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Velocità massima ed inesperienza
Scritto da pinocaponord - Pubblicato 11/05/2015 09:08
Inizio col raccontarvi un aneddoto...

Qualche tempo da, tornato da una bella uscita, stavo mettendo il mio amato triciclo MP3 Piaggio in garage; il mio garage si trova all'interno di uno spiazzo privato chiuso al traffico utilizzato solitamente da ragazzini per giocare a pallone.

Al mio arrivo i ragazzini (11/12 anni in media) hanno temporaneamente abbandonato la palla e si sono avvicinati a me ed allo scooter; in quel momento uno di loro mi fa la fatidica domanda: quanto fa??

Ed io rispondo: 150 Km/h!!!!

Ho ancora in mente il senso di delusione che traspariva sui visi dei ragazzini dopo la mia risposta, tant'è che ancor oggi, a distanza di qualche anno, ricordo l'episodio e ci rifletto sopra!!!

Qualcuno, leggendo l'aneddoto dirà: che c'entra, dove vorrà arrivare?

E vengo al dunque!!!

I ragazzini non avevano, ovviamente data l'età, alcuna esperienza di moto/scooter ma avevano ben chiara in mente l'idea della velocità massima come metro di paragone da utilizzare per giudicare una moto; più la velocità massima è elevata... migliore è la moto!!!

Quest'idea la riscontro ancora in tanti motociclisti, specie neofiti e di giovane età!!

Ed allora, da vecchietto forse un po' rimbambito, voglio dire che la velocità massima di una moto non è un buon criterio per valutare la bontà della moto, ovviamente se parliamo di circolazione su strada.

Una moto dà emozioni non con la sua velocità massima ma con la prontezza nel salire di giri, con la sicurezza in piega, con la maneggevolezza nell'affrontare una serie di curve in rapida successione.

E questo lo si acquisisce con tempo e con i chilometri!!!

Spero che queste mie poche parole possano far riflettere qualcuno!!!
 

Commenti degli Utenti (totali: 13)
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Commento di: StefanoRossi il 11-05-2015 09:15
Credo che, come in altri ambiti, la velocità sia un metro di paragone molto "facile" per un neofita da gestire. Il termine velocità ce l'abbiamo sulla bocca tutti quanti, anche scesi dalle nostre amate 2 ruote.
Faccio l'insegnante di chitarra e spesso i ragazzini (ma spesso anche gli adulti!) alle prime armi tendono a considerare un chitarrista meglio di un altro per quanto corre. Era, tra l'altro, una mentalità piuttosto diffusa nel mio campo verso la fine degli anni 90 :)

Quello che mi propongo di fare io, nel mio lavoro, è di educare queste persone a guardare oltre e ad apprezzare anche altri aspetti.
E non credo che sulla moto ci sia poi tanta differenza Very Happy
Commento di: Elr0ndK il 11-05-2015 10:46
Concordo in toto, Pino.
Io sono un "non giovane" motociclista, mi considero motociclista perché è stata la passione a farmi fare la scelta di acquistare la moto e prendere la patente a 32 anni, quasi 3 anni fa, superando una serie di condizionamenti familiari che, gioco o forza, mi avevano instillato la convinzione che la moto fosse pericolosa in sé proprio per via delle velocità vertiginose che raggiunge in pochissimi secondi.
Tralasciando un excursus che non sarebbe a tema, la velocità massima è un tema che spesso, a sorpresa, viene usato come metro di giudizio anche da chi ha una discreta esperienza alle spalle, non solo da "ignoranti" (non inteso in senso offensivo, ma di pura e semplice non conoscenza dell'argomento)... Ogni tanto mi trovo a parlare con gente che cambia moto e quando gli chiedi perché ti dicono che la cambiano "perché ha poco allungo", perché "fa solo 200km/h" etc... Gente che poi viene fuori che non ve nemmeno in pista... Addirittura una volta ho letto di uno che chiedeva se il contakm aveva il fondoscala giusto perché gli segnava XXX km/h quando, in realtà la moto ne doveva fare di più, come da dati dichiarati della casa. Non sto qui nemmeno a dire che i XXX km/h erano stati raggiunti in strada.
Io tendo, forse sbagliando, a non giudicarli "fratelli di curve" ma semplici utilizzatori di un mezzo splendido che è nelle mani sbagliate; con loro ogni discorso emozionale, di godimento dovuto al semplice andare in moto, viene soppiantato dalla necessità di discutere su quanto forte si va in un determinato tratto, su quanti gradi di piega si fanno in una determinata curva etc.
Non mi dilungo oltre, ma secondo me questo non è "andare in moto", è semplicemente un'ennesima forma del concetto classico di "fare a gara a chi piscia più lontano". E capirai la mia grandissima delusione in particolare quando a fare questi discorsi è gente che magari ha iniziato ad andare in moto insieme a te...
Commento di: TommyTheBiker il 11-05-2015 11:32
Pienamente d'accordo con te! :)

