La Community Ting'Avert
Usiamo la testa mentre siamo per strada
Scritto da aleksjboss - Pubblicato 11/12/2014 16:50
Racconto di uno spiacevole aneddoto capitato questa mattina in una classica rotonda a Milano...

Dobbiamo imparare a brandire tutti i possibili segnali che la strada ci fornisce.

Giovedì 11 dicembre, ore 7:30. Come ogni mattina della settimana lavorativa mi sveglio e mi preparo per recarmi alla sede di lavoro.
La mia cara zetina è ormai in "letargo" perciò utilizzo l'auto come mezzo per recarmi in ufficio. La giornata è fredda, con una temperatura prossima a 1-2 °C e durante la notte deve aver brinato in quanto affacciandomi alla finestra tutta l'erba del mio giardino è completamente bianca, quasi avesse nevicato.
Penso a quanto possa essere "difficoltoso" utilizzare le due ruote su un asfalto così viscido e scivoloso.

Salgo in auto mentre osservo il mio respiro trasformarsi in una "nuvoletta di nebbia". Giro la chiave e il motore si mette in moto, accendo subito il riscaldamento per cercare di creare il più in fretta possibile quel tepore caldo che si ha in auto.
Il termometro segna 1.5 °C confermando di fatto la temperatura gelida. Accendo al seguito la radio, sintonizzandola sulla mia stazione preferita.

Inizio a percorrere la solite strade che mi accompagnano ogni giorno da oltre 4 anni verso Milano. Nei 40 chilometri che mi separano dall'ufficio passo dalle strade interne a tratti autostradali, con diverse tipologie di paesaggi (se così si possono chiamare...) che mostrano quanto siano differenti le zone d'ombra e le zone soleggiate.
In rari casi di cielo limpido ed azzurro riesco ad intravedere i monti (per esempio il Monte Rosa) tutti innevati, ed ogni volta che ci riesco rimango sempre a fissarli (sempre stando attento alla guida).

I chilometri passano ed ormai sono nel tratto finale prima di arrivare al parcheggio. Esco dall'ultimo tratto di tangenziale e mi inietto in una strada sempre a tre corsie con scorrimento veloce, interrotte solamente da un paio di rotonde.
E qui lo spiacevole aneddoto.
Durante la marcia verso l'ultima rotonda che separa il parcheggio prima di arrivare in ufficio, noto uno scooter che prosegue in prima corsia molto a ridosso del guard-rail e della linea bianca.
Un Liberty 125 per l'esattezza. Bianco splendente, quasi fosse appena uscito dal concessionario. Con bauletto e parabrezza, manopole con coprimani e coperta per le gambe.

In questo preciso momento mi trovo nella corsia centrale ad una velocità di circa 60-65 km/h e rifletto osservando lo scooter innanzi a me sul perché stesse così a ridosso della linea e del guard-rail.
Non sono riuscito a trovare una risposta a questa domanda in quanto tempo 10 secondi lo scooter si trova per terra con lo scooterista al seguito.
Tra me e lo scooter erano presenti 5-6 auto, nessuna delle quali si è fermata per prestare soccorso. Tutti di fretta? Oppure tutti menefreghisti?

Inserisco le quattro frecce e posiziono l'auto davanti lo scooter che giaceva a terra, esco dall'abitacolo e mi dirigo verso il signore (ho potuto attribuire un'età: sui 60 anni) e lo scooter.
Nei pochi metri che separavano la mia auto dallo scooter ho fatto in tempo a "slittare" con un mio piede, senza però perdere l'equilibrio.
Quella parte di strada rasente il guard-rail (all'ombra causata dagli alberi ai lati) era ricoperta da uno strato sottilissimo di ghiaccio (accanto la strada solo zone d'erba) e il signore non se ne era reso conto.
Avendo io assistito alla dinamica dei fatti posso affermare di aver visto lo sterzo chiudersi al pinzare del freno anteriore, probabilmente causato dal ghiaccio.

Per fortuna sia il signore che lo scooter non hanno subito danni (solamente una "botta" alla spalla per lo scooterista da quanto mi ha riferito una volta soccorso) ma solo uno spavento.
Glielo si leggeva in volto, lo spavento.
Non riusciva nemmeno a rialzare lo scooter (tra le altre cose veramente leggero, in confronto ai 220 kg della mia zeta...) ed ho provveduto io a riportarlo sul cavalletto.

Sinceratomi delle sue condizioni, son risalito in auto proseguendo verso il parcheggio non molto distante da quella rotonda.
In quelle ultime centinaia di metri prima di arrestare la marcia, non ho potuto fare altro che osservare i lati della strada e notare le differenze tra le zone esposte al sole e quelle all'ombra.
In alcuni tratti si notavano anche le strisce "umide" lasciate dalle gomme delle auto che con molta probabilità scioglievano il ghiaccio presente sulla linea bianca o che comunque era presente in strada fin da questa mattina.

Ora mi chiedo:
possibile che non si riesca a brandire tutti i segnali che la strada fornisce?
Segnali che possono essere (in questo caso) zone bagnate, umide, all'ombra, le auto avanti a noi che "alzano" leggere goccioline d'acqua (sinonimo di strada umida o bagnata) e sopratutto perché percorrere così a destra la strada?
Forse alla prima guida (o guide) di uno scooter ed inesperienza totale su un mezzo a due ruote? Oppure semplice sfortuna?

Quello che i miei occhi hanno notato è uno spiacevole aneddoto, di una caduta che da apparentemente banale potrebbe risultare totalmente da non sottovalutare.
E sopratutto dalla TOTALE omissione di soccorso di 5-6 automobilisti davanti a me (io ero il settimo in ordine).

Mentre siamo alla guida (di ogni veicolo ma sopratutto sulle due ruote) sforziamoci di "annusare" la strada e non pensiamo solo a percorrerla.
Forse con un pizzico di attenzione in più potremmo ridurre il numero di spiacevoli aneddoti che altrimenti regnano sovrani.
 

