Bello leggerti.... bella la chiusa, davvero...
Quella voglia di staccarsi dal gruppo e rimanere solo con la moto... che diventa il tuo cavallo, un partner col quale hai un legame, un'affinità, una complicità, una compensazione, un completamento.... come sentire che solo insieme si può andare da qualche parte, anzi...che si può andare quasi dovunque. A volte parcheggiarla e muoversi a piedi sembra quasi di farle un torto.
E allora lampeggio, o alzo la mano sinistra, o allungo la gamba per salutarti, perchè so che anche tu, sconosciuto che incontro o che affianco, provi queste sensazioni, che voli sul mondo toccandolo per pochi centimetri quadrati. Non importa se hai pochi o tanti centimetri cubici, se hai il motore al sole o sotto tanta plastica... ma c'è qualcosa che ci fa riconoscere... Sarà la strada, il tempo, i vestiti, non so...ma riesco a riconoscerti anche in mezzo a tanti altri che in quel momento stanno usando due ruote per ben altri motivi.
Per me è iniziata con un Garelli Cross 50. Era di mio fratello, del 1969, ma era già il 1980...era passato un decennio... ma funzionava così, da mio fratello non prendevo solo i pantaloni e i cappotti. Fuori moda, pesante, fonte di derisione. Ma l'amavo, profondamente: mi ha fatto volare, mi ha allargato gli orizzonti. Si sputava sulle alette per vedere quanto era caldo il motore, si ascoltava la moto per capire quando era pronta a dare di più e, se sapevi farlo, la accarezzavi col gas e ti regalava gli 80 km/h al posto dei soliti 60 anche se con un timido 14/9 Dell'Orto. Provai ad ubriacarla con un 20/20 che gli faceva dare di matto, così rimisi il 14/9 per rispettarla.
Non importa cosa ho avuto sotto le chiappe, ho sempre instaurato un feeling, un rapporto, quasi un tacito patto con le mie due ruote. Gioie, dolori, mete fantastiche e un paio di cadute in 35 anni.
Ma mai noia.
Buona strada