Il punto è che quando si è ragazzini contano solo cavalli e velocità massima, se proprio va bene si guarda anche il tempo sullo 0-100 e quello sul quarto, ma niente più... a quell'età moto e scooter sono praticamente estensioni virtuali del pene, più il tuo mezzo va forte e più sei macho :asd:

Basti vedere le classiche garette di sparo tra scooter per rendersene conto: sono gare nelle quali obiettivamente non occorre la benché minima abilità di guida (devi solo ruotare una manopola e star lì, lo può fare anche una scimmia ammaestrata), in pratica vince chi ha più soldi da spendere per le modifiche... però il campioncino di turno viene idolatrato come "er più figo der bigonzo" (come dicevano negli anni '90) dalle ragazze e invidiatissimo dai ragazzi, neanche avesse vinto un titolo mondiale.

Poi col tempo impari che alla fine della fiera "rende" molto di più investire sulla ciclistica che non sul motore, che è inutile avere una velocità massima esagerata se poi il motore ci mette una vita a entrare in coppia, che puoi avere la moto più potente della kumpa ma se non sai piegare quando finisce il dritto ti sverniciano anche i 125, eccetera eccetera... ma devi arrivarci.

Fa tutto parte del normale processo di maturazione, tutti siamo stati ragazzini e sicuramente tutti almeno una volta nella vita abbiamo pensato "ma come, fa SOLO i tot km/h?", detto con *quel* tono che in pratica sottintende un bel "che catorcio" ASD Poi si cambia, si cresce di testa e si capisce che ci sono cose più importanti. Non biasimerei quei ragazzini insomma, sono ragazzini e si comportano come tali, lascia che la pensino come meglio credono perchè tanto anche se certe cose gliele spieghi spesso non le capiscono, non perché siano scemi ma perché sono concetti avulsi dalla loro mentalità.

Te lo dico per esperienza personale, perché per me quel periodo è praticamente l'altroieri, dato che anagraficamente io e quei piccoli calciatori che hai incontrato siamo separati da una dozzina d'anni o poco più. Se ripenso a quei tempi, a come era la mia mentalità e sopratutto a come guidavo, facendo un paragone con il me stesso di oggi, mi viene da sorridere... e un po' anche da pensare "certo che a volte ero proprio un cojone" ASD L'importante poi è migliorarsi!!!

Lamps!
Commento di: devargas il 11-05-2015 14:56
Un ragazzino non ha esperienza ne cultura, la sua ignoranza in materia propone, genericamente, quello che più comunemente si sente. Insomma, usa le sue prime nozioni per una prima valutazione.

Non immagino un bambino che non vada in estasi d'innanzi un fondoscala a 300, vuoi che sia auto che moto.

Inoltre è vero: la bontà generale dei componenti, lo studio del progetto e la tecnologia del motore, del telaio e delle gomme, sono un altra cosa su di una moto concepita per la pista (o comunque per andare a 300, che non, invece, a 150).

I bambini sono belli per la loro fresca irrazionalità, per desiderare l'indesiderabile senza riflettere sul razionale, sull'utilità, la sfruttabilità e la convenienza.

