Commento di: Doc_express
io pure mi sono strarotto i maroni del fatto che dovunque si vada vedo sempre qualcuno in moto che guida feroce (ne vedo anche in auto e con altri mezzi).
Per cui ci sarà pure anche il motociclista kamikaze (c'è....oohh se c'è) ma tanti automobilisti,furgonari,cammionari e ciclisti che guidano col di dietro. E' tanto difficile guidare in modo decente? Sono 300 mila km in moto che porto il didietro a casa senza avere porcate elettroniche ,sistemi per diversamente abili alla guida,abbigliamento tecnico o alta visibilità (suona meglio giallo piscio) .
Forse perchè guido in modo decente?
Commento di: Elr0ndK
Guidare in modo decente è sicuramente il primo fattore di sicurezza, ma non si può negare che alcune cose servano.
So come la pensi in merito, ho letto diversi tuoi commenti sul tema, ma io mi permetto di dissentire educatamente: se a qualcuno non servono, non significa che averli sia cosa sbagliata. Il problema è quando uno fa il cretino confidando negli aiuti elettronici o nella tenuta dell'abbigliamento, quello lo so, ma da qui a dire che non siano utili ce ne passa di acqua sotto i ponti...
Commento di: Frankfnc
se la metti cosi' devo dire che sei anche fortunato , come gran parte di noi.
Considera che l'incidente quando capita è anche dovuto a comportamenti di altri che ti possono coinvolgere.
Per cui anche se sei mandrake alla guida cio' non toglie che potresti essere coinvolto tuo malgrado in un infausto evento.
Commento di: Davieon
I ciclisti hanno poco da lamentare, il 99% di loro gira ignorando bellamente qualsiasi norma del codice; li vedi sui marciapiedi, che si buttano senza guardare perché "ci sono le strisce pedonali", formano gruppi a "gregge di pecore", percorrono i sensi unici in contromano e via dicendo... Sono fermamente convinti che il fatto di non avere un motore li metta nella medesima categoria dei pedoni, l'arroganza poi che hanno quando gli si fa notare che non è tutto dovuto a loro rasenta l'assurdo.
Sono anche io un fermone, prima di fare un sorpasso valuto sempre bene le distanze e sono il primo a dire che tanti, troppi, considerano la strada come una pista; questa cosa non va bene come non va bene che troppa gente arrivata a 40 anni decide di farsi la moto e salta in sella al primo millone o più che trova di proprio gradimento; sarà anche vero che la passione per le moto rispetto ad una volta costa di più ma se un tempo si partiva con una moto tranquilla per farsi la gavetta fino alla superbike un motivo ci sarà stato.
Commento di: Elr0ndK
Il problema dell'arroganza è largamente diffuso, purtroppo.
Non entro nel merito delle tue osservazioni perché esulano dallo scopo dell'articolo, ognuno è libero di vederla come preferisce.
Dico solo una cosa: per uno che valuta, io in strada ne vedo almeno 2 che se be frega di tutto e tutti, tanto sono sempre gli altri a doversi spostare (pensiero diffuso, ma che io non condivido per nulla).
Appunto, l'arroganza.
Commento di: BetaCheese
Ciao, ormai sono due mesi che guido la moto, ma in strada ne ho passato di tempo a scorrazzare in biciletta, e ogni volta che esci con le due ruote devi sempre stare attento a pericoli, macchine, pedoni e tutti gli imprevisti del caso. Ora che guido un mezzo a motore il rischio che si corre è ancora più alto, e vedo ragazzi della mia età (16-17 anni) che sorpassano a destra e a manca, non fanno stop, semafori, le frecce non le montano nemmeno, e schivano pedoni che attraversano manco fossero birilli, e poi impennano credendosi padroni della strada. Secondo me si dovrebbe fare in modo di avvertire queste persone dei pericoli che corrono e essere i primi a comportarsi bene, prima di guardare gli altri. Io credo di essere un fermone, ma sinceramente preferisco arrivare 10 minuti più tardi che fare tappa in ospedale, o in obitorio.
Commento di: Elr0ndK
Sono totalmente d'accordo. Oltretutto io, ma è una mia personale convinzione, non capisco nemmeno a che pro. Io se faccio una curva appena un filo più spedita non provo scariche di adrenalina ma di paura di cadere (motivo per cui da oltre un anno non mi aggrego a chiunque come facevo in precedenza, scelgo in base alle affinità di andatura).
Per cui, preferisco portare a casa la pellaccia intera o almeno provarci, sempre, perché se ti deve andare male non c'è prudenza che tenga... Solo io non voglio essere causa dei miei mali.
Commento di: fafele63
....sono d'accordissimo: la penso come te
Commento di: Kattivik
Una sola cosa non riesco a comprendere....... nella rete, nei forum ecc. sono tutti buonisti, diligenti e pieni di buoni propositi, sembra quasi che siano 2 o 3 i soliti scalmanati! Però l'industria e la pubblicità continua a "vivacizzare" e a produrre moto sempre più performanti e potenti anche tra le turistiche e se è vero che l'industria è lo specchio del mercato ne deduco che tanti, troppi e sicuramente i più non concordano con questo articolo. Ovviamente pure io!
Commento di: Elr0ndK
Ed è proprio questo uno dei motivi per cui la tendenza non verrà invertita...
Che molti non condividano mi stupisce ancora meno del dato, altrimenti ce ne sarebbero molti di più che vanno in giro con una certa disciplina.
Commento di: BetaCheese
Bhe, io dopo aver visto un ragazzo che per seguire gli amici non ha fatto un semaforo, e vedere moto distrutta e squarcio nello stinco fino all'osso, ci penso due volte prima di fare cavolate.
Poi potranno fare moto ultrapotenti, ma se chi guida non ha un minimo di testa, è inutile fare discorsi del genere.
Commento di: Elr0ndK
Sensibilizzare non sarebbe tempo perso se gli interlocutori fossero interessati, ma quando parlo di queste cose di persona sento sempre il deserto...
E non è buonismo, ma semplicemente un mio modo di vivere la moto, se mi aggrego a gruppi non è un caso se mi metto sempre dietro e spesso sono tra quelli che vengono aspettati...
Commento di: aleksjboss
Carissimo Elr0, non si deve fare nulla. La vita è una selezione naturale.
Personalmente la moto (o meglio, il modo di utilizzarla) mi si è trasformata parecchio dagli albori: in strada preferisco il turismo a lungo raggio, godendo di quello che mi circonda.
Ok, se ci sono delle curve e meritano 5 minuti di "pieghe" non mi tiro indietro, ma come ti dicevo è una selezione naturale (e capisci a me).
Le sparate (quelle vere!) le dedico alla pista, dove SI che ci si diverte.
