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Giungla urbana a due ruote
Scritto da noceilveloce - Pubblicato 15/04/2015 15:27
Esperienze di un motociclista quattro stagioni all'arrivo della primavera

Finalmente ecco tornato il sole e con lui come per magia la città si riempie di due ruote, spericolate, chiassose ed allegre due ruote.
Le si possono osservare ad ogni semaforo che schierate in griglia come in un GP attendono il rosso dell’attraversamento pedonale (non il proprio verde) per scattare allegramente in una nuvola di fumo e polvere. Allegramente ??? O forse no…

Anche per le due ruote, come per le quattro, la strada è pur sempre una giungla, con le sue leggi naturali, prede e predatori, con delle regole di cavalleria che come la neve svaniscono con i primi raggi di sole.
Eh si, d’inverno è tutta un’altra cosa. Ci si rispetta, ci si ammira, ci si rende conto di appartenere ad una razza diversa, più libera, pronta a soffrire e rischiare un po’ di più per assaporare l’innegabile gioia del drenare tra gli specchietti e posteggiare davanti al portone della meta raggiunta.

D’inverno si concede mezza ruota di vantaggio a chi è arrivato prima, anche se si ferma un metro prima della riga di stop, anche al pony express con lo scooter scassato. C’è un senso di fratellanza.

Ma questo mondo incantato di eroi viene inghiottito ed usurpato nella sua bellezza selvaggia dal popolo dei “parvenu” primaverili .
In questa strana accozzaglia di personaggi spiccano diverse categorie: c’è lo studentello scooterista spericolato, guardato da noi veterani con un senso di tenerezza misto nostalgia… bei tempi; c’è la signorina seduta tutta dritta in punta di sella con la gonnella e le ginocchia strette strette… a lei si perdona tutto; c’è lo sborone con la carena lucida e l’arrow, ma di solito, sarà che è scomodissimo sarà che se si sdraia sono migliaia di euro, più di tanto non disturba.

Poi c’è il milanese imbruttito…
Questo no, proprio non ci si riesce a farselo andare giù.
Questi ultimi a sua volta si dividono in due categorie ugualmente arroganti ed irritanti: il fighetto milanese con la scarpa lucida ed il bulletto di periferia con la scarpa da ginnastica sporca e slacciata… certi particolari ti identificano…

Per questi personaggi non c’è morale, ti superano a destra mentre rallenti per il rosso, si piazzano sempre 2 o 3 m avanti a tutti, fino in mezzo alla strada e non vedendo più il semaforo non sanno quando partire, escono dagli stop senza guardare, usano marciapiedi, sensi unici e preferenziali senza regole, dopo mesi imprigionati nelle scatole di lamiera sfogano tutte le loro ansie represse.

Qui solo la consapevolezza, maturata negli anni, che comunque per strada non c’è nulla da dimostrare ne da insegnare a nessuno ti salva da trasformare gli spostamenti quotidiani in inutili e pericolosi duelli.

… ma voi, che pensate che bastino due ruote per essere motocilclisti, lasciate che vi avvisi che gli irriducibili centauri… vi osservano.
 

Commenti degli Utenti (totali: 26)
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Commento di: aleksjboss il 15-04-2015 15:55
Quelli li non son centauri, ma utenti di mezzi a due ruote per strada (la vera Strada la trovi proprio nel mio articolo sopra il tuo, che ti invito a leggere!).
Quella gente da te descritta non conosce nient e non ti preoccupare che la "fratellanza" di cui parli sopra esiste e di certo non ti verrà mai negata da chi, come me e te, sa di cosa stiamo parlando!