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Commento di: memmo86 il 11-12-2014 17:21
Non mi soffermo sui simpatici menfreghisti che hai incontrato! Evil or Very Mad

Per le strade, io è un pò che cerco di spiegare, a chi si crede VERO motoclista perchè usa la moto tutto l'anno e ti considera un non motociclista perchè in inverno fermi la moto, che in certe zone d'italia usare le due ruote in novembre, dicembre, gennaio,febbario e marzo è abbastanza pericoloso. Col ghiaccio sulle strade ci ho convissuto per più di vent'anni, provengo dalla provincia di sondrio, e se hai uno scooter o una moto in quelle situazioni devi leggere molto bene l'asfalto e a volte devi avere anche fortuna! Da ragazzino lo scooter lo usavo pure con la neve, per qualche congiunzione astrale non sono mai caduto per la neve o il ghiaccio, con l'asfalto asciutto, in compenso, ho fatto dei bei voli ASD
Commento di: aleksjboss il 11-12-2014 17:30
Credo appunto che la guida invernale sulle due ruote vada presa con molta più attenzione di quanta già se ne utilizzi in estate (o primavera che sia).
Andrebbe anche "sfatato" il mito del "Non sei motociclista se non utilizzi la moto 12 mesi su 12".
Occorre usare la testa in sella, molto più di quanto (si spera) la si utilizzi normalmente.

Poi secondo me (domanda che ho comunque posto nell'articolo) entra in gioco anche molto il fattore "inesperienza", complice di molti spiacevoli accaduti.

Up
Commento di: memmo86 il 12-12-2014 11:18
L'inesperienza può aver avuto un ruolo fondamentale, la pinzata, seppure leggere, con l'anteriore ha portato alla caduta alla fine.

Forse è anche perchè, non voglio innescare la guerra moto vs scooter, chi usa lo scooter nella maggior parte dei casi lo utilizza come mezzo di trasporto alternativo e non pensa a prestare più attenzione per il fatto di avere 2 ruote al posto di quattro. Con l'auto non hai i due freni separati. Un mio collega, con lo scooter, si è steso in rotonda perchè vedendo una pozza di olio, al posto di raddrizzare un pelo e schivare, ha frenato con l'anteriore e si è steso. Un'altro percheggiando lo scooterone sotto l'ufficio ha frenato su un tombino con l'ìanterione, e si è steso pure lui. Ed entrambi fanno più km all'anno di me!! Forse un motociclista si rende di più conto della pericolosità dell'uso errato del mezzo a due ruote, a queste cose ci pensa ed evita di pinzare con l'anteriore in situazioni di scarso grip (magari perchè in un' uscita su un passo ha già fatto la cavolata ritrovandosi a misurare l'asfalto ASD ). Non voglio dire che chi usa lo scooter sia più impedito o inferiore, ma forse che l'utilizzo differente del mezzo porta anche ad avere una sensibilità del pericolo differente. L'idea è che tanto si tratta di uno scooter 125 da 10 cv, con il quale non ti puoi far tanto male!
Commento di: aleksjboss il 12-12-2014 15:02
Per inesperienza intendo proprio il fatto di non aver mai guidato un mezzo a due ruote, esso sia una moto od un scooter.
Proprio per questo quando si è in sella occorre farsi tesoro delle esperienze (ed usando sopratutto la testa) che capitano, in quanto si è in balia di un comportamento totalmente differente dalle 4 ruote.
Il fatto di non accorgersi del ghiaccio mi porta alla conclusione della totale inesperienza alla guida di codesto signore.
Ma ciò non tollera il non aver pensato minimamente alla probabile presenza di ghiaccio ed alla probabile scarsa aderenza al seguito.
Secondo il mio parere il mezzo (che sia una 50ino, una H2R piuttosto che uno SCANIA ASD ) non fa differenza se si usa la testa mentre lo si conduce. Up
Commento di: Doc_express il 11-12-2014 21:04
Ogni tanto quando la strada ha qualche se ho qualche dubbio anomalo sfioro appena col piede per terra,se per caso è ultra ghiacciosa scivola come fosse sul ghiaccio.

Leggere la strada è la cosa fondamentale,se poi uno pinza con l'anteriore è perchè non ha letto la strada. Poco da dire. In qualche caso converrebbe avere addirittura un tamburo con risposta pigra piuttosto che i dischi ultra potenti di ultima generazione
Commento di: memmo86 il 12-12-2014 11:22
Non hai tutti i torti! Io mi sono accorto cambiando moto e passando da un impianto assiale scarso, a uno completamente radiale ed abbastanza buono, in situazioni di panico o di scarso grip l'impianto super figo porta prima al bloccaggio!

Se penso che sullo scooter pinzavo secco col posteriore a tamburo e bloccava solo sulla sabbia mentre adesso con la moto se freni in combinata risci di trovarti col posteriore che scoda con asfalto pulitissimo ASD ASD
Commento di: aleksjboss il 12-12-2014 11:36
Introduco anche il discorso ABS:
sul ghiaccio (o neve) non è per nulla performante, anzi rischia di essere più un pericolo (come avete anche accennato voi in un discorso similare).
Adesso non so se il Liberty monti l'ABS, ma per chiudersi così deve aver pinzato convinto di essere sull'asciutto più totale ma aihmé era su una superficie molto più scivolosa.
Commento di: fil_rouge il 12-12-2014 12:11
Se il vecchietto avesse avuto l'ABS, semplicemente non sarebbe caduto.
Cosa difficile da accettare per un pilotone amelabsmifaunasega
Commento di: aleksjboss il 12-12-2014 12:20
Discorso ABS su ghiaccio: rettifico che hai ragione o meglio quanto meno lo sterzo poteva non chiudersi...ma chi lo sa? Già che ci sono riporto quanto segue:
L'ABS non ha svantaggi nell'utilizzo su asfalto, asciutto o bagnato, rispetto ad un impianto che ne è privo. In linea teorica con una frenata in ABS su terreni a media aderenza e non compatti, come fango, neve, terra battuta o simili non si raggiunge la massima decelerazione possibile. Infatti su questi terreni si ha una frenata più efficace quando la ruota si blocca e accumula materiale (fango, neve, terra) davanti ad essa, producendo un effetto di attrito meccanico notevole. Lo svantaggio di una ruota bloccata è la perdita di capacità direzionale. Per tali motivi su tali superfici l'ABS è più insensibile garantendo una frenata dotata sia di buona decelerazione che capacità direzionale della vettura.
Perciò su neve è meno performante.
Commento di: memmo86 il 12-12-2014 12:21
Sulla moto non l'ho mai testato per cui non posso dar pareri, resto sempre dell'idea che sia utile, sopratutto nei casi di emergenza! Up E la prossima moto la prenderò con l'ABS sicuramente.