Poi chiaro: fai del sano ed equilibrato turismo ed uno Scania ti centra. Quella non è selezione naturale ma destino. Non ci puoi fare nulla.
Commento di: Elr0ndK
Sul fato c'è poco da fare, quello che è importante è non "andarsela a cercare"...
So benissimo che tocco un nervo scoperto per molti, perché non è vista bene l'idea che correre come pazzi per strada (e non sono pochi quelli che lo fanno, basta mettersi sul balcone di casa mia la sera per sentire a quanto fanno girare i loro motori, giusto per fare un esempio) è esattamente questo.
Chi pratica sport estremi è consapevole del filo più o meno sottile che separa un successo da un disastro epico, ma lo stesso non succede per molti di quelli che vanno in strada con qualsiasi mezzo (automobilisti compresi). La "sottile" differenza è che l'auto è ben protetta, la moto no e questo dovrebbe portare sia gli automobilisti, sia i motociclisti, sia i ciclisti a non fare come se si fosse da soli in strada. Nessuno escluso.
Oltretutto abbiamo girato spesso insieme, sai benissimo che il mio dire "andate tranquilli" non è buonismo o moralismo visto che sono anni che facciamo qualche giretto insieme e di solito io arrivo alle soste quando tu hai già avviato discussioni con gli altri
Commento di: tibbs
C'è da dire che, se la memoria non mi inganna, il 2014 è stato un anno particolarmente fresco e piovoso, l'esatto contrario del 2015. Credo che i km percorsi dai motociclisti siano stati parecchi meno, globalmente, e che la pioggia abbia tenuto a casa tanti aspiranti suicidi due anni fa. Occorrerebbe una serie storica per vedere meglio l'andamento. Peraltro, dopo anni di declino, l'anno scorso il mercato ha avuto una forte ripresa: tanti neofiti e tanta gente risalita in sella magari dopo lunghi fermi dovuti a cause economiche, ecc. Sono tutte ipotesi, s'intende, ed ogni morto è un morto di troppo, ma confrontare due annate a volte non inquadra bene la situazione.
Commento di: Elr0ndK
Beh, in parte condivido, ma in parte in una tendenza di costante diminuzione degli incidenti stradali da diversi anni a questa parte, anche se in moto mi pare di ricordare che la diminuzione è molto meno marcata rispetto al dato generale, un dato così tanto in controtendenza dovrebbe stupire.
Non per fare l'uccello del malaugurio, ma c'erano alcuni giorni, non pochi, lo scorso anno in cui ero FELICISSIMO di essere arrivato sano e salvo a casa... A volte per la paura di alcune manovre che subivo soprattutto quando alcuni mi superavano, abortivo il giro e tornavo a casa arrivando addirittura col fiatone per la paura e l'incidente scampato (e la cosa non mi vergogna affatto).
Ora, non ho un'esperienza decennale, quindi non sono abituato (e tra l'altro spero di non dovermici abituare MAI) a subire queste manovre, e sono consapevole che le sgommate sulle mutande al 50% è "colpa mia", ma se qualcuno in più della media uscisse con un po' di calma non mi farebbe affatto schifo.
Commento di: tibbs
Ciao, io volevo darti soltanto una ragione "statistica" dell'incremento anno su anno; per il resto non posso far altro che condividere quanto scrivi. Purtroppo c'è una generale "maleducazione stradale" non sufficientemente controllata e sanzionata (ma magari quando tocca a noi siamo i primi a fare le vittime) e per quanto esigere il rispetto da parte degli altri utenti della strada sia il minimo, spesso siamo noi (inteso come utenti delle due ruote) a comportarci come se fossimo eterni ed invulnerabili.
Anch'io mi considero un fermone ed anch'io non mi vergogno d'aver paura, in certi casi. So benissimo di essere assai vulnerabile (certe volte mi sento fin troppo esposto ai rischi) e preferisco andarmene da solo proprio perché nel gruppo c'è spesso e volentieri qualcuno con la tendenza a strafare e si finisce per andargli dietro. Personalmente ogni volta che salgo in moto il mio primo pensiero è quello di tornare a casa incolume e cerco di fare la mia parte perché questo succeda: ovviamente non basta ma, da qualche parte, occorre pure iniziare.
Commento di: Elr0ndK
La tua ultima frase sintetizza perfettamente il mio pensiero
Commento di: bognagol
Io non sono d'accordo, io sono più di un'altra filosofia, io non ti creo problemi, tu non li crei a me.
Quindi se c'è un limite a 50 non è detto che lo rispetti sempre, dipende dalla situazione, dal traffico e da altri fattori, cerco di non fare mai sorpassi azzardati, ma allo stesso modo se qualcuno occupa male la carreggiata, mi comporto di conseguenza.
Sono dell'idea che il problema non sia la velocità in senso assoluto, ma più che altro l'attenzione che si mette nel guidare, la reale capacità di capire i propri limiti e quelli del mezzo e quanto ci preoccupiamo di essere di intralcio agli altri o meno. In molti queste domande non se le fanno neanche, ci si focalizza su altro, ad esempio a chi dare la colpa.
Commento di: Elr0ndK
Perché giustamente la strada è terreno di vendetta. Se uno si comporta "male", ci comportiamo "male" di conseguenza e viceversa...
Se con la tua ultima frase ti riferisci a me, sei liberissimo di pensare quello che vuoi, lungi da me cercare l'ovazione popolare. Per quanto mi riguarda io in moto non guido in modo vendicativo, magari sbraito ma rimango nel mio perché tanto sono consapevole che in strada c'è una maleducazione ed un'arroganza dilaganti, unite ad un menefreghismo ai massimi storici.
E quando vieni superato da uno che arriva a velocità "palla di cannone" puoi essere dove vuoi, tanto lui ti DEVE superare indipendentemente dal metterti nei casini.
Infine, la velocità non è un male in senso assoluto, ma limiti e CdS non sono direttamente proporzionali a quanto uno crede di essere padrone del mezzo e delle situazioni, cosa nella quale, purtroppo, quasi nessuno difetta.
Commento di: bognagol
Forse mi sono spiegato male, quello che intendevo non è che la strada è terreno di vendetta, ma che la prima cosa che bisognerebbe fare è cercare di non intralciare gli altri per non creare problemi. Inoltre il mio era un discorso decisamente più generale, non era un "attacco " rivolto a te, semplicemente molte volte sento nominare la velocità come se fosse il male supremo, e la causa principale di tutto, quando il più delle volte non è la velocità in se, ma disattenzione e poca pradonanza del mezzo(qualunque mezzo).
DEtto questo que quando vieni superati da uno che va a "palla di cannone" la cosa più furba è non intralciarlo, stare da parte o quasi fermarti per evitarti problemi. Sai quante volte è capitato a me di rallentare fin quasi a fermarmi perchè dietro c'era qualcuno che mi era attacato al "culo", e non per dargli fastidio, ma per farlo passare. E capita molto più spesso quando sono in moto che quando sono in macchina.
