Come un viaggio sul divano possa farti capire un sacco di cose...
Oh, il Natale, che bello! Sorrisi amici, il buon cibo, le leccornie che
ti gusti una volta l'anno, la tombola, i regali...
Io odio vivere questo periodo. Son un motociclista. Io vivo di sole, di
pioggia, di tutto tranne che di sedentarietà. Amo trovare alla
fine dei miei viaggi gli affetti e i sorrisi delle persone a me care,
ma se non posso cavalcare il mio destriero, tanto vale disfarmi di me
stesso e diventare la pecora dell'enorme gregge... no, io non ci sto, e
se non posso muovermi perchè le circostanze e il tempo
atmosferico non lo permettono... bhe, lo faccio segretamente, nel mio
cervello. Mi abbandono sul divano, vicino al camino che emana
quell'odore di legna e cenere che catalizza tutte le mie immagini...
Ora indosso la mia armatura, apro il recinto della mia stalla, preparo
il destriero tirandolo fuori dal garage... check e pronti si va...
sento la mia pelle incresparsi, il mio battito calmarsi in modo
anomalo, è ritmico; le mie mani, fasciate da una armatura non
totalmente metallica, il mio elmo leggerissimo e sgargiante... vedo una
tortuosa riga nera, scura e decisa, che taglia i campi di riso, in
primavera, quando ancora l aria ha ancora odore di camini... essenza in
equilibrio con la natura in risveglio e con la gomma bruciata, un mix
aspro, contorto, sadico, ma anche adrenalinico, cavoli mi eccita...
sento il fischiare costante dell'aria nelle orecchie, Silvia galoppa
sull'asfalto come non faceva da tempo!
La sento ridere, spensierata, con una voce da bambina, una melodia per
cuore ed anima...
Mi fermo appena fuori una grande cascina, su una strada che si collega
ad un piccolo paesello taglia uno mare verde, interrotto solo da
qualche albero da frutto selvatico. Me lo ricordo bene quell'albero, mi
ci sdraiavo di nascosto ogni tanto quando passavo di lì, per
assaporare qualche suo frutto e ammirare la luce che non viene
catturata dalle fronde...
Un gioco a me molto caro, è la stessa sensazione che ho avuto la
prima volta che ho poggiato il capo sulle gambe di Gloria, la luce
veniva catturata dai ricci ribelli e composti che fan da cornice a quel
viso perfetto. Sebbene non venga mai in moto con me, la vedo in ogni
piccolo squarcio di paesaggio.
Non posso limitare il mio sogno ad un albero, riparto... continuo a
galoppare, passo interi paesi e alle mie spalle ho già
accumulato moltissimi campi di riso. Giungo ad un piccolo paese, devo
per forza fermarmi, la ventola della moto gira all'impazzata e i miei
piedi lamentano già la fastidiosa presenza di vesciche...
parcheggio vicino ad una statua attorniata da una fontana, che emana
frescura... momento idillico e ristoratore oltre ogni misura... Vorrei
tanto un cielo coperto, ed eccomi, alle sponde di un lago a me
sconosciuto, con moltissimi altri fratelli che non fanno altro che
scappare; il cielo nero, presagio negativo... indosso il tutto, e
inizio a trotterellare verso casa (almeno credo)... la pioggia tanto
preannunciata non si fa attendere e fa notare la sua presenza,
insistente e fastidiosa.
La mia incoscienza soleggiata diviene un asciutto e sintetico calcolo
geometrico, compongo figure sul velo d'acqua, danzo con Silvia, un
lento, che diviene un valzer frenetico ma soppesato, consapevole che un
mio sbaglio nell'esecuzione mi costerebbe carissimo... una curva mal
fatta,un microscopico calo di attenzione, e addio... desidererei tanto
un tratto asciutto e diritto... e magicamente mi ritrovo su di una
lingua d'asfalto mai vista, solo, in mezzo a tanta terra rossa... non
ricordo esattamente dove si trovi, ma so di averne una fotografia in
camera... noiosa nella sua natura, ma certa e priva di ostacoli
imprevisti... un vento caldo, sembra di avere un phon puntato contro...
alla mia destra, il nulla, così come la mia sinistra, vuoto
totale.
Dentro di me però sento una landa infinitamente vuota e bianca,
nessun sentimento... mi giro di scatto, sul mio codone dove ho messo i
nomi miei e di Gloria, nulla... Paura, paura, tantissima paura... dove
sono? dove mi trovo? dove è la mia moto? dove son i miei nomi?!?
E poi buio. Una mano calca la sagoma del mio cranio, distribuendo a
casaccio i miei capelli. "Ci sei?" Oh, quella voce, quel mio angelo
ricciolo... è lì. Faccio un cenno col capo e mi siedo a
talvolta al suo fianco, le sbuccio la frutta, ogni tanto lo faccio...
ma la mia testa inizia a lavorare: cosa vuol dire quello che ho visto?
Perché proprio in quel momento mi son girato? i nomi prima
c'erano? e perché non eran presenti quando mi son girato? e
perché gli eventi proprio in quella successione? Un sacco di
perché, a cui coi "se" ed i "ma" non si può dar
soddisfazione.
Son abbastanza sicuro che il deserto rosso rappresenti il mio animo e
la strada così dritta la mia cocciutaggine: son così
indirizzato a fare certe cose che tutto il contorno me lo perdo, quindi
gran parte del gusto alla fine. L'assenza di nomi, tanto semplice
quanto terribile: non dimenticare chi è con te in questo
viaggio, altrimenti li perderai e quando lo farai sarà troppo
tardi... a questa sentenza, mi si gela il sangue...
Un uomo senza la sua donna, così come un biker senza una strada,
così come un cavaliere senza la sua dama non si può
definire tale... e ogni volta, quando le sbuccio la frutta, mi sento un
pò più il suo protettore; un quadro disegnato da un
bambino... ma in fondo, ogni uomo, ogni biker è un bambino
cresciutello... cambiano solo i giocattoli, si dice... tuttavia, un
uomo senza una donna che illumina la sua giornata e lo accompagna nel
lungo viaggio della vita, è solo un biker senza anima; ed io
voglio, pur di pagare una cifra impossibile, ogni giorno, potermi
godere quei ricci contornati dal sole, al costo di sbucciarle la frutta
tutti i giorni della mia vita.
E se fosse proprio Silvia a togliermi Gloria, un giorno?
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Commento di: Ugo51 il 29-12-2012 15:24
bell'articolo.
bel viaggio.
Commento di: Saso253 il 30-12-2012 16:22
Remember who you are. Ricorda chi sei, quindi ricorda che sei frutto delle persone che ti stanno vicino, delle persone che ami, ancor prima delle passioni. Non smettere di ricordarlo e Silvia non ti toglierà niente.