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17/11/2013 - Open day Ducati 899 Panigale
Scritto da bigsen - Pubblicato 18/11/2013 10:18
Un primo contatto con la nuova Ducati 899 Panigale...

Come da titolo ho avuto modo di partecipare per caso all'open day che presentava al pubblico la nuova 899, non una vera prova ma una manciata di Km giusto per avere una prima impressione sulla moto.

La scheda tecnica la trovate in questo link del sito della Ducati.

Dopo questa obbligata premessa passiamo alle mie personali impressioni sulla moto, la posizione in sella è abbastanza comoda per esser una supersport con i semimanubri abbastanza larghi, personalmente li avrei preferiti un pelo più chiusi, ma non prendete queste parole come oro colato... in fondo è un tappetto che vi scrive e quindi dovete considerare che se siete più alti di 155cm e senza una bella pancetta il vostro assetto in sella cambia totalmente.

Tornando alla moto la sella è abbastanza bassa da permettermi un appoggio abbastanza solido con quasi la metà totale del piede, quindi per la maggior parte delle persone l'appoggio solido direi che è praticamente certo, la moto ha una sagoma nel complesso serbatoio-sella molto snella che permette un inserimento nel corpo macchina molto pratico e comodo ed i movimenti in sella risultano fluidi e quasi senza intralcio... infatti per la mia statura la struttura appena sotto il complesso sella-serbatoio in alcuni momenti dava un leggero fastidio, ma considerando che ero in jeans leggero non è un problema.

Il motore ha un bel suono corposo e civile con gli scarichi originali, una volta partito dopo i primi impacciati momenti dovuti alla scarsa confidenza col mezzo inizio a procedere con una certa scioltezza, la moto risulta molto rigida al punto che trasmette quasi ogni asperità del terreno alle basse velocità con un certo disappunto delle parti bassi del sottoscritto, la posizione in sella risulta comoda anche in movimento non tradendo le aspettative promesse dalla prova statica.

Non ho avuto modo, né voluto, spingere il motore sopra i 7000rpm dato che la giornata non era esattamente limpida e calda con la conseguenza che l'asfalto non prometteva una tenuta certa e non volevo correre nessun rischio.
Detto ciò con piacere noto che la spinta del motore è rotonda e progressiva senza strappi nemmeno con una rotazione del gas abbastanza rapida, una volta che si rilascia l'acceleratore la moto ha un freno motore blando per essere una Ducati, in pratica la moto tende "a correre" senza la brusca decelerazione tipica del bicilindrico bolognese.
Direi che erogazione e decelerazione sono al top... se fosse una giapponese!

La moto ha guadagnato in fluidità vero ma ha perso tutto il carattere Ducati, il motore non sembra più un 2 ma un 4 molto fluido e facile da usare!
Veniamo al comportamento su strada, ho preso una circonvallazione che grazie al tempo ed all'ora era quasi deserta, su questa strada sono presente alcune rotonde ed alcune curve niente male... perfino una "bastarda" che chiude la traiettoria in maniera infida che se non si sa porta a grossi rischi se si fa l'asino.

La frenata è potente e dosabile con un alto potere di arresto se si tira forte la leva, gli apri-chiudi-apri sono facilmente gestibili alle andature da passeggio, la cosa entusiasmante è che la moto una volta impostata la traiettoria diventa granitica e trasmette una solidità rassicurante e sincera.

La moto trasmette una sensazione di leggerezza molto piacevole e rassicurante, i cambi di direzione sono facili ed intuitivi con spostamenti in sella facili da effettuare grazie ad un equilibrato posizionamento di pedane-sella-manubrio che insieme al peso ridotto rendono la moto estremamente maneggevole e reattiva alla volontà del guidatore.

In conclusione la 899 risulta comoda, maneggevole e fluida almeno ad andature da passeggio, troppo rigida al punto che la posizione naturalmente presa in sella non evita spiacevoli incontri tra il cavallo e l'insieme serbatoio-sella su terreni sconnessi e buche, il motore risulta avere un comportamento da 4 cilindri pur essendo un 2 dando la spiacevole sensazione di aver reso "giapponese" il suo motore.

La nuova moto ha guadagnato in fruibilità ma purtroppo ha perso in carattere, Ducati ha cercato una nuova via tecnica con il risultato di creare un ottima alternativa ai modelli giapponesi ma perdendosi per strada cose molto importanti... hanno rinunciato alla frizione a secco, al traliccio ed ora al carattere del desmo con la sua tipica spinta da "pedata sul sedere" di fatto snaturando se stessa.
Posso capire il progresso tecnologico e la cosa avrebbe senso se avesse presentato un motore completamente nuovo nella sua architettura ma mantenendo il 2 desmo ad L rinunciare alle caratteristiche tipiche significa rendere incolore e completamente anonimo un marchio di fabbrica cercando di mimare i rivali giapponesi.

Trovo la Panigale una delle moto più belle mai costruite, ma questo primo assaggio mi lascia un po' di amaro in bocca per il carattere della moto troppo giapponese... ammetto che questa configurazione del motore sta provocando un certo disinnamoramento di Ducati da parte mia, non trasmette le emozioni tipiche del desmo con la sua caratteristica spinta e il suo deciso freno motore e pur essendo un Ducatista convinto fin da ragazzino mi riesce sempre più difficile capire certe scelte e ad apprezzarle e questo motore è forse la più difficile da digerire, Ducati stà rinunciando alla sua identità per andare dietro ai motori jap con un architettura che dovrebbe al contrario mantenere una sua personalità ed identità.

