...non so se sia il fascino, o la sicurezza che mi trasmette nelle situazioni di gelo (mi riferisco all'Elefantentreffen) o semplicemente quel suo saper resistere ai cambiamenti così immutato; sopravissuto anche alla concorrenza sleale dell'automobile magari sommandone i difetti di guida di entrambi… chissà… è partito l'embolo sidecar!
Ne parlo un venerdì sera con Enrico e decidiamo per l'indomani con la solita scusa della gita fuori porta eno-gastronomica. Partenza con le nostre k direzione Salcedo, arriviamo nel tempio Ural. Il titolare, Angelo è affabile e ci accoglie con un buon caffè e dopo una bella chiacchierata sul “perché” del sidecar", ci propone e spiega dettagliatamente non da venditore ma da appassionato, le varie possibilità.
Spiego il mio progetto e mi guarda un po' scettico. Ci fa vedere un vecchio Dnepr oramai dimenticato forse anche da lui… per me era perfetto, mi dissuade e cerca di dirottarmi su una cosa più abbordabile, non per motivi di prezzo, ma di adattamento, sapendo del mio possibile lavoro e le difficoltà di immatricolazione qui da noi.
Salutiamo e di lì a poco seduti in una trattoria la “vena” s'ingrossa al punto che frettolosamente prendiamo il caffé e via a casa a prendere il furgone e su di nuovo!! Angelo incredulo ci aiuta a caricare il tutto e con la gioia dell'infante nel cuore si ritorna.