Motociclista per me puo' essere chiunque viva a pieno la moto: c'e' chi la vive in pista, chi facendo turismo, chi nel fuoristrada, chi nel custom, chi da solo, chi in compagnia.
La cosa che lega e unisce queste "diverse categorie" non e' che montano semplicemente un mezzo a due ruote con motore, ma che su questo mezzo cerchino e trovino EMOZIONI. Emozioni magari differenti, ma intense, che solo la moto riesce a dare.
Concordo con te: la moto e' solo un mezzo di trasporto, quando cade mi frega niente del graffio, dello specchietto da cambiare, della pedivella piegata, della semicarena crepata... la cosa che fa piu' male e' che ho sbagliato e la caduta e' una conseguenza di un mio errore.
Pero' e' un mezzo che ci regala emozioni, e come dici tu, merita comunque il nostro rispetto.
Poi ci sono quelli che si ghettizzano e se non sei come loro non ti considerano: abbigliamento, accessori, manutenzione, pulizia, ricambi... ma questo capita ovunque, non solo ai motociclisti
Motociclista... forse e' solo un'etichetta come un'altra.
Di certo non cambiero' il mio modo di pensare o agire per poter far parte di una categoria, e, per quel poco che ti conosco dai tuoi scritti, sono sicuro che neanche tu lo faresti.
Commento di: devargas
Ares nel tuo post mentre inquadravi alcune giuste verità, hai scritto pure: "motociclista...forse, è solo un etichetta come un altra. Di certo non cambierò il mio modo di pensare o agire per poter far parte di una categoria".
Sei stato teribilmente riduttivo.
Guarda Ares, che per far parte della generica categoria dei motociclisti occorre sostanza, non apparenza. Sicuramente non sono le belle firme, o la moto lucida e nuova, magari potentissima ed acquistata da un pivello, a decretare l'ingresso in un mondo ampio, concettuale, variegato e dalle mille sfumature.
Piuttosto con l'esteriore sfoggio, puoi abbracciare sottocategorie effimere e che trovano il tempo che trovano. Alcune persone si comprano il "ferro del mestiere" e fingono, di essere motociclisti, magari sparandosi inutili, grottesche, e poco adatte pose.
Il vero motociclista è anche colui che all'opposto di ogni apparenza riscopre nel mondo motociclistico, umiltà ed introspezione. Colui che vive tra mille amici quanto con se stesso. Colui capace di spogliarsi da ruoli ed obblighi sociali per tornare, non dico bambino, ma a quel mondo libero di avventurosi sognatori, che così bene viene rappresentato dalla moltitudine dei veri Bikers. Oltretutto uomini etici, di cuore, che hanno spessissimo alti scopi umanitari raggiunti attraverso iniziative motociclistiche volte alla beneficenza e all'aiuto dell'altro.
Io faccio parte di quel mondo, lo so, ne ho coscienza, l'ho capito dopo decenni. Non lo sostituirei con nessun'altro e ne sono fiero. Se poi, per te, è solo conformarsi ad un modo per assumere un etichetta da sfoggiare, credimi, sei fuori strada!
Commento di: _Ares_
Forse non mi sono spiegato bene, magari per l'ora tarda... comunque volevo dire semplicemente che se qualcuno non mi considera un "Motociclista" solo perche' non lavo la moto dopo ogni uscita, o perche' non uso il i pantaloni tecnici e la giacca in pelle, perche' monto gomme che non sono il top della categoria... bhe' se il motivo e' questo sono problemi suoi, di certo non cambio per farmi piacere da queste persone.
Io non mi considero un Motociclista, ad oggi conto 6000 km fatti in 4 mesi di foglio rosa. Per ora, le uniche cose degne di nota che ho fatto, sono il crocedomini in compagnia, il s marco e il valcava da solo, sempre in solitaria mi sono girato la toscana in 4 giorni. Nient'altro. Quindi sicuramente mi si puo' dire che non sono Motociclista perche' non ho l'esperienza, i km e gli anni sulle spalle. Lo accetto e lo condivido.
Ma non perche' le mie scarpe da moto costano 45 euro, e la moto non ha mai visto il sapone, oppure perche' preferisco andare sulle colline invece che in pista o ancora perche' non ritocco col pennellino sui graffi...
Per qualcuno non sono motociclista perche' ho solo 70cv sotto le chiappe... pazienza allora non sono motociclista, ma di certo continuero' a fare quello che sto facendo ora con la moto finche' avro' la possibilita' di farlo.
A me piace girare in moto, appena posso vado sui monti, sulle colline, intorno al lago... ovunque riesca. Sto da Dio quando faccio sti giri in moto. Mi emoziona.
E per come la vedo io chiunque si emozioni quando fa qualcosa in moto e' un motociclista, indipendentemente da cio' che fa e come tratta la moto. Anche chi la vive da "zavorrina/o" a mio modo di pensare, puo' essere un motociclista.
A me non interessa che gli altri mi considerino o meno un motociclista. A me interessa quello che provo quando sono in moto.
Commento di: devargas
Approvo in pieno il dissociarsi da luoghi comuni e frivoli, era il discorso dell'etichetta, espresso con toni un po' troppo generici che mi ha disturbato. Sai, vivere la moto, proprio come fai tu, con emozione e spirito di avventura e libertà, è sicuramente una prima importante tappa.
Passerà il tempo e, se quest'affascinante mezzo, continuerà a darti le soddisfazioni e le emozioni che oggi provi, potrebbe anche darsi che ti ritroverai coinvolto in comuni iniziative, viaggi umanitari, imprese faticose ed esaltanti. Capiterà che i tuoi compagni di avventura diventino amici per la pelle, persone alle quali potersi affidare nei momenti più duri e difficili, e non soltanto di un viaggio. Creerete magari un motoclub, vi affiancherete ad altri motoclub, si affineranno anche le esigenze relative ad un mezzo anzicchè un altro, oppure, magari, di motociclette ne avrai due, o tre. Farai corsi, ti farai magari male ma rimonterai in sella. Ti sposerai, ma chi ti vive a fianco, vuoi moglie, oppure figlio, lo sapranno. Sapranno che sei motociclista, e non pretenderanno mai di depauperare e rintristire la tua persona imponendoti una privazione impossibile.
Quando vivere la moto diventerà vivere...con, la moto, allora capirai, quel giorno, che sei inevitabilmente motociclista e ben aldilà di ogni aspettativa, dubbio o etichetta.