Il vostro bigsen vi saluta e vi rimanda alla prossima volta!
 

Commenti degli Utenti (totali: 8)
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Commento di: _UBER_ il 18-11-2013 15:15
"Non ho avuto modo, né voluto, spingere il motore sopra i 7000rpm..."

"Direi che erogazione e decelerazione sono al top... se fosse una giapponese!"
"La nuova moto ha guadagnato in fruibilità ma purtroppo ha perso in carattere, ..."

...e tu che ne sai???
Commento di: bigsen il 18-11-2013 21:55
Se lo scrivo è perchè ho la mia esperienza alle spalle...non credi?

Se vuoi esser costruttivo ben vengano le osservazioni, al contrario se vuoi solo provocare lascia perdere...quale delle due è la cosa che sei interessato a voler fare?

Rolling Eyes
Commento di: _UBER_ il 19-11-2013 08:28
Credo semplicemente che, (in una prova di una manciata di chilometri) avendo mai nemmeno raggiunto i 7000 giri con un motore che arriva tranquillamente a 11.000, tu non abbia sufficiente voce in capitolo per recensire erogazione, fruibilità e rendimento di una moto.
Tutto qua. Take it easy.
Commento di: scioga il 30-11-2013 12:04
quoto, ho pensato esattamente la stessa cosa. Non è corretto dare giudizi su una moto del genere dopo averne usato 1/3 dei cv
Commento di: bigsen il 01-12-2013 11:38
Come ho già scritto si tratta di un assaggio e quindi deve esser valutato nel contesto.

Affermate che non si può valutare la fruibilità utilizzando il motore sotto un certo regime, dimenticate che nell'uso quotidiano sono i regimi bassi ad esser protagonisti e sono sempre loro ad indicare se una moto è pronta o meno in basso e la 899 sotto risulta vuota per esser un bicilindrico.
I due di solito hanno una spinta vigorosa fin dai bassi e nel caso di Ducati addirittura da "calcio nel sedere", mancando la seconda caratteristica è logico che la moto abbia guadagnato in fluidità e fruibilità perdendo però il carattere Ducati.

Ho anche scritto che può darsi che una vera prova tiri fuori un risultato completamente differente, ma in questo primo contatto la risposta del motore sembra esattamente quella di un quattro ma più lineare grazie al fatto che è un due...si tratta di un parere e non di una verità assoluta ma commenti precedenti indicano che anche altri hanno lamentato le medesime caratteristiche, perciò non credo che le mie impressioni siano così campate per aria.
Commento di: bigsen il 19-11-2013 22:36
Capisco l'osservazione e la perplessità, tuttavia ho specificato i parametri proprio per far capire che il raffronto è stato valutato proprio in quell'arco di utilizzo.
Certo non è una prova vera e completa ma solo un piccolo assaggio e come tale va preso, si tratta di un parere completamente personale basato sulla mia esperienza e quindi estremamente soggettivo.

Non escludo che una vera prova possa dare risultati completamente differenti, ma il primo assaggio da parte mia ha portato a notare queste caratteristiche.

Wink
Commento di: Lambrusco_kid il 20-11-2013 11:56
l'ho provata anche io,come la "panigalona",e da un conoscente la cara vecchia 1198s.....io ho avuto modo di salire sopra i700,ma generalmente condivido le tue impressioni,anche se l'ho travata microscopica...(sono alto 1,80),ma quello forse nn dipende tutto dalla moto ASD ,sembra proprio più "pompone" della grande,a mio parere rispecchia di+la filosofia ducati.....parlando in generale la+fedele alla filosofia ducati,e,per un certo verso la migliore,è la 1198s...chè ha corso con lanzi le ultime2gare sbk facendo una figura migliore della panigale...
Commento di: Mamo69 il 28-11-2013 19:26
Buonasera a tutti, inizio subito non nascondendo un pizzico di invidia per bigsen che è gia riuscito a provare la piccola Panigalina di casa Ducati, ed aspettando anche io un'occasione per un Demo, devo intanto constatare che purtroppo non è il primo che dopo una prova della 899 posta un pizzico di delusione verso il prodotto.
Sulla 899 non mi aspetto di avere la coppia e il freno motore di una ss1000ds Crying or Very sad ma di certo un certo carattere come le vecchie non puo mancare assolutamente.
Sono il fortunato possessore di una 999 2006 che ad oggi non cambierei per nessun altra sportiva al mondo, (nemmeno se bicilindrica) perche la guida di una Ducati è da sempre particolarmente caratterizzata per la sua grande coppia, la sua ruvidezza e la grinta che esprime il bicilindrico- desmo, e se il nuovo corso Ducati dovesse rinunciare a quei fattori che ne hanno decretato il successo per me (sottolineo, per me) non varrebbe la pena sostituire la mia con qualcosa che mi farebbe rimpiangere quelle caratteristiche.
Certamente il progresso avanza e il mercato chiede novità, ma a mio parere il suono di una frizione a secco, la bellezza di un telaio rosso a traliccio e il rumore del bici-desmo (meglio se accompagnato dal suono del Termignoni) ancora ad oggi non ha rivali.
Spero che Ducati non si faccia trascinare su una competizione persa in partenza e che lasci che le moto facili le facciano i giapponesi, agli italiani nel mondo viene richiesto di fare cose originali e di carattere, moto comprese.
In attesa di provarla, vi saluto e vi auguro di divertirvi con qualunque Ducati abbiate, vecchia generazione o nuova poco importa, l'importante è divertirci e dare gas !!! Smile