Lamps
Commento di: federicoscik il 23-04-2015 09:37
Grandee
Commento di: fg il 16-04-2015 12:13
idolo!
Commento di: Doc_express il 16-04-2015 19:53
le poche volte che vado a torino quando vedo quelli che sfidano il rosso sto sempre un pò più indietro...arrivasse mai un tir evito di essere colpito dal cocci e spruzzi di sangue. Contenti loro...
Commento di: castoro il 17-04-2015 18:19
Belle riflessioni e molto condivisibili. Anche io in primavera/estate sono contento del ripopolamento stagionale della fauna motociclista e, uscite dal letargo invernale, fa sempre piacere osservare ai semafori supersportive iperlucidate, motardone e le immancabili gs 1200 guidate dai cummenda col semintegrale aperto. La passione motociclistica è più forte del pensare maliziosamente che questi motociclisti stagionali probabilmente alle prime piogge settembrine ricopriranno la loro due ruote con il solito telo verde, per rispolverarla all'aprile del prossimo anno. Mi godo l'oggetto che cavalcano, decisamente meglio curato del mio. Tuttavia qualcosa li differenzia da me e da quelli come me che il sellino della propria moto ce lo hanno tatuato sui pantaloni, che lo zainetto con tuta antipioggia e copriscarpe impermeabili è il loro ''must'' invernale, con tanti e tanti mila kilometri con il freddo, la pioggia, la grandine. A noi ci si riconosce dal portamento ai semafori, non siamo ansiosi di essere notati come un pavone che fa la ruota, tanto meno non abbiamo quella fame di attenzione tipica dei pulcini appena usciti dall'uovo; no, noi irriducibili centauri , fermi ai semafori, con il ricordo non lontano dell'asfalto freddo, del fango e dell'inferno di ghiaccio dell'inverno, ci assaporiamo il caldo sole e le leggere brezze. Noi irriducibili centauri, come grossi felini esperti della giungla metropolitana, se sembriamo sornioni e non fremiamo come gli stagionali, non è perchè siamo mosci o rimbambiti, ma perchè non abbiamo fame.
Al momento.
Commento di: fg il 17-04-2015 20:44
tutto bello quello che dici ma secondo me la realtà è molto meno romantica: in primavera/estate escono i peggio coglioni che nlla hanno a che fare con moto, motociclismo e motociclisti, secondo me
Commento di: castoro il 18-04-2015 09:18
ahahahahahahah viva la sincerità!!!! Up Up
Commento di: kybor il 18-04-2015 21:28
Bellissimo articolo.
Quest'inverno per la prima volta non ho sospeso l'assicurazione della moto e per fortuna ho scoperto un altro modo di assaporare la mia amata 2 ruote.
Avevo scritto un articolo al riguardo che si intitola La moto e l'inverno, ti invito a leggerlo perchè mi ha cambiato molto come motociclista.
Mi è bastato un solo inverno per passare dall'altra parte della barricata, quella parte cui appartieni tu e ne sono felicissimo.
Commento di: devargas il 20-04-2015 11:23
Ottimo commento Castoro. Condivido, siamo più pazienti, consci, sornioni, non per questo addormentati. Abbiamo la consapevolezza della bellezza: quella della bella guida, dei grandi spazi, delle belle pieghe.

Se ci assumiamo dei rischi deve valerne la pena, e mai, in città, ho visto un vero motociclista correre. (Solo i coglioncelli da bar coi seicento truccati).

Noi a casa amiamo tornarci e cullare la certezza di una ripartenza.

Guanti di sfida ne cogliamo pochi, ma quando accettiamo di andar forti è...non contro uno altro motociclista, ma assieme ad un altro motociclista. Generalmente uno di noi.

Un rituale di amicizia scandito da alti toni ed una ammaliante danza, per concludersi d'avanti un aperitivo, o al ristorante, tra risate e racconti di donne, motori, viaggi ed avventure.

Amico centauro che forse non rivedrai più. Un contendente per il tacito accordo di un duello senza vittime. Per conquistare con lui, in quel breve tempo, momenti che valgono il ricordo nel tempo.
Commento di: castoro il 20-04-2015 15:58
''quando accettiamo di andar forti è...non contro uno altro motociclista, ma assieme ad un altro motociclista. Generalmente uno di noi. ''

