Commento di: Davide
A me sì, è capitato. Ho avuto periodi nella mia vita in cui non avevo più una grande voglia di andare in moto. Allora sai cosa ho fatto? L'ho lasciata in garage.
Penso infatti che il piacere della moto debba essere un piacere e se in qualche periodo non è un piacere, non va fatto per forza.
Infatti trascorsa qualche settimana / mese, la voglia è tornata più grande di prima, e con piacere sono tornato in sella. Ho imparato ad accettare questi periodi che penso facciano parte della vita
Commento di: fg
secondo me, può darsi che sia la passione che viene a mancare, nel caso ci si faccia questo tipo di domande. Ho diversi amici che hanno iniziato con questi "dubbi" ed hanno finito per relegare la moto ad un mezzo secondario da mandare in letargo tutto inverno e da utilizzare solo quando risulta più comodo.
Commento di: castoro
caro amico, ognuno ha dei momenti nei quali escono fuori i cattivi pensieri. E a te sono venuti proprio dopo un esperienza affaticante come guidare una moto sotto un diluvio. E' normale, non ti preoccupare, anche a me certe volte provo le stesse cose, quando lotto con copriscarpe, pantaloni idrorepellenti, visiera appannata e schizzi di pioggia che ti pungono gli occhi (o peggio ancora quando li hai dimenticati e ti inzuppi fino al midollo). Ma la moto è anche questo e i guerrieri della strada iniziano a giocare proprio quando il gioco si fa duro. Motociclista fino alla morte!
Commento di: TexW_HD
Grazie a tutti per le risposte ragazzi!
Per ora, ho preso 3 giorni di "ferie" in cui lascio la bimba in garage, complice un trasferimento di 3 giorni appunto, presso un'altra sede lavorativa. Vedremo...
Commento di: Hondacross95
Guarda, hai perfettamente ragione. La moto è scomoda, ti becchi l'acqua, il caldo, ti devi sempre mettere casco, guanti, giacca, ecc...
Poi è anche pericolosa, costosa da mantenere, ecc... Sta di fatto che per cause maggiori io sono 2 settimane che ho la moto parcheggiata in garage, e ho talmente tanta voglia di farmi un giro che nemmeno immagini!
Questa si chiama PASSIONE, e non c'è diluvio o automobilista che tenga: se voglio farmi un giro, me lo faccio.punto!
Che la passione se ne vada e se ne venga è una cosa possibile: stress, lavoro, la monotonia della vita quotidiana, tutto questo può rompere la "magia" dell'andare in moto.
E' possibile che la passione torni, magari più forte di prima, magari invece no.
Probabilmente è una questione di significato: cosa significava per te la moto un tempo? E cosa significa invece adesso?
LAMPS
Commento di: Claudio982
A me e' successo proprio l'anno scorso, un po' per colpa del matrimonio (paura di cadere rovindando cosi' il giorno piu' bello) un po' per colpa del meteo (ha piovuto tutta l'estate) ammetto che se la mattina vedo che piove vado al lavoro in macchina, morale della favola 2014 110 km percorsi. Questa primavera mi ero deciso di venderla, faccio le foto alla moto bella pulita per metterla su qualche sito e li......... inizio a pensare perche' privarmi della moto x 2700 euro.. non mi cambiano la vita, penso penso...cavoli comprata nuova trattata benissimo chissa' chi la comprera' sara capace di averne cura come me....penso penso fisso la moto e sentenza finale me la tengo...morale della storia in un mese ho gia' percorso 1100km la voglia e' aumentata a dismisura, e non mi separerei da lei x nulla al modo. Ovviamente tutto era amplificato dal pensiero "combattere con il pessimo stato delle nostre strade, con gli automobilisti che parlano al telefono o non usano le frecce, con quelli che gettano le sigarette ancora accese dal finestrino... "
Commento di: devargas
Si, è l'età, o meglio la quantità di tempo passato come motociclista. La verve dei primi anni, dove ci si voleva "divertire" dove la moto era conquista e strumento per provare sensazioni, è passato. Sei entrato in una sorta di routine, capita anche in un rapporto di coppia tra esseri umani sai?
Oramai la moto (visto che ci vai anche al lavoro) è sempre più uno strumento razionale che è giustificato finquando trova a sorreggerlo risposte razionali: evito il traffico, arrivo prima, d'estate è piacevole.
