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Un pensiero, poco più
Scritto da Silvano11 - Pubblicato 05/12/2014 10:50
Stamattina sono andato in ospedale, ad accompagnare lo zio di un caro amico per una visita...

Ad un tratto lui (che conosce quel labirinto meglio di me) affacciato ad un vetro, mi fa:
- "Vedi quelle finestre con le tende bianche? Proprio qui davanti.."
- "Si.." risposi
- "Sai cosa c'è li?".
Mi ci volle qualche secondo per rovistare nella memoria e trovare un piccolo indizio, o cercare una connessione logica tra le tende ed il tipo reparto.
- "Rianimazione?!" domandai con un tono quasi esclamativo.
- "Esatto. [...]"

Una strana sensazione. Colpito e affondato.
Fa specie come una semplice domanda possa rievocare un casino del genere, cose che pensavi di aver ormai quasi superato e sepolto.
In uno schiocco di dita tornarono alla mente immagini di quella sera; la pizza tra noi amici-colleghi interrotta da quella maledetta telefonata. L'incrocio di sguardi carichi di angoscia. I pugni sul tavolo. Le lacrime. La desolazione.
L'attesa davanti alla porta di quello stesso reparto di rianimazione con le tende bianche alle finestre, e poi gli occhi di suo padre, fieri, ma carichi di tenerezza. E ancora, la pesante bara di legno scuro sulla spalla. O forse, erano solo le mie gambe che non reggevano...

E nonostante siano già trascorsi 3 anni da quel bastardo 8 Dicembre 2011, il pensiero di Giovanni è intatto. Così come il fragore della sua risata e il suono della sua voce, che ancora risuonano nei ricordi.

Dedicava il suo tempo libero agli altri in Croce Azzurra.
Non era di qui, e per farlo si beveva 80 km due volte alla settimana. In moto, ovviamente!!!
Con la sua Fazer 600. Nera. Con i dettagli blu elettrico. Bella e aggressiva.
Ed io ero pure riuscito a strappargli la promessa che un giorno, quando anche io mi sarei comprato la mia moto, saremmo andati a fare un bel giro lungo insieme...

E invece no.
Ancora non si sa come. Non si sa perché.
Una curva appena accennata a destra. Ed un fuoristrada fermo in mezzo alla strada con le 4 frecce.
Lì finì un sogno. Finì una promessa. Finì una vita.
Lì iniziò il pensiero indelebile. Il ricordo e la commozione di un amico che non c'è più.

E più ci penso, più mi chiedo come sia possibile riuscire ancora ad amare tutto questo.
Vale davvero la pena??

La risposta è ovvia. SI.
Certo che vale.

Ma c'è ancora qualcosa di tumultuoso. Qualcosa che è chiaro dentro, ma che si nasconde bene, ogni volta che provi a portarlo fuori. E credo sia qualcosa di comune tra chi ha perso un caro per via di questa meravigliosa passione.
Non so se sia solo paura, o più un senso di essere stati traditi da ciò che amiamo. Forse è anche il modo che ha la vita di sbatterti in faccia tutta la tua fragilità. E' tutto il male che resta agli altri, dopo che il Signore ha deciso al posto tuo.

Credo che una parte del nostro destino ce la scegliamo da noi.
Scegliamo quando decidiamo di comprare e indossare un buon casco, un buon paraschiena, una buona tuta.
Quando scegliamo di chiudere un pelo di più il gas.
Ma resta comunque una grossa fetta di destino che va oltre il nostro controllo.
Dio, il caso, la fortuna... chiamatelo un po' come vi pare...


Molte cose sono cambiate da allora: ho una nuova fidanzata, un nuovo lavoro, nuove emozioni. Una nuova maturità. Un nuovo modo di vivere la vita e le relazioni.
Ed ora, una ER-6n (quasi) nuova.

Ma il pensiero mi perseguita e di tanto in tanto mi assale.
Non chiedetemi quale guizzo di egoismo o di follia mi abbia portato a fare una scelta del genere.
Non vi saprei rispondere.

So solo che nonostante tutto, la moto è tanta vita. Tanta passione. Tanta voglia di sentire la vita che ci scorre addosso. E senza, non è la stessa cosa.
Dopotutto viviamo di quei piccoli momenti che ci regalano emozioni... no?


Forse in fondo, la chiave è questa.
 