Hai detto tutto, fratello!
Lamps Lamps
Commento di: Elr0ndK il 21-04-2015 12:26
Io sono uno di quelli che prende la moto a marzo e la mette in letargo a novembre in quanto, per ragioni puramente economiche, non può essere il mezzo di trasporto principale: dovessi fare casa/lavoro in moto (circa 160km A/R e moto che non fa oltre i 13km/l), spenderei non meno di 300-350€ di benzina al mese, decisamente troppo per una persona che porta a casa un normale stipendio da impiegato del nuovo millennio (informatico) con cui mantenere una famiglia.
Per cui, per ovvie ragioni, utilizzo la moto solo per diletto quando la stagione è un po' più benevola: nonostante abbia una carriera motociclistica relativamente corta, ho avuto modo di trovare quasi tutte le condizioni possibili, dal sole pieno all'acquazzone pesante alla strada con tratti ghiacciati ed innevati. Ogni condizione ha il suo fascino, ma personalmente preferisco le condizioni migliori per un motivo piuttosto semplice: pur avendo una moto che potrebbe comunicare altro, sono uno di quelli che quando si trova a girare in gruppo è sempre uno di quelli in coda perché prediligo una guida lenta e prudente, non svicolo nel traffico e raramente ad un semaforo mi metto in mezzo alle file di auto per scattare prima degli altri (talvolta lo faccio, ma solo quando magari sono in ritardo).
Da inesperto quale sono, nonostante abbia quasi 35 anni ho preso la moto a fine 2012 ed ho circa 12.000km all'attivo, preferisco la "bella stagione" per una pura questione di sicurezza e di potermi concedere la contemplazione della strada e del paesaggio, piuttosto che l'attenzione costante ai pericoli dovuti alle condizioni difficili.

Di contro, è il periodo "migliore" per gli smanettoni... Quelli che mi fanno quasi odiare la moto e le due ruote...
Gente che ti passa ad 1 metro andando ad oltre 100km/h in città come fossero immortali, parlo naturalmente sia di gente in scooter e gente in moto, e che, ogni volta che arrivo a casa fisicamente a posto, mi fanno tirare un sospiro di sollievo.
Non sono un irriducibile, naturalmente, non ho bisogno di riempirmi d'orgoglio bruciando un semaforo o sentirmi dire da altri "Oh, ragazzo, vai forte, te!" né tantomeno sento il bisogno di provare a me stesso dove posso arrivare e, soprattutto, non faccio il cretino perché non voglio farmi male e non voglio fare del male a qualcuno che non c'entra un cavolo. Ecco, il punto è proprio questo: chi va in moto infischiandosene del fatto che si può fare molto male prima che non avere rispetto degli altri, non ha rispetto per se stesso.
Anche io sono tra quelli che pensa: "il bello della moto non è solo il momento attuale, ma anche quello che verrà dopo".
Sono un "fermone", lo so, lo ammetto e, per inciso, ne sono contento.