A questo punto o le risposte razionali te le fai bastare e la tieni, perchè, tra vantaggi e svantaggi, matematicamente dominano i vantaggi oppure...già...oppure.
Oppure ne estendi le applicazioni. Un grande viaggio con la moto e qualche amico (non intendo Capo Nord o simili) per esempio i Castelli della Loira, Il belgio, La Spagna, Oppure dicono molto bella per il motociclista la Croazia, dove, per esempio, si trova ospitalità tra la gente del luogo. Magari pianificando ben bene o portandoti volutamente la tenda.
La motocicletta è l'unico mezzo che ancora ti consente, con uno sforzo relativo, di sentire il viaggio e viverlo come un avventura (dal rischio calcolato). Essa parte dal momento in cui inizi a progettarla e condividerla con gli amici stabilendo itinerari e tappe, fin dopo la sua realizzazione, quando riordini materiale foto video per riassemblarlo e presentarlo o ripresentartelo.
Credimi è bello, ne vale la pena e sono momenti di estasi, problematiche ed anche piccoli patimenti che ti portano il ricordo ad una dimensione eroica e personale.
Se invece reputi inutile questo, la famiglia si pone come ostacolo, e poco credi nel piacere di un viaggio motociclistico che dirti? Ripiombiamo al punto iniziale: la routine, e chiedersi se conviene, alla fine, tenerla, oppure no.
Come tutti i divorzi che per monotonia finiscono anche questo sarà sofferto e triste, perchè credimi, con lei, andrà via una buona parte di te e della tua virile giovinezza!
Commento di: fil_rouge
La risposta è.... dipende
Se la mattina hai guardato le previsioni meteo, hai visto che forse avrebbe piovuto e te ne sei fregato... direi che è tutto ok
Lamps
Commento di: ZioPigTurbo
Probabilmente se si utilizza la moto per andare al lavoro, si finisce per odiarla.
mi immagino nel traffico delle 18 con il camion e lo scarico di nafta diretto
Commento di: fg
è l'esatto contrario: se utilizzi la moto come mezzo di trasporto quotidiano, non riuscirai mai più a tornare all'auto.
Con la macchina ti sentirai sempre costretto, ingabbiato e senza possibilità di fuggire. Devi seguire le altre pecore chiuse in scatole e in fila come te. Ed è frustrante, molto frustrante ed è li che capisci perchè chi utilizza l'auto è sempre nevrotico
Commento di: castoro
si certo meglio la macchina, con ore e ore di fila, ore per cercare parcheggio, soldi per pagarlo, soldi per pagare le multe, come no! Viva la macchina! Poi se vivi in un paesino di cento abitanti il discorso cambia...
Commento di: CBR_125R
Comprendo quello che scrivi...
Sono 8anni che vado in moto, a differenza tua solo per piacere.
Sarà che per lavoro faccio una media di 2000/2500km a settimana, sarà il traffico.... Sarà quel che sarà ma pure a me, a volte, mi vien da dire "perchè?"
Analizzo il problema e scopro che non è la moto il problema, il problema è dato dal mondo esterno: frenetico,crudele e menefreghista.
Un mondo che ti spreme finchè ne hai e poi ti butta, dove non ci si può/deve fidare di nessuno. Questo ti porta all'esaurimento ed all'apatia.
Sai come risolvo?
Mi "costringo" a prendere la moto, spengo il telefono e mi regalo un paio d'ore in qualche stradina nascosta.
Commento di: TexW_HD
Ciao ragazzi,
grazie per gli ultimi commenti ricevuti...
Come vi scrissi un paio di giorni fa, complice il lavoro per un po' sono stato lontano dalla mia bimba.
In questi tre giorni ho macinato parecchi km con l'auto. Traffico micidiale ma anche molta autostrada.
Ho giocato con il cruise control, i comandi al volante,il navigatore, lo streaming audio bluetooth... Più che un auto, ho guidato un elettrodomestico infarcito di simpaticissimi optional che mi ha portato dal punto A al punto B con un ottimo confort. Nulla da eccepire.
Stamattina però era di nuovo il "suo" turno. Vi racconto com'è andata.
Inizialmente, il mio approccio è stato molto distratto e distaccato... davvero troppo...tant'è che ho inserito la prima senza togliere il cavalletto.