Non ho invece capito la tua ultima afferamzione sui limiti di velocità e codice della strada
Commento di: BetaCheese
Se mettono limiti di velocità un motivo forse ci sarà, e la guida "occhio per occhio, dente per dente" è molto pericolosa in strada, contando anche che i motociclisti sono molto più esposti a danni.
Invece concordo pienamente all'esame di se stessi e del proprio mezzo, si guiderebbe molto meglio per strada con ognuno al proprio posto.
Commento di: bognagol
Ritengo che i limiti di velocità siano messi abbastanza a caso,senza una logica, e non per garantire sicurezza o simili. Anche se la scusa è questa, e basta pensare alla valtrebbia
inoltre IO non mi riferivo solo all'uso della moto, ma diqualunque mezzo di trasporto, soprattutto se sono in moto non farei mai nulla di pericoloso per la mia incolumità. Come ho scritto appena sopra la mia non era un'affermazione del tipo occhio per occhio, dente per dente, ma più del tipo vivi e lascia vivere senza creare problemi
Commento di: Elr0ndK
E' quello che faccio io, ma il problema è che per non creare problemi dovresti adattarti alla giungla, io preferisco essere un problema rispettando il più possibile le regole. Oltretutto, non mi sono mai fermato a questionare con nessuno, tanto sempre per la regola "adattarti alla giungla", non serve.
Tanto quanto non serve quando esci in gruppo e riporti a qualcuno che, quando si è insieme, certi comportamenti sarebbe meglio evitarli.
Commento di: bognagol
Beh non è vero che per non creare problemi dovresti adattarti alla giungla, se tutti seguissero questa regola i problemi diminuirebbero, Se vuoi andare piano, vai piano e agevoli i sorpassi, non hai nessuno che ti sta attaccato al sedere e rompe per passare, allo stesso modo, se uno vuole andare forte e si trova uno così, lo passa e va senza grossi problemi e seccature e siamo tutti più contenti.
non ho ben capito invece perchè non ti lamenti dei comportamenti che hanno i tuoi amici quando uscite in gruppo????
Commento di: Elr0ndK
Ogni volta che qualcuno fa qualcosa di azzardato e siamo nello stesso gruppo lo dico, sia esso amico o no; anzi, più li conosco bene e più lo dico con convinzione.
Proprio per evitare di fare il "guastafeste" ormai evito di aggregarmi a gruppi dei quali non conosco le intenzioni, sarà pur limitante ma piuttosto che sentirmi di peso evito.
Detto questo, se uno vuole superare è liberissimo di farlo; quello che non va bene è quando ti arrivano a fiamma nel posteriore e non ti danno nemmeno il tempo di capire che stanno arrivando che ti fanno il pelo... Questo è pericolosissimo, perché uno può trovarsi leggermente impreparato e causare un disastro... Per quanto mi riguarda, nelle strade che non conosco, ormai mi incollo sul limite di carreggiata a destra e tengo quasi più gli occhi sugli specchietti che sulla strada perché mi sono trovato troppo spesso e volentieri a dover fare manovre correttive per evitare i VR della domenica. E ti dirò di più, da un anno a questa parte faccio in modo di concentrare i km migliori al sabato (durante la settimana non ho possibilità di fare giri di piacere), visto che tendenzialmente c'è meno traffico della domenica. Meglio ancora se riesco ad andare in Svizzera.
Commento di: bognagol
Beh direi che ragioniamo in modo molto simile, per me il problema non è solo chi non agevola il sorpasso, ma anche chi lo fa da incosciente..
Commento di: Elr0ndK
In realtà, il problema è chi fa manovre sbagliate a prescindere dalla situazione: non va bene chi si piazza in corsia centrale in strade a 3 corsie anche con strada deserta, non va bene chi ostacola gli altri, non va bene chi sorpassa dando per scontato quello che fa il "sorpassato" e non va bene, etc.
Magari mi sono espresso male prima, ma secondo me sbaglia sia chi non agevola, sia chi fa sorpassi incoscienti.
Commento di: Elr0ndK
Mi è sfuggito un "e non va bene, "... Maledetta fretta di scrivere...
Commento di: Felix92
Hai perfettamente ragione,io cerco di guidare nei miei limiti anche perchè ho la patente della moto da quasi 2 anni,ogni tanto mi aggrego a qualche amico o gruppetto di amici ma rimango sempre l'ultimo della fila e sinceramente ho paura,nel senso che vado nei miei limiti godendomi questo beato giro il weekend,però aimè vedo auto,ciclisti,camion,furgoni ecc..che fanno cose impensabili,però vedo anche motociclisti che alcune volte bisognebbe arrestarli per quanto vanno forte, facendo sorpassi azzardati in curve cieche,quindi secondo me se uno vuole andare forte in moto và in pista,mentre se uno si vuole godere un giro in moto senza andare a manetta vai in strada e goditi la tua bambina a 2 ruote!!!
Commento di: Elr0ndK
Me la godo eccome, anche se vado a 30 km/h
Commento di: Kattivik
Riesco a goderne anche mentre la spingo per arrivare al benzinaio
Commento di: Elr0ndK
Io anche quando apro il garage... E non devo nemmeno uscirci
Commento di: fafele63
...condivido appieno
Commento di: biondob
Ho letto l'articolo e anche la maggior parte dei commenti.
Comincio con il dire che, secondo me, di gente che guida pericolosamente ce n'è in tutte le categorie, dal ciclista al camionista, passando per tutti i mezzi che stanno in mezzo.
Il problema principale tra tutti questi conduttori di mezzi è che chi guida pericolosamente non ne è cosciente, altrimenti non lo farebbe.
Sia nell' articolo che nella maggioranza dei commenti viene indicato come maggior responsabile dell'aumento delle morti su due ruote la velocità ed il modo di guidare di certi pseudo motociclisti che guidano come folli.
Non dico, di proposito, che guidano come in pista, o che scambiano la strada per la pista, perchè per andare forte in pista bisogna saper guidare, per andare forte in strada basta essere incoscienti.
Piccolo ot, tutti questi pseudo motociclisti incoscienti, se li porti veramente in pista non cavano un ragno dal buco.
Ora, premesso che, tutti noi facendo un giro per i passi nel fine settimana possiamo vedere qualche esemplare di questi incoscienti, dando un occhiata alle statistiche degli incidenti mortali su due ruote, chiunque può tranquillamente vedere che la maggior parte degli incidenti mortali su due ruote avviene in città.
Quindi mi domando, e domando a voi, se la maggior parte degli incidenti mortali su due ruote avviene in città, che relazione può esserci tra la città e chi guida come un pazzo per i passi di montagna?
