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Cosa vuoi fare da grande?
Scritto da Sportcity4road - Pubblicato 06/02/2013 08:52
Le solite risposte alla solita domanda!

A chi non è mai capitato, almeno una volta, che gli venisse rivolta la domanda "cosa vuoi fare da grande?" E chi, anche in quella singola occasione, non ha risposto "l'astronauta", "il dottore", "il calciatore", ecc?

Sicuramente tutti/e abbiamo fatto questa esperienza, me compreso: ricordo ancora che ero fissato talmente tanto col fare l'astronauta che guardavo tutti i film riguardanti lo spazio, compravo e leggevo riviste sull'astronomia, cercavo di studiare (e di capire) il funzionamento di tutte le parti elettriche e meccaniche delle varie "navicelle": il LEM, il missile, lo shuttle, e così via...

In realtà, l'amore per lo spazio non si è mai spento in me, sebbene ormai è ben chiaro che non farò l'astronauta Laughing

"La vita", diceva Forrest Gump, "è una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita"... E così, la vita dona a ciascuno di noi delle doti, dei "talenti": c'è chi non avrebbe potuto fare mestiere diverso dal calciatore, chi dal pilota di F1, chi dal pilota di MotoGP o di SBK (giusto per citare i massimi livelli del motorsport)...

A questo punto, la domanda nasce spontanea:

«E a te, Giordano, la vita di quali doni, di quali talenti, ti ha fornito? Avresti potuto fare il calciatore?»

«No, non avrei mai potuto: odio il calcio, non riesco a guardarlo, mi annoio, lo reputo uno sport cretino»...

«"Allora forse avresti potuto fare il pilota di F1, o di MotoGP o di SBK (sempre giusto per citare i soliti massimi livelli del motorsport)?»

«Difficile dirlo, forse nella giusta situazione - economica, di conoscenze, di vicinanza ai circuiti - potrebbe darsi, ma ripensandoci oggi, a 23 anni, direi che sarebbe stato comunque improbabile»...

«Ma allora, Giordano, cosa ti ha dato la vita a livello di doti, di talenti?»

«A livello di talenti forse nessuno che spicca maggiormente rispetto ad un altro, ma la mia vita mi ha regalato un'opportunità ed un'occasione che per me è incomparabile: l'opportunità di far parte del "circolo amatoriale dei motociclisti"... La vita (e la pazienza, il tempo, il lavoro, i soldi) mi ha donato l'opportunità di poter sentire nelle orecchie il fischio dell'aria all'esterno del casco, di poter decidere il mio "destino" con una mano ed un piede opposti l'una all'altro (rispettivamente destra e sinistro), di poter sempre contare su colei che ho aspettato per 23 anni della mia vita, con pazienza, provandone e facendo esperienza con diverse sue simili, ma sapendo che nessuna mi avrebbe emozionato come, un giorno, QUEL giorno, avrebbe fatto LEI»...

Alla domanda "cosa vuoi fare da grande?", oggi posso finalmente rispondere: "voglio essere libero"!
 

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Commento di: sgombro il 06-02-2013 11:48
Giordano! Oggi non hai preso la pillola, vero?


Scherzi a parte, ho letto con la giusta leggerezza quanto hai scritto, e ti dico che, a mio avviso, si legge molto bene, le parole "scivolano" via.

