Molti anni fa anche io mi sono avventurato in qualche viaggetto in sella al mitico Ciao Piaggio;
e sono ricordi bellissimi, forse dovuti ai tempi andati, forse perché fatti con l'incoscienza della gioventù, senza gli odierni aiuti tecnologici e fronzoli vari.
Fanne ancora tante, di esperienze simili, quando sarai maturo avrai più ricordi piacevoli
Commento di: NeroPegaso
Il massimo della tecnologia che mi sono permesso è il cellulare per le foto (non come navigatore, non ce l'avrebbe fatta!) :asd:
Nel mitico zaino c'era giusto l'atlante stradale, vecchissimo, in caso di necessità
L'incoscienza è stata la colonna portante dell'intero viaggio!
Commento di: devargas
Anche io, con un amico, in due, e finì male, perchè di notte, anzi, nelle prime ora del mattino, in una discesa accentuatissima si surriscaldarono i freni ed il Ciao raggiunse una velocità insospettabilmente alta. Non riuscivo a tenerlo nelle curve e sapevo che alla fine ci sarebbe stato un tornante a destra. Miracolosamente vidi una stradina che si inerpicava in salita, sulla sinistra, una bella salita prepotente e, senza pensarci deviai dalla traiettoria imboccandola. All'ultimo istante vidi L'ostacolo, un gradone (la strada era semibuia, allora illuminata con flebili lampadine ad incandescenza, e i fari del ciao li conosci). Ebbi il tempo di sollevare la ruota anteriore di forza, urlando alla volta del mio amico: "Claudio attento al culo". Superammo il primo, dopodichè ci schiantammo sul secondo gradone di 30 centimetri. Il ciao si spezzò in due, io mi ritrovai in ginocchio al terzo gradone, con la sigaretta pendente dalla bocca, la faccia ebete meravigliata, ed il poncho messicano rosa che avevo indosso per proteggermi dal freddo intriso di miscela. Ma non vedevo Claudio. Lui, illeso per fortuna, stava pregando in ginocchio in cima alla scalinata la Pia immagine di una Madonna che, condiscendente ci guardava pietosa. Scoppiai a ridere irrefrenabilmente, ed ancor oggi, dopo quarant'anni, non possiamo trattenere l'ilarità alla sola rievocazione del fatto. Hai ragione, nel bene o nel male sono sempre bellissimi ricordi, quelli della propria gioventù!