Come ci si può non stupire dell'aumento delle morti su due ruote, perchè si vedono certi comportamenti da folli fuori dai centri abitati, quando il maggior numero di morti su due ruote avviene in città?
Questo articolo non vuole essere una difesa per chi guida in un modo che può solo essere condannato, voglio solo capire se, la maggior parte di noi ragiona per luoghi comuni o se c'è una base logica all'origine di certe affermazioni.
Commento di: Elr0ndK
Mi permetto di rispondere alla tua riflessione con una domanda: uno che va a velocità più bassa, come avviene in città, significa che è meno "ingarellato"?
Sui passi, secondo me, il rischio è strettamente legato alla velocità che diminuisce i tempi di reazione necessari ad evitare casini in presenza di imprevisti; in città, almeno per quello che ho visto in 6 anni che ho lavorato a Milano, la gente tanto su due quanto su quattro ruote sembra pensare che il proprio veicolo è incorporeo: slalom, passaggi a velocità folli in spazi stretti, accelerazioni per non perdere il semaforo verde o giallo... Ricordo ancora in zona Zara un tipo (50enne) che per svoltare in prossimità di un'incrocio ad alto scorrimento e, probabilmente con un eccesso di confidenza per passare prima di una macchina che arrivava a velocità "milanesi", è stato preso e la moto è partita a 60/70 metri dalla zona di impatto. E non a causa dello schianto ma per l'inerzia. Quindi piano non andava di sicuro ed anche se non aveva il 100% della colpa, di sicuro non è una vittima "innocente". Ed ha lasciato famiglia e figl.
Commento di: biondob
D'accordissimo che sui passi la velocità è responsabile di diversi incidenti che succedono su quel tipo di strade.
Ma questo tipo di incidenti contribuiscono all'aumento delle morti su due ruote in maniera molto minore di quello che fanno gli incidenti che si verificano in città.
Quindi nonostante siano da condannare, mi pare "non corretto" additare questi personaggi come i responsabili dell'aumento delle morti su due ruote.
Dovremmo, secondo me, andare a vedere chi sono, in maggior parte, questi personaggi che girano su due ruote in città.
In città, specie nelle grandi città, la maggior parte dei personaggi che girano su due ruote (di solito scooter) non sono motociclisti, ma persone che utilizzano le due ruote solamente come mezzo di trasporto, persone che hanno lasciato l'auto per le due ruote solo per problemi di traffico e/o parcheggio, gente che non si considera motociclista e che spesso non ha mai guidato due ruote prima.
Gente che probabilmente non ha le capacità di guida che normalmente ha un motociclista appassionato, e che si mette in situazioni rischiose, in cui un motociclista non si metterebbe, senza esserne cosciente.
Commento di: Elr0ndK
Non ho "additato" quelli che vanno sui passi di aumentare le morti, ho solo detto che in generale molti degli utenti su due ruote (non faccio distinzione tra amatori, appassionati, "due ruotisti casuali", cittadini, passiti etc...) non sembrano rendersi conto di cosa significhi pericolo oppure se ne fregano.
Se si conta il dato complessivo non si può sfuggire, se invece cerchiamo delle scappatoie o delle distinzioni per giustificare un sottinsieme io alzo le mani. Ma non ho mai apprezzato chi premette alle riflessioni: "sono un motociclista, ma uno stagionale non di quelli che prendono la moto solo col sole" e variazioni sul tema, secondo me gettano fumo negli occhi soltanto. Così come il distinguo tra chi va in montagna e chi va in città.
Ti faccio una controdomanda: tu dici che nel dato complessivo pesano più quelli che muoiono nel traffico cittadino, ma abbiamo dati, tanto per dire, su quale percentuale di morti/totale utenti ci sono tra città e passi? Cioè, se sui passi ci vanno 100 persone (numeri a caso, solo per spiegare meglio il punto della domanda) e ne muoiono 10, mentre in città ci vanno 1000 e muoiono 50, che conclusione si può trarre? È vero, si muore più spesso in città ma l'incidenza è molto più bassa.
La mia vuole essere solo una provocazione perché è chiaro dove vuoi portare la tua analisi (era chiaro già dalla conclusione del primo commento, ma adesso lo è al di fuori di ogni ragionevole dubbio), ma il tuo mi pare un ragionamento parziale.
Commento di: biondob
Forse non intendevi additarli, ma è quello che si capisce o almeno che io ho capito, leggendo il tuo articolo ed in particolare l'esempio degli incidenti che hai riportato, inoltre il consiglio di andare in pista se si vuole andare forte non credo fosse rivolto agli scalmanati che girano per il centro di milano.
Invece una distinzione bisogna farla, specie quando si dice che ci sono meno morti tra i giovani sotto i 30 e più morti tra quelli over e con questo dato si sostiene che questi over vantano una maggiore esperienza, questo sarebbe vero se si parlasse di motociclisti appassionati che guidano la moto da quando possono, ma se nel calderone si mettono tutti quelli che usano lo scooter in città al posto dell'utilitaria ecco che il livello dell'esperienza cala di brutto.
Poi, non so dove giri abitualmente, ma io non mi sento di affermare che "molti" degli utenti su due ruote guidano in modo sconsiderato e non si rendono conto del pericolo.
Si certo ne vedo, in città, sui passi, ma come vedo loro vedo anche ciclisti, automobilisti e camionisti che guidano in modo irresponsabile.
Io non intendo portare l'analisi da nessuna parte, ho solo detto che parlare dell'aumento delle morti su due ruote e darne la colpa a chi guida come un ossesso sui passi non è corretto visto che la maggior parte delle morti si verifica in città.
A mio avviso se non si vuole fare un ragionamento parziale come il tuo bisogna considerare tutti e non soltanto quelli a cui si consiglia la pista invece della strada.
Forse sono solo io ad aver capito così, ma se leggo i commenti al tuo articolo, ce ne sono moltissimi che parlano solo di chi va forte sui passi e non considerano assolutamente la città, dove avvengono il maggior numero di mori su due ruote.
Non ho dati da poter considerare l'incidenza della mori in rapporto ai frequentatori, ma anche utilizzando i tuoi numeri a caso, se si vogliono ridurre le morti bisogna intervenire con maggior rigore dove se ne verificano di più.
Se riduco del 10% quelle sui passi ne avrò tolta una, se riduco del 5% quelle in città ne avrò tolte 2,5.
Commento di: Elr0ndK
Non ho mai fatto distinguo, solo portato degli esempi. Il ragionamento ho sempre cercato di portarlo su una discussione generale.
E credo si intuisca anche dal tono degli altri che hanno voluto commentare che non hanno posto l'accento sulla questione passi/citta'.