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Commento di: bonebreaker il 05-12-2014 17:58
letto tutto d'un fiato...che dire...mi sono commosso...
Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: Silvano11 il 12-12-2014 14:47
Grazie Smile Ciauz
Commento di: Doc_express il 05-12-2014 19:52
letto pure io,scritto bene nulla da dire. Alcuni concetti non li digerisco però,io forse sono tra i pochi eretici qua sopra che NON vogliono sentire parlare di "sicurezza" di "protezioni" nonchè "abs,tcs,ttb,ttcn " e altro schifume. Io penso che ogni moto e ogni motociclista faccia e sia un caso differente e manco due moto identiche uscite dalla stessa catena di montaggio siano uguali,figuriamoci 2 persone.
Senza offesa per nessuno ,frasi del tipo "prima di comprarti la moto fatti un giro in ortopedia" e altre stro(SCUSATE) stupidate del tipo "sempre" ti si chiude il manubrio "sempre" ti scappa l'anteriore . Ma porca di quella (BESTEMMIONE) prova a fare chiudere il manubrio a una road king con beach bar da 120 .....non sterza manco in curva! Prova a fare scappare l'anteriore a una goldwing!
Era destino punto e basta,il destino ha fatto combaciare il fuoristrada fermo,la curva presa lì e non 20 cm più in là. E tutto il resto.
Poi uno si può giocare con una guida difensiva e non facendo troppo il deficente come spesso capita di vedere ai "pilotoni" con tute da gran premio,200 cv e zero cervello. Ma anche se guidi bene,sei prudente e ti trovi il cammionaro che quel giorno per errore parcheggia 5 cm più in fuori sei orizzontale e basta
Commento di: sephiroth01 il 07-12-2014 10:59
Vero è che la protezione principale è il nostro cervello ma il tuo fatalismo assoluto, anche se in un certo senso posso capirlo, non lo condivido. E' ovvio che se vado a 180 sempre e dovunque hai voglia mettere protezioni ma c'è una bella differenza tra cadere a velocità di passeggio con o senza protezioni, e io tra il "fastidio" delle protezioni e una lesione, un'abrasione, quello che è, preferisco il caldo e il fastidio. La prima volta che son caduto (a 50 all'ora, per inesperienza) ero in jeans e mi sono aperto il ginocchio in due punti ; la seconda volta la ginocchiera ha fatto il suo lavoro, son risalito in sella e via. Non capisco quale libertà possa togliere un ABS o un gilet ad alta visibilità che può fare la differenza tra l'essere e il non essere visti al tramonto o la notte. Che dignità ci toglie?
(Ormai avrai i calli alle orecchie con queste risposte ASD )
Commento di: Doc_express il 07-12-2014 12:25
l'abs è una popò che non fa frenare la moto in presenza di fango o neve. Provato con la macchina e ora mi fido solo più dei tamburi comandati a filo. Il giallo piscio toglie dignità perchè io mi vesto come mi pare e se tu automobilista odioso mi urti e mi fai danno paghi. mi sembra chiaro
Commento di: Pier_Silverio il 07-12-2014 14:16
Sul giallo piscio mi trovi particolarmente d'accordo ASD
Commento di: pippomanca il 23-12-2014 17:30
perdona la schiettezza... ma a parer mio (che è un mio parere giusto o sbagliato che sia... non volermene) hai scritto una delle più grandi puttanate che ci siano sul forum....
e... sempre a mio modestissimo parere... hai scelto il posto più stronzo dove scriverla...
Commento di: Doc_express il 23-12-2014 18:31
ma come? Chiamo i gas intestinali con il loro giusto nome (scoXXeggia) e tutti mi danno contro. Tu invii le tue "putXXnaXXte" e dai del "strXXXo" cos' a gratis e nessuno ti dice niente? E' proprio vero che non c'è più religione Whistle non prendiamocela ,tanto ci sono le vacanze di natale,nessuna tragedia può arrivarmi dalla tv (spenta fino all'8) e stamattina complice il bel tempo mi sono fatto uan 60 ina di km con l'americana. E ovviamente sono ancora tutto di un pezzo sebbene la strada sia il palaghiaccio
Commento di: pippomanca il 19-01-2015 16:01
leggo solo ora... non mi permetterei mai di darti dello str.......o...
ho detto che hai esperesso, a mio parere, questi concetti NEL POSTO più str....o del forum....