Di norma non mi piace molto quando, e capita spesso qui, si parla di una moto come di una persona, comunque, oltre al fatto che sono opinioni personali, stante la "leggerezza" del tuo articolo.......forse ci stà!
Commento di: Sportcity4road il 06-02-2013 20:45
Ti ringrazio caro, commenti del genere mi fanno felice perchè mi fanno capire che, dopotutto, almeno non ho buttato via 5 anni di liceo classico e un voto alla prima prova di 14/15 ASD
In realtà non ho parlato della moto come di una persona (anche se ho scritto "colei"), ma piuttosto come un qualcosa che ho aspettato a lungo, e che è capace di emozionarmi oltremodo! Smile
Commento di: r0l4nd il 07-02-2013 20:24
Una domanda sola giordano? come hai trovato lavoro? avrei la possibilità di sentire pure io il vento fra i capelli ma manca la benza nel serbatoio Sad e l'assicurazione salatissima!
Commento di: Sportcity4road il 08-02-2013 20:34
In che senso "come hai trovato lavoro"? Cosa c'entra con l'argomento? Per l'assicurazione io ho usufruito della legge Bersani, secondo la quale ho potuto fare l'assicurazione a nome mio ma partendo dalla classe di merito di mio padre (essendo ancora nello stesso stato di famiglia)... E pago circa 900 €...
A settembre mi sposerò e, non essendo più nello stesso stato di famiglia, l'assicurazione sarà sicuramente molto più salata!
Per la benzina, con 10 € sembra che gliene abbia messa due gocce Rolling Eyes
Commento di: TremblingWrist il 08-02-2013 14:48
Mi piace ciò che ho letto. E' una tematica "leggera" ma profonda al tempo stesso e mi piace il modo "senza pretese" che hai scelto per scriverne Smile sono d'accordo con te. La moto, usata con LA TESTA prima ancora che col cuore e con manodestrapiedesinistro, può davvero farti/ci sentire libero/i. Sono sempre + dell'opinione, dopo anni di utilizzo, che la moto vada amata non per la velocità, per le pazzie che ci si possano fare, ma per quel senso di libertà, di indipendenza, di piccolo mondo che ti gira intorno che puoi provare solo in sella ad essa.
Doppio Lamp Naked
Commento di: Sportcity4road il 08-02-2013 20:36
Ti ringrazio, sono parole che mi uscivano nel contempo che scrivevo Smile Considera che io ho la moto da circa 4 mesi e mezzo, e già la amo come se l'avessi sempre avuta (per questo, ti consiglio di dare una lettura al mio "vecchio" articolo: http://www.motoclub-tingavert.it/a2899s.html ) Up
Commento di: Saso253 il 10-02-2013 10:00
Mi rivedo in questo articolo... è proprio scritto per me! Io però a differenza tua rimpiango il fatto di non aver avuto l'occasione di correre... Perchè l'unico talento che la vita mi ha riservato forse è proprio quello della moto e sono sicuro che avrei potuto fare tanto... Ma pazienza, vorrà dire che mio figlio a 5 anni sarà col sederino su di una minimoto. E io? Io per il momento faccio come te... "sono libero!".

Lamps!!!
Commento di: devargas il 14-02-2013 12:43
Penso, anzi, ricordo. A volte essere o non essere dipende da una porta che nel corso della tua vita si apre o si chiude. La tua esistenza cambia per quel tentennamento che ti fa perdere qualche secondo prezioso in una decisione per te epocale. Un qualche apparentemente trascurabile attimo che passa, senza che nemmeno tu abbia il tempo di realizzare: un attimo che mai più nemmeno ricorderai.

Io ero il personaggio di me stesso: sportivo, stunt cars (per una mezza stagione con Holer Togni) subacqueo abbastanza esperto, spigliato con le ragazze. Ma prima di tutto questo, avevo già perso la mia occasione.

L'episodio della mia vita che merita più di un punto interrogativo è che forse sarei potuto diventare un pilota di formula uno: (Feci il corso con De Cesaris come compagno, Il premio della gara finale, per il primo, era una sponsorizzazione per il campionato italiano di Formula 3). Io arrivai primo, ma mio padre non mi diede il consenso, avevo 17 anni. De Cesaris era più inserito nell'ambiente ed aveva uno o due anni più di me, era il 1977, circa. Lui divenne quindi primo, e prese la sponsorizzazione (credo) dell'Alfa Romeo. Io restai a guardare. Lui divenne un pilota di formula uno. Per me la porta si richiuse!