Commento di: biondob
Allora si vede che ho letto male, ma sia nell'articolo, sia nella maggior parte dei commenti ho visto tantissimi "esempi" riguardanti gli scalmanati che girano fuori città, e quasi nessuno su quelli che girano per città.
Dal mio punto di vista, ma probabilmente sbaglio, un ragionamento su una discussione generale dovrebbe comprendere esempi e consigli riguardanti appunto la situazione in generale, e non solo una parte, per giunta quella che influisce meno sul quadro finale, della discussione.
Quindi, sempre dal mio punto di vista, accanto al "consiglio" di recarsi in pista rivolto a coloro che corrono sui passi, avrebbe dovuto esserci anche quello si svegliarsi 20 minuti prima a quelli che la mattina corrono lo slalom tra le auto.
Avrei fatto lo stesso ragionamento se tu avessi parlato solo degli irresponsabili che guidano in città.
Commento di: Elr0ndK
Chiarisco:
Il consiglio di andare in pista è anche per quelli che corrono in città.
Gli esempi, in quanto esempi, possono non coprire tutti i casi esistenti ma questo non implica una specifica accusa a quelli che vanno sui passi. Riporto solo gli esempi dei quali sono testimone, se frequentassi più spesso il traffico cittadino, riporterei anche quelli
Per quanto mi riguarda, la testa devono mettercela tutti, sia quelli che si svegliano 20 minuti dopo e fanno lo slalom, sia quelli che devono fare il tempo sui passi. Nessuno, e dico NESSUNO escluso.
Commento di: Elr0ndK
Io quello che non capisco e penso capirò mai è come si fa a non avere coscienza del pericolo così tanto da non riuscire a porsi freni.
E si pretende anche che vada bene a tutti.
Commento di: Il-Mastino
Sono giovane, attualmente neo-maggiorenne, quindi non posso vantare esperienza pluridecennale come alcuni veterani motociclisti, tuttavia volevo esprimere un parere a riguardo, soprattutto quando tu affermi (correttamente) come tutti attribuiscano la causa agli altri utenti. È un argomento che mi sta a cuore, perché posso parlare da motociclista (un anno e mezzo di esperienza), ma anche da ciclista amatoriale, oltre che passeggero di auto ( e tra poco da automobilista, per ora solo qualche guida ho fatto
). Spesso determinati utenti della strada non si rendono conto delle difficoltà che ogni diverso mezzo comporta: visibilità, instabilità, ingombro, ecc... andare in bici non è andare in moto, e nemmeno andare in auto. E con ognuno di questi mezzi ci vuole una prudenza diversa, pena farsi male o far male a qualcuno.
Ma si sa, si vede, c'è sempre qualcuno (anche a me è capitato) che in un momento di onnipotenza va un po' più del dovuto o fa manovre al limite della legge. Meritano discorso a parte quelli che però mettono visibilmente a rischio la propria e altrui incolumità con azioni al limite del sensato: sorpassi in curva senza visibilità, accelerate brucianti e velocità assurde in strade di montagna. E queste persone le ho viste e riconosciute, tra automobilisti, ciclisti, motociclisti. Capisco l'adrenalina, ma le scelleratezze no: e io appunto vivendo la strada da più punti di vista ho sempre un riguardo per tutti, e so a cosa stare attento. Se si rispettasse alla lettera il codice della strada, ci sarebbero moltissimi incidenti in meno. Perché anche quando la strada è vuota, chi lo dice che non passi all'improvviso un capriolo o un animale?
Il mio invito è uno solo: usare il buonsenso e la prudenza prima di tutto, rispettare il più possibile il codice, e pensare non due, QUINDICI volte se quello che si fa potrebbe essere altamente pericoloso per noi o per altri. E non dare per scontato che altri ti vedano o per loro sia semplice scansarti.
Ma uno ti dice: "in tanti anni non mi sono mai fatto niente"
Rispondo: "se ti fossi fatto qualcosa probabilmente ora non saresti qui a raccontarlo"
Commento di: Elr0ndK
Sottoscrivo ogni singola parola e simbolo di punteggiatura.
Io ormai, non so se l'ho già scritto ma ripeterlo non fa male, vado in strada pensando di andarmi a gettare in pasto ai serial killer, così facendo sono ultraprudente a scapito di dar fastidio a qualcuno. Quando in un altro post dicevo che o ti adatti oppure sei sicuramente un problema per molti mi riferisco ad episodi come questo, tanto per fare un esempio: qualche giorno fa in auto, mentre andavo a lavoro, mi stavo immettendo da una strada laterale in uno stradone con corsia normale e corsia riservata ai bus senza spartitraffico, ecco, dietro di me avevo una signora che mentre io mi stavo immettendo seguendo la direzione obbligata (ovvero non inserendomi dalla corsia dei bus, ma andando diretto nella corsia del traffico normale) era continuamente a far gesti con le braccia, fatto sta che quando mi immetto questa qui dà un colpo di clacson, si infila nella corsia dei bus, mi viene di fianco e con uno sguardo di fuoco mi manda a quel paese. Che vuoi fare con una così, che rappresenta ahimè, perfettamente la categoria degli utenti della strada (indipendentemente dal mezzo)? Io mi sono girato dall'altra parte senza darle la soddisfazione di risponderle.
La giungla detta regole che io non sono disposto a seguire: non lo facevo dalle mie parti e non lo faccio nemmeno adesso che per causa maggiore mi sono trasferito qui in Lombardia, io guido rispettando il più possibile le regole e gli altri utenti e mi indigno quando non ricevo un trattamento analogo.
Farò anche male a non questionare per strada, ma preferisco evitare discussioni a tempo perso con chi so già che non vuol sentire rimproveri e consigli (e non mi si dica che la gente, mediamente, è aperta a critiche... Sarebbe ridicolo...).
Riguardo le ultime due frasi, non posso che condividere. Ho discusso altre volte con Doc sull'argomento ma ci sta che lui abbia quell'opinione, legittima come la nostra; però sappi c'è gente molto più "estremista" di lui, gente che sostiene che bisogna togliere l'obbligo del casco e che ogni regola sulle protezioni sembra che venga pensata solo "perché la gente non sa guidare", la mia idea è che non è così e che un minimo di regolamento ci vuole, minimo che imponga qualcosa in più del solo casco, magari con una giusta campagna di sostegno alle spese che si affrontano almeno per l'acquisto del primo equipaggiamento (credo in Francia ci sia qualcosa del genere).
Buona strada!