è un po' come andare a dar del matto al funerale di uno che si è appena impiccato....
certo che è "matto"... ma sarebbe meglio esprimerlo in altra sede...

tutto li...

per il resto il destino è una gran cosa... ma spesso l'elettronica migliora la sicurezza cosi come il casco o la cintura di sicurezza.... 10 li ammazza... 10000 li salva... e dire che è meglio non averla per quei 10 credo sia scorretto...

per il resto ho usato un linguaggio poco "educato" con te che non ti conosco... si vede che ero perso dal post....
sorry....

lamps....

Commento di: bubybmw il 22-01-2015 10:53
Condivido......... V a tutti
Commento di: bubybmw il 22-01-2015 10:54
Condivido......... V a tutti
Commento di: bubybmw il 22-01-2015 10:54
Condivido......... V a tutti
Commento di: Elr0ndK il 13-01-2015 13:21
Perdonami, ma secondo me tu sostieni queste cose perché forse non esistono dati veri/reali su cui poter giudicare quante lesioni e vite questi aggeggi che minano l'orgoglio macho hanno evitato e salvato.
Ognuno è libero di avere l'elettronica che gli pare, sulla moto, quello è ovvio (la mia non ha un cavolo, per esempio) e non esistono obblighi di sorta; però trovo assurdo il fatto che non esistano obblighi sull'abbigliamento al di là del caso. Sia chiaro che io sarei anche perché lo Stato ci venga incontro offrendoci agevolazioni così da consentirci di vestire meglio spendendo il giusto e non troppo, come avviene adesso per via dei prezzi spesso proibitivi e non alla portata di tutti dei capi di alta qualità.
E' altrettanto ovvio che se il fato si mette di traverso non c'è protezione che tenga, ma vedere in modo negativo ogni oggetto che può semplificare la vita è sbagliato, perché in molti casi di cadute o incidenti più o meno banali aiutano non poco, ed è retaggio del concetto che sento spesso quando in particolare si parla di ABS: "A che serve l'ABS? Pensi che non sappia frenare che deve frenare lui per me?". Errore enorme.
A me sembra mancanza di umiltà, e secondo me fa parte di quello che molti definiscono "cattivo collegamento polso-cervello", che è cosa ben diversa dal puro aspetto tecnico del saper guidare una moto...
Commento di: Doc_express il 19-01-2015 16:13
io trovo assurdo invece che arrivino gli obblighi sull'abbigliamento. Quello che a me ha irritato e parecchio è stata la frase o meglio quello che le sta dietro "Scegliamo quando decidiamo di comprare e indossare un buon casco, un buon paraschiena, una buona tuta." ....per che cosa? Magari per fare i dannati su strada? Perchè a me del paraschiena del buon casco e della buona tuta per andare a passeggio con l'harley non me n'è mai fregato più di tanto,ed è dal 1986 che guido e non ne ho mai avuto bisogno. Perchè comunque esistono tanti modi per andare in moto e non solo quello di aprire il gas come un dannato.
A me dispiace quando si pianta qualcuno ,altro che se mi dispiace ma guardando i fotogrammi a volte il ragionamento va al magari non capitava se...e a me girano due volte
Commento di: Elr0ndK il 19-01-2015 17:08
Sul fatto di andare o meno sfondi una porta aperta, sono totalmente d'accordo con te. Trovo che andare come dei dannati per strada, per dirla in maniera politicamente corretta, sia da scellerati.
Detto questo l'abbigliamento protettivo va un po' fuori dal tuo ragionamento, secondo me.
Io l'anno scorso, mentre stavo parcheggiando in un supermercato, sono scivolato sulla vernice perché era molto umido ed a terra sembrava ci fosse olio: mi sono lussato una spalla e sono stato tutto agosto a casa e per poco non mi saltavano anche le ferie. Casualmente le avevo a settembre, quindi non solo ho fatto il periodo dell'infortunio, ma ho avuto anche tempo di andare a casa della famiglia di mia moglie vicino al mare a fare la "riabilitazione".
Quando sono caduto avevo la giacca con protezioni omologate spalle e gomiti e, proprio grazie ad essa, credo di aver evitato come minimo: escoriazioni, fratture o microfratture al gomito e braccia. Non dico il caso, perché comunque avendo sbattuto di lato anche un normalissimo jet avrebbe fatto il suo.
Questo dimostra che le protezioni sono utili anche a basse e bassissime andature, checché se ne dica. Poi se qualcuno le ritiene un disturbo il "problema" non è delle protezioni, ma è una questione puramente soggettiva.

