Sensazioni di un motociclista prima della partenza...

Sabato mattina finalmente.
Per molti un sabato qualunque. Non per me.
Apro l'armadio dei vestiti ancora assonnato. Gli occhi stropicciati, sulla guancia ancora il segno del cuscino.
L'odore della pelle mi avvolge coccolando i miei sensi olfattivi. Indossare la tuta è come un rito. Il mio rito.
Infilo la giacca e rivedo i viaggi, le curve, i sorrisi degli amici, compagni di mille viaggi.
Cavalcherei fianco a fianco fino all'inferno e ritorno con loro. Ed a volte ci siamo stati davvero all'inferno.
La mia tuta è storia.

Non faccio colazione, la farò col branco, scendo in garage. Lei mi aspetta.
Giro la chiave nel quadro. è armata. Già, è una maledetta arma. Carica e pronta a sparare.
L'accarezzo, le chiedo di comportarsi bene e di riportarmi a casa sano e salvo. E' un altro rito. Un altro mio rito.
Il sole è ancora timido, l'aria è fresca. E' molto presto molti dormono ancora in questo sabato per loro normalissimo ma per me speciale.

Percorro la strada che mi separa dal punto di rendez-vous con calma, è uno dei momenti più belli.
Le poche persone in strada mi guardano passare, in alcuni riesco a leggere un tocco di invidia.
Respiro profondamente, mi sento libero.
Oggi non sono un uomo medio. Non sono un impiegato. Non sono un padre di famiglia.
Oggi sono un fottuto eroe.
Lo leggo negl'occhi di un bambino che agita la mano da dietro il lunotto di una macchina.
Ricambio i saluti con un cenno. I suoi occhi si illuminano. Anche i miei. E' una bella sensazione.

Sono il primo ad arrivare. Mi piace così.
Mi piace restare seduto sulla moto nel silenzio del mattino, quando ancora la città si sta svegliando, e vedere arrivare i miei compagni uno alla volta.
Li sento giungere, cavalieri in sella a destrieri meccanici. Brillano al sole come stelle nella notte.
Sono dannatamente belli.
Colazione, scambio di saluti più o meno virili tra di noi, poi i motori si accendono.
Si accendono all'unisono.
È sinfonia.

Oggi sarà un sabato speciale.
Questa sera rientrerò da una crociata.
Accompagnato da luci amiche.
Taglieremo le prime ombre della sera come lame affilate affondate nella seta.
Stanchi. Appagati.
Domani forse saremo nuovamente un uomini medi.
Oggi no. Oggi siamo dei fottuti EROI.