La Community Ting'Avert
Breve racconto di un lungo amore platonico
Scritto da Backtobike - Pubblicato 20/10/2015 16:38
Guzzista in pectore...

"Senectus incipit", scrisse Seneca, ad un certo punto.

Penso di trovarmi in quel punto. E' un punto in cui può capitare, così, come un flash, di sorprendersi di avere l'età che si ha. Quanto possa durare quel senso di sorpresa non si può sapere. E' un tempo, non necessariamente malinconico, in cui i progetti vengono superati dai ricordi. O quasi... Personalmente, oggi li vedo sopravvenire nel retrovisore in corsia di sorpasso. Ed ecco un sussulto, un senso forse velleitario di ribellione: mi prende la voglia di dare manetta... Ai progetti. E non solo.

Uno dei miei progetti è: "Io, quella bicilindrica a V di cui son stato platonicamente innamorato per una vita, ORA la voglio possedere". Prima che sia troppo tardi.

Come iniziò questa faccenda è una storia un po' singolare. E' la storia di un'assenza.
L'unica Moto Guzzi che ho avuto, in un passato ormai remoto, era ben altra da quella dei miei desideri: tranquilla e paciosa, la usavo per un mio pendolarismo "bagagliato". Si trattava del Nuovo Falcone civile, bianco e rosso. Ma era la mia prima moto "vera", acquistata appena compii i fatidici 18 anni. La prima moto, dopo il cinquantino Malanca elaborato Simonini (regalatomi da mio padre) sul quale, ancor più giovane, mi ero sentito una specie di Mike Hailwood al Tourist Trophy.

Certo, il animo giovane ambiva a qualcosa di più emozionante, che però non potevo permettermi. Quando qualche Guzzi, rara dalle mie parti, si fermava, mi fermavo anch'io. In timido silenzio sfioravo quei bicilindrici a V e sognavo, sognavo... Ancora oggi non so capire perché non avessi atteso i risparmi sufficienti per comprarmene uno.

Forse fu per una proposta di acquisto a cui non potei dire di no. Era la moto del mio idolo locale, Marco F., un satanasso che sulla moto volava come un angelo. Il suo destriero era un'Aermacchi Ala d'Oro 350, monocilindrico orizzontale da lui amplissimamante elaborato e riequipaggiato. La moto già all'epoca (siamo nel 1974) era un pò datata, ma dopo la sua cura... Ceriani davanti, Girling dietro, Dunlop a pera, due ceppi Fontana diametro forma di Parmigiano Reggiano, Tommaselli... Eppoi quel codino rosso, serbatoio in vetroresina con poggiamento, cupolino... Nessuno, giuro nessuno che riuscisse a starle dietro, sulle vicine strade di montagna. Nessuno.

Questo, quando la guidava lui. Con me, il "ranking" del glorioso "Macchi" scese di un bel pò. Tra l'altro, se non trovavo un pò di discesa mi trovavo a guidare in stato confusionale da apnea per un chilometro buono (e bisognava tenerla allegra): sì, perchè quel delinquente di Marco aveva tolto la pedivella del kick-starter e per avviare la belva me la dovevo spingere con tutto il suo rapporto di compressione e tanto di inforcata alla garibaldina per appesantire la ruota posteriore. Al terzo tentativo, scoppiava quella che i paesi vicini credevano essere la Terza Guerra Mondiale. Oggi, con uno scarico così, mi tradurrebbero senza processo al carcere militare di Guantanamo. Ma che botta ti dava!

La vendetti, forse per le troppe giapponesi che cominciavano a diffondersi ed a passarmi davanti. Mi resi conto, nel subcosciente, che era finita un'epoca. Mi votai così, per vent'anni, al motoalpinismo, nonchè, stabilmente, alle due ruote a motore endomuscolare. Le moto: Ossa [maiuscola] e Montesa, tante e tanto intensamente usate. Devo a loro qualche souvenir conservato dalle mie ossa [minuscola]. Ora non ho più motociclette, salvo la mia prima "Mick Andrews Replica", che conservo per ricordo mio e gradimento dei ragni della cantina.

"Ma che c'entra tutto questo con il Marchio dell'Aquila?"..., Potrebbe chiedersi chi legge. Beh... La risposta è già contenuta nel mio racconto: non ho mai smesso di essere innamorato di quella vecchia ragazza coi cilindri a V.

Come dire, parafrasando Marcel Proust: "Alla Ricerca della Guzzi Perduta".


Backtobike
 

Commenti degli Utenti (totali: 16)
Login/Crea Account



I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: Eikichi il 20-10-2015 20:57
Bello Piango
Commento di: Piecio_point il 20-10-2015 21:59
Il racconto del tuo amore mi ricorda quello di mio papà.
Era la fine degli anni 30, forse l'inizio dei 40;
una sera d'inverno vide una macchina fermarsi, la portiera si aprì e... si accese la luce interna: era una Lancia.
Da allora ha sempre sognato di comprare una Lancia,
ma prima non c'erano i soldi, poi non c'era un modello adatto alla famiglia... egli ultimi anni quasi non c'è più la Lancia.
Adesso, alla soglia dei 90 anni deve cambiare macchina...
e la vovlia di Lancia torna.
Vedremo come andrà a finire.

Un amore come il tuo si risolve in un solo modo:
comprando un Guzzi, altre soluzioni non ci sono.
Commento di: Backtobike il 20-10-2015 23:03
Piecio_point, ti ringrazio per l'attenzione. Con l'occasione, ho scoperto il tuo racconto, che ho letto.
Commento di: Backtobike il 20-10-2015 23:01
Grazie Eikichi, commento gratificante.
Commento di: bastiancontrario il 21-10-2015 16:57
Una Moto Guzzi è una moto di cui ci si innamora. L'aquila di Mandello ti entra nel cuore e non ne esce nonostante De Tomaso prima e il gruppo Piaggio ora facciano di tutto per distruggere il glorioso marchio...