Meno male che c'è la protezione contro guidatori indegni come me in questa occasione: la bimba si è spenta subito.
E' giusto: approccio sbagliato. Non importa da quanto tempo guidi: la moto esige sempre massima attenzione e rispetto. Scusa. Ripartiamo daccapo.
Primi metri: abituato al caldo in auto di questi tre giorni, stamattina quasi volevo uscire senza l'abituale giacca da moto e invece un po' di venticello fresco mattutino mi ha subito ricordato che con due ruote, le prospettive sono ben diverse. Senza contare poi la sicurezza.
Ci siamo... è in temperatura: alzo un po' il ritmo molto più di come sono abituato a fare durante il tragitto casa-lavoro.
Si dai... è divertente. Il suono allo scarico me lo ricordavo diverso...più educato, sicuramente! Finita la mezz'ora. Arrivati.
Bilancio? Bello è stato bello ma...non è più come prima. E' come se il "tradimento" dato dai miei dubbi e perchè , avesse lasciato una traccia: una sorta di macchia nel nostro rapporto che non è ancora sparita.
Forse è l'immagine che avevo di me stesso ad esser sbagliata: niente semper fidelis , insomma.
Ma in fondo non ha davvero importanza. Continuerò ad usare la moto, divertendomi più o meno e se e quando mi servirà una pausa, la prenderò....senza aspettare le trasferte aziendali.
Tutto bene dunque? No: per niente! Non so perchè ma un po' ci sono rimasto male. Niente di tragico: ci mancherebbe... sono altre le cose che contano ma tant'è... i fatti son questi.
Scusate lo sfogo ragazzi, buon week end!
Commento di: spybot
Ciao amico, a chi non è mai capitata una cosa del genere? Ma questo non significa abbandonare la moto. Fino a tre anni fa non possedevo nemmeno la moto ma un misero cinquantino che con tutto il rispetto devo dire mi ha tolto molte soddisfazioni, per il semplice fatto che avesse 2 ruote... mi facevo 20 km andata e 20 al ritorno per andare al lavoro con qualsiasi tempo... pioggia, neve, vento, non mi hanno mai fermato. Non che non possedessi un auto ma solo x il gusto di andarci. La mattina alle 05.20 scendevo in garage e anche se diluviava le chiavi dell'auto erano in casa... antipioggia e via. Mese di gennaio -5 gradi non fa niente si prende lo scooter anche se arrivi al lavoro che non riesci più a piegare le dita delle mani. Questa è la passione, la voglia di godere sempre delle 2 ruote, con qualsiasi condizione meteo. Ma certo non ti fermerà un diluvio. Forse ti farà pensare x il fatto che avevi un appuntamento. Ma non fermerà la tua passione. Rimpiango quei 40 km tra andata e ritorno, ora ho una moto e per andare al lavoro oggi faccio solo 1.5 km e per 1.5 km non prendo nemmemo la moto.
Godi fin che puoi.
Commento di: Doc_express
Se devo uscire quando diluvia sto a casa,o rimando l'uscita a dopo.
Con la moto ci vado anche al lavoro perchè è libertà. Giudizio personale ovvio
Commento di: Diablo_KnoT
Ritengo che restringere il campo della parola motociclista solo a quelli che "la uso SEMPRE, anche con neve pioggia e grandine, perchè io sono un vero motociclista" è limitativo e anche poco intelligente. La moto è un mezzo ed una passione ma quando diventa pericolo e problema (per condizioni avverse) allora meglio lasciare stare e prendere la macchina o altri mezzi.
Commento di: TexW_HD
Commento di: Erg60
Ciao, io, motociclista da sempre, con la moto da meno..
Da ragazzo sempre avuta la passione, ma mai la moto, sia per i genitori sia per la parte economica; andavo a scuola con un italjet 125 di un mio amico che non la usava..fantastico, senza casco e 16 anni!!
Poi con l'arrivo del primo lavoro, 1984, arriva a casa un TR1 Yamaha, bicilindrico, bellissima..........litigai con tutti, papa', mamma, sorella....(mia sorella mi disse:..ma vuoi ucciderti?).
Nel 1988 un'auto mi taglio' la strada, il TR1 distrutto e io me la cavai con 10 punti in un piede..niente di che..