Poi, nel tempo, analizzando le cose, un altro insignificante fatto determinò un cambiamento nella mia vita. Una Rivista che un amico mi depose sulla scrivania, in ufficio, "motociclismo" innescò una serie di fatti.

In questa rivista vidi una motocicletta allora nuova e rivoluzionaria. La yamaha FZR 1000 Exup. Era allora la moto più potente del mondo e con soluzioni tecniche e motoristiche all'avanguardia. Me ne innamorai, la comprai, ma dopo qualche mese ebbi un inciente molto violento e non per mia causa. La motocicletta si distrusse, ma l'asicurazione pagò, e molto. Decidi di investire quei soldi in una maggiore e diversa libertà. Me ne andai di casa. Dopo, passato qualche mese, conobbi nel palazzo ove ero andato ad abitare, una ragazza molto carina e dolce: la mia futura ed attuale moglie. Ho avuto un figlio che amo, e sono un uomo di 52 anni un pochino sovrappeso, con una famiglia, una moto e tanti amici.

Tutto grazie ad una rivista sulla scrivania. Se non l'avessi avuta, non avrei comprato la motocicletta. Forse si sarebbe a mia insaputa chiusa un altra porta, il mio destino avrebbe seguito un altra strada e non l'avrei mai saputo nè analizzato.

Quante volte sarà successo? Quante strade non ho preso e quante porte si son chiuse o aperte?

Quello che conta è che io, come te, sto qua, felice, libero ed appagato. Forse con qualche acciacco, ma con la voglia di guardare al domani di questa fantastica avventura che è la vita!

Tu stai ancora all'inizio di un percorso...auguri amico mio!
Commento di: ceguasco il 16-02-2013 14:37
Quanti angoli, quante curve, quante vie.
quante occasioni neppure intraviste , quante false certezze.

Eppure neanche un rimpianto....... Avrei potuto fare ......., essere ........ Avrei dovuto seguire quell'istinto, girare a quell'angolo o impostare meglio quella curva, percorrere quella via... Chi lo sa!! sono soli discorsi ipotetici, bei sogni, ma sono solo ipotesi.

E invece no faccio .......!, sono .......!

Mi sento soddisfatto della strada che mi è capitato di intraprendere, delle persone che mi circondano, della Donna che ho ormai da più di 30 anni, delle mie figlie che si trovano a percorrere angoli, curve, vie, e che pensano, illuse, di essere le padrone del proprio futuro .... senza rendersi conto che un'inezia lo può cambiare.

Ogni occasione, ogni obiettivo raggiunto, rappresenta solo un altro punto da cui partire per una nuova avventura.

Alle spalle il vissuto, immodificabile, di fronte la storia da fare con altri angoli, altre curve, altre vie. A volte note, prevedibili; a volte inusuali, misteriose.

Nel mio piccolo ho la convinzione che la buona fede, l'applicazione, lo studio, le scelte che ti è consentito fare siano la base da cui partire. Un buon motore, un telaio equilibrato e le gomme giuste ti possono portare ovunque ........ se sai guidare.
Il "Destino" poi è imponderabile e può sorprendertii al prossimo angolo, alla prossima curva, alla prossima strada ......... Ma è solo una convinzione personale.


"E il giorno, come sempre nuovo, come sempre possente, come sempre ........"

Ciao e buon viaggio, per la strada che ci rimane da percorrere.

Commento di: dpepe89 il 18-02-2013 14:48
ciao ho anch'io 23 anni e mi ritrovo benissimo nel tuo articolo.. anch'io come te quando salgo in moto lascio a casa tutti i vari pensieri e preoccupazioni e mi sembra di rinascere e mi sento veramente libero, e con me anche la mia fidanzata che, in macchina continua a sollecitare la mia attenzione su qualsiasi cosa senza alcun motivo valido, xò ogni qual volta è possibile mi propone lei di usare la moto invece che la macchina xkè riesce come nessun altra cosa a rilassarla e a seminare i suoi pensieri e le sue frustrazioni dovute sopratutto al lavoro. ciao ciao