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Grandi viaggi per piccoli sognatori! (Da Cortona a San Marino in motorino)
Scritto da NeroPegaso - Pubblicato 11/10/2014 14:04
Un viaggio un po’ strano, un po’ folle, alla scoperta di posti (e gente) nuovi.

E' ormai da un po' che non mi si vede qui sul Tinga, ma vorrei condividere con voi una bellissima esperienza fatta quest’estate, un “piccolo grande viaggio”. Infatti, complice la mia forte voglia di avventura, mi sono gettato in quella che mi sembrava essere un’impresa senza pari: partire da Cortona (AR), dove risiedo, ed arrivare a San Marino.

“In fondo sono solo 150 km, che ci vuole?”, mi ero detto. L’impresa era tutta nel mezzo con il quale avrei compiuto il viaggio. Possiedo infatti un’Aprilia Pegaso 50, che nonostante la sua età (21 anni) dà del filo da torcere anche ai più moderni cinquantini. Essendo poi la sorella piccola della meglio nota Pegaso 650, quale ciclomotore più adatto? Dopo essermi preparato accuratamente, studiando l’itinerario che, ovviamente, non poteva comprendere né autostrade né superstrade, munendomi di uno zaino con tutte le scorte e gli attrezzi di cui potevo aver bisogno e pronto alle piccole sofferenze fisiche che avrei dovuto sopportare, il 31 Luglio, sotto una coltre di nebbia e con un cielo che non annunciava certo il sole che desideravo, mi sono messo in marcia, alle 6:30 di mattina.

Il mio itinerario prevedeva l’attraversamento di due valici appenninici, quello della Cerventosa prima, raggiunto con facilità dato che conoscevo bene la strada, e quello di Bocca Trabaria dopo. Prima di arrivare a quest’ultimo però, ho fatto una prima sosta percorsi i primi 50 km: un caffè per riprendersi e un po’ di tregua per il mezzo. Qui ho deciso che avrei effettuato soste con intervalli regolari di 50 km, per non far affaticare la moto… e pure il pilota! Sono poi ripartito verso il secondo valico. Alle ore 8:00 circa, dopo 80 km, avevo conquistato la seconda vetta, a ben 1.049 metri s.l.m, ma non è stato certo facile: mille curve che mi sembravano non finire più, e la strada non era nemmeno asciutta (il rischio di cadute era dunque concreto)! Dopo una fermata per un paio di scatti fotografici, mi sono preparato alla discesa verso valle. Ho effettuato una seconda sosta a 100 km, a Sant’Angelo in Vado, dove ho avuto il piacere di conoscere il “Bauscia”, gentilissimo proprietario dell’omonimo bar “Dal Bauscia” che, oltre a complimentarsi per la mia impresa, mi ha offerto un’ottima colazione. Appena ripartito, mi sono dovuto destreggiare con la dovuta calma fra i paesini della provincia di Pesaro-Urbino, i cui nomi in ordine di passaggio mi ero appuntato la sera prima. Con molta fortuna, dato che non ho mai sbagliato strada, alle ore 10:15 circa e a ben 150 km da casa, mi sono trovato di fronte un cartello, con su scritto: “Benvenuti nell’antica terra della libertà”. Con un filo di commozione mi sono fermato: era il confine con lo stato di San Marino. Finalmente! Un sogno che per me si avverava. Dopo aver scattato un paio di foto, con rinnovato entusiasmo mi sono diretto alla scoperta del borgo storico di San Marino, col sole che finalmente splendeva alto in cielo.

Dopo la visita, che mi ha lasciato un bellissimo ricordo per l’affascinante bellezza della città, mi sono rimesso in viaggio: ma non alla volta di casa, bensì verso l’Adriatico! Per l’ora di pranzo ero arrivato a Cattolica. E cosa meglio di una piadina in Romagna? Dopo una passeggiata sulla spiaggia, una visita al Misano World Circuit e con il cielo che si era fatto cupo, ho ripreso la via di casa, tornando sui miei passi. Il viaggio di ritorno, purtroppo, è stato problematico, dato che per il caldo del pomeriggio la mia instancabile compagna di viaggio ha dato i suoi primi segni di stanchezza dovuti al surriscaldamento della frizione. Nonostante quest’inconveniente, la mia avventura si è conclusa nel migliore dei modi. Con un totale di 2 pieni consumati (corrispondenti a circa 18 litri di benzina), 380 km percorsi, un fondoschiena a pezzi per una sella troppo dura e i tendini infiammati per l’uso prolungato della leva della frizione (via via induritasi) sono tornato a casa, dolorante, stanco, ma felicissimo!

Un paio di foto:

In cima al passo di Bocca Trabaria (sì, ero ancora stanco e sconvolto dalla levataccia!) ASD



Al confine con lo stato di San Marino.



Il palazzo pubblico della piccola repubblica.