Da allora la voglia di rimettermi in sella e' sempre stata presente nella mia testa, ma, complice il vile denaro questa voglia la calmai nel 2008 con uno scooter 250 e ricominciai a scoprire il bello e il brutto delle due ruote. Quanti giri, quanti profumi per strada.. quant'acqua, bellissimo.
Ma la moto, la moto e' un'altra cosa!!
2014 l'anno della riscossa, rimonto in sella ad una moto 1000ds Ducati e mi sembra di non essere stato 30 anni senza.
Tutto cio' per dire cosa, la moto e' una passione, solo ed esclusivamente passione; io non piu' ragazzo chiaramente guido in maniera diversa, molto piu' prudente che non certi amici che vedo sfrecciare in certe strade!! Pazzi !! La pioggia che quest'anno ho gia' preso, fa parte della passione per la moto cosi' come i rischi, che chiaramente si cerca di limitare al minimo, ma sono sempre in agguato; tutto cio' fa parte della stessa passione; quando arrivo in garage e la spengo dico: la vacanza e' finita, torniamo grandi, torniamo seri.
Buona strada VV
Commento di: Elr0ndK
Beh, TexW_HD, tu magari non lo avrai fatto, ma spesso si leggono commenti i interventi dove più o meno velatamente si fa passare il concetto che o sei un "duro", che esci sempre e comunque e soprattutto 12 mesi all'anno, oppure sei uno sfigato "occupastrade estivo"; anche in alcuni commenti al tuo articolo vi sono concetti di questo tipo, tra l'altro alcuni degli autori probabilmente ricorderanno gli scambi di opinioni col sottoscritto sulla questione.
Anche io reputo sbagliato dare etichette su queste basi, anzi addirittura lo trovo immaturo, un po' come quando, da bambini, uno arrivava con la maglia della nazionale e ci si beccava con frasi come "la mia è originale, la tua no", ma forse questa immaturità fa parte di questa passione che, in quanto irrazionale, spesso porta a comportamenti e giudizi che poco hanno a che vedere con la maturità in senso stretto.
Per me non esiste passione senza tolleranza e comprensione, quando una cosa ti piace e non ne faresti a meno per nulla al mondo, la tua passione cerchi di viverla e condividerla (non sto parlando di social network ed affini, sia chiaro), ogni momento è buono per tirarla fuori ed esternarla, sia praticandola quanto più si vuole/può, sia parlandone con altre persone.
Ho scritto PER ME all'inizio perché io la vivo così, è una mia personale opinione, ma sono consapevole dell'esistenza dei "lupi solitari" che coltivano le proprie passioni in solitaria e, anzi, le custodiscono gelosamente come un angolo personale ed intimo da non "far deturpare" attraverso il contatto col mondo. Per me non è così, ma penso che ognuno E' e DEVE ESSERE libero di viverla come può e non merita di sentirsi dire da altre persone se sia giusto o meno il proprio modo esprimere tale passione.
Detto questo chiudo la digressione e mi accingo a rispondere al tema principale in un altro commento
Commento di: Elr0ndK
La volubilità fa parte della natura umana, stai tranquillo, tutti quanti abbiamo alti e bassi relativamente alle nostre passioni.
Io posso portarti come esempio il basket: anni fa avevo molto più tempo libero e le distanze che percorrevo mediamente per qualsiasi spostamento erano davvero minime rispetto ad ora; in quel periodo, dato che la moto potevo solo sognarmela visto che la mia famiglia è sempre stata contraria e piuttosto che lasciarmi comprare una moto mi avrebbero legato sul divano per farmi passare la voglia, dicevo, in quel periodo andavo spessissimo in giro per campetti in strada a giocare con gli amici. Più andavo e più volevo andarci, non mi lasciavo sfuggire un'occasione, fosse anche solo per 15 minuti.
Poi, finiti gli studi e trovato il lavoro, è diventato tutto più complicato: avevo meno tempo ma ero sempre "a casa" e riuscivo a ritagliarmi lo spazio per coltivare la passione, meno di prima ma riuscivo ad andare mediamente 2 volte a settimana. La pacchia è finita quando, per questioni lavorative, ho dovuto abbandonare la mia terra cambiando radicalmente vita: prima a Roma dove praticamente non ho mai visto un campo da basket e poi, 1 anno dopo a Milano (vivo in Lombardia da 6 anni). Però quando mi sono trasferito a Milano ho avuto un periodo in cui, data la vicinanza con l'ufficio ed i ritmi di vita diversi rispetto a Roma ero riuscito a ritrovare un equilibrio ed andare nuovamente a giocare spesso e volentieri in diversi campetti. Adesso ho casa ad 80km dall'ufficio, per motivi puramente economici non ci vado in moto (perché spenderei quasi metà del mio stipendio in benzina per percorrere strade dritte, trafficate, spesso disastrate e sovente sotto il diluvio se non peggio), e praticamente sto fuori casa non meno di 13 ore al giorno, quindi avendo anche una famiglia "cui rendere conto" non riesco a trovare più molto tempo per il basket.