Commento di: Ospite
Troppi CV su strada servono ben poco. Ti stupisci che gli over si schiantano ti sei chiesto il perchè? Non si sale in moto solo perchè ora te lo puoi permettere e poi ti fai il massimo della moto solo perchè ora lo puoi fare.Saper scegliere le moto un'altro capitolo.La moto ripeto deve essere essenziale non deve servire per fare prestazioni da uomo che non deve chiedere mai( senza poi quell'assistenza paurosa dietro meccanici che hanno i piloti ad es. nella Parigi-Dakar) oppure va di moda ma non asi capisce qual'è il davanti o il di dietro e sa fare tante cose che non servono,pure il caffè quando poi al bar lo fanno molto meglio .Ora tutti comprano moto di moda super accessoriate a prezzi esagerati e a volte con la sella del passeggero sulle stelle; io non porterei con me una zavorrina così, mai. E' come quando ti mettono sotto l'acqua al mare da bambino è lì che già si vede se sarai un buon nuotatore; andare in moto è la stessa storia si apprende presto e per vivere a lungo la soluzione è ridurre al minimo i rischi. Adesso abbassano le selle cambio sequenziale elettronica mappatura portare una moto oggi è facile saperla veramente guidare e gestire al meglio riduce i rischi non altro. I caschi le protezioni bene ma dovrebbero costare di meno molto di meno ed i caschi tolgono troppa visibilità facciamoli diversi ad un costo onesto. E le moto quando le rubano è perchè qualcuno compra i pezzi a prezzi bassi, o no! Il vero motociclista non compra i pezzi rubati che tra portano pure sfiga. Diventiamo dei veri motociclisti e ci saranno meno incidenti e.... sulle strade. Buon vento
Commento di: gatobrujo
Premetto che sono uno prudente, in auto e in moto. Motivi di buon senso e motivi anagrafici, che mi mettono di fronte ai miei limiti.
Mi rendo conto che per molti più giovani e audaci la mia andatura potrebbe aumentare, e per questo motivo mi superano spesso.
Non mi dà fastidio e non mi sento diminuito, perchè su strada non mi sento in gara con gli altri e cerco di privilegiare il piacere di una guida rilassata e senza tensioni.
Quello che mi dà fastidio è il fatto che in tanti mi si piazzano dietro a 1 metro di distanza. Qualche volta lo fanno per prepararsi a un sorpasso e lì sta bene; ma quando non si può sorpassare e quelli mi stanno attaccati dietro per chilometri, mi rendono nervoso perchè ho paura di venire tamponato per una fermata improvvisa. Così devo imediare rallentando un po' e teneno maggiore distanza da chi sta davanti; comportamento che peggiora la situazione, ovviamente.
Questo di tenere sempre la massima velocità possibile è un vizio frequente. E datevi una calmata, che il piacere della guida non è quello di andare al massimo, ma di godere della strada presa alla velocità giusta. C''è una velocità giusta in curva. Non è la massima possibile, rischiando di fare una dritta se si va troppo forte, e non è una velocità troppo bassa che "si cade giù". E' una valore intermedio che si impara a trovare istintivamente, quella in cui la moto pare fare da sè le curve. Non produce adrenalina, ma andando così si possono fare centinaia di km senza stancarsi.
Commento di: Elr0ndK
Condivido tutto
Infatti quando dicevo in risposta ad un altro commento che se ti comporti bene, siccome la quasi totalita' di chi sta in strada non rispetta quasi nessuna delle norme del CdS e nemmeno quelle del buon senso, diventi automaticamente un problema intendevo proprio questo...
Commento di: Quarantuno
L'articolo appena letto devo dire che rispecchia in pieno quello che tutti pensiamo e diciamo nei dialoghi con chi ci interpella sull'argomento moto, velocità, pericoli della strada ecc ecc. quasi sempre è colpa o causa di altri. mi allaccio a questo articolo ricordando, a me stesso e a voi tutti, la fortuna che ho avuto al momento di entrare nel magico mondo delle moto stradali conoscendo e frequentando motociclisti con un po', non troppo ma quanto basta, di sale in testa. ho cercato di apprendere le tecniche migliori e gli insegnamenti ricevuti allo scopo di mantenere sempre alta l'attenzione nelle guida, l'analisi di ogni aspetto prima, durante e dopo un giro in moto. si va bene controllare la moto e che tutto sia in ordine ma quando ci salgo sopra io sono ok? corpo e mente sono in contatto tra loro per farmi godere in pieno delle emozioni che cerco? ho imparato che uscire a tutti i costi in sella al mezzo che amo più di tutto anche se non è giornata può trasformarsi in una brutta giornata. magari sbaglio ma ascoltando in generale i discorsi si alcuni o peggio ancora a vederli come sono ridotti, in particolare la fascia 25-35 anni post venerdì, penso a come facciano a guidare e scorrazzare come matti su strade piene di pericoli e purtroppo ridotte a colabrodo in particolare nel periodo di apertura stagione. quell'apertura di stagione che dopo la pausa invernale risveglia quei pruriti tenuti sotto coperta per un po di tempo! come diceva quel personaggio famoso:
prima di andare in moto.....meditate gente....meditate e meditate ancora.
ciao a tutti i bikers.
#41
Commento di: Elr0ndK
Condivido praticamente tutto il tuo ragionamento, solo su una cosa non mi trova d'accordo: quando dici che tutti bene o male pensiamo che bisogna fare i "bravi".
Non tutti, anzi pochi per come la vedo io, hanno intenzioni "pacifiche" quando vanno in moto: non avete mai sentito gente che dice che moto come la Street Triple "non vanno un ca**o"? Oppure persone che a gente che ha moto sotto i 1000cc dicono: "vendila e prendi la 'grossa'"? L'hanno detto a me che ho il TnT 899 (ma se ci fosse stato il 675 come la Street per me sarebbe stato ancora meglio).
Commento di: nonecolpamia
hai detto quello che ripeto anch'io da parecchio.
Aggiungo qualche considerazione e un consiglio su come "migliorare" la situazione.
Io giro da un pezzo con molta gente del Tinga (e non) e ho visto svariate persone che "guidano cattivi".
POCHISSIMI di questi sono VERI fenomeni e guidano così perchè possono permetterselo.
LA MAGGIOR PARTE sono spericolati, il che significa che ogni volta rischiano. E rischiano la loro pelle e quella di qualcun altro.
Io dico che si può tentare di dargli una regolata a questa gente.
IL GRUPPO può farlo. Se esci in gruppo con il tizio che ti tira la staccata, ti si attacca al culo e ti "svernicia" o che taglia le curve cieche per piegare quei due centimetri in più io dico che sono i suoi amici che possono (e dovrebbero) mettergli un freno.
Alla prima sosta gli fai un cazziatone e se lo rifà, peggio.
Il messaggio che, secondo me, dovrebbe passare è: "se sei figo e non rischi la pelle di nessuno, bene... MA SE METTI IN PERICOLO ME O QUALCHE ALTRO, io ti prendo a pedate!"
Quindi... ben vengano quelle due-tre curve raccordate per bene "a chiudere le gomme" ma il sorpasso in curva o l'uscita scomposta dalla curva cieca te le risparmi!
