Commento di: sgombro
Giordano! Oggi non hai preso la pillola, vero?
Scherzi a parte, ho letto con la giusta leggerezza quanto hai scritto, e ti dico che, a mio avviso, si legge molto bene, le parole "scivolano" via.
Di norma non mi piace molto quando, e capita spesso qui, si parla di una moto come di una persona, comunque, oltre al fatto che sono opinioni personali, stante la "leggerezza" del tuo articolo.......forse ci stà!
Commento di: Sportcity4road
Ti ringrazio caro, commenti del genere mi fanno felice perchè mi fanno capire che, dopotutto, almeno non ho buttato via 5 anni di liceo classico e un voto alla prima prova di 14/15
In realtà non ho parlato della moto come di una persona (anche se ho scritto "colei"), ma piuttosto come un qualcosa che ho aspettato a lungo, e che è capace di emozionarmi oltremodo!
Commento di: r0l4nd
Una domanda sola giordano? come hai trovato lavoro? avrei la possibilità di sentire pure io il vento fra i capelli ma manca la benza nel serbatoio
e l'assicurazione salatissima!
Commento di: Sportcity4road
In che senso "come hai trovato lavoro"? Cosa c'entra con l'argomento? Per l'assicurazione io ho usufruito della legge Bersani, secondo la quale ho potuto fare l'assicurazione a nome mio ma partendo dalla classe di merito di mio padre (essendo ancora nello stesso stato di famiglia)... E pago circa 900 €...
A settembre mi sposerò e, non essendo più nello stesso stato di famiglia, l'assicurazione sarà sicuramente molto più salata!
Per la benzina, con 10 € sembra che gliene abbia messa due gocce
Commento di: TremblingWrist
Mi piace ciò che ho letto. E' una tematica "leggera" ma profonda al tempo stesso e mi piace il modo "senza pretese" che hai scelto per scriverne
sono d'accordo con te. La moto, usata con LA TESTA prima ancora che col cuore e con manodestrapiedesinistro, può davvero farti/ci sentire libero/i. Sono sempre + dell'opinione, dopo anni di utilizzo, che la moto vada amata non per la velocità, per le pazzie che ci si possano fare, ma per quel senso di libertà, di indipendenza, di piccolo mondo che ti gira intorno che puoi provare solo in sella ad essa.
Commento di: Sportcity4road
Ti ringrazio, sono parole che mi uscivano nel contempo che scrivevo
Considera che io ho la moto da circa 4 mesi e mezzo, e già la amo come se l'avessi sempre avuta (per questo, ti consiglio di dare una lettura al mio "vecchio" articolo: http://www.motoclub-tingavert.it/a2899s.html )
Commento di: devargas
Penso, anzi, ricordo. A volte essere o non essere dipende da una porta che nel corso della tua vita si apre o si chiude. La tua esistenza cambia per quel tentennamento che ti fa perdere qualche secondo prezioso in una decisione per te epocale. Un qualche apparentemente trascurabile attimo che passa, senza che nemmeno tu abbia il tempo di realizzare: un attimo che mai più nemmeno ricorderai.
Io ero il personaggio di me stesso: sportivo, stunt cars (per una mezza stagione con Holer Togni) subacqueo abbastanza esperto, spigliato con le ragazze. Ma prima di tutto questo, avevo già perso la mia occasione.
L'episodio della mia vita che merita più di un punto interrogativo è che forse sarei potuto diventare un pilota di formula uno: (Feci il corso con De Cesaris come compagno, Il premio della gara finale, per il primo, era una sponsorizzazione per il campionato italiano di Formula 3). Io arrivai primo, ma mio padre non mi diede il consenso, avevo 17 anni. De Cesaris era più inserito nell'ambiente ed aveva uno o due anni più di me, era il 1977, circa. Lui divenne quindi primo, e prese la sponsorizzazione (credo) dell'Alfa Romeo. Io restai a guardare. Lui divenne un pilota di formula uno. Per me la porta si richiuse!
Poi, nel tempo, analizzando le cose, un altro insignificante fatto determinò un cambiamento nella mia vita. Una Rivista che un amico mi depose sulla scrivania, in ufficio, "motociclismo" innescò una serie di fatti.
In questa rivista vidi una motocicletta allora nuova e rivoluzionaria. La yamaha FZR 1000 Exup. Era allora la moto più potente del mondo e con soluzioni tecniche e motoristiche all'avanguardia. Me ne innamorai, la comprai, ma dopo qualche mese ebbi un inciente molto violento e non per mia causa. La motocicletta si distrusse, ma l'asicurazione pagò, e molto. Decidi di investire quei soldi in una maggiore e diversa libertà. Me ne andai di casa. Dopo, passato qualche mese, conobbi nel palazzo ove ero andato ad abitare, una ragazza molto carina e dolce: la mia futura ed attuale moglie. Ho avuto un figlio che amo, e sono un uomo di 52 anni un pochino sovrappeso, con una famiglia, una moto e tanti amici.
Tutto grazie ad una rivista sulla scrivania. Se non l'avessi avuta, non avrei comprato la motocicletta. Forse si sarebbe a mia insaputa chiusa un altra porta, il mio destino avrebbe seguito un altra strada e non l'avrei mai saputo nè analizzato.
Quante volte sarà successo? Quante strade non ho preso e quante porte si son chiuse o aperte?
Quello che conta è che io, come te, sto qua, felice, libero ed appagato. Forse con qualche acciacco, ma con la voglia di guardare al domani di questa fantastica avventura che è la vita!
Tu stai ancora all'inizio di un percorso...auguri amico mio!
Commento di: ceguasco
Quanti angoli, quante curve, quante vie.
quante occasioni neppure intraviste , quante false certezze.
Eppure neanche un rimpianto....... Avrei potuto fare ......., essere ........ Avrei dovuto seguire quell'istinto, girare a quell'angolo o impostare meglio quella curva, percorrere quella via... Chi lo sa!! sono soli discorsi ipotetici, bei sogni, ma sono solo ipotesi.
E invece no faccio .......!, sono .......!
Mi sento soddisfatto della strada che mi è capitato di intraprendere, delle persone che mi circondano, della Donna che ho ormai da più di 30 anni, delle mie figlie che si trovano a percorrere angoli, curve, vie, e che pensano, illuse, di essere le padrone del proprio futuro .... senza rendersi conto che un'inezia lo può cambiare.
Ogni occasione, ogni obiettivo raggiunto, rappresenta solo un altro punto da cui partire per una nuova avventura.
Alle spalle il vissuto, immodificabile, di fronte la storia da fare con altri angoli, altre curve, altre vie. A volte note, prevedibili; a volte inusuali, misteriose.
Nel mio piccolo ho la convinzione che la buona fede, l'applicazione, lo studio, le scelte che ti è consentito fare siano la base da cui partire. Un buon motore, un telaio equilibrato e le gomme giuste ti possono portare ovunque ........ se sai guidare.
Il "Destino" poi è imponderabile e può sorprendertii al prossimo angolo, alla prossima curva, alla prossima strada ......... Ma è solo una convinzione personale.
"E il giorno, come sempre nuovo, come sempre possente, come sempre ........"
Ciao e buon viaggio, per la strada che ci rimane da percorrere.