Però da quando ho dato modo alla mia passione per le due ruote di riaffiorare è un fiume in piena: cerco di andare quanto più possibile, e vedere quanti più posti possibile, l'unico limite è il tornare a casa in giornata, quindi organizzo gli itinerari in tal senso. Vado prevalentemente in compagnia di persone che vanno al mio passo, ovvero quello di uno che non sa e non vuole guidare per fare i riccioli sulle gomme ma che vuole prendersi il tempo di godersi la strada in primis, ma anche i posti che visita evitando, quanto più possibile, tutti i tipi di "pallostrada" esistenti (non solo le autostrade, anche le statali veloci). Infatti adoro girare il sabato quando le strade sono poco affollate e si riesce a girare senza eccessivi patemi d'animo causati da automobilisti indisciplinati, da motociclisti da sparo, da ciclisti aperti a ventaglio e quant'altro; però visto che oltre al sabato, posso girare anche la domenica, anche se con minor gusto. Praticamente in poco più di un mese (quest'anno ho avuto diversi impegni prima di maggio, tra cui 1 mese in Giappone) ho fatto metà dei km fatti l'anno scorso da Marzo a Novembre. Eppure non ne ho mai abbastanza, magari verrà anche a me il periodo in cui mi chiederò "ma chi me la fa fare?", però sono convinto che sarà passeggero e non durerà tanto, perché so di voler recuperare tutto il tempo che ho perso finora.
Lamps!
Commento di: BRZLPL
In momenti come questo fermo la moto per qualche giorno ma poi dico sempre : La moto è fatta per prendere acqua.......... e riprendo.
Commento di: MAUROX
Tenderei ad escludere che possa essere l’età, io vado in moto da 49 anni, comprendendo anche il periodo del cinquantino, (l’età non la dico ma si può ricavare facilmente
) attualmante ho una Versys 1000 ed una GSX ed al week end arrivo sempre in crisi di astinenza (purtroppo nei giorni feriali non posso che usare l’auto).
E non mi pesa minimamente utilizzare ogni volta tutto l’abbigliamanto tecnico che reputo indispensabile (casco, guanti, paraschiena, stivali, pantaloni tecnici, giaccone tecnico come abbigliamanto di base, nella stagione invernale vivendo al nord si aggiungono poi parecchi altri strati…) e che indosso sempre per qualsiasi tipo o lunghezza di giro che intendo fare.
Più banalmente può essere che semplicemente ti sia stancato, che la passione sia calata senza un perchè specifico, capita e non solo parlando di moto.
ciao
Commento di: prussianblue
Andare in moto è una cosa che si sente dentro, non c'è un perchè, io, dalla scuola alla pensione, sono andato in moto quotidianamente oltre ai viaggi e mi sento sereno così, l'auto la uso esclusivamente per andare a sciare perchè proprio non se ne può fare a meno altrimenti non girerei neanche la chiave d'accensione.
A te consiglio di ascoltarti dentro e valutare serenamente l'intima risposta che ti dai, comunque l'età non c'entra nulla.
Commento di: Blackmamba91
eh, ti capisco, ti capisco eccome...
a me la passione l'hanno inculcata, mio padre precisamente, la prima minimoto a 6 anni e li sempre a crescere.
io tocco la macchina solo se sono obbligato, a dire il vero me l'ha regalata mio papà quando l'ha cambiata perché io non l'ho mai voluta.
per me l'auto è una scatola di lamiera che si usa quando è fisicamente impossibile usare la moto e per me impossibile significa quando è rotta o quando ho più di un passeggero, l'acqua il vento e neppure la neve mi hanno mai fermato.
