Una modesta testimonianza per infiniti ringraziamenti al Tinga!

Io sono nel Tinga solo dal febbraio scorso eppure così poco tempo è bastato per far crescere esponenzialmente la mia esperienza motociclistica.
Certo, detta così assomiglia ad una formula matematica; allora voglio ripercorre un po’ le tappe di questa crescita, rendere meno oscuro il percorso che l’ha resa possibile, sperando di poter esprimere la meritata gratitudine a chi di tale percorso è stato artefice e con l’auspicio di essere da incoraggiamento e sprone a chi dovesse imbattersi in questo articolo, magari con la voglia di proporre qualche iniziativa.

Pochi mesi fa ero semplicemente un felice possessore di una tanto agognata Ducati 749, presa usata dopo aver tanto atteso. In passato avevo già percorso parecchie migliaia di chilometri con la mia 600SS ma ne era passato di tempo… e mancava ancora qualche sfizio di gioventù… Dopo la prima moto e un lungo periodo trascorso senza le 2 ruote, mi erano rimasti un paio di desideri inesauditi: vivere l’emozione della pista e provare un’uscita “in gruppo” , io che avevo sempre preferito girare in solitaria ed improvvisare ad ogni bivio.

Come ho potuto coronare entrambi? Grazie al Tinga!
Prima l’iscrizione: leggo qua e là, mi presento in punta di piedi, poi penso: ma perché non organizzare una pistata? Si, proprio io che non l’ho mai fatta! E’ febbraio, guardo il calendario di Vallelunga appena pubblicato e anche se ho poco ranking la butto lì … E posto la prima proposta: pistata turno neofiti il 13, 14 aprile e 5 maggio!

Già, ma da qui alla pistata manca un sacco di tempo: e nel frattempo che si fa? Beh, intanto cerchiamo di uscire, c’è l’inverno alle spalle, bisogna risvegliarsi: e voilà, mettiamo giù il “risveglio” il 23 marzo... Mi dico: se verranno 2 o 3 persone sarà già tanto… Ci siamo ritrovati quasi in 20! Potrà sembrare banale ma fino ad allora non avevo veramente toccato con mano quanta aggregazione potesse essere generata dal desiderio di condividere la stessa passione! In quella circostanza ho visto il valore dell’esperienza di chi aveva girato in gruppo, la capacità di collaborare, la voglia di stare insieme senza dover dimostrare nulla. E’ andata bene, mi è piaciuta davvero; perché non riprovarci? Detto fatto: si posta il giro per Norcia 1° maggio… quanta emozione! Il gruppo si affiata subito, si forma spontaneamente una squadretta attorno al carismatico Zorba, conosciuto in quell’occasione e del quale abbiamo intuito prima e colto pienamente poi l’infinita esperienza, l’enciclopedica competenza, la sincera modestia e, naturalmente, il sopraffino “manico”!

Quella squadretta è andata via via cementandosi sulle mille strade che ha percorso, al Terminillo, in Umbria, in Abruzzo, condividendo emozioni sincere, scoprendo panorami favolosi, godendo di momenti indelebili. Quella squadretta si è data persino un nome, “Zorba Team”, un po’ zingari, un po’ rabdomanti al contrario (quelli che dall’acqua scappano, anziché cercarla…), un po’ caciaroni ma ricordandosi di avere la testa sulle spalle.
Quella squadretta, di persone che considero una opportunità rara ed una grande fortuna aver conosciuto, mi ha regalato l’eccezionale, impareggiabile occasione di apprendere dalle qualità altrui e dai miei limiti, curva dopo curva, uscita dopo uscita, regalandomi in più la gioia di condividere sensazioni memorabili.

Senza il Tinga tutto ciò, semplicemente, non sarebbe accaduto. Spero che queste mie parole riescano ad esprimere la sincera gratitudine nei confronti di chi quotidianamente si impegna nel Tinga e per il Tinga, avendo reso possibile tutto ciò e continuando a renderlo possibile: grazie, grazie davvero, grazie infinite.

Ora l’estate è arrivata, tra noi dello “Zorba Team” c’è chi è già partito per le vacanze, chi partirà, chi si godrà il Lazio: tutti accomunati dalla voglia di ritrovarsi a settembre per una pistata, per un’uscita, per una mangiata, chissà… sarà bello riunirsi, raccontare e condividere di nuovo tante emozioni, tante strade e tanta esperienza e dare anche noi il nostro piccolo contributo di passione, la nostra testimonianza in questa impareggiabile comunità che è il Tinga!

Già ma tutto questo che c’entra con il titolo? Beh, ho cominciato questo articolo con “io”, l’ho concluso con “noi”: quale miglior evidenza dello spirito Tinga? Grazie, grazie infinite, Tinga!