C'è un raduno... che facciamo, andiamo ?
"Ragazzi, c'è il raduno a Mandello, che si fa?? Andiamo?"
"Non è un raduno ufficiale ma i ragazzi dei club che l'organizzano fanno sempre un bel lavoro, io andrei"
"...dai sentiamo chi viene".
Alla fine saremo in cinque o sei, io e il Gano ci diamo appuntamento in autogrill con gli altri direttamente al solito angolo del Lido, piazzeremo le tende a due metri del lago.
Arriva il giorno, inizi a caricare la moto, tenda, sacco a pelo, materassino, borsa.
Inizi a sentire quel qualcosa, quel qualcosa che ti sale da dentro, l'emozione che ti dà il sapere di rivedere gli amici, di condividere con loro questa esperienza fatta di incontri, di moto, cibo, birra e vino...
Metti in moto, tiri la frizione, un colpetto con la punta dello stivaletto alla leva, prima e via.
Il Gano che è partito la mattina e ha fatto 350/400 km arriva prima di te che ne devi fare si e no una cinquantina all'appuntamento, saluti e via altrimenti diventa buio e la tenda come la mettiamo in piedi?
Vai, vai e quando entri nelle gallerie di Lecco e ti ritrovi a sentire quel bel sottofondo di motori a V di 90° e del mono del NF del Gano, il tuo sorriso nel casco è ancora più ampio, più di gusto... e l'emozione sale.
Arriviamo giusto in tempo per piazzare le tende e per sentire qualche smoccolata del Max, sotto il tendone si mangia qualcosa, un bicchiere di rosso e via, ci buttiamo in mezzo alle moto, ovunque ti giri ci sono moto, moto nuove o d’epoca, alcune da rimaner a bocca aperta.
Dopo qualche chiacchierata e qualche bicchierino si va a nanna, oltre alla stanchezza della giornata c’è anche il sottofondo del lago ad aiutarci a prendere sonno.
L’arrivo di qualche moto ti dà la sveglia, esci dalla tenda, ti giri a dare un’occhiata e vedi che ne sono arrivate parecchie, dai un occhio al lago e vedi un tedesco che entra in acqua alle otto di mattina… ho freddo io per lui!
Senti un rumore familiare, ti giri e vedi due NF che arrivano e di colpo l’emozione ritorna a farsi sentire, il Giro e il Poly sono li’ e guarda caso sbuca anche l’Idrista, e allora si che è una gran festa… una grande emozione!
E pensare che li ho conosciuti per caso i Temerari, scrivendo sul Tingavert, il buon Gippy mi dice "vieni di là" e mi mette un link per farmi arrivare in loco, e lì scopro un mondo, un mondo di passione per le moto d’epoca e non, scopro dei grandi appassionati, gente che ha voglia di divertirsi e stare insieme, ci vuole poco a sentirsi amici.
Giò, detto “il presidente”, ha il grande merito di aver creato il nucleo e di cercar sempre di infoltirlo, ottimo organizzatore del “Raduno del Colle”, l’Idrista sempre ottimista (nonostante gli scatoloni), il Gano vero Temerario macina chilometri, il Vitto, ”mister Al”, un po’ genio e un po’ pazzia, Willy che mi fa impazzire con i suoi racconti, Fabry dalla battuta sagace e veloce, l’ing Mauro, tremendo, con l’accento marcato, per non parlare dell’eminenza grigia Alessandro, un pozzo di sapere su Guzzi d’epoca (socio honoris causa) , Girodan, “Giro”, generosità e disponibilità allo stato puro, massimo esperto dell’accoglienza del viandante e ultimo in ordine di apparizione il “piccolo” Poly, a lui ancora devo dare una definizione... per ora "il simpaticone col vocione" Andrea 64 gilerista affiliato per meriti di chilometraggio e per amor del "Gallo"… piacentino e non….
Un doveroso ringraziamento e omaggio va dato alla bella Castellana che ci ospita al B&B e le bariste che ci dissetano e a tutti i vari amici, che vorremmo prima o poi incontrare nella mitica piazzetta, Maba in primis
Lunga vita ai Temerari dell’Asfalto !
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