Infine, molto vero quello che si diceva sulla distinzione tra "città" e "passi di montagna".
Io abitavo a Roma e sul Raccordo Anulare e sulla Cristoforo Colombo "ho visto cose che voi umani"...
Commento di: Elr0ndK
Il problema è quando il gruppo è "tollerante", personalmente quando trovo gruppi che tollerano questi comportamenti non mi ci aggrego e stop.
Non posso cambiare la testa della gente, ma posso scegliere di andare con quelli che la pensano come me
Commento di: Quarantuno
l'ultima riga che ho letto è una frase bellissima. concordo.
Commento di: Frankfnc
Ritornando sul "pezzo", ovvero la statistica che ha suscitato queste considerazioni, penso che l'aumento sia da imputare a diversi fattori.
Autisti (generico) indisciplinati, incoscienti ci sono sempre stati, per cui con l'aumento dei centauri di questo ultimo periodo è ovvio che vi sono "incontri" di queste due categorie che accrescono le statistiche.
Considerate che ai normali "autisti" indisciplinati/incoscienti ultimamente si è aggiunta anche quella percentuale di persone che non guida, ma in realta' "telefona" o "naviga" e solo come attività collaterale presta ogni tanto attenzione al veicolo su cui è sopra.
Per cui aggiungete ai soliti autisti indisciplinati/incoscienti anche una grossa percentuale di chi naviga e telefona e la percentuale di "incontri/scontri" tra categorie contribuisce ad aumentare l'infausta statistica.
In ultimo e non per ultimo, aggiungete quella grossa fascia di pseudo-centauri che costretti per i piu' disparati motivi ad utilizzare il mezzo a due ruote per lavoro, economia etc... ma che (alcuni di questi sia ben chiaro) non hanno nulla a che vedere con i veri bikers, risultando degli inconsapevoli, pericolosi, incoscienti...allora aumentano considerevolemente i numeri che alimentano queste statistiche.
Fermo restando che vi sono anche bikers privi di intelletto, ovvio, ma che a mio avviso erano gia parte delle statistiche, per cui credo che l'aumento di queste ultime sia imputabile alle considerazioni fatte.
Commento di: Elr0ndK
Beh, sicuramente sono diversi i fattori, pero' mi pare che si punti l'indice praticamente sempre contro gli autisti...
E secondo me e' un errore, perche' non puo' essere sempre colpa loro, per quanto mi riguarda, l'ho detto altre volte, quando mi sono fatto male (fortunatamente solo una volta) oppure ho rischiato, nella quasi totalita' dei casi era qualcosa innescato oppure intercorso da/con altri "conduttori di moto". Alle volte per colpa mia perche' ho fatto l'errore di dare per scontato qualcosa, altre volte per manovre da bruciar loro la patente.
Commento di: Frankfnc
Veramente se rileggi bene, ho puntato il dito su tutte le categorie, ovvero sugli "indisciplinati" di tutte le categorie,
focalizzandomi soprattutto sui motivi dell'aumento delle statistiche dovuto ad "usi" e "costumi" ;)
Forse ho dimenticato solo i ciclisti, ma con "autitsti" intendevo i CONDUTTORI di qualsivoglia mezzo di locomozione.
;)
Commento di: Frankfnc
P.S. ricordati sempre che la tua (come la mia) rispettabilissima opinione ed esperienza, hanno nulla a che a vedere con le "statistiche" che sono gruppi di numeri.
Commento di: Elr0ndK
Quello si', ma infatti ho sottolineato lo scopo dell'articolo che vuole essere una personale riflessione su un dato.
In generale penso che sia strano che ci siano relativamente pochi incidenti in generale, visto come ci comportiamo in massa...
Ad ogni modo ho visto che hai tirato dentro piu' di una categoria, ma mi e' sembrato, fraintendendo, che puntassi maggiormente l'indice verso i conduttori di scatoletta con 4 ruote, pardon.
Riguardo le opinioni, sono consapevole che, in quanto tali, non sono verita' assolute
Commento di: Frankfnc
scherzi ? la critica era a tutto tondo
le esagerazioni o malcostuti non sono prerogativa di nessuno in particolare ma "patrimonio di tutti "
Commento di: ysavay
io sono un automobilista un motociclista e un ciclista....la maleducazione sulle strade non è appartenenza ad una categoria... ma dell'individuo.
una cosa che spesso non viene presa in considerazione sui ciclisti è che devono condividere la strada con mezzi che viaggiano a velocita che sono 3 volte quella di una bicicletta....quindi ostacolano rallentano infastidiscono.....ma non meno del comportamento di altri utenti....poi ci sono quelle persone che guidano come se stessero al supermercato col carrello....a prescindere da cosa conducono....ho più di 200.000km in bicicletta e posso raccontare episodi su ogni tipologia di conducenti da azzittire chiunque....quando si guida tutti hanno fretta tutti vogliono passare tutti devono dimostrare d'essere più bravi a conquistare il metro di strada.
Commento di: Elr0ndK
Esattamente.
Io devo dire che l'unico sottinsieme di utenti della strada con cui ho più di qualche problema è il "camionista autostradale"...
Non capirò mai perché occupino la corsia di sorpasso per superare un camion che va a 90km/h mentre loro vanno a 95km/h (e dovrebbero andare ad 80km/h, per inciso): la fase di sorpasso dura un'eternità, a volte si buttano a sinistra senza preavviso generando il caos, ed in generale causano un anomalo scorrimento del traffico... Lì faccio mea culpa, quando vedo cose del genere mi inalbero non poco "contro i camionisti"...
Commento di: Motorbikers
Cause degli aumenti degli incidenti mortali tra i motociclisiti:
- aumento di consumo di droghe e alcolici tra gli utenti della strada (bici, moto, macchine e camion indifferentemente)
- aumento del tasso di aggressività tra le persone e conseguente cambio dello stile di guida. L'irruenza (o la prepotenza se volete) ha preso il posto del vecchio fair play
- aumento della disaffezione delle persone alla propria vita
- aumento dell'over confidence tra gli utenti della strada (troppa sicurezza e spavalderia)
queste credo siano le cause principali
Commento di: Elr0ndK
Esattamente, sono tutte concause, per quello non mi stupisce che aumentino le morti...
Ma quello che mi stupisce è che nemmeno la consapevolezza della propria "debolezza", intendendo la minor protezione del mezzo, fa capire che è meglio una dose di bromuro alle scariche di adrenalina in strada...
Commento di: Motorbikers
- aumento della disaffezione delle persone alla propria vita
Commento di: Ospite
A mio parere nelle cause bisogna aggiungere che ci sono troppi mezzi circolanti sulle nostre strade a confronto di anni fa, specialmente al sabato e la domenica, (abito vicino zona lago di garda), quindi il sottoscritto per ovviare a questo estenuante traffico quando ho voglia di farmi un bel giro mi prendo un giorno di ferie infrasettimanale, "dato che posso".