In famiglia e tra gli amici di famiglia ci sono state varie storie di Guzzi, dallo Stornello del nonno, al Dingo del cugino (ereditato dal suo di nonno), all'ercolino dello zio e alle varie stradali con il motore a V di un carissimo amico di famiglia nonché mio padrino (che a metà anni 80 si stufò della scarsa affidabilità e passò a BMW). Tutto questo per dire che prima o poi una Moto Guzzi entrerà anche nel mio garage...
Commento di: Backtobike il 21-10-2015 18:59
Dunque, pensi che vi sia una predestinazione guzzista...
Per i miei gusti, sarebbe bello che la Casa producesse una cafè racer più convincente della V7II Racer attuale. Vorrei vedere una bella, seria citazione storica, con poca elettronica ed una cavalleria che colmi il "buco" che c'è fra la serie piccola e la serie grande. Ma son desideri personali, le loro ricerche di mercato sicuramente indirizzano altrove.
Commento di: Doc_express il 31-10-2015 07:08
moto guzzi ha fatto forse la migliore cruiser nostrana. Nata come 850 e poi evolutasi in quello che è diventata la california. Ci sono moto che varcano il tempo e che lasciano il segno dentro ciascuno di noi.
Manco a farlo apposta alcune girano ancora in zona. Una V35C passa spesso sotto le mie finestre. E che dire dei gloriosi mono che faceva la guzzi secoli fa...

Il falcone ha motorizzato un sacco di persone e sebbene alcune scelte meccaniche a me non piacessero andava discretamente bene. Tanto è vero che ne vedi parecchie ai raduni e girano come il primo giorno.

Addirittura peppone nei film di don camillo aveva una guzzi.

Al giorno d'oggi è difficile trovare una moto adatta a fare tutto. Moto e auto si sono specializzate e fanno solo cosa gli si è chiesto di fare.

Io ne ho guidata qualcuna. Ho guidato l'alce,una moto molto anziana ma che a parte le prestazioni povere che ha potrebbe portarti ovunque. Ho guidato il falcone militare,quando avevo i capelli corti e il baffo sulle spalline,ho guidato sia il nevada che il california (a carburatori ovvio) ma non ne ho mai posseduta una.

I cilindri laterali "si vedono troppo" .

Ma quando ne guidavo una,anche solo per provarla dopo una riparazione mi dirigevo verso una frazione sopra pinerolo,provavo le marce,verificavo i freni passando tra vecchie case secolari e alberi da 20 tonnellate. Su una strada asfaltata che aveva conosciuto tempi migliori.
E ascoltavo ....il totof totof del motore come un orologio che cammina all'indietro. Sono convinto che se la delorean è stata la macchina del tempo (anche se era solo un film) la guzzi può diventare la moto del tempo.

Per quanto riguarda i costruttori,bè TUTTI e ripeto TUTTI non producono mai cosa vogliamo noi. Difatti io per la mia prossima moto quando avrò i soldi per cambiarla mi turerò il naso e prenderò una 883R. Perchè nessun costruttore produce cosa mi serve realmente
Commento di: Backtobike il 31-10-2015 12:17
Bellissimo excursus, il tuo.
L'hai scritto, tra l'altro, la mattina presto...

Grazie del commento.
Commento di: Piecio_point il 11-11-2015 22:27
Proprio ieri sera mio papà: "forse dovrei prendermi una macchina più piccola, i miei amici si sono comprati una Yaris.
Anche la Lancia Y però..."
Commento di: Backtobike il 13-11-2015 20:10
Che sia la volta buona per tutti e due?

Quanto a me, se riuscirò a svincolarmi dai miei gravosi impegni famigliari, andrò all'EICMA ad appollaiarmi davanti allo stand Moto Guzzi.
Così, tanto per...
Commento di: Backtobike il 31-12-2015 09:27
Babbo Natale l'ha portata, la Lancia?
Auguri
Commento di: Piecio_point il 02-01-2016 09:24
No, niente Lancia; penso che arrivi in primavera quando farà il rinnovo della patente.
...e la tua ragazza con i cilindri V si sta avvicinando?
Commento di: Backtobike il 02-01-2016 19:04
Mah...! Babbo Natale mi ha detto che tra le polveri sottili e la mia crescente età dovrei pensare a qualcosa con qualche RV (Renna Vapore) in meno. Devo dire, però, che le slitte da vecchietto mi lasciano (parecchio) freddo.
Aspetterò anch'io la primavera, la mente sul Griso.
La storia continua...
Commento di: dgbest il 26-07-2016 14:50
Complimenti per il post.. Mi ha fatto vedere ad occhi aperti le cose che descrivevi 👏👏
Commento di: dgbest il 26-07-2016 14:57
Bellissimo articolo complimenti. È capitata anche a me la stessa cosa con una custom V65c .. Trasmissione a cardano. 650cc a V .. L'avevo fatta ricromare tutta. Avevo aperto un po le marmitte ( quando aprivo nelle strade del centro le vibrazioni facevano sempre scattare l allarme di qualche auto parcheggiata &#128516 Wink . Dopo qualche anno l ho venduta al doppio di quanto l avevo pagata. Ma ancora oggi mi sento pentito di questa scelta....
Commento di: Backtobike il 28-07-2016 08:14
Grazie per l'apprezzamento e la condivisione.
Ah, le Guzzi, le Guzzi, le Guzzi...