Sull'auto lo conosco, e l'ho testato parecchio su ghiaccio e neve, sono nato e cresciuto sulle alpi lombarde che comprendono stelvio e bernina (per citar due passi famosi). Sincermante in certe situazioni, tipo discesa in forte pendenza con frenata, l'ABS non sempre aiuta ed è utile. In particolare se l'auto non ritrova il grip, si ha una brutta senzazione sotto al piede, ti sembra di non riuscire a gestire la situazione perchè non capisci se l'auto si sta fermando o sta scivolando! L'utilità, in quei casi, è più nel farti andare la macchina dritta in caso di frenata forte, che nel farti fermare.
Commento di: Doc_express il 12-12-2014 15:14
mah....per colpa dell'abs stavo per iniziare una giornata di snowboard con un bagnetto nel po. La lancia y non sa nuotare.... ASD
Commento di: aleksjboss il 12-12-2014 15:23
Noto che non sei molto "pro" per l'ABS... ASD ASD
Cosa ti è capitato per finire "quasi" dentro il Po?
Commento di: Doc_express il 12-12-2014 15:30
che in una discesa innevata dove fino al giorno prima la fiat uno frenava e si fermava senza gomme da neve ,il giorno dopo la lancia Y di 2 mesi di vita,CON gomme da neve alla pressione del freno mitragliava come un demente e benchè fosse tutto premuto non frenava un piffero.
Dopo aver TAGLIATO E CORTOCIRCUITATO con annessa fumatina dalla centralina ABS i fili che vanno alla pompa idraulica di recupero la macchina frenava di nuovo bloccando tutte e 4 le ruote. Quindi fa schifo,è pericoloso e causa incidenti PUNTO
Commento di: aleksjboss il 12-12-2014 15:33
Caspita.
Sulla neve (l'ho anche scritto poco sopra) sono d'accordo che non esegue per niente il suo lavoro.
Commento di: fil_rouge il 14-12-2014 19:08
aleksjboss
per curiosità... quante volte in vita tua sei andato con la moto sulla neve?
no perchè da quello che scrivi sembra che tu viva ad Anchorage (Alaska).
Invece di parlare di performance in casi limite, hai mai provato una moto con l'ABS nell'uso quotidiano?
Chissà perchè, ma ho l'impressione che parli solo per sentito dire...

Doc_express
mi spieghi in base a quale arcano motivo paragoni l'ABS di un'automobile a quello di una moto?
ti si è mai chiuso l'anteriore.... in macchina ??? ASD
Commento di: aleksjboss il 14-12-2014 20:06
Mai e spero vivamente di non andarci mai.
Perdonami il tono:
Un babbeo usa la moto sulla neve con ABS pensando di essere al sicuro al 100%.
Uno astuto non si troverà mai sulla neve con o senza abs.

Ed un'altra cosa:
nessuno ha mai detto che avere l'abs sull'ASCIUTTO sia meno performante e sicuro (sopratutto) rispetto che a non averlo.

Provengo da una moto SENZA abs e posso dire che sicuramente in certe situazioni (sull'ASCIUTTO o su manto bagnato per la pioggia) avere l'abs è di gran lunga meglio che non averlo.
Ma posso affermare anche che in certe situazioni è stato molto meglio non averlo.

Perciò non sono io che abito in Alaska, ma piuttosto tu che abiti sulla luna.

Perdonami di nuovo il tono, ma non ho resistito!

E un'ultima cosa: non parlo mai per sentito dire in quanto le faccende le ho sempre provate sulla mia pelle, e meccanicamente parlando (discorso ABS) fai un frenata brusca su una bella strada fangosa (o meglio ancora sulla neve) e racconta la tua esperienza.

Poi riprova con un mezzo senza abs.

Commento di: fil_rouge il 15-12-2014 01:17
Perdono il tono, giusto perchè sei venuto esattamente dove volevo :)
Ricapitolando quindi, se non hai mai guidato sulla neve e non abiti in Alaska, allora cosa tiri fuori a fare la storia della performance dell'ABS sulla neve se nessuno sano di mente (me incluso) ci andrebbe mai con la moto?
Ed il fango? Idem, a meno di non andare a fare (volontariamente) enduro serio.
Non so per quale motivo ma ti ostini a presentare situazioni limite (neve, fango, ecc.) dove il 99% dei motociclisti non si troverà mai, se non per utilizzo sportivo o per sfiga (o stupidità?)
La verità invece è una sola: l'ABS ti salva le chiappe nelle situazioni NORMALI, su asfalto, asciutto o bagnato che sia, sul brecciolino, sull'olio, sulle strisce pedonali, sul tombino viscido, sulle rotaie del tram, sulle foglie secche, ed in mille altre situazioni QUOTIDIANE e non certo eccezionali, dove però farsi male (e tanto) è un attimo.
Vado in moto da quasi 30 anni: 4 incidenti (nessuno con torto), 2 cadute in strada e tante in fuoristrada, 2 fratture e 1 lussazione.
L' ABS è una gran figata, fidati... anzi, provalo ;)

Commento di: aleksjboss il 15-12-2014 09:40
Ma allora siamo d'accordo.
L'ho tirato fuori perché quel poveretto era su una strada normalissima! :)
Proprio per questo mi son chiesto il dubbio abs:
mezzo nuovo di zecca, tutto perfetto, la domanda è proprio "aveva l'abs o no?".
Tutto qui lato mio, poi il discorso tecnico/meccanico e di funzionalità è un'altra cosa. ;)

Ripeto che io non ho mai parlato "male" dell'abs, al massimo del suo utilizzo ammesso e non concesso che sia su terreni ardui piuttosto che su una comune autostrada.