L'assunto che chi si protegge bene lo fa perché fa il cretino è sbagliatissimo, anzi, ci sono "Valentino Rossi della domenica" che vanno in giro in jeans, maglietta e casco o giù di lì.
Non si deve sottovalutare l'importanza né delle protezioni, né degli aiuti elettronici. Non sono lì per "imbrocchirci", ma per aiutarci.
Commento di: Quarantuno il 23-12-2014 08:24
cavolo che belle righe hai scritto. molto emozionato colgo l'occasione per salutare tutti i motociclisti. ciao ciao
Commento di: Silvano11 il 25-12-2014 09:29
Grazie Quarantuno...un abbraccio!! E tanti auguri... Smile
Commento di: Elr0ndK il 13-01-2015 13:29
Bell'articolo: c'è molto pathos e fila via che è un piacere.
L'unica cosa che non capisco e non condivido è quando associ, se non ho capito male, l'acquisto della moto ad una matrice egoistica: perché?
Non ci fa bene farci "imbrigliare" dalle paure, giustificate o meno, le passioni vanno coltivate nel limite del possibile.
Quello che possiamo fare, però, è fare tutto quello che è in nostro potere per ridurre i rischi: pelare il gas (concetto spesso poco digerito), guardare non una ma 3 volte quando si fa qualche manovra, evitare slalom nel traffico etc etc.
Per quel che mi riguarda, ho imparato a mettere da parte l'orgoglio quando vado in strada, moto o macchina che sia, penso prima a non farmi male: quindi se non conosco la strada vado piano, se non ho un'ottima visibilità non effettuo sorpassi, rallento o mi fermo anche quando ho la precedenza, etc. Tendenzialmente preferisco uscite in gruppo, piccolo o grande che sia, anche solo per chiacchierare ogni tanto, e se questo mio modo di guidare risultasse incompatibile con determinati gruppi non ho molti dubbi: piuttosto vado da solo.
E non mi sento affatto egoista nell'andare in moto, nonostante sia cresciuto in una famiglia che ha scoraggiato questa passione (coronata 2 anni fa a 32 anni, per la cronaca).
Commento di: Silvano11 il 13-01-2015 16:33
Hai colto il punto. Smile Forse hai ragione, non è egoismo. Forse è più amore per se stessi. E' lo stesso discorso che mi faccio io ogni tanto: Rinunciare, sarebbe un po' come morire...in questo senso lo trovo un po' egoista. Ma arrivo sempre alla stessa tua conclusione: proteggersi, pelare il gas, cercare di leggere la strada, ed essere prudenti.
Anche se qualcuno magari ci da del "Chiodo" o del "Fermone"...e ignorano il fatto che noi preferiamo rinunciare ad una fetta di orgoglio, per rispetto di tutti coloro che ci aspettano a casa.
Non pretendo di dire agli altri quello che devono o non devono fare...certo, ho visto tra le mie mani (e ho anche provato sulla mia pellaccia) la pesante differenza tra un incidente con e senza tuta, con e senza ginocchiere, con e senza paraschiena.
Coltivare le passioni è giusto, si tratta di vivere la vita, di rendere grazie del tempo che ci è concesso!! Mi sono lanciato con il paracadute, mi sono fatto una piccola macchina da gara, e vengo da una KLX da enduro. Cerco di inseguirle, le passioni.
Ma la moto stradale....quella mi spaventa un po'. Perchè il mondo è pieno di Valentino Rossi della domenica, e di automobilisti distratti. Ma non riesco a stare senza...sento un bisogno forte di partire, viaggiare, vedere paesaggi nuovi, assaggiare cibi diversi...divertirmi finchè posso.
E' vero, la guida attenta fa una differenza fondamentale. Ma, anche se sembra strano, resta molto più pericoloso che lanciarsi nel vuoto da 4mila metri...o entrare in quarta piena in curva protetto da una gabbia di tubi.
In fin dei conti, "il viaggio della vita include sempre la possibilità della morte."...ma credo anche che con un po' di testa sulle spalle il gioco sia completamente diverso!!! Wink
Commento di: Elr0ndK il 13-01-2015 17:07
Io mi baso su due concetti fondamentali per me:
1) Non posso avere tutto sotto controllo
2) Non aumentare il rischio di trovarmi in situazioni che non posso controllare