Tanto, vuoi che sia una Ferrari, o che sia il tuo scooter, non possono comunque permetterselo. Logico allora che tifino per la Ferrari, ti pare?
Commento di: tibbs il 11-05-2015 17:59
Anch'io da bambino guardavo i fondoscala dei contachilometri, perlopiù quelli delle auto, e mi destavano meraviglia certi numeri grandi (ed impossibili) dei cruscotti delle auto: certe utilitarie da 140 l'ora di massima avevano dei tachimetri da 220 l'ora...

Più grandicello guardavo le riviste di moto con occhi ingordi, neanche fossero state riviste pornografiche (e per certi versi lo erano): colpivano i soliti dati di sempre, i cv, la velocità massima, lo 0-100 (qualche rivista smise di metterlo per essere politicamente corretta e non contribuire alla corsa alla moto più veloce). E da ragazzi si discuteva sui pregi delle moto (rigorosamente 125) non già per la tenuta di strada, la frenata o altre doti dinamiche, ma per la velocità di punta di 3km/h superiore alla concorrente o per il decimo in meno sullo 0-100.

Adesso l'unica cifra che guardo è il prezzo di listino, che di norma basta a farmi passare l'eccitazione. :(

Scherzi a parte, come diceva Davergas, la "beata" ignoranza ci spinge ad usare i numeri per far confronti e sognare, e lo sanno quelli del marketing quando ti devono vendere un computer, una televisione od un cellulare, buttando numeri e sigle che riempiono la bocca (giga di disco, di ram, MEGAHerz, ***** e mazzi che se non interpretati correttamente sono buoni soli per prendere una qualche fregatura), per cui alla fine tutti abbiamo giocoforza le nostre ignoranze e non sempre cercare informazioni può dissipare i nostri dubbi (e già il cercare di farlo è un discreto indice di esperienza e maturità).

La moto poi trae fuori sempre il fanciullo che è in noi, se siamo sempre pronti a consigliare "la moto che fa battere il cuore", evidentemente arrivando a considerare secondarie non già le prestazioni, ma anche la sicurezza: chi se ne frega se la moto non frena, non curva... E' così, non sempre siamo razionali nelle nostre scelte.

Credo che sia giusto insegnare alle nuove generazioni (o ricordare alle vecchie) che la velocità massima, lo 0-100 son solo numeri, che l'emozione è un'altra e non sempre dipende dalla velocità o dall'accelerazione, tuttavia sono sempre parametri, tra gli altri, che ci permettono anche di scegliere un mezzo, in certi casi anche al contrario (mettendo, ad esempio, un limite alla potenza dei modelli che fan per noi); tuttavia forse è un po' troppo chiedere a dei ragazzi di ragionare altrimenti (per quanto pericoloso possa essere). Diciamo che sarebbe già tanto fossero consapevoli dei rischi che si corrono anche solo con un cinquantino.

Commento di: Doc_express il 15-05-2015 18:58
ritengo la "velocità massima" un concetto stupido,superato e parecchio idiota. Da piccolo alcuni della zona a ogni moto parcheggiata guardavano "il fondo scala" del contam giudicavano.
Come ho sempre detto e non mi stanco di dire "la velocità è un dio fasullo che vuole i suoi morti" .

E come i ragazzini ciascuno ha i propri criteri per scegliere una moto. A me dei freni racing non frega un tubo,le moto devono andare e non fermarsi. Una volta che il mezzo è omologato con una certa frenatura è perchè ha spazi di arresto a norma di legge (anche se sono di larga manica) e sta a me tenerli efficienti e nulla di più. A me per esempio importano solo ed esclusivamente robustezza,durata e capacità di carico. Difatti le due moto che ho non arrivano a 200 kmh se non messe insieme,hanno bassi costi di gestione e mi consentono di portare sui portapacchi la spesa per una settimana.

"velocità massima" era anche un film da falliti sulle corse clandestine con le auto che ovviamente non mi è piaciuto.