Sicuramente lo proverò appena ne avrò la possibilità! ;)
Commento di: devargas il 15-12-2014 15:55
Mi inserisco nella vostra discussione per fare considerare che molti motociclisti amano i viaggi. Questi ultimi (i viaggi) sono "la sfida" in quanto oltre al piacere dell'andare c'è insita l'incognita, l'avventura portata dal disagio climatico che, comunque, nelle lunghe tratte, incontri. L'optimum sarebbe comunque quello di saperlo affrontare, senza smargiassate e con prudenza.

Se il 99% dei motociclisti non si troverà mai in situazioni del genere, dovrebbe voler dire che soltanto l'un per cento di questi sono viaggiatori. Non è così, e ad affrontare certi problemi ci si ritrova eccome.

L'elettronica, sulla moto in particolare, ritengo sia un grande aiuto, soprattutto nei lunghi viaggi dove, spesso, l'attenzione viene meno. Bisogna però sapere in quali situazioni sia preferibile disattivare un ABS. In questi casi parliamo nuovamente di condizioni limite, proprie più ad un endurista che non ad un normale utente...ma non è mai detto!
Commento di: aleksjboss il 16-12-2014 01:00
Credo (avendo avuto modo in questi giorni di riflettere un poco) che lo sviluppo dell'elettronica sia dovuto principalmente a due fattori:
1) sviluppo tecnologico ed avanzamento al seguito della tecnologia sfruttabile dall'uomo;
2) utilizzo dell'elettronica per colmare sempre di più i possibili errori che gli esseri umani commettono alla guida (in questo caso).

Sul punto 1 c'è poco da dire (relativamente al fatto del progresso tecnologico), mentre sul punto 2 si può discutere (e non poco).

La tecnologia ci viene in contro (faccio un paio d'esempi inerenti sopratutto a quest'accaduto) aiutando chi è negligente alla guida e chi ha meno esperienza. Questo per poter migliorare sempre di più la guida di un veicolo e per permettere (o quanto meno cercare) di far capitare sempre meno incidenti o situazioni pericolose (basti pensare al breake assistant).

Ma connettendomi al tuo discorso di cui sopra, avere "troppa" tecnologia fa "bene" o fa "male"?
Voglio dire: perché equipaggiare una moto di un sistema elettronico e farlo poi eventualmente disinserire, se prettamente studiato per "aiutare" il pilota?

La nostra guida è influenzata da tutti questi sistemi? Il piacere di viaggiare è proporzionale alla sicurezza che il mezzo ci infonde oppure è alimentato da altri fattori?

O magari da entrambi?

Pensaci e fammi sapere!

Grazie per il commento!
Commento di: devargas il 16-12-2014 11:42
Ciao ti rispondo con piacere esponendoti il mio pensiero. Il nostro modo di guidare non è condizionato ma condizionabile. Credo che la maggioranza dei motociclisti, intimamente, avversi il pappone elettronico presente su molti modelli, ciononostante vi si affida, gradualmente.

Questo affidarsi gradualmente equivale anche a disimparare, perchè l'elettronica (alcuni congegni sono veramente precisi "BMW e KTM") ti presenta nuove possibilità, sposta i limiti e con essi il modo di guidare.

Sulle prime non si osa troppo, batticuore e dubbio, o forse atavico spirito di conservazione, combattono tra loro. Ma poi...

(Ricordo molto tempo fa un amico che prese una macchinetta, una media cilindrata della Fiat. La prima o una delle prime munita di sistema ABS. Ogni frenata era una zampata senza remore, senza tentativo di modulare, incurante di pioggia, o asfalto scivoloso. Io, passeggero, credimi, soffrivo, semplicemente non ero abituato).

In tempi recenti, con la mia (ex) S 1000 RR mi proponevo i tempi su un circuito dove d'abitudine andavo a divertirmi: staccate al limite, entrate in curva con ancora i freni tutti pinzati, anticipata dell'apertura per come non avrei mai fatto, già da QUASI centro curva. A volte mi preparavo a reazioni (imbardate e varie ) che, semplicemente, non arrivavano. Nel breve rettilineo la moto dritta in apertura di gas, efficace...ma l'elettronica lavorava sempre evitando slittate, sbandate, impennate.

Mi chiedo se sia questa una guida consapevole ed alla fine veramente sicura. Consapevole no di certo!

Tornando alla guida di tutti i giorni, ed accostandoci ad una elitaria enduro moderna, si trovano potenze, espresse già a regimi medi, sull'ordine dei 140/160 cv che, per una moto alta, sono semplicemente incredibili. (Le moto GP di vent'anni fa avevano eguale potenza).

A chi sono destinati questi mostri? L'elettronica quindi a nostra salvaguardia, ma anche a salvaguardia delle case costruttrici che non desistono commercialmente all'imperante moda della corsa ai cavalli, a presentare modelli con potenze sempre più anacronistiche.

Quindi riassumendo, va da se che l'elettronica è destinata ad evitare l'errore comune derivante dall'inesperienza o dalla non conoscenza del mezzo in condizioni di uso quotidiano.

Nell'utilizzo specialistico essa trova però ben evidenti limiti. Per esempio la Yamaha 1200 Supertenere, in quanto dichiarata "enduro" e votata, nonostante la mole, a percorsi anche fuoristradistici (lievi) ebbe (e forse ha ancora) accese critiche derivanti dal fatto che l'ABS non fosse disinseribile (se non con apposita procedura scoperta dagli utilizzatori). In condizioni di accentuata pendenza, magari su sterrato, un ABS tarato per il turismo, falsa le reazioni e annulla quasi l'effetto della frenata.

Il pilota professionista poi, ha bisogno di sentire la moto, vagliare attraverso le sue reazioni, il come ed il quando inserirsi in una curva o dare gas. Magari gli è essenziale la sbandata o derapata indotta. Troppa linearità abbattono il feeling. Ciononostante l'elettronica si sta radicando anche nelle competizioni.