Solo un appunto finale, non tutti i "motociclisti da 4 stagioni" sono degli esempi da seguire. Anche tra questi si annidano le pecore nere.
Commento di: fg il 21-04-2015 14:35
che te ne fai di una moto che fa i 13 km al litro che non sfrutti e parcheggi per 6 messi all'anno?
Commento di: Elr0ndK il 21-04-2015 15:16
Innanzitutto una precisazione: la parcheggio 3-4 mesi e non 6 all'anno, praticamente da marzo a novembre inoltrato.
Poi, cosa significa "non sfruttare" la moto? Uno che va nel 90% del tempo ad andatura da codice non ha diritto di scegliere la moto che vuole? E' esattamente questo che me ne faccio: rispetto la strada, rispetto i limiti, rispetto me e, di conseguenza, rispetto gli altri.
Commento di: Elr0ndK il 21-04-2015 15:17
ERRATA CORRIGE: Giro da marzo a novembre inoltrato. La moto rimane ferma al massimo da metà novembre a metà marzo.
Commento di: Rebel_83 il 23-04-2015 11:17
Anch'io uso la moto soltanto nei periodi più belli e mai in inverno, capisco che a chi sia più irriducibile di me possa sembrare una cavolata però alla fine ciò che conta, come è scritto all'inizio, è rispettare se stessi e gli altri. Posso anch'io pensare che siano soldi buttati in un certo senso, però vuoi mettere in piena estate poter andare in moto? Wink
Commento di: Elr0ndK il 23-04-2015 11:46
Secondo me non sono soldi buttati, dipende da uno come vive tale passione: intendo dire che non tutti quelli che utilizzano la moto 12 mesi l'anno lo fanno per pura e semplice passione come, dall'altro lato, non tutti quelli che la usano stagionalmente sono fighette da bar o da parcheggio sul lungolago.
Commento di: Rebel_83 il 23-04-2015 12:09
Hai capito perfettamente il mio pensiero e lo hai spiegato decisamente meglio Very Happy
Commento di: castoro il 22-04-2015 10:00
13 al litro!!!!??? ad andatura codice!!!!??? o guidi una corriera o è un ossimoro! Dai, scherzo, che moto hai? Sono curioso....
Commento di: Elr0ndK il 22-04-2015 10:35
Benelli TNT 899, ha un motore talmente "tamarro" che l'unico modo per arrivare a fare i 15/16 è stare fisso sugli 80, in 5/6 marcia, in strade senza curve. Per il resto la media è quella... Comunque l'intervallo di consumi per un uso prettamente stradale è 11,5-15,5 km/l, diciamo. Riesci a scende sotto gli 11 solo in pista (almeno così dicono altri che in pista ci vanno).
Ma per quanto mi riguarda io faccio mediamente poco oltre i 200km col pieno.
C'è da dire che probabilmente la carburazione nell'ultimo periodo è un po' grassa, la sonda lambda tende a perdere la taratura ed ad ingrassare la miscela, ma anche rimappando e smagrendo non conosco nessuno che va oltre i 16,5-17 km/l con questo motore, e quelli che ci arrivano sono quelli che hanno la TreK 899...
Mi sono ripromesso, visto che mi sono costruito il kit apposito, che quando ho un po' tempo e col supporto di un amico che studia queste cose mi metto a lavorare un po' sulla mappatura per provare a vedere se riesco a tirar fuori qualche km in più di autonomia...
Commento di: eddino il 29-04-2015 10:52
Condivido pienamente, le considerazioni ovviamente su come vedo l'andare in moto, visto che i commenti sui consumi sono assolutamente fuori tema, specie quando si parla di moto sportive...
Per me la moto vuol dire l'agilità nello spostarsi, il cielo sopra di me e l'aria che mi sfiora attorno a me, non certo la gara a chi va più forte o a chi è più bravo negli slalom tra le auto a rischio della vita propria ed altrui.
Purtroppo ci sono motociclisti, ma anche automobilisti, che pensano sempre "tanto gli altri si fermano, se io gli taglio la strada".
Mi è successo poco più di una settimana fa con uno scooter che mi è sbucato all'ultimo momento mentre faceva "slalom" tra le auto ferme in coda. L'ho evitato per un soffio, e solo perchè stavo andando al mio passo tranquillo, anzi direi guardingo, mentre superavo sulla destra le auto ferme in coda, ho inchiodato e un altro scooter dietro di me non mi è venuto addosso... Think
Commento di: Elr0ndK il 29-04-2015 11:14
Superare a destra a me crea vero e proprio TERRORE: l'ho fatto solo una volta per non cadere, uno davanti a me ha inchiodato e d'istinto mi sono buttato a destra, potevo frenare ma ero su un ponte con giunti in metallo ed in queste occasioni evito, ove possibile, di inchiodare.
Il problema, infatti, non è la "stagionalità", ma la TRACOTANZA di chi guida e tale atteggiamento viene fuori indipendentemente dal mezzo, dalla stagionalità, dalle condizioni... E' un cattivo modo di essere italico purtroppo sempre più diffuso.
Commento di: eddino il 29-04-2015 12:35
