Vi voglio raccontare quello che la mia esperienza degli ultimi anni mi ha insegnato: il piacere di viaggiare in coppia.
Come molti motociclisti ho vissuto la moto per diversi anni da solo, uscendo in compagnia per giri, gite e viaggi ma quasi sempre la mia moto poteva essere una monoposto.
Da qualche anno ho cominciato, un po' per gioco a portare con me la mia fidanzata, fino a farla diventare quasi parte della mia moto, subito aveva paura (colpa di qualche imbecille che per far vedere quanto va la moto l'ha portata a spasso in gioventù) e subito io ero un po' impacciato, perché guidavo in 2 la moto come fossi da solo, nulla di più sbagliato.
Ho anche sentito dire da molti amici "ma come fai a divertiti in 2, devi andare piano, non puoi spalancare"
C'è modo di godersi la moto, ma godersela davvero anche senza spremere tutti i cv del motore. Viaggiare in 2 è bello, si condividono emozioni, non ci si annoia mai, si chiacchiera e ci si gode la strada.
Bisogna però avere qualche "accorgimento", specialmente nel modo di guidare, il che non vuol dire andare a passo di lumaca, anzi... e poi anche qualche piccolo intervento sul mezzo: vi riassumo cosa ho imparato.
- prima cosa, il mezzo: un antiscivolo sulla sella è una
manna dal cielo, interfono per chiacchierare e comunicare le
sensazioni, bauletto per dare un maggiore feeling di sicurezza.
- seconda cosa, la guida: cercare quella guida fluida, senza accelerazioni violente ne tantomeno staccate al limite. Evitare sorpassi assassini. Ma la cosa migliore è che mi sono accorto che è più piacevole per il passeggero rallentare di meno affrontando le curve piegando di più, piuttosto che rallentare molto con una super staccata per girare più lentamente.
Morale della favola viaggiando in 2 macino più chilomentri, mi diverto e non lascio a casa la fidanzata. 3 piccioni con una fava :-)
E per accontentare il moto-baristi... si chiude la gomma con grande semplicità piegando in 2