ogni giorno con qualsiasi condizione metereologica prendo la moto e vado al lavoro o a scuola, nel weekend prendo la moto vado in pista salgo su quell'altra e giro finché non finisco le gomme, risalgo sull'altra e torno a casa.
penso che senza moto la mia vita sarebbe vuota; io ci parlo (non scherzo), d'inverno la tiro in salotto davanti al camino, le chiedo scusa se sbaglio una curva...
l'anno scorso ero fuori una sera sulle stradine di montagna che mi portano a casa, -15 gradi e la neve ai bordi della strada, faccio un curvone e taac piglio in pieno un cervo adulto con un palco di corna che era alto come me.
li è stata una delle tante volte, se fossi stato sul mio bel fuoristrada con la mia bella barra anti-bufalo non mi sarei fatto niente.
però poi mi basta risalire in sella, sentire la voce della mia fedele compagna, l'adrenalina ad ogni curva e l'anteriore che si alza ogni volta che giro il polso.
a me viene spontaneo, l'auto è una scatola di latta con un motore la moto è una protesi ad alta potenza, un'estensione del proprio corpo; non c'è paragone.
se non percepisci più la superiorità dei vantaggi della moto rispetto ai vantaggi forse è opportuno che tu smetta per un po', se sei un centauro vero una mattina ti sveglierai con le palpitazioni e il polso che freme.
Lamps!
Commento di: Zunzumino
Carissimo
Capisco i tuoi sentimenti, e ti racconto la mia esperienza.
Vado in moto da 38 anni, e ho cambiato tante compagne a due ruote.
Un'infinità di 50ini, Guzzi 125 turismo 2t, Guzzi Monza 500, Gilera rx 200, Honda Bol d'or 900, Benelli 125 2t, Guzzi le mans, Yamaha XT 550, Yamaha virago 250, ed oggi Suzuki inazuma 250.
Ho anche lavorato due anni nel settore.
Anche io, tuttavia, ogni tanto vivo momenti di "stanchezza" nel prendere la moto. Addirittura penso di venderla!
Sai cosa faccio? Scendo in garage e mi metto a lustrarla, ingrassarla, oliarla. Controllo i liquidi, i serraggi, i cavi etc.
Poi la lascio li...e aspetto.
Per qualche giorno vago con la fantasia, e pian piano il desiderio di premere lo start e sentire borbottare il piccolo bicilindrico al minimo cresce.
Quindi, viene il momento giusto e cosi, senza un vero perchè, parto.
E non vorrei fermarmi più.
Ciao. Buona via!
Commento di: Caramon77
E' giusto che capiti. Se ci pensi prendere la moto e tuffarsi sotto un acquazzone, in condizioni di disagio e VERO pericolo è una cosa illogica. Quindi il cervello ti chiede : "perché?".
Io nel tragitto casa-lavoro, grazie alla moto o allo scooter recupero un ora e più ogni giorno. Questo è il mio motivo principe.
Non capisco i "semper fidelis". Non è che se vai in moto sei un uomo migliore. Fallo finché ti va, oltre sarebbe stupido. Mica è come la passione per gli scacchi, che ti fa solo perdere tempo, se non hai più lo stimolo. Qui ci si giocano le ossa ogni volta che si esce.
Per me un "motociclista" non è quello che usa il cambio. Per me è uno che va su un mezzo a due ruote in modo sicuro e civile e gode nel farlo. Niente altro. Se vedo in Raticosa uno con lo scooter che è salito da Bologna e se ne va a fare un giretto a Firenze, lo rispetto. Se vedo uno che tira fuori la moto solo quando c'è il sole, solo quando si sente tranquillo ad usarla, lo rispetto.
Ed io sono uno di quelli che "sempre ogni giorno, estate e inverno, acqua, lava, ecc..."...
Commento di: Elr0ndK
Il rispetto è merce rara e sicuramente un tale comportamento ti fa più che onore.
"Non è che se vai in moto sei un uomo migliore." -> Parole sante! Se ci fosse stato un "sempre e comunque" in mezzo sarebbe stato ancora più d'effetto.
Commento di: TexW_HD
Ciao ragazzi,
grazie a tutti per le risposte e....scusate il ritardo: nuova trasferta lavorativa
Non saprei da dove cominciare: avete scritto in tanti...vado un po' a braccio...
Ribadisco che le etichette non fanno per me: non mi interessa esser un motociclista nè qualunque altra cosa. Anzi: me ne frego altamente!