Commento di: vins01-09-61
Ciao caro fratello di manubrio
Condivido quanto hai scritto nelle ultime righe ,purtroppo anch'io faccio parte della categoria di quelli che devono andare più piano ,come scusante ho che la domenica e il sabato ho andature turistiche mentre in settimana in mezzo al traffico siccome giro per lavoro la moto mi abbrevia i tempi .
Faccio circa 30.000 km all'anno adesso ho solo 2 moto un enduro stradale e un cbr 1000 ,in 5 anni ho avuto 9 incidenti contro auto e uno con uno scuter ,diverse fratture ,solo una volta avevo "torto" ma tutte le altre volte NON sarebbe successo se andavo più tranquillo .
Quest'anno sono stanco ho 55 anni e mi è passata la completamente la voglia di andare forte ,vedremo se servirà.
P.S. andavo anche in pista "da amatore"
Commento di: Elr0ndK
La velocita' e' quasi sempre la causa: accorcia i tempi di reazione necessari, quindi se tineni una velocita' giusta hai molto piu' tempo per evitare casini.
Sembra tanto ovvio ma molti lo trascurano consapevolmente o inconsapevolmente...
Il problema e' che molti non hanno nemmeno modo di ravvedersi come pare stia succedendo a te
Commento di: nikk46
Bisogna capire anche come succedono questi incidenti. Cioè la percentuale maggiore di incidenti mortali sono causati da terzi o dai motociclisti stessi andando come pazzi in strada...è sempre brutto parlare di queste cose ma purtroppo fanno parte della vita. A volte decidiamo noi se metterci in gioco mentre altre volte ci sono intrusi che decidono il nostro destino per un messaggio al cellulare mentre si guida...
Commento di: Elr0ndK
Il fato e' il fato, ma non si puo' trascurare quanto puoi ridurre le casualita' andando a velocita' normali.
Commento di: walsys
Vorrei riportarvi la mia spiacevole ma spero educativa esperienza: sono passati molti anni, era mattina in ritardo per il lavoro avrei dovuto togliere la moto far uscire la mia auto dal garage rimessare la moto e partire, per fare prima cavalco il mio Morini k2 (la mia prima moto) e parto. La fretta pero può costare molto cara (più di quanto saremmo disposti a pagare), il tragitto, pochi km e qualche incrocio, affrontato con l'imprudenza e l'incoscienza dei miei, allora, 23 anni mi porta ad evitare altri due veicoli, in due incroci diversi, probabilmente posseduti dalla mia stessa fretta, e ad impegnare un incrocio dove una vettura era ferma, probabilmente si stava mettendo a posto il rossetto, ma nello stesso momento in cui ruotavo la manetta del gas la vettura parte.... io decollo dalla sella perdendo una scarpa quella sx (sotto la pedalina) e dopo un volo di 20 - 25 metri atterro in piedi il destro si salva (riporta solo un ematoma estesosu tutta la superficie inferiore per l'impatto col terreno) il sinistro no; Frattura tibiotarsica con lussazione completa della caviglia. La lussazione forse si sarebbe potuta evitare se il portantino dell'ambulanza non mi avesse sollevato prendendomi per i piedi, escoriazioni su testa, braccia, gambe spalle.... Ma io sono un miracolato. Senza casco (allora non era obbligatorio) scarpette basse con le strip indossate senza aprirle, mani nude con cui o riparato la testa camicia e canottiera senza nessuna protezione. Sarebbe servito un abbigliamento tecnico senza dubbio, avrebbe ridotto la probabilità di collisione una velocità minore? Certamente. Ma sopratutto sarebbe stato necessario usare prudenza, quella che molti non conoscono e che altri dimenticano quando le circostanze provocano fretta. Sulla strada tutti commettono errori, la prudenza ci permette di far si che gli errori commessi da altri non ci arrechino danno o perlomeno ne riducano le probabilità di esserne vittime. In città ogni incrocio ogni veicolo ogni pedone, ogni animale può comportarsi in maniera imprevista, la velocità ridotta è essenziale, 50kmh sembrano pochi ma quando devi evitare un imprevisto possono essere troppi, nelle strade fuoriporta un animale selvatico puo attraversare improvviso e prima di poter tirare la leva del freno puo verificarsi l'impatto (a un amico un cinghiale, per fortuna ha distrutto solo l'auto). Prudenza vuol dire andare piano, RISPETTARE LE DISTANZE, rallentare agli incroci sempre, anche con la precedenza, partire al semaforo dopo aver accertato che non ci siano veicoli che passano col rosso ( si sembra strano ma su youtube si trovano filmati di gente che al verde conosce l'inferno) la nostra pelle e come quella degli altri : preziosissima ( ne abbiamo solo 1). Per concludere dopo 30 anni un amico mi ha prestato un XL600V e ora ho di nuovo una moto (ina). Ho tutto l'abbigliamento necessario e mi diverto come un ragazzino a cavalcare la mia versys per diletto. Non disdegno la velocità, ma non vi faccio ricorso, godo anche a 70 kmh in estraurbano mentre a 150 kmh ho la tensione a 100000 e il piacere diventa stress. La moto deve essere piacere sempre precedenza non esclude prudenza. Con l'augurio di poter ancora essere qui a leggere e raccontare belle esperienze vissute in moto per inprossimi 30 anni, io a 80 penso avro smesso di cavalcarla, do un "in bocca al lupo" a tutti.😉
Commento di: Elr0ndK
Bellissimo commento, sottoscrivibile in ogni parola e segno di punteggiatura.
Hai avuto modo di "provare e poter raccontare", ma non tutti hanno questa fortuna; il problema e' che tu ora te ne rendi conto, ma molti cui capitano diversi incidenti di questo tipo fanno "fatica" a capire che bisogna adottare un certo comportamento in strada.
E la cosa che fa specie e' che quando dici una cosa talmente evidente da dover essere presa per assioma, sono piu' le reazioni tipo "moralista", "ipocrita" che non altro, come se chi va in moto e' automatico che va come un pazzo...
Buona strada, fratello.
Commento di: Elr0ndK
E poi inizia la stagione e sabato si sono sdraiati mille mila dueruotisti... Strano
Commento di: Vincent69
Vero ma vorrei aggiungere una considerazione sugli over: non basta comprare una moto perchè hai i soldi e non basterà mai la tecnologia se non sei un buon Rider. Le capacità di guida in Moto si acquisiscono con gli anni e più sei bravo meno rischi. Semplice..La Moto è gioia facciamo tutti in modo che sia sempre così Buona strada amici