Esistono anche atteggiamenti più prosaici, ma egualmente logici: "mi sono comprato una KTM 1290 Supernonsocchè" ho questo po po di tecnologia (pagata) e non la uso? Oppure, ancora, consideriamo il timore reverenziale che la tecnologia indirettamente infonde nei confronti proprio della nostra moto con questo ragionamento d'esempio: "Avevo una Yamaha da velocità, una Genesis 1000 da 125 cv. Era la moto più potente in circolazione. Ora ho un enduro - ENDURO - da 160 cv bicilindrica (brusca nell'erogazione) che esprime 160 cv a 4500 giri...come la guido. Per fortuna c'è l'elettronica.

Quindi inizi con tutti i sistemi attivati per poi accorgerti che i sistemi ti rassicurano, sono settabili, modulabili, personalizzabili e vai forte...col tuo mostro.

Quando toglierli? Perchè toglierli? Mica sono le rotelline della bicicletta. Mi migliorano, ed inoltre non solo non riesco ad immaginare cosa possa succedere togliendoli, ma non voglio scoprirlo rischiano una caduta.

Questo pensiero sopra espresso è utopico fino ad un certo punto, perchè fu il mio pensiero con una moto da 190 e rotti cavalli. Ciononostante tolsi tutto (che poi non si toglie mai proprio tutto). Ebbene? Era più divertente, mi sentivo più figo, un po' sporco ma lo desideravo, impennavo di più e...miglioravo i tempi!

La sintesi tra elettronica si ed elettronica no? Secondo me elettronica si, centomila volte si, fin quando costruiranno modelli strapotenti e destinati a tutti, anche a chi vorrebbe uscire con la ragazza o farsi un viaggio (distrandosi per come è logico che capiti).

In fondo, con tutti i settaggi a disposizione, il tutto rappresenta un gadget aggiunto, un giochino per gli amanti della tecnologia e gli sperimentatori. Ma un giochino che, se dovessi prendere una buca, e il polso ti scappa aprendo accidentalmente manetta, ti salva, non ti innesca conseguenze e non ti costringe a ragionare alla velocità della luce per capire cosa stia succedendo o perchè ti ritrovi steso con la schiena per terra e la moto per cappello!

Lamps Mi dilungo sempre...chiedo scusa!

Lamps
Commento di: aleksjboss il 16-12-2014 12:14
Ho provato piacere a leggere questa tua articolata risposta oltre che a recepire eccezionalmente il tuo pensiero e il tuo "voto" all'elettronica.
Voto dettato però da un preciso accorgimento:
elettronica "Si" per "mostri" che crescono a dismisura, dove la corsa ai 300 Cv di moto è sempre più veloce, la ricerca ad un qualcosa di "utilizzabile" se e solo se l'elettronica ne è amica e montata su "misura".

Quest'elettronica amica che ci aiuta (cercando) di evitare il peggio, ci aiuta a regalarci una guida apparentemente perfetta, dove osare non è più un problema (tanto c'e' l'elettronica che corregge al posto mio) e dove l'emblema di un "pistaiolo" è la ricerca del miglior tempo (tempo che per la maggior parte di noi è futile, in quanto non si è professionisti...ed invece, che gusto esiste, per esempio, a viaggiare a 140 km/h senza fermarsi ad ammirare uno scorcio in cima a 2.500 metri? -per entrare nel tema del viaggio, discostandosi dal tema pista- )

Per carità, ognuno è libero di divertirsi come vuole (vedi la pista) e la ricerca del "tempone" può essere una "ragione di vita", ma quanto è soddisfacente fare "il tempo" con una moto che quasi guida per conto tuo (a livello amatoriale, perché nessuno è un professionista altrimenti non ha senso il discorso...)?

Con questo non voglio affermare che l'elettronica è nemica, anzi, è esattamente il discorso che hai iniziato tu.
La tecnologia va di pari passo con lo sviluppo dei motori, avendo sempre più potenza da controllare il "solo" essere umano non è (o sarà) più in grado di controllare.
Per questo ci viene in aiuto l'elettronica.

Per rispondere (alla tua contro-domanda nascosta), io non sono per un "Si" al 100% dell'elettronica.
Sono ad un fiacco "50-50", in quanto nel primo "50" vedo l'elettronica in aiuto alle sventatezze dei motociclisti (non necessariamente dovute ad una guida ingenua) dovute, per esempio, ad una semplice distrazione.

L'altro "50" invece è dovuto che (secondo me, ribadisco) il reale piacere di guida ( che comprende, perché no, anche il "rischio") deve essere provocato dal motociclista stesso.

La vera elettronica risiede nella reale capacità di guida del motociclista.

Lamps.
Commento di: devargas il 16-12-2014 13:18
Dalla tua risposta comprendo ed apprezzo la tua condivisione al mio discorso, anche io sono pro e contro assieme. L'assioma elettronica eguale grande potenze in gioco ha una logica fin troppo evidente. Ciononostante così come per l'aspetto motoristico (a riguardo delle potenze) anche quello tecno-elettronico sta diventando moda. Oggi se la tua moto non ha le sospensioni attive, o quantomeno con la regolazione elettronica è nata obsoleta. Falso ovviamente, un simile discorso offusca la bontà globale di un mezzo.

Ma se è tanto importante il gadget tecnologico quest'ultimo diventa anche parzialmente inutile, per esempio su moto poco potenti (un "poco" parziale, intendo sempre 100/120 cv).

In condizioni di marcia normali, ma anche mediamente spinte non sentirai quasi mai l'intervento dell'elettronica come qualcosa di condizionante alla guida, anche perchè, con una moto da 100 cavalli puoi anche permetterti confidenze particolari, addirittura sbandate controllate. Ma la conoscenza del limite è il limite stesso del mezzo. Io con la mia V Strom 1000 sbando di potenza solo in curva e sul brecciolino e quando lo voglio. Su asfalto nisba (a meno che non sia liscio o bagnato, ma in questo caso desisto per evitare altre possibili e non volute conseguenze).

Se quindi la mia attuale V Strom avesse montato l'ultimo pachetto dell'elettronica, non me ne accorgerei quasi mai, ergo la mia guida non ne sarebbe condizionata poi tanto.

Tutto incomincia con l'eccesso, la criticità.