Per lo stesso motivo, ho un'Harley e al contrario di molti che conosco , non disdegno le altre moto...anzi.... mi piacciono un po' tutte.
Vi dirò: se sono "distanti" dalla mia moto, sono un motivo per provarle e scambiare opinioni/emozioni con chi le possiede.
Moto "vicine" alla mia? Uguale: scambio, test, condivi la modifica che ha fatto tizio, consiglia caio su quel problema comune e così via...
Passione per i motori da sempre! E non solo due ruote...
Uso la moto tutti i giorni perchè mi fa risparmiare tempo...a volte addirittura quantificato in un paio di ore tra A+R. Parecchi anni fa facevo lo stesso tragitto usando uno scooter ma è durato poco perchè era un efficientissimo elettrodomestico che funzionava egregiamente portandomi da A a B e viceversa e....stop!!! Non me ne vogliano coloro che adorano gli scooter: semplice opinione e gusto personale ma con la moto è (era
) un po' come andare in vacanza e non in ufficio...
Per lo stesso motivo, inventavo con mia moglie le scuse più assurde per andare a fare un giro in moto (dopo esserci appena sceso)o solo per scendere in garage e "vedere se il motore parte". Una volta sono dovuto andare a comprare i "botti" ma solo per finta perchè poi mi sono ritirato a casa senza. Era la sera del 31 dicembre e non riuscii a trovare altra scusa. Non fumo (niente scusa vado a comprare le sigarette, dunque), nè sono solito festeggiare con fuochi d'artificio ma in quel frangente non sapevo cosa inventare per andare a fare un giro in moto alle 22.... Potrei raccontarne tanti di episodi ma il succo della storia l'avete certamente ben compreso!
Scusate la logorroicità ma è per ribadire che da un po' non è più così.
Ultimamente sto usando la moto dal lunedì al venerdì per andare in ufficio e la tengo ferma nel week end!
Come molti hanno scritto, può esser una "fase". Non che non accetti i cambiamenti ma al di là di tutto, prima mi divertivo di più! Rivoglio quelle emozioni!
In trasferta, manco a farlo apposta ho fatto amicizia con un simpaticissimo ragazzo che possiede una R6 nuova di zecca e sono andato a farmi un giretto con la sua moto, apposta per mettermi alla prova. Mentre la guidavo pensavo solo ai punti sulla patente... gran bella moto comunque: un vero gioiellino!
Quest'è ragazzi.... forse devo ricomprarmi uno scooter e aspettare che la nube vada via.
Forse però c'è un'altra via: pensavo di organizzare un viaggetto in solitaria.
"Immagino di ritirarmi in un posto solitario per fare a me stesso il dono della solitudine, perché la solitudine è un tempo nel quale vedo le cose come sono" per dirla alla de Mello e chissà che non valga anche per me!
Commento di: Quarantuno
dopo aver letto le tue righe posso semplicemente dire che la tua è vera fedeltà al MOTOCICLISMO.
sono come te e la penso allo stesso modo. Moto, Moto e solo Moto. Bravo
Commento di: mosc1
A me capitò di avere questi pensieri otto anni fa e prima che me ne accorgessi avevo venduto la moto. Dopo qualche anno, dovetti cedere alla tentazione delle due ruote e presi uno scooter 500cc; poi uno più potente, poi un altro... Ed alla fine ho capito che cercavo di nuovo una moto. Allora l'ho ricomprata, lo stesso modello, ma mi sono ripromesso di non venderla più.
Penso che usare la moto per andare a lavoro sia quanto di più deleterio si possa fare su due ruote.
Commento di: TexW_HD
Ciao,
prima che avessi una moto, ero solito andare in scooter al lavoro.
Inutile cercare scuse: andarci in scooter era molto più comodo. E poi sullo scooter mi è capitato di caricarci di tutto un po'...
Andare in ufficio in moto invece, è più divertente. E poi, andando in moto, spesso il tragitto per arrivare in ufficio, a volte inspiegabilmente cambia .... assurdo, vero?
Mi spiace solo che così,usandola tutti i giorni, la moto "si consuma" ma questo è un altro discorso.....
Non ci vedi niente di deleterio in tutto questo
Commento di: Ospite
Il mio unico perchė.... La moto si bagna e appena arrivo asciugo pure Lei!B7