Il viaggio al Tuscany è stata la mia seconda volta sotto l'acqua in poco più di 2000km che ho fatto in moto, ma la prima è stata troppo breve per assaporarne il gusto.
Invece sabato, praticamente da Parma a Massa, è stato un continuo sotto l'acqua che cadeva a secchiate. Le sensazioni sono fortissime, la tenuta precaria della moto costringe ad alzare il livello d'attenzione ed ad acuire i sensi molto più che sull'asciutto, il ché a mio parere può essere positivo o negativo a seconda di dove si sta guidando.
Se l'asfalto è buono e la velocità media è tranquilla, il maggior livello di coinvolgimento sensoriale si traduce in un momento in cui si conosce la moto più intimamente, in cui senti di chiedergli quello che lei ti può dare nel rispetto reciproco.
Quando invece l'asfalto non è buono, tutto diventa tensione e la tensione implica il non divertimento.
Faccio due esempi, prendendo a riferimento la stessa strada: la Cisa fatta sotto la pioggia, l'asfalto a tratti drenante a tratti no, le giunture metalliche, una visibilità al limite e la velocità comunque alta. Non ho paura di dire che io non ho provato il benché minimo gusto nel fare quella strada in quelle condizioni, il tutto si traduceva nel "stringi i denti, fallo per il Tuscany".
Secondo: la Cisa al ritorno, stavolta asciutta, ma con un vento bestia, in compagnia del buon lucafire, entrambi zavorrati. Traiettorie morbide, rotonde, veloci; attenzione a mille comunque per fronteggiare un vento che sembrava volercela mettere tutta ad impedire di guidare sciolti. Me la son goduta di più, ma non sono state poche le volte dove ho "chiuso" perché non volevo rischiare di perdere la moto per una curva azzardata.
Immagino che, se invece della Cisa all'andata avessimo fatto l'appennino, probabilmente il gusto sarebbe stato molto molto di più, ma avremmo perso di per certo il motogiro di sabato, vanificando la scelta della partenza in mattinata, di fatto.
Ovviamente avendo alle spalle pochissimi km, le mie impressioni sono volutamente soggettive; ma siccome anche io "SONO MOTOCICLISTA ANCHE PER QUESTO", non sono di certo di quelli che si tirano indietro, ma la cosa certa è che voglio fare le cose "per gradi"