Non per essere polemico ma una nota casa automobilistica (blasonata) all'inaugurazione di un suo modello, durante il collaudo, nel passaggio in velocità tra i birilli, cappottò.

Chiaro l'errore progettuale, perchè non c'è errore o papocchio che tenga, su asfalto liscio, un auto di un certo livello, indipendentemente dall'errore del conducente non deve capottare.

In altri tempi avrebbero ritirato e riprogettato il modello partendo dalle fondamenta del progetto. Oggi hanno sostituito l'elettronica di gestione potenziandola. Ovviamente la cosa non mi piace nemmeno un pochino.

Dove voglio parare con questo esempio? Che forse, e ribadisco il forse, in campo motociclistico grazie all'elettronica si è già oltre la logica progettuale di un modello, per cui ogni criterio di sicurezza ed abilità individuale crolla. Mi riferisco ancora agli enduro, bicilindrici da 160 cv ed oltre 250 chilometri al'ora.

Per me sono moto molto interessanti ma progettualmente sbagliate. E' vero, sono pesanti, hanno gomme più larghe, ma sono pur sempre alte da terra, con cerchi da 19 o 21, sterzo alto ed altre amenità che un tempo erano impensabili su moto tanto potenti. Quale pilota è realmente adatto ed ha le giuste capacità. Non potrebbero essere moto per le masse, senza elettronica.

Portai una oramai vecchia Kawasaki KLR 600 in autostrada, ero giovane e l'esperienza di una enduro sull'autostrada cosa nuova. A 140 km.h la motocicletta era veramente prossima all'ingestibilità, soprattutto per il feeling all'avantreno. Non ricordo quanti cavalli avesse quel mezzo, ma ad occhio e croce direi 55/60.

Oggi sento che ci si lamenta perchè la propria enduro "sbacchetta" sui 220 e non offre una sensazione di sicurezza.

Se siamo, "esperti o meno", tanto fiduciosi esperimentatori, amico mio, meglio che vi sia almeno l'elettronica oltre i 125/130 cavalli.

Personalmente parlando invece, mi accosto di più all'ottica del concetto espresso in conclusione dal tuo discorso, ma vale per chi, con gradualità, ha seguito un percorso, come dire: "evoluzionistico". Sia in relazione al mezzo, che a quelle capacità che col mezzo si sono, appunto, progressivamente evolute.
Commento di: aleksjboss il 16-12-2014 13:59
Che dire in conclusione...abbiamo espresso al meglio i concetti.
Ci manca sederci al tavolino di un bar e mentre sorseggiamo 'a tazza 'e café insieme, discuterne ancora.
Quando si incontrano discorsi così (oso dir bene) articolati ed illustrati in maniera efficace e comprensibile, che il piacere della scrittura e della lettura si incontrano.
Questa è la nostra visione, credo vivamente che ce ne saranno altre. E discordanti la nostra logica.
Ma gli articoli servono a questo, servono a prendere spunti di riflessioni da un tema fino ad addentrarsi in sotto-temi annessi (si veda il discorso ABS...quanti orizzonti si possono aprire ancora) e poter parlare, scoprire, confrontarsi.

Mi permetto quindi di "rientrare" nel tema iniziale di questa serie di commenti, ovvero la triste caduta di quello scooter.
Purtroppo non sarà mai possibile sapere se quel Liberty avesse o meno l'ABS, ma di quasi certo nel caso non l'avesse avuto, averlo avrebbe aiutato nel mantenerlo in piedi.
Se invece ne fosse stato equipaggiato, è un chiaro esempio di come l'elettronica non ha eseguito il suo lavoro, anche su un mezzo così poco potente.

Ma questo dilemma ci può portare solo ad approfondire, perché ci manca proprio una chiave fondamentale.

Up
Commento di: fil_rouge il 16-12-2014 16:22
Il Liberty non ha l'ABS
Per ora Piaggio monta l'ABS (optional) solo sui top di gamma: X10, Beverly350, MP3
Nel 2016 sarà costretta a montarlo obbligatoriamente su tutti i modelli, come tutte le altre case.
Ma non serve conoscere il listino Piaggio: dalla descrizione della caduta capitata al vecchietto era evidente che l'ABS non ci fosse.
Riguardo all'elettronica non posso che essere d'accordo con quanto letto finora sul rapporto strettissimo che ha con la potenza sempre più esagerata e ingiustificata delle moto attuali.
Ma proprio per questo motivo, dall'ammasso "elettronica" intesa in senso dispregiativo dai motociclisti old school, (categoria a cui anche io mi vanto di appartenere), terrei distinto proprio l'ABS perchè la sua utilità prescinde dalla potenza della moto, come dimostra la vicenda del vecchietto.
Paradossalmente l'ABS (sulla ruota anteriore) avrebbe senso anche su una bicicletta o su un Califfone proprio perchè la dinamica delle cadute su veicoli a 2 ruote è sempre la stessa: per un qualche motivo X si blocca la ruota anteriore, si chiude lo sterzo e ci si ritrova con la faccia a terra senza nemmeno aver capito come.
Personalmente ho una Versys 650 con 64 cv che mi bastano e mi avanzano, l'ho voluta fortemente con l'ABS proprio per quanto scritto sopra e non desidero nessun'altro "aiuto".
Commento di: devargas il 17-12-2014 13:50
Eppure Piaggio è una marca abbastanza costosa, in genere anche attenta. Anche io valuto l'ABS un aiuto essenziale su tutte le tipologie di mezzo. Non solo: per una questione di coerenza, considerato che parliamo di elettronica dedicata alla sicurezza (indirettamente al neofita, all'inesperto, all'avventato, al neopatentato). Potremmo quindi anche dire: orientata ai giovani, (non me ne vogliano) che maggiormente abbisognano di tale ausilio. Proprio loro, purtroppo, ne sono invece defraudati da una logica meramente commerciale, non coerente e speculativa.
Commento di: devargas il 17-12-2014 13:53
Na' tazzulella e' cafè con te, la prenderei ben volentieri!
Commento di: ErMenna il 12-12-2014 22:06
Salve a tutti, non sono "nuovo" ma non ho mai scritto nulla quindi in pratica lo sono ASD
Volevo condividere la mia esperienza con un liberty 125 su una superficie scivolosa. Purtroppo quel mezzo ha una frenata a dir poco "strana": il freno anteriore pinza e pure bene (basti pensare che se si "pinza" un po' di più l'anteriore fischia che è un piacere), pure troppo per i miei gusti/la mia esperienza, mentre il posteriore non frena nulla, essendo un tamburo. Modulare la frenata risulta quindi particolarmente difficile, specialmente per gente come me che con quel mezzo ha poca esperienza di guida. Basta un minimo di acqua, fango o qualsivoglia materiale che possa rendere la superficie stradale un po' scivolosa e si finisce "a c**o all'aria" come si dice a Roma. Effettivamente anche io, che non mi considero minimamente un pilota ma almeno un mezzo lo so guidare, ci sono caduto. Sempre sul bagnato ed a velocità RISIBILI (parlo di 10-15km/h, proprio prima di fermarsi). Non sono qui per difendere il signore perché guidare sul ciglio è una cosa che non si fa (vuoi per il breccino che vuoi o non vuoi ci sta sempre, vuoi per il fatto che c'è la striscia di vernice che contribuisce a far diminuire il coefficiente di attrito e chi più ne ha più ne metta), ma frenare con quel mezzo richiede seriamente esperienza ed un numero di cadute quasi "fisiologiche". Comunque volevo anche rincarare la dose sull'indifferenza di coloro i quali non si sono fermati. Io ad esempio sono caduto propro mentre stavo per entrare in rotonda (grazie al cielo mi sono "fermato" prima) e NESSUNO dei 5 che mi "seguivano" (tra cui un collega scooterista) si è fermato (per chi è di Roma sto parlando di piazza Istria, non è proprio l'ultima delle rotatorie). Purtroppo è l'Italia e qui è molto radicato nella mentalità comune il detto "chi si fa *gli affari* suoi campa cent'anni. Lamps Lamps
Commento di: Stefano149 il 15-12-2014 09:13

