
cb500x, che comunque mi porta in giro egregiamente) oltre ad altri tre amici
(di cui non ricordo i nomi) con mt07, Duke 1290 e Z800. E anche oggi
toccherà a me fare il chiudifila
Saluti di rito e via verso sud, SS9 (via Emilia) verso Pontenure,
Castell'Arquato e Vernasca. Gli altri hanno un altro passo, io dopo due
curve perdo già le distanze ma ne approfitto per gustarmi il panorama
mentre si sale verso il Passo Santa Donna (1000 mslm) passando prima da Bore
(con annessa pausa-discussione su ciclisti e su una Panda 1000 fire
parcheggiata lì vicino) poi da Bardi, già in provincia di
Parma.
Piccola pausa sul passo, con una vista molto bella (e un castello in
lontananza, il castello di Barbigarezza) e poi via giù, in discesa,
dove riesco a tenere il passo fino a Borgo val di Taro, sempre in provincia
di Parma). Una precisazione: le strade in questa parte d'Italia fanno
davvero schifo, tenute malissimo con avvallamenti e buche non segnalate.
Fortuna che avendo una crossover passo tranquillamente anche su sterrati e
avvallamenti improvvisi, ma roba da arresto per assessori e sindaci...
Torniamo a noi: da Borgo Val di Taro puntiamo decisi verso sud ed eccoci sul
Passo del Brattello, che ci da il benvenuto in Toscana. Piccolo spuntino, un
attimo di relax e il gruppo discute su orari, meteo e percorsi. Una parte
vorrebbe andare verso Firenze ( mentre io e Vida, i più
"vecchietti" del gruppo, decidiamo che è meglio accorciare il giro
dato l'orario (mezzogiorno spaccato) e le non bellissime previsioni per il
pomeriggio. Giù dal Brattello (carino ma nulla di che), tappa
pipì e benzina (per loro, io ho appena superato quota metà
serbatoio...) e via sulla SS62, che ci porterà, velocissimi,
sulla Cisa.
Velocissimi perché anche io, che non amo la velocità, sulla
Cisa divento più cazzuto e spremo tutti i 48cv e la ciclistica della
mia Cb.
Bella, bellissima, ottimo asfalto, praticamente deserta nella salita (a
parte qualche auto che allarga la traiettoria o i soliti idioti col
ginocchio a terra che si sentono VR o MM), con la piazzola piena di moto
(tra cui una coppia francese, lui Xt660 e lei z650, una miriade di GS,
qualche Ducati e due fantastiche KTM 990 Supermoto) ci rifocilliamo e diamo
sfogo all'ignoranza che ci accompagna sempre.
Ottima la torta di patate del bar, forse troppo pesante però per
farsi altri 250km
Allacciamo i caschi e via giù, ripercorrendola tutta al contrario
fino a Pontremoli e percorrendo sempre la SS62 fino ad Aulla, nel cuore
della Lunigiana. Da Aulla eccoci salire verso Parma con la SP74 Massese,
dove la stanchezza (e la torta di patate mannaggia) inizia a farsi sentire.
Licciana Nardi, Varano, Tavernelle, la strada sale e si trasforma in un
bellissimo toboga in mezzo al bosco, dove mi godo la coppia del bicilindrico
tutto in quarta (ovviamente sono l'ultimo del gruppo...) e nel casco entra
un buonissimo profumo di pigne e funghi. In lontananza le nuvole si fanno
molto minacciose, incazzate nere aggiungerei, così la sosta al lago
Paduli (bellissimo) dura solo il tempo di uno yogurt alla vaniglia che Vida
sbrana in qualche secondo (che schifo). Foto di rito al cartello del Passo
del Lagastrello (1200 mslm).
e soliti calcoli su
"quando pensi arriveremo a casa?" quando devo rabboccare anch'io, dopo
più di 330km si spegne la quinta tacca (su 6). Dentro 15€ e via,
stavolta veloci verso casa. Nel frattempo le nuvole incazzate si sono
trasformate in una "bella" pioggia rompipalle, che ci accompagna fino a
Pastorello, sulla SP665 che porta fino a Parma. Piccola sosta e ovviamente
smette di piovere, ma stavolta l'antiacqua lo tengo fino a casa
La SP665 ci fa attraversare tutti i paesini attorno a Parma fino a che non
ci immettiamo sulla SS9, la nostra Via Emilia. Ecco fino a Piacenza il tempo
tiene, una volta arrivati in riva al Po ecco scatenarsi il diluvio che ci
accompagnerà fino al garage di casa.
Giro molto bello, come sempre Vida è una garanzia
nell'organizzazione, con ottimi panorami e bellissime strade.
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Commento di: Vida92 il 23-05-2018 22:34
Finalmente ti sei registrato Riki! Hai descritto benissimo il giro, sembra un report preso da un giornale, davvero scritto bene... Le sensazioni, i pensieri, i profumi! Bravo bravo. Ora però sotto con altri km 😂
Commento di: Catherine il 07-06-2018 12:15
Ciao
Sono nuovo in questo forum
È davvero bello vederti qui
La tua pianificazione è straordinaria e grazie per aver condiviso le tue esperienze
Buona giornata