Ah dimenticato,su tutte le mie moto ho sempre accorciato i rapporti
Commento di: Domia il 18-05-2015 00:50
va beh ma che vor di, son bambini di 12anni pensano pure che Babbonatale esiste se per questo.....
Non si possono far discorsi sui bambini, diverso sarebbe se a dirlo fosse una di 30anni.
Commento di: pinocaponord il 27-05-2015 07:09
Son d'accordo con te sui bambini di 12 anni; il problema, però, è che certe discussioni sulla velocità massima li ho sentiti li sento anche da persone che proprio bambini non sono.
Ecco il perchè della mia riflessione!!!
Ormai s'è instaurata (o ci hanno instaurato i produttori motociclistici) la convinzione, specie nel motociclista inesperto, che con meno di 100 CV la moto non cammina (specie in 2), che non si può viaggiare, che non è divertente etc. etc..
E da qui la corsa generalizzata alle cilindrate ed ai cavalli; purtroppo!!!!!
Commento di: Elr0ndK il 27-05-2015 09:13
Sono contento che ad affermare una cosa del genere sia stato uno che la moto sotto il sedere ce l'ha avuta per molti e molti km.
Commento di: Piecio_point il 22-05-2015 11:40
Con il tempo e con i chilometri impari anche a sentire tua la moto, così da sfruttarne ciò che ti piace di più, il che è ovviamente del tutto personale.
A me interessa soprattutto sapere "quanto piano va una moto", non quanto veloce. Mi piace la coppia in basso per poter viaggiare a 30km/h godendomi il panorama e poi uscirne in sicurezza "quando serve"; tutto ciò che succede oltre i 70-80km/h è utile solo al trasferimento verso strade in cui si può andare piano.
Commento di: castoro il 23-05-2015 11:11
la velocità massima è secondo me più un dato assoluto che qualcosa con cui si avrà a che fare nell'uso stradale della moto, a meno che non ci si diverta a scorazzare sul Grande Raccordo Anulare alle tre di notte (in quel caso la velocità massima ha senso). La maturità motociclistica sposta l'attenzione verso i valori di coppia max e ai suoi regimi di rotazione, verso l'erogazione del motore e verso una certa qualità della ciclistica. Però a me che un pò bambino lo sono ancora, sapere che una moto supera i 300 km/h fa sempre un certo effetto...
Commento di: Cianche il 29-05-2015 06:54
Ogni età ha le sue prerogative ed oggi giorno sono sempre meno i ragazzi a cui interessano le moto , ne ho avuto una conferma quando andavo a prendere mia figlia a scuola con la moto alle scuole medie e quasi nessuno volgeva lo sguardo verso la mia e le altre che erano li parcheggiate dagli altri padri.....non mi fraintendete ho una moto normale agli occhi di un ragazzino visto che non è carenata,ma neanche quel Ducati 996 rosso che in genere aveva vicino attirava la loro attenzione piú di tanto........ quindi cadrei in retorica a dire ai miei tempi io ed i miei amici avremmo scuriosato molto se ci fossero capitate davanti una ducati 851 ed una gpz 600 ,due possibili paragoni di alter ego a quei tempi , ed il metro di confronto sarebbe sempre finito sulla solita cosa........quella fa tot e l'altra fa tot !!!!
É una cosa naturale ogni cosa passa per il metro della massima prestazione, gli altri parametri vengono dopo con la maturitá e la capacità economica quindi ci saranno sempre gli sguardi delusi di ragazzi per un mezzo che fa solo tot km/h e secondo me è bene che ci siano..... alla loro età i sogni superano di gran lunga la realtà e la moto è una cosa che ti porta oltre la realtà e ti fa scoprire emozioni sempre nuove ogni volta che cambia la strada, la mia grande speranza è che i ragazzi non perdano di vista i sogni riducendoli tutti ad una scatoletta con wozzupp , facebbukk ecc. ecc........ Lamps....
Commento di: MAUROX il 02-06-2015 01:06
è vero il criterio della velocità o solo quello, non ha senso per valutare una moto ( ma anche una automobile per la verità ) e non è neppure la qualità che ti faccia davvero gustare il piacere di andare in moto, però chi ti ha fatto quella domanda erano dei ragazzini ed allora non posso fare a meno di ricordarmi che alla loro età (parecchi anni fa ahimè, mi posso pertanto associare al club dei vecchietti un poco rimba...) la prima cosa che quardavo dentro una auto era il tachimetro (allora erano solo analogici) per vedere a che velocità andava…
Poi certamante sono cambiato Pat Pat ma a 12 o 13 anni si può perdonare.
Ciao