a proposito di scivolate,
13/12/2014...questa è la ricompensa degli irrinunciabili che girano in moto 365 giorni l'anno.

mi dispiace x il signore anziano ma un pò di "esperienza" dovrebbe essersela fatta, se poi transita sulla striscia bianca che è vernice..... bè, li il pericolo scivolata aumenta.
Commento di: fil_rouge il 15-12-2014 10:24
Non capisco il commento sugli "irrinunciabili che girano in moto 365 giorni l'anno"...
Cos'è? Invidia, oppure quella lì sotto è la tua moto?
Nel secondo caso mi dispiace tanto... spero tutto ok.
Un irrinunciabile.


Commento di: aleksjboss il 15-12-2014 11:14
State boni! Very Happy
Questo articolo deve essere spunto di riflessione, non di accanimento! Up
Si deve discutere, che con la calma si trova sempre una soluzione!
Commento di: devargas il 15-12-2014 15:37
Brutta la reazione menefreghista degli altri utenti della strada, a volte mi chiedo perchè, cosa ci porta tanto distanti gli uni dagli altri. Forse la spettacolarizzazione degli incidenti presente su You Tube? oppure, forse, qualche altro imperante messaggio mediatico che ora mi sfugge? Siamo tutti pronti a fare palpitare i cuori per poi perderci nel banale.

A volte ho la sensazione che la vita di ognuno si componga di ruoli recitati, ma la verità dell'uomo per l'uomo, si stia poi perdendo. Ci disorentiamo per poco, forse è paura. Paura che abbiamo tutti, rivolta ad ogni cosa, paura di tutto!

Riguardo alla guida della motocicletta in quelle condizioni: effettivamente per alcune persone il problema è differente. Per chi ha esperienza, ad esempio, la strada difficile, ovvero resa tale da particolari condizioni atmosferiche in atto, è una sfida. Come tale l'attenzione è alta, come in ogni caso di guida estrema.

Se parlo di eccezionalità è perchè mi riferisco in particolare a chi, le situazioni da te descritte, non le vive ogni giorno, pur utilizzando la moto tutto l'anno, ma, viceversa, se le va a cercare. (Come me).

Ritengo che la predisposizione ad affrontare una cosa, qualsiasi cosa, e per questo ricercarsela, indichino appunto, il desiderio e la voglia di fare e fare bene.

Non faccio una discesa dificile con gli sci se non me la sento, non scendo con le bombole sotto quaranta metri d'acqua se non mi va, lo stesso non scalerei una montagna, etc.

Il problema è tutto qui: la condizione che richiede alta concentrazione ma che devi per forza affrontare, non puoi evitare.

Quante volte mi sono sentito stanco alla guida delle due ruote? Quant'altre, nonostante la mia dichiarata esperienza, proprio in virtù della mia stanchezza, ero lento nel capire il grip di un asfalto, o curvavo per inerzia procedendo senza voglia? Fortunatamente in quelle rare occasioni non avevo ghiaccio a terra...altrimenti.

Un anziano su di uno scooter non è un motociclista con esperienza e probabilmente doveva andare da punto A al punto B. Purtroppo in quei casi hai voglia di fare, e tentare di "annusare". Sarebbe meglio prendere l'auto. La scivolata magari serve come esperienza, anche a quell'età.

La fortuna più grande è comunque trovare altre persone come te, che aiutino ed abbiano il senso del reale, ovvero una coscienza.

Mi sono dilungato troppo.

Un saluto!
Commento di: aleksjboss il 16-12-2014 01:05
Per prima cosa grazie per questa tua calma e chiara esposizione.
Grazie anche per i complimenti, ma è senso di civiltà e sopratutto di umanità.
Credo che debba venire naturale aiutare chi è in difficoltà (per esempio in questo caso evidente).
Per il resto hai espresso dei concetti che meritano delle risposte più articolate e non sarebbe male avere una qualche altra risposta per poter proseguire il tuo discorso (o meglio discorsi).