Pensare che siamo totalmente padroni della situazione, come fanno i sopracitati Valentino Rossi della domenica e non solo loro, è l'errore più grande che si può fare quando si va in moto. Per quanto si possa essere "tecnicamente capaci" è impossibile reagire sempre nel modo giusto e, proprio per questo, aggiungere ulteriori fattori di rischio mi sembra una sciocchezza.
Preciso che non sono un santo sempre ultraligio alle regole, anzi talvolta mi scappa anche la cavolata, però non azzardo manovre stupide come, e faccio un breve elenco di cose viste di persona: sorpasso all'ingresso di curva cieca a destra (strada Lago del Segrino-Bellagio), sorpasso passando ad un metro scarso da un'altra moto (semaforo su Via Lecco/Via Como di collegamento tra SS36 e Lecco), sorpasso a destra in vicinanza di una rotonda, etc.
Voglio andare veloce tanto da stracciare le gomme? Bene: cerco una pista medio/veloce tra quelle meno quotate e vado a fare quello che mi pare.
Vado per strada? Come si dice dalle mie parti: "tengo due piedi in una scarpa", che significa semplicemente comportarsi in maniera tranquilla.

Mi dai del fermone e ti infastidisce la mia presenza? Non siamo obbligati a girare insieme, possiamo benissimo ognuno cercare i propri compagni ideali.
Ti infastidisce che ti faccia notare che hai fatto una manovra pericolosa? Stessa risposta di sopra.

Sono ben conscio dei miei limiti, che sono molti, e siccome non aspiro a capire dove mi posso spingere, mi sta più che bene vivere "ordinatamente" la mia passione in moto, preferisco 100 giorni da pecora che 1 da leone che, magari, finisce in un ospedale o peggio.
Commento di: skipper1950 il 09-02-2015 19:09
ciao, condivido le tue conclusioni. Per quanto riguarda la sicurezza, al giorno d'oggi non si può ignorare tutto ciò che contribuisce
ad accrescerla. Ho ripreso da poco la moto, dopo 35 anni, il mondo e le moto sono cambiate. Allora la sicurezza si limitava al casco,
e come poi successe per le cinture, alcuni lo indossavano solo quando andavano in autostrada. Oggi con il senno degli over60,
mi rendo conto che non usufruire di un abbigliamento tecnico dalla testa ai piedi è da incoscienti. Il senso di libertà non mi risulta
offuscato più di tanto ed è compensato dal sentirmi più protetto . Certo non mi autorizza una guida più spericolata.
Piuttosto le assicurazioni dovrebbero tener conto dei costi di chi si atrezza per la sicurezza e operare degli sconti.
Commento di: Elr0ndK il 10-02-2015 09:12
Quello che vorrei capire io è: perché quando non ci sono obblighi tutti o quasi invitano a vestirsi in maniera tale da essere protetti e quando una cosa del genere viene resa obbligatoria o viene normata da legislazione salta fuori la platea degli inorriditi...
Credo che una cosa del genere derivi dal gene italico che "se una cosa la decido io va bene, se la decide qualcun altro e mi dice di farla no".
E non c'entra la guida spericolata, perché chi mettendosi stivali/guanti/giacca etc top di gamma superprotettivi turbo bestial si sente legittimato ad andar più forte e fare il pazzo deve capire che il problema è solo la sua testa che fa la deduzione.

Sul discorso delle assicurazioni condivido: più uno si veste bene, più evita il rischio di far pagare soldi "inutili" alle assicurazioni per piccole disavventure e questo dovrebbe essere premiato. Però le parole assicurazioni e sconto non vanno molto d'accordo...
Commento di: MAUROX il 24-01-2015 00:08
Bell’articolo, emozionante e toccante.
Grazie per avre voluto condividere la tua emozione alla quale aggiungo la mia; che il tuo (anche nostro adesso) amico riposi in pace e che anche i suoi genitori possano trovare conforto in amici come te.
Per quanto riguarda chi dice che siccome non gli è successo mai nulla, nulla gli potrà succedere e quindi al diavolo le protezioni e fatto salvo che ognuno è libero, nel rispetto delle leggi, di fare quello che vuole, posso solo dire che io personalmente vivo la moto come un divertimento e non come una sfida o come il mezzo per dimostrare qualcosa al mondo; anche perché il mondo del sottoscritto credo che se ne freghi abbondantemente (ed anche giustamente).
Ciao
Lamps Doppio Lamp Green
Commento di: Silvano11 il 15-04-2015 00:15
Grazie MAUROX Smile
Si...abbiamo un punto di vista che si ricalca alla perfezione!!! Wink Spensieratezza, staccare dalla frenesia quotidiana, spezzare i ritmi e le ansie, godersi un po' di tempo da soli con se stessi o con chi condivide questa passione in pieno relax....mi dite cosa c'è di meglio al mondo?? Rotfl