Ti capisco e queste cose le faccio anch'io...come il 90% dei motociclisti, ci mancherebbe.
Il fatto è che comunque, tenendo ben presenti le responsilità della donna con la classe A, stavi comunque sorpassando in prossimità di un incrocio...anzi, stavi proprio sorpassando un mezzo in fase di svolta...
discorso fatto e rifatto mille volte...vero che tutti i giorni tentano di ucciderci in mille modi, però a volte acnhe noi ci mettiamo del nostro, o forse dovremmo semplicemente metterci un "qualcosa in più", spesso è vero per prevenire manovre azzardate altrui...però alla fine chi va in terra siamo noi...
buon viaggio!
Commento di: devargas
E' abbastanza tipico, ma io ho compreso dal racconto che non si trovava ad un incrocio "vero" ma in prossimità di una serie di traverse secondarie. Bisognerebbe capire la segnaletica (anche quella a terra) cosa indicava.
Purtroppo in ogni caso la signora aveva torto: la freccia ha uno scopo preciso. Segnalata la svolta (obbligo) si comprendono le intenzioni del guidatore e ci si regola di conseguenza.
Cambiare idea? Certo, ma, una volta messa la freccia, ed iniziata la manovra di svolta in una direzione, io guidatore, accorgendomi di avere sbagliato, con un minimo di accortezza e fantasia posso anche immaginare (prima di girare nella direzione opposta) che tutta una serie di autoveicoli si stia comportando di conseguenza superandomi.
Se al posto della moto ci fosse stato un pullman turistico credo che la signora si sarebbe scusata col Padre Eterno.
In ogni caso bravo per averla evitata, gli stivali ti hanno sicuramente aiutato, e no, è troppo poco per pensare di abbandonare la moto.
Se credi alla jella, questo secondo rischio potrebbe averti influenzato, quindi, se cammini con la moto immaginando la sua pericolosità e di quanto si facile incorrere in un sinistro stai pur certo che ti condizionerai negativamente facendolo capitare.
Ti racconto una cosa sul condizionamento inconscio (che avviene anche per cause accidentali) che mi è capitata quando ero ragazzo: Mi trovavo con l'auto di mio padre; con amici, in un bar.
Prima di salutarci introduco, per ridere, una monetina in una macchinetta che predice l'oroscopo automatico. Non ho mai creduto agli oroscopi (premessa essenziale). Il bigliettino elargitomi dichiarava: "ariete - attenzione, giornata no, soprattutto per mettersi in macchina - incidente assicurato."
Rido, incavolato, che str... programmare quel pezzo di metallo in maniera da dire stupidaggini.
Pioveva, salgo in macchina e vado. Ad un certo punto quello d'innanzi a me tampona chi lo precedeva: la strada era larga, avevo spazio a destra ed a sinistra, andavo piano e, nonostante l'età avevo esperienza da vendere.
Ebbene, lo ricordo, in una frazione di secondo, la mente mi ha detto: "eccolo" (l'incidente che aspettavo e che il subconscio aveva assimilato a dispetto delle risate) tolta l'inutile frenata non ho fatto nient'altro per evitarlo. (impatto piccolo per fortuna perchè andavo piano).
Tornando a noi, se ritieni questi tuoi due "quasi" incidenti condizionanti e temi, fermati un pochino: bastano un paio di settimane o un mese.
Non avvaloriamo la legge di Murphy!
Ciao
Commento di: 749_74
...che angoscia che mi viene a leggere questi articoli... mi fa ricordare le cadute che ho evitato
ma specialmente quelle che ho fatto
!!!
Commento di: devargas
Se aumentano il grado di consapevolezza sono utili. A volte quando sto per fare una cavolata penso anche a quello che qui ho detto o letto!
Commento di: devargas
Se aumentano il grado di consapevolezza sono utili. A volte quando sto per fare una cavolata penso anche a quello che qui ho detto o letto!