Lamps Lamps
NeroPegaso
Cortona (AR)
 

Commenti degli Utenti (totali: 17)
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Commento di: Elia1994 il 11-10-2014 15:48
Bravo complimenti i 50ini old school non sbagliano!!;) gallina "vecchia" fa buon brodo!! Complimenti ancora Wink
Commento di: NeroPegaso il 11-10-2014 16:12
Beh, alla faccia di chi diceva che non era immaginabile, e tanto meno realizzabile! Mr. Green
Grazie mille! Campione
Commento di: Elia1994 il 12-10-2014 02:57
Bravo bravo sbattiglielo in faccia, basta crederci!!
E ricordati che il possibile non è mai impossibile! Wink
Commento di: topomotogsx il 11-10-2014 18:35
Molti anni fa anche io mi sono avventurato in qualche viaggetto in sella al mitico Ciao Piaggio;
e sono ricordi bellissimi, forse dovuti ai tempi andati, forse perché fatti con l'incoscienza della gioventù, senza gli odierni aiuti tecnologici e fronzoli vari.
Fanne ancora tante, di esperienze simili, quando sarai maturo avrai più ricordi piacevoli Si
Commento di: NeroPegaso il 13-10-2014 14:11
Il massimo della tecnologia che mi sono permesso è il cellulare per le foto (non come navigatore, non ce l'avrebbe fatta!) :asd:
Nel mitico zaino c'era giusto l'atlante stradale, vecchissimo, in caso di necessità Mr. Green
L'incoscienza è stata la colonna portante dell'intero viaggio!
Commento di: devargas il 17-10-2014 14:51
Anche io, con un amico, in due, e finì male, perchè di notte, anzi, nelle prime ora del mattino, in una discesa accentuatissima si surriscaldarono i freni ed il Ciao raggiunse una velocità insospettabilmente alta. Non riuscivo a tenerlo nelle curve e sapevo che alla fine ci sarebbe stato un tornante a destra. Miracolosamente vidi una stradina che si inerpicava in salita, sulla sinistra, una bella salita prepotente e, senza pensarci deviai dalla traiettoria imboccandola. All'ultimo istante vidi L'ostacolo, un gradone (la strada era semibuia, allora illuminata con flebili lampadine ad incandescenza, e i fari del ciao li conosci). Ebbi il tempo di sollevare la ruota anteriore di forza, urlando alla volta del mio amico: "Claudio attento al culo". Superammo il primo, dopodichè ci schiantammo sul secondo gradone di 30 centimetri. Il ciao si spezzò in due, io mi ritrovai in ginocchio al terzo gradone, con la sigaretta pendente dalla bocca, la faccia ebete meravigliata, ed il poncho messicano rosa che avevo indosso per proteggermi dal freddo intriso di miscela. Ma non vedevo Claudio. Lui, illeso per fortuna, stava pregando in ginocchio in cima alla scalinata la Pia immagine di una Madonna che, condiscendente ci guardava pietosa. Scoppiai a ridere irrefrenabilmente, ed ancor oggi, dopo quarant'anni, non possiamo trattenere l'ilarità alla sola rievocazione del fatto. Hai ragione, nel bene o nel male sono sempre bellissimi ricordi, quelli della propria gioventù!
Commento di: JO74 il 11-10-2014 19:49
Complimenti, davvero.
Mi raccomando però, che non sia mica l'ultimo, ma il primo di una luuuunga serie... Wink
Commento di: castoro il 12-10-2014 11:49
Grande! Vedo un futuro viaggiatore transcontinentale in te!
Commento di: NeroPegaso il 12-10-2014 14:33
Diciamo che tra le mete future è previsto Capo Nord! (tra qualche annetto e con un mezzo adatto) Up
Commento di: topomotogsx il 13-10-2014 00:20
Fiftymaniac, utente Tinga, lo ha fatto davvero con un 50ino il viaggio a Caponord Wink
Commento di: NeroPegaso il 13-10-2014 14:14
Mi inchino di fronte a tanto coraggio Inchino
Con lo stesso mezzo è prevista quest'estate la partecipazione alla "Spaghetti Race", da Milano a Palermo!
Quindi ci saranno ancora chilometri da macinare Campione
Commento di: brigantetonio il 15-10-2014 21:04
quando passi ad un mezzo più potente ti aspettiamo tra i briganti della valdichiana! mancano persone come te in zona,con la grande passione per viaggiare e la moto!complimenti
Commento di: NeroPegaso il 18-10-2014 14:40
Felicissimo di entrare nel gruppo! Up
Grazie mille Doppio Lamp Naked
Commento di: matteoberetta il 16-10-2014 16:40
bello bravooooooo...cosi si fa.....veri motari.... Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: devargas il 17-10-2014 14:33
Le imprese vanno fatte in solitaria, ciononostante immagino che se avessi avuto con te un amico, (non sullo stesso mezzo, per carità) avresti avuto un testimone col quale, nel tempo, rinverdire la bellezza della vostra avventura.

Questo nulla toglie alla rilevanza del tragitto, lungo, bello, e con condizioni climatiche mutevoli. Un vero raid in puro stile motociclistico, però in miniatura.

Piccolo tragitto, piccola mezzo, ma grandi emozioni, soprattutto perchè legate alla moto, ma anche alla gioia di libertà e scoperta.
Commento di: NeroPegaso il 18-10-2014 14:37
Nell'era dell'informatizzazione chi ha voglia di spaccarsi in due e farsi un viaggio così? Beh, nessuno! Ho cercato in lungo e in largo compagni di viaggio, ma tutti hanno rifiutato perché non lo ritenevano possibile o troppo faticoso. Shocked
Alla fine l'importante era realizzare il mio sogno! Mr. Green
Grazie mille! Doppio Lamp Naked
Commento di: slimedirt il 21-10-2014 15:30
complimenti davvero!
bel viaggio e bell'esperienza! Wink BRAVO!
ti auguro altri 1000 viaggi ed oltre!