Per ora un saluto anche a te!
Commento di: daniel_aprilia il 15-12-2014 22:15
Innanzitutto complimenti per il fatto che ai soccorso il signore/scooterista Boo hoo! molta gente se ne frega e oltre passa(vedi le macchine prima di te).
Un motociclista come tale e più soggetto ad aiutare un altro "utente" della strada sopratutto perchè sa cosa vuol dire andare su strada con le 2 ruote.Io sono uno di quelli che pure in inverno va in moto sempre,ma un liberty 125 4t in autostrada/tangenziale e come una piuma in mezzo a un uragano Silenced
Lamps
Commento di: aleksjboss il 16-12-2014 01:08
Grazie ma credo e ribadisco che questo senso di civiltà lo abbiamo tutti, basta solo metterlo realmente in pratica.
Che poi tra motociclisti ci si aiuta di più, bè questo è vero! ;)
Commento di: matteoberetta il 16-12-2014 15:11
personalmente ogni volta che monto in moto saggio l'asfalto con il piede....che sia un passo alpino...una strada urbana...un tunnel....quando vedo una differenza di asfalto voglio sapere su cosa corro...Due settimane fa nei colli berici non faceva troppo freddo, ma le zone in ombra erano di un viscido assurdo...peggio del ghiaccio...ho incrociato solo un altra moto (ovviamente un GS)=)))...
Commento di: fg il 26-12-2014 11:01
bisognerebbe utilizzare la moto d'inverno, poi scrivere articoli sulla "percezione dei segnali della strada"
Commento di: aleksjboss il 26-12-2014 11:17
Vai il 1 maggio sul Grossglockner e poi ripensa all'idiozia (senza offesa) che hai scritto.
La strada va letta ad ogni uscita, inverno o primavera che sia.

Lamps!
Commento di: fg il 26-12-2014 11:25
le idiozie sono normalmente cose senza senso come "Vai il 1 maggio sul Grossglockner e poi ripensa all'idiozia (senza offesa) che hai scritto.
La strada va letta ad ogni uscita, inverno o primavera che sia." Questa è partorita dalla pura idiozia, visto che stiamo parlando di milano!!!!!!
Commento di: aleksjboss il 26-12-2014 12:00
Va bene, il vero motociclista gira in moto hai milano!
In inverno sopratutto!
Hai vinto, mi arrendo!

Buone feste!
Commento di: fg il 04-01-2015 18:32
non è questione di ragione o torto, quelle frasi le utilizzano le persone che non hanno nulla da dire e soprattutto non hanno argomenti. Cosa comune tra i ragazzini che frequentano il forum.
Infine: a milano, non ha milano...sempre più senza parole . Brick wall Piango Pat Pat
Commento di: aleksjboss il 05-01-2015 02:18
L'h è stata inserita in automatico dal correttore dell'iPhone, infatti è hai.
Per concluderla qui alle tue futili e logarnti parole, ti dico solamente che sono stato tediato quando ti sei concesso l'asserzione sul concetto di chi può estrinsecare un'opinione relativa all'utilizzo della moto, ossia che per poter soppesare una interpretazione soggettiva occorre per forza condurre la moto in inverno.
Peripezia fraudolenta in quanto la tua argomentazione è infondata e priva di ogni accezione.
Perciò prima di asserire in inutili inezie fermati a ponderare ciò che la tua mente formula, perché altrimenti incombi in urtanti situazioni come codesta.
La creanza ed il garbo son motivi di conversazione, mentre la tua villania mi porta ad arguire qui.
Commento di: salvatore1645 il 05-01-2015 21:22
40 anni di guida moto e vari deserti con l'enduro. Il 21 Ottobre torno a casa con il mio x max 250 nuovo di zecca.Ho appena venduto l'ultima BMW 1200 rt e nell'attesa di decidere cos'altro, ho preso uno scooter per lavoro. Viaggio sereno,dopo lavoro, in mezzo al traffico, senza zig zag,sono in fila, penso ai ***** miei ed alla strada, ed a come sono felice di essere fuori dallo scatolone a 4 ruote in quella bolgia serale delle 19,30, penso che un marcia diretta non è niente male. All'improvviso, senza sentore, senza freccia, senza preavviso emozionale o prevedibile, senza logica, ragionamento, impulso istintivo,razionale esibizionistico, nemmeno solo minimamente prevedibile; insomma, abitualmente evito i cinesi che all'improvviso si buttano per strada...eppure, un tizio con una station vagon, che mi precede, avanti di circa 8 metri, all'estrema destra, decide frettolosamente di fare inversione a U, perchè si scogliona a stare in fila, passando su due strisce continue mentre arrivo attaccato ai due freni e con le unghie dei piedi incollati sul tappetino....a 40km/h. Svergolo incredulo ed esterefatto, come una bandierina, vedo il film a rallentatore e ne intuisco la fine, e non mi pare ancora possibile che si possa arrivare a tanto, a manovre così spregiudicate, indecenti ed offensive all'intero universo creato di tutti i guidatori razionali ed in buona salute psico-fisica dell'intero globo.Mi preparo alla botta, mi posiziono, non posso ancora crederci, senza vergogna, senza timore, manovra di merda, ma come??... e...vaffanculo, lo infilzo nello sportello come l'asta da 6 del mio vecchio arbalete Apache 90 della cressi, vecchio si, ma efficace. Il pilota della station rimane imprigionato fra gli air bag esplosi, grida a squarciagola" scusa", lo sento da fuori mentre mi rialzo, è disarmante." Ma scusa un *****!", poi mi fà pena...è un anziano, adesso in pieno trip emozionale, gli va bene che sono ancora vivo, vegeto ed incazzato, agli 80 km/h, sarei steso, sanguinante e semifreddo...
Saggia decisione quella di restare coccolato fra gli air bag, i testimoni scesi dalle auto in prima fila, subito dopo ed accanto a noi, lo riempirebbero di botte; sono piu' incazzati di me.
Scooter da buttare, ha la gobba come un cammello, l'arpionata lo ha piegato come l'asta dell'ombrellone; gran bella tecnologia, gran bell'oggetto l'x-max, mi ha salvato la penna. Adesso arriva il nuovo, 2015 a totale carico dell'assicurazione, pero', che cagazzo...