Io invece purtroppo ero nella giungla urbana, tra il marciapiede e la coda di auto al semaforo, quindi non ho potuto buttarmi a destra, ho potuto solo frenare a più non posso, mentre letteralmente urlavo AAAAHHHHH... e per un soffio, (forse grazie all'ABS, o a qualche protezione divina?) non l'ho centrato sul fianco.
Il "bello" è che col dolce peso della mia CBF quello scooter lo avrei probabilmente aperto in due. Think
Pensa che, a proposito di manovre pericolose, una volta mi è venuta addosso una macchina in manovra di parcheggio che ha deciso bene di svoltare di colpo tagliandomi la strada (io stavo andando dritto), ho fatto un "Frontale" a 5 kmh, e l'auto si è rotta il portatarga, mentre la mia moto è rimasta illesa, manco sono caduto... PauraEh Inchino
Commento di: neancheunapiega il 07-05-2015 09:37
La mia esperienza breve di motociclista per tutto l'anno mi ha fatto notare che in effetti in inverno siamo pochi e ci si saluta volentieri tra di noi, si guida con più cervello degli automobilisti e si ha più consapevolezza della strada e delle sue insidie occulte.
In primavera iniziano i primi escursionisti, entusiasmo ed educazione ancora vanno a braccetto e sei contento che non siamo più così pochi.
Appena passato aprile con le belle giornate tutto cambia, qui a Roma la situazione progressivamente si complica e molti "agonisti" con qualsiasi mezzo trasformano qualsiasi itinerario in una sfida di sopravvivenza, scooteristi e motociclisti avventati e incattiviti che neanche sanno cosa vuol dire salutare.
Da me si dice che il momento del Co**ne capita a tutti, e io ne ho avuto uno di recente che mi ha lasciato indenne ma senza la mia piccina a due ruote, ma quando questo comportamento diviene abituale l'aggettivo passa dal comportamento alla persona e in giro se ne vedono parecchi, se poi fai tutti giorni lo stesso itinerario ti diventano quasi familiari.
La figura del milanese imbruttito mi incuriosisce un bel po' anche se sembra molto simile a quella del romano. Evviva le due ruote!
Commento di: noceilveloce il 09-05-2015 22:05
in realtà il termine "milanese imbruttito" non è certo mio, esistono chat e vignette dedicate.
penso sia normale che nella frustrazione della convivenza forzata delle città, comportamenti che evidenziano il disinteresse per il prossimo diventino più evidenti, non posso certo dichiararmene esente.
vero è che sulle due ruote solo comprendendo a pieno i pericoli, si impara a valutare quanto non valga la pena il rischio fine a se stesso, ed in questo l'inverno è il maestro migliore, unito all'esperienza.
Quando fai tutti gli errori col 50ino, crescendo di solito non freni sulle rotaie o tiri la staccata sulle strisce bagnate...
Per questo d'inverno è una menata ma nello stesso tempo il periodo più bello per essere in moto in città.
Poi, che gli stupidi ci siano anche sulle belle strade montane o appenniniche nei bei weekend, non c'è dubbio, ma questa è un'altra storia.
Commento di: huzdra il 07-05-2015 10:27
Bravo, ben descritti. M'è piaciuta molto l'immagine della signorina (bellina carina cretina, come avrebbe detto Petrolini) in punta di sella. Che ti devo dire, è così dappertutto, pieno di fessi in giro. Ma vedi, io sono un motociclista con due personalità, come Jeckyll e Hyde, e sto SEMPRE, almeno 300 giorni l'anno, o sulla Vespa (200 e 150) o sulla ST. Raggio d'azione della Vespa, 60 km (di più no perché fra andare e tornare mi rompo la schiena). Ci faccio cose cinesi, anche sui marciapiedi se necessario, o contromano, o in zone vietate al traffico: ma sempre senza arrecare disturbo agli altri, massime ai pedoni, e soprattutto MAI METTENDONE A RISCHIO L'INCOLUMITA'. Ovvero, faccio lo svelto quando me lo posso permettere senza pericolo per nessuno. In moto,ovvio, sono DRACONIANO (la Vespa, si sa, consente più ampio margine di manovra), e pertanto: QUANDO ACCADE che i su descritti tipi milanesi imbruttiti mi fanno roteare las pelotas? quando sto col BMW? Ma per carità, chi li calcola, chi li considera... E' QUANDO MI SCHIZZANO SULLA DESTRA MENTRE STO COL VESPONE, PORCA MIGNOTTA! MALEDETTI! Ed allora giù colpi, maledizioni, auguri di morte immediata e cruenta contro e sotto il primo TIR turco di passaggio...perché, mio caro noceilveloce, tutto il mondo è paese. A Milano come altrove. Ma quelli che si comportano come tu bene hai scritto, dimenticano che la vita è UNA, la salute è UNA, e non si può giocare con la morte e con la malattia per dimostrare al resto del mondo che sei tu il più paravento e fotti chi vuoi come vuoi quando vuoi. Un minimo di buonsenso, ovvia! Quante vite risparmiate..., Pat Pat
Commento di: Camins il 07-05-2015 13:32
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